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Autore: micchan91    03/01/2013    9 recensioni
RanTaku
< Shindou? > chiedo piano mentre lui mi morde il lobo dell'orecchio, non ottengo risposta. Inizio a gemere piano mentre le sue mani vanno ad infilarsi nei miei boxer. La porta si spalanca all'improvviso facendomi sobbalzare e, guardando chi è appena entrato, temo di vederci doppio. Di fatti dalla porta è appena entrato...Shindou! Dietro di lui c'è il resto della squadra. Sbatto le palpebre perplesso, poi sposto il mio sguardo sulla persona davanti a me, maledizione..è Shindou! Non possono essercene due però!
da un universo parallelo compaiono un altro Shindou e un altro Kirino che sono esattamente l'opposto di quelli veri...cosa succederà questa volta ai nostri poveri migliori amici?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci mettiamo dieci minuti ad arrivare a casa mia, esattamente come avevo detto io. Per tutto il tragitto il demente ha cercato di attaccare bottone con me, io l'ho palesemente ignorato, ma a quanto pare la testardaggine è la stessa anche in questo Shindou, perchè non poteva essere ESATTAMENTE l'opposto ed essere la persona meno decisa del mondo?

< Questa è casa tua? > mi chiede lui quando arriviamo davanti al mio palazzo, sul suo viso un espressione perplessa

< Si è casa mia, se non ti piace puoi anche dormire per strada per quel che me ne importa > sbotto e con uno scatto riesco a liberare la mia mano dalla sua. Apro il portone con una spallata e corro su per le scale, lui mi segue e noto con piacere che finalmente si è ammutolito. Infilo la chiave nella toppa e apro la porta di casa

< Ciao mamma, papà sono tornato. C'è anche Shindou > urlo

< Ciao tesori miei, bentornati > la voce di mia madre ci raggiunge dalla cucina, io mi volto verso Shindou e lo blocco.

< Ok, dentro questa casa niente battute sconce, niente palpate, niente parolacce, niente comportamenti strani e soprattutto niente baci > gli dico puntandogli un dito sul petto,

< Quanto amo questo tuo caratterino > mi dice malizioso, ecco appunto

< Shindou > il mio tono non presagisce niente di buono.

< Ho capito, ho capito, tranquillo anche davanti ai genitori di Ranmaru non ho fai fatto nulla. So cos'è il rispetto io > dice e si avvia verso la cucina, una volta dentro lo vedo sorridere dolcemente a mia madre

< Buona sera signora > la saluta educatamente, poi si offre di aiutarla a cucinare, ma cosa è successo al ragazzo pervertito che fino ad un secondo fa era al mio fianco? Lo guardo perplesso mentre riesce dalla cucina, dopo che mia madre ha declinato l'offerta di aiuto, e si va a sedere sul divano.

< Ran, vieni > mi dice senza smettere di sorridere, per un momento mi sento perso, sta facendo quel sorriso, quel classico sorriso alla "ti voglio bene" di Shindou. Cammino lentamente verso il divano, ma svio in cucina, non devo farmi abbindolare da quel ragazzo!

< Mamma, ti serve una mano? > le chiedo anche io, lei si gira e mi guarda sconvolta

< Ok, tu chi sei? > cosa? Come io chi sono? Io sono tuo figlio! È a quel demente nell'altra stanza che dovresti fare questa domanda! Poi vedo mia madre ridere

< Non mi hai mai chiesto se volevo una mano, comunque no, grazie tesoro. Vai pure da Shindou > mi dice dolcemente, come ho fatto a non capire che la domanda di prima era ironica? Devo aver perso totalmente le capacità cognitive. Esco dalla cucina sconsolato, vorrei solo andare a buttarmi sul letto, ma per ovvie ragioni non posso farlo. Shindou continua a guardarmi sorridendo, ha accavallato una gamba, una mano poggiata sul ginocchio e con l'altra batte sul divano accanto a se. Mi siedo, ma mi tengo ad una considerevole distanza, non mi fiderò mai di lui.

