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Autore: Maaggie    03/01/2013    4 recensioni
SOSPESA MOMENTANEMENTE.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciaaaaao a todos :')

Auguri a tutti e un felice 2013 c:

Lo so che non aggiorno da una barca di tempo, ma il capitolo è più lungo apposta per farmi perdonare. C:

Vi ringrazio per le tre recensioni, siete meravigliose.

Bene, che dire, in questo capitolo non succede niente di eclatante, ma nel prossimo...

Vabbè, me me vado e ci vediamo alla prossima!

Come sempre vorrei le quattro recensioni per il prossimo!

Love ya all! xx

 

Amore nell'aria!

 

Io e Niall eravamo rimasti a letto ancora per una mezz'oretta parlando delle vacanze, e in sottinteso, di quanto fossi stata stronza tutta l'estate.

Feci finta di incazzarmi, e lui andò subito in panico, agitandosi come una scimmia che vuole il cibo.

-Dai, giuro che non volevo farla sembrare una predica, scusami amore.- fece lui giocando con i miei capelli.

-No, non ti parlo. Anzi, ti odio!-

Ci fu un momento di silenzio, durante il quale mi preoccupai seriamente, che mi avesse preso alla lettera, e avesse deciso di non parlarmi veramente.

Mi girai spontaneamente verso di lui, trovandomi il suo viso a meno di dieci centimetri dal mio.

-Mi hai fatto prendere un colpo, scemo!-

-Ti sta bene.-

-Sentimi bene, come prima cosa la devi piantare di rinfacciarmi quanto sia stata stronza, perchè lo so meglio di te; come seconda invece, la devi piantare di prendere alla lettera qualsiasi cosa io dica. Sai che non saprei cosa fare senza di te, quindi sentiti onorato, chiaro?- sorrisi d'istinto.

-Chiarissimo.- sorrise lui prima di baciarmi.

Misi le mani nei suoi capelli, mentre lui mi faceva il solletico su un fianco.

Mi staccai da quel bacio dolce da diabete, cominciando a fargli il solletico a mia volta.

Mi solleticò la pancia, dichiarandomi cosi guerra.

-Vuoi la guerra James? E che guerra sia!- disse lui tra una risata e un'altra.

-Parla lei!-

-Mica ho cominciato io, rovinando un momento di tenerezza!- ribattei.

-Eddai, dammi tregua!- disse lui smettendo di farmi il solletico.

-Va bene, ti concedo una pausa!- dissi sfinita, come se avessi appena fatto una maratona.

Ridere era davvero stancante e con la sua risata contagiosa era ancora più difficile smettere.

Ci sdraiammo a pancia in su, guardando il soffitto come se fosse la cosa più interessante del mondo in quel momento.

Ebbi un tuffo al cuore quando mi ritrovai i suoi occhi cristallini a fissarmi da sopra.

-Sai che i tuoi occhi sono particolarmente belli in questo momento?-

-Da che pulpito! I tuoi rispecchiano il mare. E taci ogni tanto, mi stavo per addormentare!- dissi.

-Bene, allora conosco un modo per stare zitti insieme.-

Inarcai un sopracciglio, perdendomi in quell'oceano che aveva al posto degli occhi.

-Se proprio insisti.- dissi baciandolo.

Non era uno dei nostri soliti baci, era qualcosa di diverso.

Forse era il migliore di sempre, perchè trasmetteva emozioni che non avevo mai provato. Ma soprattutto, trasmetteva affetto e calore.

Fummo interrotti da Harry che entrò e cominciò a saltare sul letto, traumatizzando il povero Niall.

-Ma tu sei scemo o che cosa? Ma non sai bussare? E se fossimo stati nudi?- rise divertito Niall.

-Eh bé, come se non avessi mai visto due persone nude. Comunque, Madda, io e te dobbiamo parlare, subito, urgentemente.- disse Harry sprizzando allegria da tutti i pori.

