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Autore: _shelovesvampires    03/01/2013    6 recensioni
Renesmee era stata allontanata affinchè potesse vivere da ragazza normale.
Ma quanto aveva completato la sua crescita aveva scoperto alcune sui forti capacità.
Si sentiva abbandonata da colore che avevano detto di amarla.
Era arrabbiata.
I suoi genitori si erano liberati di lei.
Jacob non l'aveva più cercata.
Ma aveva deciso di tornare, non avrebbe avuto molta pietà.
L'avrebbe fatta pagare a tutti.
Almeno che qualcosa non intralciasse la sua volontà.
Eppure si sentiva più tradita da Jacob che da tutti gli altri, con lui aveva sempre avuto un legame particolare.
Una legame che sarebbe potuto essere l'ostacolo di quella guerra che avrebbe voluto scatenare.
Quello che avrebbe cercato di allontanare.
Un ostacolo che non si sarebbe aspettata di trovarsi tra i piedi, soprattutto non lei.
Non quella ragazza cosi potente da avere il controllo di tutto.
Ma i sentimenti si possono controllare?
Una cosa era certe, la sua furia e il suo odio erano reali e non li avrebbe trascurati.
_shelovesvampires
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Is she really yours, Jake? -

Renesmee

Era passato qualche giorno da quella famigerata ‘riunione di famiglia’ e li avevo – volutamente – incrociati più spesso e snobbati con fare di superiorità, solo a Seth avevo riservato qualche conversazione, ogni tanto mi ci fermavo a parlare e non potei fare a meno di notare che lui con l coda dell’occhio ogni volta lanciava continuamente occhiate a Jacob come per vedere quanto fosse arrabbiato di quel nostro approccio.
E questo mi divertiva.
Quella mattina – come già era successo altre volte – mi stava rincorrendo lungo il bosco probabilmente perché voleva parlare con me ma la cosa non era decisamente reciproca.
Sentii un rumore dietro di me e iniziai a correre veloce, sapevano che ero una ‘mezza vampira’ perciò almeno quello potevo farlo senza dare nell’occhio, il lupo mi fu dietro in un attimo ma non rallentai neanche un po’, mirai all’alta scogliera e non servì molto tempo perché vi arrivassi, sentii Jacob mugolare capendo le mie intenzioni e poi ringhiare come per intimarmi di non farlo, non gli detti ascolto – naturalmente- bensì aumentai la velocità e prima di saltare mi girai totalmente nella sua direzione per fargli l’occhiolino soddisfatta e salutarlo con la mano poi mi gettai nel vuoto e lo sentii mugugnare più forte.
Non volevo di certo bagnarmi quindi altrettanto velocemente mi precipitai sulla spiaggia prima di toccare l’acqua e quando il grande lupo si sporse i nostri sguardi si incrociarono facendo si che un ghigno divertito prendesse forma sul mio viso, soprattutto quando percepii Seth nelle vicinanze e come se lui avesse fatto lo stesso con me poco dopo mi fu vicino, probabilmente non si era accorto del suo caro alfa che osservava e ascoltava di più in alto.
- Nessie!
Mi salutò ed io ricambiai , entrambi con un gran sorriso, gli schioccai un bacio sulla guancia continuando a lanciare sguardi di sfida a Jacob che mi osservava con i grandi occhi scuri stranamente lucidi e cercai di fregarmene il più possibile cosi presi a passeggiare lungo la riva con il giovane Clearwater.
- allora, come te la passi?
mi chiese distrattamente con le mani nelle tasche dei jeans, scrollai le spalle avvicinandomi un po’ e vidi gli occhi dell’altro assottigliarsi, risposi con un semplice ‘bene direi’ e quando gli chiesi lo stesso mi imitò sorridendo dolcemente, io gli detti una spallata in modo scherzoso e lui fece lo stesso con me.
Ridemmo e scherzammo come vecchi amici per un po’, mentre Jacob ancora ci osservava poco amichevolmente, ci spingevamo e stuzzicavamo a pochi centimetri dall’acqua finché quasi non caddi inciampando a causa del suo improvviso sgambetto ma prontamente mi afferrò per i fianchi con le sue grosse mani e non potei non notare i muscoli delle sue braccia.