< Allora, cosa fate di solito tu e il tuo migliore amico se non fate quello che io faccio con Ranmaru? > mi chiede, immediatamente capisco cos'è che intende lui con "quello che faccio io con Ranmaru" e arrossisco, ma pensano solo a "quello" questi due?

< Parliamo, lui suona il pianoforte ed io lo ascolto, oppure ci guardiamo la televisione, insomma, le solite cose che fanno due ragazzi di 14 anni > rispondo, lui alza un sopracciglio

< Le solite cose, mmmmh, bene mostramele! Facciamo quello che fate voi due di solito! Prometto che non ti tocco! > mi dice alzando le mani, ok....questo ragazzo soffre di doppia personalità! Non può fare il pervertito patentato e poi essere la persona più dolce e ragionevole del mondo! Stringo gli occhi per cercare di bloccare il mal di testa che mi sta prendendo e sospiro, voglio dargli una seconda possibilità.

< Va bene, faremo quello che faccio di solito con Shindou, ma tu vedi di starmi lontano! > gli dico esasperato, sul suo viso compare un sorriso, ma nei suoi occhi ci vedo un lampo di perversione.

< E' pronto, tutti a tavola > ci urla mia madre, vedo mio padre sbucare dalla sua camera, si sta stropicciando gli occhi, deve aver dormito.

< Ciao papà > gli dico andandogli incontro e dandogli un bacio

< Buona sera signore > dice Shindou alzandosi a sua volta e porgendogli una mano

< Ciao a tutti e due > risponde lui, io continuo a sentirmi confuso, poi girandomi incontro gli occhi di Shindou....CAVOLO I SUOI OCCHI! Sono rossi, se i miei genitori se ne accorgono come facciamo a spiegargli che hanno cambiato colore?

< Shindou, i tuoi occhi! Sono diversi da quello originale > gli sussurro all'orecchio, lui ha un brivido di piacere.

< Ranmaru, non sussurrarmi all'orecchio, mi fa eccitare. E poi chiamami per nome, odio essere chiamato Shindou da te. > oh Dio ti prego donagli un po di neuroni!

< Ma hai sentito quello che ti ho appena detto? > gli dico sull'orlo di una crisi di nervi

< Si Ran ti ho sentito. I tuoi genitori mi hanno già guardato negli occhi e non se ne sono accorti, non sono poi tanto diversi da quelli del Takuto di questo universo, e se diranno qualcosa gli dirò semplicemente che sono arrossati per via della polvere, non preoccuparti è tutto sotto controllo, poi quando fai quell'espressione mi fai morire > continua lui e mi sfiora le labbra con un dito, poi se ne va in cucina. E per fortuna che aveva detto "non ti tocco!" Reprimo l'ennesimo urlo esasperato e vado a sedermi a tavola. Mangiamo lentamente, io pilucco solo un po di pasta, ho lo stomaco chiuso per il nervosismo, intanto il demente conversa amabilmente con i miei genitori che non sospettano nulla.

< Ranmaru, non ti senti bene? Non stai mangiando nulla > mi dice mia madre preoccupata, io la guardo e sospiro

< Non ho fame, sono stanco > rispondo a mezza voce, sento le palpebre pesanti. Shindou mi si avvicina e mi mette una mano sulla spalla, sono troppo stanco per allontanargliela, e se lo facessi insospettirei i miei genitori, di solito sono io che mi incollo al mio migliore amico a cena.