-Styles, poi mi devi spiegare cosa facevate tu e la mia amica cosi vicini.- dissi soffocando una risata.
Lui rimase sbalordito e mi domandò- Ma ci hai spiati?-
-VI abbiamo spiati.- lo corresse Niall ridendo.
- Ricordati una cosa riccio, non mandarmi messaggi quando sei ubriaco, non sono belli da leggere.- risi guardandolo.
-Racconta amico, siamo curiosi, non si vede abbastanza?!- domandò Niall sporgendosi verso di lui.
-Okay, dammi due secondi per riuscire a formulare una frase concreta.- disse Harry prima di diventare serio di colpo.
-E' troppo serio, mi fa paura..- dissi ridendo.
-Allora, ieri sera, dopo che abbiamo parlato io e te, siamo scesi, ma poi io sono sparito, perché preferivo evitare di vomitare l'anima in pubblico. Ecco, dopo non molto, mentre io uscivo dal bagno come uno zombie è arrivata Lucrezia e mi ha detto che gli hai detto che non stavo bene e che si è preoccupata. Poi mi ha portato nella sua stanza e mi ha detto di rimanere a letto mentre lei andava a prendere qualcosa per il mal di testa..-
Si fermò un attimo per prendere fiato e poi continuò.
-Dunque, poi quando è tornata mi ha rifilato un'aspirina e mi ha detto che dovevo riposare, cosi mi sono tolto le scarpe e mi sono messo a letto. Non mi sono addormentato subito, ma ho fatto finta di si, cosi l'ho vista mentre mi copriva e stava andando a stendersi su quella specie di cosa che lei definisce divano, ma che non lo è neanche lontanamente.-
-Aaaaah, troppi dettagli, riassumi! Non mi interessa come ti sei tolto le scarpe, vedi di arrivare al sodo!- trillò Niall spazientito.
-Che palle, fammi parlare!- sbuffò lui.
-Vai avanti!- lo incitai io.
-Stavo dicendo, siccome mi sono rotto le palle di essere odiato perché faccio cagate, ho cominciato tipo a chiamarla nel sonno, e le ho detto ciò che ho detto a Madda ieri, finché lei non si è seduta al bordo del letto e mi ha spettinato i ricci, per poi stendersi di fianco a me spingendomi più in la e dicendo 'Lo so che sei sveglio, e comunque era ora che ti decidessi a dirlo' poi mi ha tirato uno schiaffo su un braccio però, penso fosse un gesto d'affetto o che ne so io. Comunque sia, mi ha tirato via tutta la coperta e si è girata di schiena, cosi mi sono girato anch'io e l'ho abbracciata e poi ci siamo addormentati.- concluse lui felice come una pasqua.
-Fantastico! Ora manca solo Zayn e siamo al completo!- esclamò Niall, prima che potessi farlo io.

-Manco solo io per cosa?- domandò quest'ultimo facendo irruzione nella mia stanza, arrivato da chissà dove.

-Uhm ciao anche a te Zayn, dormito bene? Noi tutto bene, grazie!- disse Niall ridendo.

-Si, scusate ragazzi, ma sto ancora dormendo, solo che Louis voleva il suo amore.- rispose il moro sorridendo.

-Boo Bear, dove sei?- domandò Harry con fare teatrale, quando l'altro spuntò dal nulla saltandogli addosso, di conseguenza rischiando di uccidermi.

-Levatevi di dosso, non siete certo delle piume voi due!- si lamentò Niall spingendoli giù dal letto con i piedi.

-Comunque, dicevamo che ora l'unico single sei tu.- dissi io.

-No c'è anche Harry!- si difese lui.

-Amico, è come se non lo fossi, quindi datti una mossa!- rispose il riccio facendogli l'occhiolino.

-Che palle che siete, la fate facile voi che avete le vostre amate qui!- protestò lui.

-Zayn, questa scusa non regge.- risposi inarcando un sopracciglio.

-Okay, mi arrendo. Stronzi.- mormorò lui prima di sedersi sul bordo del letto.

-Caaapra, oggi che facciamo?- sentii gridare la mia amica dal corridoio.

-Non ne ho idea, qualche proposta?- risposi alzandomi dal letto e raggiungendola.

-Boh, poi vediamo. Vieni, ti devo raccontare di ieri sera.- disse tirandomi per un braccio.

-Amoreee, mi abbandoni?- gridò Niall dalla stanza.

-Si piccolo James, torno dopo, divertitevi!- risi.

-Traditrice, me la paghi questa!- rispose lui scoppiando a ridere.

