- È andata bene- osservò Jeremy guardando Bonnie.
- Si, è andato tutto bene- fece lei stringendosi ancora di più nel suo piumone.
- Hai freddo? – chiese lui, che aveva notato il suo movimento.
- Solo un po’- rispose lei; lui allora si avvicinò e la accolse tra le sue braccia.
- Stai meglio così?
- Si meglio- rispose lei sorridendo.
- Sai, noi abbiamo interrotto un discorso che sarebbe meglio riprendere- osservò lui.
- Che discorso?- chiese Bonnie e non ebbe tempo di dire altro perché lui si era avvicinato al suo viso.
- Vedi che ho fatto bene a portarti là? – disse Rebekah appena furono entrati a casa di Tyler.
- Devo ammettere che non è stato male – disse lui, dirigendosi verso l’armadietto dei liquori e prendendo una bottiglia di rum- Ma perché lo hai fatto?
- So come si sta ad essere soli. Non devi perdere i tuoi amici, mai – rispose lei afferrando il bicchiere che lui le stava porgendo.
- Credo di averlo capito.- osservò lui, notando la faccia un po’ malinconica di lei- Tu non sei sola. Io sono un tuo amico.
- Si, ma adesso che hai ritrovato i tuoi amici, quelli veri, mi lascerai andare.
- Bekah, non lo farò- disse lui avvicinandosi e guardandola negli occhi – Anzi, a me serviva una coinquilina.
- Vuoi che io.. Davvero?
- Si- rispose lui con un mezzo sorriso.
- Ok!- esclamò lei sorridendo.
- Ti va di andare di sopra?- chiese appena si furono staccati.
- Certo- rispose lei.
- Ti è piaciuta la serata, allora?- chiese Stefan a Veronica, che si stava sedendo sul divano.
- Si, è stato bello. Sono anni che non passavo una natale così- rispose lei sorridendo – Sai Stefan siete tutti belle persone. Tu sei una bella persona.
- Non così tanto – disse lui, con sincerità.
- Perché no? Raccontami la tua storia – disse lei seria, guardandolo negli occhi.
- Non ti piacerà.
- Non mi importa – rispose lei alzando le spalle – io non ti giudico dal tuo passato, ma da come sei adesso, con me.
- Elena- disse la voce di Damon nell’oscurità.
- Damon!- esclamò lei- cosa ci fai qui?
- Sono venuto a portarti il tuo regalo- rispose lui uscendo dal buio.
- Cosa?- lei sorrise; dentro di se sentiva un fuoco bruciare.
- Ecco- lui le porse un piccolo pacchetto.
- Sono bellissimi- disse con le lacrime agli occhi.
- Come te.- disse lui, con la sua bellissima voce sexy, sedendosi vicino a lei sul letto – Te l’ho già detto, ma lo ripeterò per sempre – prese il viso di lei tra le mani- io ti amo Elena Gilbert e ti amerò sempre.
- Anche io ti amo- rispose lei.
- Si, Damon, io ti amo- ripeté e poi lo baciò.
Stava ancora piangendo. Aveva pianto per tutto il viaggio, aveva pianto a casa sua e aveva pianto ritornata in macchina. Ma non erano lacrime di tristezza, erano lacrime di felicità. Era consapevole dei suoi sentimenti, per una volta. Aveva smesso di nascondersi dietro idee che lei non pensava davvero, dietro convinzioni fasulle. Era davanti a casa sua. Scese in fretta dalla macchina, andò subito alla porta e suono il campanello. Lui aprì la porta dopo pochi secondi e fu come la visione di un angelo. La stava guardando a bocca spalancata, probabilmente perché stava piangendo. Lei fece un respiro e si preparò a dire quelle tre parole, le parole importanti che potesse dire:
- Io ti amo.
- Anch’io Caroline – rispose lui accerchiandola subito con le sue braccia; dai suoi occhi scese qualche lacrima – anch’io ti amo.
- Ti amo – gli ripeté lei portandolo verso di sé velocemente e portandosi sopra di lui.
- Ti amo più di qualsiasi altra cosa, Caroline. Non dimenticarlo mai- le sussurrò all’orecchio.