< Meglio che andiamo a dormire, oggi è stata una giornata faticosa > dice ai miei genitori e, prendendomi per le spalle, mi fa alzare. Ci avviamo verso camera mia e io mi siedo sulla sedia vicino la scrivania, poggio la testa sulla mano e osservo Shindou aprire l'armadio per tirare fuori un futon che poggia per terra accanto al mio letto, mi stupisce che non si sia direttamente infilato nel mio letto. Il mio cervello continua ad urlarmi che non è saggio addormentarsi con lui nei paraggi, ma la stanchezza è troppa, così mi alzo e mi avvio verso il bagno. Quando torno in camera Shindou è già sotto le coperte, mi ci vado ad infilare anche io, poi però mi sorge un dubbio

< Dove l'hai preso il pigiama? > gli chiedo

< Non l'ho preso, io dormo in mutande > mi risponde, spalanco gli occhi e mi volto a guardarlo, lui alza lo sguardo su di me e mi sorride malizioso,

< Vuoi vedere? > dice alzando leggermente la coperta,

< Sei proprio perverso > sbotto e mi volto di scatto verso il muro, ovviamente il sonno mi ha abbandonato e non riesco ad addormentarmi anche se la stanchezza è ormai a livelli di guardia, Shindou invece si addormenta nemmeno cinque minuti dopo. Riesco a chiudere gli occhi solo alle 5 di mattina, la sveglia suona troppo presto per i miei gusti, sono le 6:30, ho dirmito solo un ora e mezza, la spengo malamente e mi alzo dal letto. Reprimo l'istinto di tirare un calcio a quel fagotto che dorme ai miei piedi e, con gli occhi che mi bruciano, me ne vado in bagno. Quando torno in camera lo trovo in piedi, ancora in mutande che si veste svogliatamente, lui mi vede e mi sorride dolcemente,

< Buon giorno Ranmaru > mi dice contento, i miei occhi cadono sul suo "alza bandiera" bello in vista, alzo gli occhi al cielo e lui ridacchia

< Bè è una cosa normale, succede a tutti. Non dirmi che a te non succede perchè non ci credo! > dice

< Certo che succede anche a me, ma di certo non lo mostro così! Vestiti va > con una sola ora di sonno il mio nervosismo è palesemente aumentato. Guardo l'orologio, sono le 7:00, devo iniziare ad avviarmi verso la scuola... però, che diamine ne faccio ora di lui? Se lo lascio a casa mia madre si chiederà perchè Shindou non è venuto a scuola con me e poi non ho intenzione di lasciarlo solo con lei! Lasciarlo per strada non è una buona idea, potrebbe vederlo qualcuno e pensare che Shindou ha fatto sega....non ho idee! Il telefono di casa che squilla è come un trapano nel mio cervello, stringo gli occhi e mi premo le tempie.

< Ranmaru è il maggiordomo di Shindou! > mi urla mia madre, corro in salotto e prendo la cornetta sapendo già che c'è il mio migliore amico ad attendermi

< Shindou > la mia voce è lagnosa ed esasperata

< Eih, tutto ok? > la sua voce non ha quel tono arrogante e malizioso di quel demente che mi sta osservando in silenzio sulla porta in questo momento,

< No, non ho dormito. Comunque, che ne devo fare io adesso della tua copia? > chiedo

< E' appunto per questo che ti ho chiamato, ho sentito Tenma che mi ha detto di aver sentito Fey che ha parlato con Wonderbot > io già mi sono perso a "ho sentito Tenma"

< Che gli ha detto di portarli a scuola con noi, rimarranno chiusi nella sala del club. Li sorveglierà Wonderbot > continua, devo addirittura portarmelo a scuola!

< Va bene, facciamo la strada insieme? > gli chiedo ingenuamente

< Kirino lo sai che non possiamo, se ci vedessero per strada insieme ai nostri doppi non potremmo spiegare la situazione > mi dice tristemente, sbuffo e guardo male la sua copia

< Ok, a dopo allora > e attacco il telefono.

< Che cos'ha detto? > mi fa così strano sentire questa dissonanza tra le loro due voci

< Che devi venire a scuola con noi e che rimarrai chiuso nella sala del club > dico mentre raccolgo la cartella, saluto mia madre e ci avviamo fuori casa.