Andai con Lucrezia nella sua stanza e ci buttammo sul letto.
-Allora? Cosa mi devi dire?-
-Harry era ubriaco e stava male e mi sono spaventata. Perché non aveva per niente una bella cera, allora l'ho portato in camera mia per farlo dormire e finalmente si è diciamo, dichiarato, ecco, e non pensavo sarebbe mai successo.-
-Quindi mi stai dicendo che hai sempre provato qualcosa per lui, e non mi hai detto niente?!- domandai mostrandomi sorpresa.
-Ehm..io, ecco, veramente si...-

-E tu me lo avresti nascosto?-

-Si, ecco, non pensavo che te la prendessi tanto, e poi, non volevo che mi prendessi per il culo stronza!-
-Lo sai che scherzo, ritardata! Non vedevo l'ora che succedesse, Harry era troppo ubriaco per non dire niente di simile ieri sera.- dissi abbracciandola.-

-Ma quindi state insieme?!-
-No, per ora no. Va bene che volevo lo dicesse, ma ciò non vuol dire che io debba stargli dietro come un cagnolino.- rispose lei ridendo.
-Pistaaaa, fate largo!- disse Niall entrando e buttandosi sopra di noi, facendo cadere Lucrezia dal letto, che si alzò e lo prese a schiaffi.
-Ma tu ci sei nato scemo o lo fai?- domandò stizzita.
-Come siamo suscettibili!- rispose lui con una smorfia, schivando i colpi.
-Finitela!- li rimproverai.
Niall si avvicinò per darmi un bacio quando la mia amica deficiente gli lanciò addosso una sfilza di cuscini, facendolo cadere su di me.
-Posso baciarti?- domandò sorridente avvicinandosi sempre più al mio viso.
-Se è l'unico modo per farti smettere di parlare e ridere per un momento, allora va bene- sorrisi avvicinando le mie labbra alle sue.
Era sempre qualcosa di meraviglioso, perché era come se fosse sempre la prima volta.
Si staccò leggermente sorridendo, e giocando con i miei capelli, come al solito.
Contento lui.
-Amore, ora puoi anche spostarti, non sei una piuma- dissi spettinandolo e spingendolo giù dal letto.
-Si, però hai la delicatezza di un elefante in una cristalleria eh!- disse lui massaggiandosi il sedere.
-Ti sarai mica fatto la bua, vero?- lo punzecchiai ridendo.
-Simpatica, davvero simpatica.-
-Lo so, è il mio forte!- riposi.
Lo aiutai ad alzarsi e trascinai anche Lucrezia dagli altri, dove trovammo Harry e Lou che giocavano alla Wii e Zayn che messaggiava.
Liam era sulla poltrona, che leggeva un libro.
-Piccola, ti va se oggi pomeriggio stiamo un po' insieme? Vorrei passare un po' di tempo con te, visto che tra qualche giorno riparti e non ti vedo per un po'.- domandò il biondino mentre si sedeva, e io mi sedevo in braccio a lui.
-Non è male come idea, lo sai? Cosa facciamo?- domandai.
-Non lo so, poi decidiamo, nel frattempo mangiamo qualcosa? Ho fame.- disse lui toccandosi la pancia e facendo il labbruccio.
-Quando mai non hai fame tu?!- dissi ridendo.

-E se tipo io e te mangiassimo fuori adesso e poi facciamo un giro per Londra? Voglio andare sul London Eye insieme a te.- dissi giocherellando con le sue mani.
-Direi che è un'ottima idea! Andiamo da Nando's?- domandò allegro.
La sua allegria era contagiosa e metteva sempre buonumore.
Annuii alzandomi e andando verso la nostra stanza, seguita dall'irlandese.
Mi sfilai il pigiama e indossai una felpa abbastanza pesante con dei fiori disegnati sopra e un paio di jeans strappati qua e là.
Legai i capelli in una mezza coda, un filo di trucco ed ero pronta.
Mi girai per uscire dal bagno, ma mi trovai davanti Niall che appoggiato allo stipite, mi aspettava.
Mi avvicinai e gli baciai la guancia abbracciandolo, d'istinto. Appoggiò il mento sulla mia testa cingendomi le spalle in un abbraccio.
-Ti amo piccola, ora e per sempre, sappilo.- disse piano, quasi per paura di rovinare il momento.
-Anch'io amore, ricordatelo.-
Dopo aver preso la borsa, salutammo tutti e uscimmo, mano nella mano.
Quel contatto mi dava i brividi, nel senso buono ovviamente. Niall aveva indossato il cappellino verde con il quadrifoglio e i suoi Rayban neri.
Merda, mi ero dimenticata di dargli la collanina con il quadrifoglio che gli avevo preso per il suo compleanno.
Che sbadata!
Avrei rimediato appena tornati a casa.
La giornata passò tranquillamente tra risate, baci e carezze.
L'unico vero problema furono i paparazzi, che erano ovunque.
E stranamente riconoscevano me e non lui e la cosa era alquanto bizzarra. Eppure aveva solo un cappellino e degli occhiali, era facilmente riconoscibile.
Domande del tipo 'signorina, ha già sostituito il componente della band con un nuovo ragazzo?' o 'ma tu e il biondino dei One Direction state davvero insieme?' e cose simili.
Quando Niall decideva che perdevamo troppo tempo ad ascoltare domande stupide si toglieva gli occhiali e salutava dicendo che eravamo di fretta, oppure mi trascinava via ridendo come un matto

