Chissà cosa avremmo fatto quel giorno, ma la cosa già mi eccitava. La giornata era già iniziata divinamente, con la riappacificazione con Niall. Ero così contenta, ma prima di continuare la giornata dovevo darmi una ripulita.

-Ragazzi, prima io dovrei andare in bagno.- dissi, imbarazzata. 

Zayn rise di me, ma non sapevo il motivo, così arrossii. 

-Ti mostro dov'è il bagno- disse Niall spingendomi verso una porta.

Io sorrisi, e poi lo seguii.

 

Stetti in bagno per circa una quindicina di minuti. Mi ero data una rinfrescata, e avevo trovato anche della biancheria pulita sopra il letto dove avevo dormito la sera.

Ritornai in salone dagli altri. Mi sentivo davvero meglio ora.

-Ehm, grazie per la biancheria, ma non c'era bisogno di usare soldi...davv- non feci a tempo di finire la frase che Zayn mi interruppe.

-No, la biancheria è di Perrie, l'aveva lasciata qua, ed era pulita, quindi ho pensato che non le dasse fastidio se tu la utilizzassi- disse, ammiccandomi.

Mh, quindi nemmeno lo aveva chiesto alla ragazza, quindi forse mi avrebbe potuto anche uccidere. Bene!

-Allora, avevamo pensato di andare al karaoke, e poi oggi pomeriggio un giro per Dublino! A noi va bene, a te, Lucy?- disse Liam, unendo infine le mani, dopo aver guardato tutti, e finendo con lo sguardo su di me.

Mi sentivo troppo importante, cioè, se a me non andava bene la loro idea sarebbe smontata del tutto?

-Per me va benissimo, basta che per le otto sto a casa!- ridacchiai.

-Certo- Niall mi rivolse un sorriso che fece sorridere anche me.

 

Eravamo tutti pronti, così uscimmo di casa e salimmo sul camioncino che poteva tranquillamente portarci tutti. 

Cinque maschi, ed io, l'unica ragazza. Dove erano le altre ragazze? Sapevo che qualcuno di loro le aveva. 

-Ehm, ma le vostre ragazze?- guardai intorno, fermandomi con lo sguardo su Harry.

Lui alzò le mani, a mo' di difesa. -Ah, non guardare me, io non la ho!- rise, e non potei fare a meno di ridere anche io. Bella figura che avevo fatto insomma, sì.

-Beh, sono rimaste a Londra tutte quante. Non ci seguono sempre per i viaggi vicini, ma di solito solo per quelli molto lontani, o lunghi.- rispose Louis.

-Per quanto avete intenzione di rimanere qua, perché?- chiesi io. Il mio tono si era fatto più cupo, e preoccupato. Non volevo che se ne andassero, che Niall mi abbandonasse di nuovo. Mi aveva detto che non mi avrebbe più abbandonata.

Guardai il biondino, preoccupata. Lui sospirò, e poi mise una mano sulla mia coscia.

-Ti volevo parlare proprio di questo..- disse lui, sempre con un sorriso sulla faccia.

Sentii gli sguardi di tutti fissi su di me.

Ero terrorizzata da quello che Niall avesse dovuto dirmi. Non volevo lasciarlo, non di nuovo. Non volevo ritornare alla "solitudine", perché era così che mi sentivo da quando lui se ne era andato: sola. Non volevo tornare a quei tempi brutti, a guardare il biondo tramite un computer; volevo poterlo guardare negli occhi, e dirgli quanto gli volevo bene, ecco quello di cui avevo bisogno: non di un nuovo addio.

Stavo ancora aspettando: "di cosa mi voleva parlare?.." ripetevo nella mia testa. Non parlava.

-Allora..?- cominciai io. La mia pazienza era già troppa.

-Te lo dico quando saremo arrivati, ma tu non ti preoccupare, davvero.- mi strinse la mano, così io respirai a fondo, e iniziai a calmarmi.

 

Non vedevo l'ora di arrivare. Non potevo aspettare di più per sapere quello che doveva dirmi. Ero troppo curiosa.

Nel giro di mezz'ora dalla partenza arrivammo. Erano ormai le undici del mattino circa, ed entrammo nel locale.

Dentro sembrava notte, dato le luci fioche, e la poca illuminazione del locale. 