< Ci sarà anche Ranmaru? > mi chiede, intanto invece di svoltare a destra come sempre, svolto a sinistra, si allunga la strada ma almeno sono sicuro di non incrociarmi con Shindou.

< Si > e mi irrigidisco quando mi prende nuovamente la mano, lo sto odiando con tutto me stesso. Lungo il tragitto si ripete la stessa storia di ieri, lui cerca di attaccare bottone e io lo ignoro, solo che stavolta ad ogni sua parola io aggiungo o uno sbuffo irritato o un verso esasperato. Siamo quasi a scuola ed io inizio a guardarmi intorno, se dovessi vedere Shindou con l'altro me dovrei correre a nascondermi. Per fortuna non ci sono imprevisti e ci avviamo velocemente verso la sala del club, lì vedo il mio migliore amico e la mia copia avvinghiata a lui, se non fossimo a scuola mi sarei avventato su di loro e avrei tirato un pugno a quella testa rosa, mi tingerò i capelli, sto odiando il colore rosa!

< Shindou > urlo per farlo girare, lui si volta e mi sorride, quanto vorrei abbracciarlo. Kirino si stacca dal suo braccio e corre verso di noi per poi gettarsi tra le braccia del demente.

< Takuto mi sei mancato > gli dice < Non hai fatto sesso con lui vero? > gli chiede ed io mi strozzo con l'aria

< Certo che no > sbotto io, la mia copia mi sorride

< Io si invece > mi dice ridacchiando, io spalanco la bocca e mi volto verso il vero Shindou

< Ma non è vero! Kirino non dargli retta! > urla lui diventando più rosso di un peperone,

< Ehehehe, scherzetto > ridacchia l'altro me, il mio cervello ci mette qualche secondo per riavviarsi. Dal corridoio arriva Wonderbot e io sono felice di affidargli la coppia e correre via. Il mio cuore è ancora a mille dopo lo scherzo di prima, ecco una cosa che io e Kirino abbiamo uguale, l'essere sadici!

< Com'è andata la serata? Perchè non hai dormito? > mi chiede Shindou gentilmente prendendomi la mano, nella sua presa ci sento tutto il suo amore, no come la presa di quel demente in cui ci leggo solo perversione!

< Praticamente stavo morendo di sonno, ci siamo andati a mettere a letto molto presto. Per fortuna lui ha avuto l'accortezza di aprirsi un futon e di non dormire nel letto con me. Comunque stavo per addormentarmi quando ho scoperto che lui dorme in mutande, la cosa mi ha agitato! Un pervertito di quel livello che dorme in mutande nella mia camera, ho avuto paura che mi violentasse nel sonno! Così mi sono addormentato solo alle 5 del mattino, mentre lui ha dormito beatamente per tutta la notte > gli spiego io,

< La tua serata invece? > gli chiedo poco dopo, non sono sicuro di volerlo sapere, ma una parte di me è troppo curiosa.

< Noi abbiamo mangiato velocemente e abbiamo chiaccherato del più e del meno, lui mi ha raccontato com'è la vita nel loro mondo, com'è il calcio, com'è la scuola, e devo dire che non è poi molto diversa dalla nostra vita. Tranne che per il fatto che quei due sco...emh, hanno rapporti come dei conigli! > dice ed io sorrido, sentire il mio migliore amico dire questa cosa mi fa strano, ma come lo dice lui è tenero, no come un certo demente di mia conoscenza! (oddio sto pensando un po troppo a lui!)

< Anche noi siamo andati a dormire presto, Kirino era stremato. L'ho fatto mettere nel mio letto, ma io sono andato a dormire nella stanza degli ospiti. Mi ha svegliato lui alle 6:00 del mattino, e devo dire che l'ha fatto molto dolcemente > ecco, quest'ultimo commento poteva anche risparmiarselo!