Per cena fummo a casa dove tutti ci aspettavano in cucina con dei cartoni di pizza.
Io e Lù quella sera avremmo dormito dai ragazzi.
-Amore io devo andare da Diego a prendere una cosa, mi accompagni o vado da sola?- domandai a Niall, prima ancora che si potesse sedere al tavolo.

-Ma è urgente? Cioè, devi proprio andare? Io ho fameeee.- si lamentò lui.

-Come sei tragico, sembra che non mangi da mesi. Rimani pure a mangiare, ci vado da sola.- dissi sbattendo la porta della cucina mentre uscivo.

-Dai, non fare così- tentò di dire prima che uscissi.

Chiamai Josh e mi feci accompagnare da lui fino a casa di Diego dove mi aspettò finché non presi ciò di cui avevo bisogno.

Prendendo il ciondolo dalla valigia trovai anche la 'letterina' che mi aveva mandato insieme ai fiori. Mi si strinse il cuore a pensare quanto ci fosse stato male, eppure era ancora li per me, sempre e comunque, nonostante avessi 'maltrattato' il suo fragile cuoricino.

E tutto ciò era alquanto ingiusto nei suoi confronti.

Abbandonai il foglietto nella borsa quando Josh suonò il clacson, spaventandomi.

Uscii di casa chiudendo a chiave dato che non c'era nessuno, mentre la tasca della giacca cominciò a vibrare.

Mia mamma mi stava chiamando e per sbaglio invece di rispondere, riattaccai. Sono da sempre stata un po' maldestra.

Salii in macchina e la richiamai. Mia mamma mi bombardò di notizie dicendomi che ero su tutte le riviste di gossip e che molte ragazze si erano presentati alla casa dei ragazzi nella mia città.

Ritornai dai ragazzi e mentre io andavo su, nella mia stanza, Josh entrò e andò dai ragazzi in cucina.

Nella stanza non c'era nessuno perché Niall era sotto la doccia, quindi potevo far finta di dormire quando sarebbe uscito dal bagno.

E fu ciò che effettivamente feci. Mi infilai il pigiama e in men che non si dica ero già a letto, pronta a 'dormire'.

Niall entrò in camera avvolto solo da un asciugamano intonando una canzone di Bieber, ma quanto si accorse che stessi dormendo smise per paura di svegliarmi, suppongo.

Si chinò vicino al letto e mi accarezzò i capelli dicendo -Dio, quanto sei cocciuta e testarda, ma ti amo comunque- mentre mi lasciava un bacio tra i capelli.

Lo afferrai per un polso prima che potesse allontanarsi troppo da me e sussurrai un -perdonami- talmente piano che feci fatica a sentirlo anch'io.

Lui si sedette accanto a me sul letto mentre io mi mettevo a sedere.

-Per che cosa?- domandò sorridendo impercettibilmente.

-Sai che non ho un bel carattere e soprattutto non facile da sopportare ma..- mi zittì lui posandomi una mano sulla bocca.

-Shh, non c'è bisogno che tu dica tutto ciò, davvero. Lo so che ogni tanto diventi una completa idiota ma ci sono abituato, vivendo con quelle quattro sottospecie di scimmie, non mi è nuova come situazione.- sorrise avvicinandosi.

