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Autore: AmeliaRose    03/01/2013    4 recensioni
Dopo l'arresto di suo padre, Draco non riesce più a vivere una vita normale nel mondo magico. Narcissa, su ordine del marito, lo porterà nel mondo babbano per punizione ma anche per dargli una lezione di vita.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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-Draco Malfoy svegliati subito" urlò mia madre. Mi svegliai all'improvviso e guardai mia madre, era in veste elegante, veste che di solito usava quando avevamo visite. Mi girai verso la finestra, il sole si era appena svegliato. Ma che diamine stava succedendo?
"Finalmente il signorino si è svegliato, lavati e vestiti alla svelta, abbiamo visite" disse severa.
 
-Perché?" chiesi seccato.
 
-Perché ieri sera tuo padre ha mandato un gufo ai Parkinson spiegando la sua decisione riguardo il tuo matrimonio e parlando ovviamente di Amelia. Li riceveremo in mattinata, dopo colazione" disse sempre severa. "Spicciati e raggiungici a tavola. Amelia è già pronta" e uscì.
Perfetto, mi aspettava una mattina orrenda. Velocemente mi lavai e mi vestii, uscì da camera mia e raggiunsi la mia famiglia e Amelia in sala da pranzo. 
 
-Buongiorno figlio mio" mi salutò mio padre appena mi vide entrare. Lo osservai. Sempre lo stesso, solo che questa volta era più pulito.
 
-Buongiorno anche a lei padre" risposi freddo. Guardai Amelia, era splendida. Indossava un vestito lungo che toccava fino a terra, di color rosso sangue. I suoi capelli erano raccolti in una crocchia stretta. "Amelia" la salutai. La ragazza dai capelli rossi mi guardò.
 
-Draco" mi rispose fredda. Mi andai a sedere vicino a lei e mi versai del thè nella tazza. Bevvi in silenzio, ascoltando la conversazione tra mio padre e mia madre. Per la barba di Merlino, tra poco mi viene il diabete a sentire i loro "Tesoro, mi sei mancato tanto" e "Anche tu cara, ogni giorno lontano da te era un agonia". 
 
-Che cosa faremo oggi con i genitori di Pansy?"chiesi all'improvviso a mio padre. Lui mi fissò per qualche secondo, forse per trovare le parole giuste.
 
-Spiegherò al signor Parkinson che non voglio più che tu e sua figlia vi sposiate" disse mentre si versava un pò di the nella sua tazza.
 
-E se loro rifiutano?" 
 
-Allora dovrò contrattare con loro" disse con semplicità. Ero confuso. E come diamine voleva contrattare?
 
-In ogni caso" dissi con noncuranza "Spero che questa storia si concluda presto". Con la coda dell'occhio vidi Amelia guardarmi, chissà cosa stava pensando.
Finimmo la colazione in silenzio e ci spostammo in salotto. Ora dovevamo solo aspettare.
 
Pov. Amelia
 
Una strana creatura comparve davanti a noi, dicendoci che erano arrivati i Parkinson. Sentì lo stomaco contorcersi, avevo paura. E come darmi torto alla fine, la loro figlia vuole uccidermi!
Quella strana creatura ritornò con tre persone, il signore e la signora Parkinson e Pansy. La ragazza mi guardò con disgusto e dovetti contenermi dall'alzarmi e mollarle un pugno in pieno viso. Gli ospiti si andarono a sedere nel divano davanti a noi in silenzio.
 
-Sono contento signori Parkinson di ricevervi oggi" disse il signor Malfoy per rompere il ghiaccio. "E' necessario rompere il nostro accordo. I nostri figli non si sposeranno più."
 
-Gli accordi vanno mantenuti signor Malfoy. Noi crediamo, anzi sappiamo che nostra figlia è perfetta per suo figlio" disse il signor Parkinson rosso in viso "E vostro figlio è perfetto per nostra figlia". Poi mi guardò "E' questa la ragazza che ci ha dato tanti guai?" chiese squadrandomi.
 
-Si" disse la signora Malfoy. 
Il Signor Parkinson fece una smorfia
 
-Una lurida babbana" disse a bassa voce.
Draco si alzò di scatto, rosso in viso.
 
-Non osi più chiamarla così" disse urlando. Il padre di Draco mise una mano sulla spalla del figlio facendolo sedere.
 
-Sapete che il nostro pensiero sul sangue pure è cambiato. Moderate i termini a casa nostra sennò sono costretto a cacciarla da casa mia" disse freddamente. "
Mi alzai dal divano guardando i signori Parkinson davanti a me.
 
-Ha torto signore" dissi cercando di restare calma o meglio, sembrare calma "Sono una strega, o meglio lo sarei come lo è sua figlia se avessi frequentato Hogwarts. Ho ricevuto la mia lettera d'ammissione quando avevo undici anni ma purtroppo i miei genitori non mi hanno dato il permesso di frequentarla." Silenzio. Nessuno diceva niente. All'improvviso Pansy cominciò a ridere.
 
-Complimenti Draco, l'hai addestrata bene" disse sempre ridendo.
 
-Non ho fatto niente. Lei sta dicendo la verità" disse lui secco. Pansy mi fulminò con lo sguardo. Aveva una rivale in amore, per di più una strega come lei. 
 
-In amore vince chi è più forte" sussurrò lei "Se veramente sei quella che dici di essere, non avrai problemi a batterti con me in un duello" disse guardandomi negli occhi. "Vince chi rimane vivo" e sorrise.
 
-Non credo che sia il caso di fare un duello" disse prontamente il signor Malfoy.
 
-Per me va bene" dissi gelida. Volevo batterla, umiliarla. Ora come ora non so come avrei fatto senza bacchetta e sapere gli incantesimi giusti ma ci avrei provato. Draco mi guardò, notai che era un pò preoccupato.
 
-Per te va bene Draco?" chiese Pansy.
 
-Se è quello che vuole Amelia allora si. A patto che sia io ad aiutarla con gli incantesimi" disse guardandomi. Annuii. Almeno avrei avuto un aiuto.
 
-Perfetto" disse il Signor Parkinson alzandosi dal divano "Tra un mese vedremo chi avrà la meglio. Sarà il caso che lei signorina dai capelli rossi, si procuri una bara al più presto" Il Signore e la Signora Malfoy accompagnò la famiglia Parkinson alla porta, facendomi restare sola con Draco.
 
-Ti devo piacere molto" disse il ragazzo, lo guardai male "Insomma, ti batti per me" aggiunse.
Sospirai.
 
-Ti sto dando solo una mano Malfoy. Una mano per liberarti di lei" dissi guardandolo negli occhi.
 
-Nessuno si è mai spinto così per aiutarmi" disse Draco
 
-C'è sempre una prima volta" risposi. 
Draco mi abbracciò velocemente, stringendomi forte a lui. Dopo pochi secondi si staccò un pò da me e mi guardò, avvicinò il suo volto al mio e mi baciò. Spalancai gli occhi dalla sorpresa e notai una lacrima argentea scorrere sulla sua guancia.

Angolo Autrice:
Ed ecco il nuovo capitolo. Si, è un pò moscio (?) ma il bello verrà nei prossimi capitolo. Almeno credo >.<
Mi scuso per il ritardo con cui ho postato ma ho avuto dei problemi con il pc x.x
Spero vi piaccia :)
   
 
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