< Alla fine si è messo a piangere perchè gli mancava Takuto, si è gettato tra le mie braccia e ho passato mezz'ora a consolarlo, non sono abituato a consolare le persone... di solito sei tu che consoli me. > poteva risparmiarsi anche questo

< Poi mi ha chiamato Tenma, e quando ha saputo che avrebbe passato la giornata da solo con Takuto si è ripreso, mi ha guardato e mi ha detto : "Amo questo tuo lato dolce" , poi si è asciugato le lacrime, ci siamo vestiti, e siamo venuti quì > ok, Shindou stooop! Sei troppo sincero, evitale alcune informazioni! Stringo i pugni sentendomi ancora più nervoso di prima, nemmeno la vicinanza del mio migliore amico mi fa rilassare. Arriviamo in classe e mi vado a sedere al banco dietro Shindou, poggio immediatamente la testa sul legno freddo e chiudo gli occhi, ho bisogno di cinque minuti di silenzio. Ovviamente non li ottengo, la professoressa entra nemmeno un minuto dopo, per l'intera ora cerco di concentrarmi su una noiosissima lezione di storia, e soprattutto cerco di combattere il sonno. Alla terza ora non resisto più, il professore di matematica continua a ciarlare sulle equazioni di secondo grado, ma io mi sento la testa pesante, così la poggio nuovamente sul banco e mi addormento subito. Vengo svegliato da un botto e scatto a sedere, mi ritrovo davanti il professore fumante di rabbia, il botto è stato prodotto dal suo libro sbattuto sopra il mio banco.

< Kirino, dormito bene? > mi chiede, io lo guardo e non so cosa rispondere, magari se gli dico che non ho dormito per paura di essere violentato da un pervertito mi lascia stare, ovviamente non glielo dico e mi limito a scusarmi.

< Le tue scuse saranno meglio accettate dal corridoio, ora fuori dalla mia classe > sbotta e mi indica la porta. Mi alzo sconsolato e vado a sedermi sul freddo pavimento del corridoio, mi tengo la testa tra le mani, il mio odio per quel ragazzo aumenta ogni minuto che passa. Mi fanno male le gambe, la testa e gli occhi, sono sull'orlo di una crisi di nervi. La campanella, situata proprio sopra la mia testa, inzia a suonare trapanandomi il cervello. Mi aspettano altre cinque ore di lezione, poi altre tre di allenamento, e finalmente potrò dormire! Manderò Shindou a dormire sul divano e mi chiuderò a chiave dentro la camera, giusto per stare sicuro! Mi alzo e rientro in classe, Shindou mi guarda preoccupato, gli faccio un sorriso tirato mentre mi risiedo al banco. Nella pausa per la merenda ci incontriamo in giardino con il resto della squadra che ci chiede com'è andata, io gli racconto della mia serata e mi allontano dal gruppo mentre Shindou racconta la sua, se sento nuovamente che Kirino gli si è avvinghiato addosso urlo e do fuoco alla sala del club con loro dentro. E finalmente anche l'ultima campanella si fa sentire, mi alzo lentamente e mi avvio verso la sala del club, la mia velocità diminuisce man mano che ci avviciniamo, tanto che Shindou deve fermarsi più volte per aspettarmi, sospiro e lascio che le mie gambe si muovano da sole, non ho voglia di vedere quel demente, di sentire la sua voce, di ascoltare le sue battutacce! Arriviamo davanti alla porta ed entriamo, ciò che vedo mi fa rimpiangere di aver deciso di entrare. Kirino e Shindou sono avvinghiati l'uno all'altro sul divano,Kirino è seduto a cavalcioni sopra le sue gambe e il demente continua a palpargli le natiche, Wonderbot è seduto al tavolo e cerca di concentrarsi sul altro, è palesemente imbarazzato. Veniamo raggiunti anche dal resto della squadra che si ammutolisce quando vede la scena. Faccio un colpo di tosse per attirare la loro attenzione e i due si staccano ansimanti.