- Che riflessi…
mormorai divertita inarcando un sopracciglio, l’angolo della sua bocca si piegò all’insù mentre tentava probabilmente di reprimere un sorrisetto compiaciuto, tentai di rimettermi in piedi ma stavolta scivolai si delle alghe e mi aggrappai forte al suo collo, presa alla sprovvista, passai dal guardarlo dritto negli occhi all’ammirare le sue labbra, con fare suadente approfittando di tutte le mie capacità di persuasione e potei chiaramente vedere che faceva lo stesso su di me, seguiva i miei movimenti con fare incantato e rapito.
- modestamente…
sussurrò in risposta con un filo di voce, quasi ipnotizzato, mentre i nostri volti si avvicinavano irrimediabilmente, stavamo per annullare le distanze quando il più che sonoro ringhio arrabbiato di Jacob echeggiò nell’aria facendo sobbalzare Seth che si allontanò di qualche passo da me, entrambi ci voltammo a guardare il lupo che digrignando i denti fissava il ragazzo al mio fianco come se volesse ucciderlo, dentro di me ne fui contenta in un certo senso anche se non capivo il perché di quella sua reazione. Forse l’alfa voleva avere la prima mossa sulle ragazze rispetto agli altri del branco? 
- forse è meglio se adesso vado…
balbettò senza spostare lo sguardo colmo di desolazione dal suo amico, sbuffai con fare annoiato e avvicinandomi con un lungo passo lo afferrai per un braccio obbligandolo a guardare me.
- perché invece non vieni a casa mia?
proposi accarezzandogli la pelle calda e scoperta grazie alla canottiera smanicata, schiuse le labbra senza sapere cosa rispondere e deglutì a vuoto.
- io non…
- shh… non può decidere per te, non sei il suo schiavo.
lo interruppi prima che potesse rifiutare, gli sorrisi gentile e lo vidi esitare incerto poi – come sapevo avrebbe fatto – cedette convinto, probabilmente stanco dei soliti comandi di Jacob e senza guardarsi indietro mi seguì verso l’interno del bosco mentre Black con un ultimo ringhio ci osservava mentre ci allontanavamo insieme.
Restammo in silenzio durante tutto il tragitto mentre con agilità schivavo i rami e gli ostacoli vari, probabilmente iniziava ad avere i sensi di colpa per ciò che aveva fatto a Jacob ma in fondo a lui cosa importava se invitavo un mio amico a casa? Non gliene era importato per tutti quegli anni tanto.
Era stato lui il primo a dimostrare che gli ero indifferente perciò ero liberissima di fare quello che volevo e lo stesso anche Seth, se mi fermavo ad analizzare la situazione non riuscivo a capirla, mi ripresi dai miei pensieri quando mi ritrovai di fronte alla porta di casa che senza tanti problemi spalancai facendo poi cenno al ragazzo dietro di me di entrare mentre poggiavo il  giacchetto di pelle su una poltrona.
Seth con passo incerto mi imitò, varcando la soglia, per poi seguirmi in salotto dove sorridente mi buttai sul divano lasciandogli un po’ di posto accanto a me e roteando gli occhi al cielo per la sua rigidezza accesi il megaschermo.
- partita alle corse di macchine, Clearwater?
proposi lanciandogli uno dei joystick che avevo, lo prese al volo e dopo avermi osservata attentamente  qualche secondo scrollò le spalle lasciando che gli angoli della sua bocce si piegassero all’insù e mi raggiunse con poche falcate.
- tanto perdi, ragazzina.
Mi avvertì con fare divertito intanto che iniziavamo a giocare, feci una smorfia mentre la sua Audi e la mia Ferrari partivano e sfrecciavano sull’asfalto virtuale, scoppiai a ridere quando tentò di farmi sbandare dandomi una spinta, lo guardai scioccata e si unì alle mie risate, passammo in quel modo piacevole il resto della giornata.