Le nostre fronti si toccarono e mi avvicinai fino ad annullare la distanza che divideva ancora le nostre labbra. Ormai i suoi baci per me erano come droga, una di quelle potenti che ti crea una dipendenza tale da non lasciarti vie di scampo. Le sue mani finirono sui miei fianchi e le mie attorno al suo collo.

-vai a vestirti, così mangiamo e poi ho una cosa per te, quindi muoviti o non mi stacco più da te- dissi allontanandolo leggermente.


 

Finito di mangiare tornammo i camera mentre i ragazzi giocavano alla play. Niall ovviamente mangiò come un maiale eppure non prendeva un chilo, mentre se io avessi mangiato anche solo una volta come lui, penso che mi sarei trasformata in un bue. Direi che la giornata era andata piuttosto bene tranne per il piccolo inconveniente.

Mentre lui si lavava i denti io sistemai il ciondolo sul comodino dalla sua parte di letto. Lui uscì e mi andai a lavare i denti io. Decisi di farmi anche una doccia, ne avevo bisogno.

Lasciai che la vasca si riempisse e poi mi ci infilai fino al collo in modo da non avere freddo e chiusi gli occhi appoggiandomi allo schienale. Dopo non molto sentii la porta aprirsi e mi tirai su di scatto, per lo spavento.

Notai Niall che non fece nemmeno caso alla mia presenza e si posizionò davanti allo specchio cominciando a sistemarsi i capelli. Perché doveva sistemarsi i capelli se era in mutande? Che idiota di ragazzo! La vasca non era molto distante da lui cosi in assoluto silenzio mi avvicinai a lui e cacciai un grido da far invidia a un cantante lirico. Lui si spaventò, perse l'equilibrio e cadde nella vasca.

Penso di non aver mai riso tanto come in quel momento in tutta la mia vita.

Lui cercò di ricomporsi facendo il disinvolto, nonostante la sua faccia dicesse tutt'altro. Gli spuntò un ghigno malvagio in viso che mi spaventò. Cominciò ad avvicinarsi sempre più, fino ad essere a meno di venti centimetri dal mio viso.

-Sappi che questa me la paghi- sussurrò sul mio collo prima di uscire dalla vasca e andarsene, lasciandomi da sola in preda ad una scarica di brividi che percorrevano la mia schiena.

Quando tornai nella camera da letto lui dormiva come un bambino, abbracciato al cuscino, e dato che non avevo sonno andai in salotto dai ragazzi che, nonostante fossero le undici di notte passate, stavano ancora giocando alla play e si divertivano come matti.

-Hey gente, chi ha il coraggio di sfidarmi ad una partita a Super Mario?- domandai accomodandomi sul divano.

-Io ti straccerò, sappilo- disse Zayn prendendo posto sul divano accanto a me. Mentre noi eravamo concentratissimi a giocare, Harry si sedette vicino a me e mi chiese -mi spieghi perché hai gridato prima?- alla quale non resistetti e scoppiai a ridere buttando il telecomando della play per aria.

Ecco cosa mi mancava in quel momento: l'aria. Cercai di calmarmi e cominciai a raccontare, siccome mi fissavano tutti e cinque.

-In pratica io ero bella tranquilla nella vasca, però poi è entrato Niall ma non si è accorto di me e non potevo rinunciare a quella chance per ridere un po'; così mentre lui si sistemava tutto convinto mi sono sistemata giusto dietro di lui e ho gridato. Lui ha perso l'equilibrio e si è ribaltato nella vasca. Avreste dovuto vedere la sua faccia: sembrava che avesse visto un cadavere ambulante. Però hai giurato vendetta, devo preoccuparmi?- domandai poi.

-direi di si, di solito mantiene sempre la parola, quindi preoccupati- mi ammonì Liam ridendo.

-okay, allora io vado a dormire. Se domani non mi ,vedete date pure la colpa a lui- risi mentre salivo le scale.

Arrivata in camera gli baciai la fronte e mi accucciai al suo petto e lui mi strinse i fianchi con un braccio. Il suo respiro era regolare e il suo profumo mi inebriò le narici. Mi addormentai con quel dolce profumo che mi cullò.

La mattina dopo il mio risveglio fu davvero traumatico.

  
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