C'erano dei tavolini, e poi un piccolo palchetto con dei microfoni, e dietro un grande schermo dove passavano le parole dei testi delle canzoni da cantare.

Tutti sembravano così entusiasti all'idea di cantare qualcosa. Ed io anche sinceramente lo ero. La mia voce, Niall, aveva detto che aveva un non so che di particolare, ed era un complimento. Non mi ero mai reputata una meravigliosa cantante, anche perché non lo ero, però ero brava: avevo anche preso lezioni di canto fin da quando ero piccola.

Il locale non era un granché pieno, ma c'erano circa una trentina di persone, non contando noi sei, e i camerieri.

I primi a cantare furono Harry e Zayn, con Whistle. Erano così bravi, rimasi incantata dalla loro voce, anche se non era assolutamente la prima volta che li sentivo cantare, però mi lasciavano sempre senza parole. 

Liam e Louis poi cantarono Dance Again, facendo anche gli stupidi, iniziando a fare mosse di ballo improvvisate al momento. Si vedeva che si stavano divertendo.

Niall poi mi chiese se volessi cantare con lui, e dopo avermi assicurato che poi mi avrebbe detto "quella cosa", accettai.

Non sapevo ancora cosa avremmo cantato, arrivammo sul palchetto, e poi Niall, dopo aver preso la sua chitarra, disse -Somewhere only we know, grazie-, la musica partì. Conoscevo la canzone.

Niall iniziò.

 

[ http://www.youtube.com/watch?v=SGBLiGFaddo ]

« I walked across an empty land, I knew the pathway like the back of my hand, I felt the earth beneath my feet. Sat by the river and it made me complete. Oh simple thing where have you gone, I’m getting old and I need something to rely on. So tell me when you’re gonna let me in, I’m getting tired and I need somewhere to begin. » mi fece un cenno così attaccai io, subito dopo.

« I came across a fallen tree, I felt the branches of it looking at me, Is this the place we used to love? Is this the place that I’ve been dreaming of? Oh simple thing where have you gone, I’m getting old and I need something to rely on. So tell me when you’re gonna let me in, I’m getting tired and I need somewhere to begin. » 

Il ritornello iniziò, e così Niall cominciò a cantare con me. 

« And if you have a minute why don’t we go talk about it somewhere only we know? This could be the end of everything, so why don’t we go somewhere only we know? This could be the end of everything so why don’t we go somewhere only we know? Somewhere only we know.. » la canzone finì, ed io feci un inchino, sentendo gli applausi degli altri nella stanza. 

-Lucy..- Niall iniziò a parlare, quando eravamo ancora sul palchetto. La sua voce era un po' preoccupata ora, e la sua espressione non mi stava confortando affatto. Aveva rovinato quel momento. -Noi ce ne andiamo fra tre giorni, ce ne torniamo a Londra.- sospirò profondamente, abbassò lo sguardo, posò la chitarra a terra, e si avvicinò a me, prendendomi per le mani, -non ho intenzione di lasciarti qui, di nuovo. Voglio che tu venga con me, con noi.- i suoi occhi erano fissi nei miei, ero senza parole, quasi mi mancava il respiro. 

-..Niall, i miei non mi lasceranno venire..non credo- dissi abbassando lo sguardo, con voce triste e un tono basso e sconfortato.

-Hai fatto i tuoi esami di maturità, e hai diciotto anni ormai, ti lasceranno! Non sei più una bambina! E poi farò parlare mia madre con la tua, vedi che ti lasceranno. Non ho intenzione di lasciarti.- il suo tono di voce si fece protettivo, e così sincero. 

Lo abbracciai. Il secondo abbraccio della giornata. Rimanemmo così per circa cinque secondi, finché non senti delle voci urlare dalla "platea", e poi i ragazzi saltarono sul palchetto, e si unirono al nostro abbraccio.

Harry urlò "abbraccio di gruppo" e poi si buttò in mezzo a noi.

Nemmeno due ore che li conoscevo, e già li consideravo una famiglia, il che era così strano, ma mi sentivo bene con loro. Era come se li conoscessi tutti da una vita.

Chissà come avrebbero preso i miei la notizia, e se mi avrebbero mai mandata. In quel momento il mio unico pensiero era quello di godermi quell'abbraccio, il che stavo facendo a pieno.