Jacob

Spaccare tutto.
Si, volevo spaccare tutto in quel momento.
O soprattutto la faccia di quello sporco traditore e approfittatore di Seth, tanto bravo a fare il leccapiedi per tutto il tempo e poi ci prova spudoratamente davanti a me con il mio imprinting, con la mia Renesmee che per di più – oltre a pensare che anche io come gli altri suoi succhia sangue l’avevo abbandonata – non mi rivolgeva la parola e sembrava odiarmi a morte.
E Seth subito se ne approfittava.
Quel lurido bastardo.
Ero rimasto pietrificato sulla cima della scogliera, fermo a guardarli andare via insieme, furente e ferito, con mille pensieri che mi frastornavano la testa, riassumibili con il nome di Renesmee.
Non so quanto tempo dopo ma ad un certo punto Sam mi si era avvicinato avvolto in quella folta pelliccia nera, dicendomi che gli dispiaceva per la situazione e che le intenzioni di Seth non erano quello che pensavo io, tutto ciò che ero riuscito a fare era ringhiargli contro per poi mugolare in preda ad un vortice di emozioni negative e correre via verso un posto in cui stare da solo.
- Fanculo!
urlai una volta tornato umano dando un pugno ad un albero che si troncò irrimediabilmente in due, mi guardai dolorante le nocche sanguinanti senza capire da cosa realmente venisse quel dolore, se dalla ferita che in poco mi si sarebbe rimarginata o…lei e ciò che la riguardava.
Osservai le gocce di sangue colarmi sulle dita ed esasperato mi lasciai cadere con la schiena contro la metà dell’albero ancora attaccata al terreno, mi presi la testa tra le mani e sbuffai sonoramente cercando di calmarmi il più possibile.
Attiravo la sfortuna oppure era solo una mia impressione?
Prima mia madre, poi Bella, poi mi avevano portato via il mio imprinting ed infine questo, che diamine avevo fatto di male per meritarmi tutto ciò proprio non lo sapevo ma speravo davvero che arrivasse un pizzico di pace.
Senza controllo fui di nuovo circondato dalla pelliccia rossa, avevo fatto in tempo solo a togliermi scarpe e jeans mentre la canottiera era diventata un ammasso di pezzi svolazzanti di stoffa ed eccolo li: quel bastardo era mutato e il ricordo del su pomeriggio divenne anche mio.
I sorrisi, le risate, la malizia della mia Nessie, entrambi che fanno di tutto pur di vincere una stupida partita e si spintonano come bambini di pochi anni, lei che gli offre una cioccolata calda e che per porgergliela lo sfiora cosi che si scambino uno sguardo di troppo, lui che la fa cadere sul divano, sale a cavalcioni su di lei e le fa il solletico.
La mia Renesmee che si dimena ridendo sotto il suo corpo e non sotto il mio.
Dovevo essere io. Non Seth.
Io. Volevo essere io.
Solo io, Jacob Black.
Non mi accorsi neanche del fatto che avevo iniziato a correre verso di lui, con gli indumenti stretti fra i denti digrignati, senza neanche sapere cosa avrei fatto una volta arrivato ma convinto che non dovevo assolutamente fermarmi, per nessun motivo e non lo feci.
I suoi pensieri erano svaniti già da un po’, probabilmente quando si era accorto che anche io ero ‘in ascolto’ si era ritrasformato e l feci anche io quando fui quasi arrivato, mi rivestii e percorsi in forma umana la restante distanza che ci divideva, stava in piedi a pochi metri da casa di Sam ma senza curarmi del fatto che altri del branco erano li, gli andai in contro.
Fu un attimo, non fece neanche in tempo a realizzare cosa stesse succedendo che il mio pugno si scagliò contro il suo volto e il ragazzo cadde rovinosamente a terra, portandosi poco dopo le mani sul punto colpito con forza poi – come gli altri – mi guardo esterrefatto.
- sei un lurido bastardo!
Gli ringhiai con rabbia ancora con i pugni serrati, tentò di rialzarsi ma lo colpii con un calcio più per ripicca, quando finalmente fu in piedi si massaggiò le costole colpite dal mio piede, con fare dolorante mentre gli altri ci raggiungevano.
- Sei impazzito?!
gridò lui lasciandomi senza parole e mormorando un ‘impazzito io?!’ mi avventai furente contro di lui cosi entrambi cademmo e presi a colpirlo ripetutamente con pugni sul volto, senza dar peso al resto del branco.
- a che gioco stai giocando, eh?!
chiesi esprimendo in quei colpi tutta la mia rabbia mentre il suo sangue si mischiava al mio sulle mie mani che non avevano nessuna intenzione di smettere, lui grugnì cercando inutilmente di bloccarmi.
- forse dovrei ricordarti che lei è mia?!
continuai noncurante del fatto che Paul e Embry mi avevano afferrato per le spalle e allontanato da Seth che si alzò a malapena sorretto da Quil, Sam arrivò a corsa con la sua solita espressione dura facendo echeggiare un ‘ma che succede qui!?’ che ignorai completamente.
- solo perché è il tuo imprinting non significa che è tua! Se non mi sbaglio non ti vuole neanche vedere!
Rispose tremante per la rabbia e il dolore, niente in confronto a quello che stavo provando io da tempo, mi dimenai nella stretta salda dei miei amici che però non mi lasciarono andare.
- se ti sei preso una cotta per lei sarà bene che tu te la faccia passare!
L’avvertii sviando all’argomento da lui intrapreso e a quelle parole lo vidi ridere esasperato, o forse solo per prendermi in giro, fece un passo avanti e Sam dovette aiutare Quil per tenerlo in piedi.
- Ma quale cotta?!
Esalò quasi divertito avvicinandosi con fatica.
- Pensi sempre solo a te stesso. Si sente tradita da tutti tranne che da me, perciò – visto che io le voglio bene – le starò accanto finché sarà lei a volerlo. Che ti piaccia o no!
Mi ringhiò contro in modo autoritario e in un attimo fummo di nuovo stesi a terra, colmi di rabbia mentre i pugni di uno finivano contro il volto dell’altro e viceversa, probabilmente oltre a fargliela pagare per quello, mi stavo sfogando per tutto il resto.

Sciao beli!
Eccomi qui, solo per voi!
so what. Ecco il lupo spelacchiato aggressivo (?)
ahahah
lol
Allora, Nessie inizia a provare piacere nel vederlo arrabbiato
anche se non sa il perchè visto che non sa dell'imprinting (?)
E Seth..mlmlml il mio cucciolo!

La rissa alla fine ci stava bene lol
Vabbè..il mio parere non conta.

Non metterò 'rossa' la storia e limiterò le descrizioni (?)
Il prossimo capitolo sarà... mlmlmlmlmlml no comment.
Grazie per le recensioni!

Fatemi sapere cosa ne pensate!


_Shelovesvampires

  
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