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Autore: KeyDavis_    03/01/2013    1 recensioni
'' Ma da un po’ di tempo a questa parte, qualcosa come centocinquantasei, o, se vogliamo essere ‘’ufficiali’’ facciamo settantaquattro giorni, e non conto le ore i minuti e i secondi, mi sento la persona migliore del mondo, sento che tutto d’un tratto tutti i miei difetti possono essere difendibili, sento che il mio corpo non è così difficile da accettare, nonostante non mi piaccia abbastanza, sento di poter camminare su un filo di cotone, perché mi sento leggera, non ho alcun pensiero che mi passa per la testa se non tu, e quando non ci sei, impertinentemente, come un bambino che vuole a tutti i costi il suo giocattolo ti ci fiondi di nuovo.''
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hey ladro di cuori , sai chi sono  io?

La tua vittima, la persona a cui scippato la borsa, per vedere cosa conteneva. Ma la mia borsa non conteneva niente, no, così hai ‘’scippato’’ il mio cuore. E cosa hai trovato? È quello che ho sempre voluto sapere e non te l’ho mai chiesto, perché spaventata dalla risposta, ma il desiderio mi sta uccidendo, così passo il mio tempo a farmi delle ottime teorie, che poi espongo al mio pubblico inesistitente seduto sul mio letto posto al centro della stanza e ridere di me stessa e della mia falsa convinzione. Forse per te sono come l’acqua per un assetato,forse per te sono come la nota più alta per una cantante,magari mediocre; forse per te sono come i soldi per un ricco, o le chiavi della prigione per un detenuto.
Il problema è che –e ora qua rido-  queste cose sono oggetti di desiderio per esseri umani.
E io, stupida, goffa, introversa quel poco per non essere asociale, insicura come le mie mani nascoste all’interno delle maniche della mia felpa, quella che ti piace tanto, non penso per niente di essere oggetto di desiderio,perché non ne sono abituata, perché mi sembra buffo, sciocco e ridicolo e non riesco a crederci. Ma da un po’ di tempo a questa parte, qualcosa come centocinquantasei, o, se vogliamo essere ‘’ufficiali’’ facciamo settantaquattro giorni, e non conto le ore i minuti e i secondi, mi sento la persona migliore del mondo, sento che tutto d’un tratto tutti i miei difetti possono essere difendibili, sento che il mio corpo non è così difficile da accettare, nonostante non mi piaccia abbastanza,  sento di poter camminare su un filo di cotone, perché mi sento leggera, non ho alcun pensiero che mi passa per la testa se non tu, e quando non ci sei, impertinentemente, come un bambino che vuole a tutti i costi il suo giocattolo ti ci fiondi di nuovo. Probabilmente il tuo nome sta vivendo vicino a qualche mio neurone, magari si sono innamorati anche loro. Innamorati. E’ una parola strana da ripetere, e non riuscirò mai a dirla a voce alta, come tutto il resto dei miei sentimenti, mi chiedo cosa sia l’amore, e non so darmi una risposta. È questo l’amore. Quello che ti mette in grado di non poter rispondere, quello che ti brucia nella gola e nei polmoni  quando lo ispiri e ti fa bruciare il naso quando lo espiri, che poco a poco ti crea dipendenza per poi rovinarti,come le sigarette. L’amore è ciò che ti permette di non riconoscerti più, è quell’elemento per cui ti guardi allo specchio e ti vedi diversa nonostante sia cambiato ben poco e dici ‘’che mi sta succedendo?’’ e quando , stranamente, riesci a pensare a te stessa e al tuo carattere e pensi ‘’ma io chi sono?’’

Hey ladro di cuori, sai chi sei tu?

Se lo sai dimmelo, perché ho la testa piena di parole che non riesco a mandar giù, non riesco a scriverle.
Tu sei, tu sei, tu sei….tu sei tu.
Tu sei la causa del mio ben’essere e del mio mal’essere. Sei l’unica persona che potrebbe avermi, tutta sua, ogni giorno, e di sicuro non so quanto ti convenga avere al tuo fianco una come me.
Sei la persona che è riuscita a tirare fuori tutte le parti di me, alcune mi erano ignote, ma a mia discolpa posso dire che non ho mai conosciuto qualcuno capace a farlo con tutta quella facilità e semplicità.
Sei colui che in così poco tempo mi ha fatto capire cose senza le quali adesso non potrei vivere.
Sei la mia persona preferita, quella che ho sempre cercato ma non ho mai trovato, quella che vedi un po’ nei film e dici ‘’che razza di figo, perché non sono io la fortunata ad incontrarlo?’’ sei un po’ come il vento autunnale che spoglia gli alberi, facendo vedere alle persone quanto siano belli anche senza quelle foglie che fungono loro da maschere, come hai fatto con me.
Sei una delle poche persone che crede in me, in silenzio, perché sai che mi snerva quando qualcuno si aspetta troppo da me e finisce tutto con l’andare male.
Sei la risposta ad ogni domanda, e quando, quelle poche volte, non sei tu, la mia risposta la vengo a cercare da te.
Sei il mio sorriso, la mia risata isterica, e la mia risata compiaciuta.
 Sei tutte le parole che non riuscirò mai a dirti guardandoti negli occhi e sarai il silenzio di cui ti accontenterai perché con un solo sguardo capirai tutto, e magari riderai di me, o mi prenderai in giro.
Sei l’acqua per il mio lato assetato di te , la nota più alta attraverso la quale ti canto cosa provo per te, i soldi per il mio essere ricco con i quali ti vizierei, e sei le chiavi della mia prigione personale, sei colui che mi ha liberato, e sei l’amore e diventerai nocivo per me, e mi distruggerai.
Ma sono sicura sarai sempre l’oggetto dei miei desideri. E sei mio, così come io sono tua.

  
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