< Eih, finite le lezioni? > mi chiede Shindou sorridendo, ma come fa a non sentirsi in imbarazzo?

< Si, sono finite. Voi avete finito di pomiciare? > chiedo irritato mentre vado a sedermi sul divano, molto, molto, molto lontano da quei due.

< Non finiremo mai di amarci > mi risponde con naturalezza, io scuoto leggermente la testa

< Sei una cosa impossibile > gli dico, Endou ci guarda sorridendo

< Sembrate una coppia di sposini > ci dice ridacchiando, io lo guardo malissimo, Shindou, quello vero, si strozza con l'aria mentre l'altro Shindou gli sorride contento

< Vero? Con questo suo caratterino è proprio uguale ad una mogliettina bisbetica! > ride, è fortunato che io sia troppo inebetito dal sonno, altrimenti sarebbe volato giù dalla finestra! Anche l'allenatore avrebbe fatto una brutta fine, uscirsene con queste cose! Sposto lo sguardo e vedo il mio doppio abbassare gli occhi, è triste, molto probabilmente si è risentito del fatto che Shindou continui a parlare del mio "caratterino". Ora che ci penso da quando ci siamo incontrati lui cerca di sforzarsi di essere come me, deve aver paura che io gli rubi il "suo Takuto", ma può stare tranquillo, non me lo prenderei nemmeno se me lo dessero gratis! Chiudo gli occhi e tiro la testa all'indietro poggiandola sullo schienale del divano e cerco di rilassarmi, sento il resto della squadra chiaccherare del più e del meno, ma non presto attenzione ai loro discorsi. Una mano mi accarezza la testa e apro gli occhi di scatto per paura che sia il demente provolone che è tornato all'attacco, invece è il vero Shindou che mi sorride dolcemente.

< Come ti senti? > mi chiede sedendosi accanto a me, io lascio scivolare la testa sulla sua spalla e chiudo nuovamente gli occhi.

< Ho sonno > dico piano, lui mi prende una mano e me la massaggia piano con il pollice, sa che questa cosa mi fa rilassare molto. Sorrido dolcemente e mi lascio coccolare da lui, poi sento un altra persona sedersi dal lato opposto al suo e mi irrigidisco.

< Che hai? > è la voce di Shindou, ma quella punta di malizia la fa suonare diversa alle mie orecchie.

< Niente, mi sto rilassando, ce la fai a lasciarmi in pace per cinque minuti? > sbotto senza aprire gli occhi. Lui non mi risponde, ma sento ancora la sua coscia premere contro la mia, perchè si è seduto così appiccicato a me? Apro gli occhi e li punto sul viso del mio Shindou, vedo il suo sguardo e per un momento ho paura, sta guardando in cagnesco la sua copia. Mi alzo dalla sua spalla e gli indirizzo uno sguardo curioso, è la prima volta che vedo Shindou guardare male qualcuno, lui cambia immediatamente espressione e mi sorride. Sta per dire qualcosa quando la voce di Tenma ci distrae

< Andiamo ad allenarci? > secondo me ha un disco rotto al posto del cervello...quando è in questa stanza sa dire solo questo!

Ci alziamo e ci avviamo verso il campo sul fiume, prima di uscire il mio sguardo va a posarsi sul demente ancora seduto sul divano, i suoi occhi sono diversi, sembra che abbiano appena raccolto una sfida! Degluttisco ed esco dalla sala, spero solo che non succedano altri casini!

 

 

Angolino dell'autrice

ed eccomi con il secondo capitolo! Il povero Kirino è seriamente sull'orlo di una crisi di nervi, la sua copia ha una crisi d'identità, e i due Shindou hanno dato il via ad una sfida per contendersi l'amore del rosa.....chi vincerà? (difficile immaginarlo eh? XD)

spero vi sia piaciuto! Fatemi sapere cosa ne pensate

a presto con il prossimo capitolo

baci ^_^

  
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