Just Love
Pensieri ed emozioni
Daniel rientrò nella sua stanza sbattendo la porta con forza.
Era stato davvero un idiota… come aveva potuto farlo?
Aveva rovinato tutto, lo sapeva. Tutto.
Se anche non avrebbe mai potuto averlo come fidanzato, perlomeno poteva essere
amico di Tom… e invece no.
Lo aveva baciato, maledizione, con che coraggio avrebbe potuto ancora guardarlo
in faccia?
Non ci sarebbe riuscito. No, non ci sarebbe riuscito di sicuro.
Tom era ancora sconvolto.
Quando Daniel era andato via non era riuscito a muovere un muscolo, né per
tentare di fermarlo, né per dire alcunché. Ma d’altra parte era stato meglio
così, perché non avrebbe saputo cosa dirgli.
Com’era possibile che Daniel fosse gay, quando era stato con Katy Liu per mesi?
Era stato forse l’orientamento sessuale dell’amico a causare tutte le loro
discussioni, o gran parte di esse?
Non sapeva davvero cosa pensare, e non era sicuro di sentirsi pronto ad
affrontare l’argomento.
Così, quando finalmente si era deciso a tornare in albergo, pregò con tutto sé
stesso di non incrociare Daniel.
E le sue preghiere vennero accolte.
La mattina dopo Tom non scese per colazione.
Quando se ne rese conto, Daniel sollevò lo sguardo preoccupato verso le scale
che conducevano al piano superiore, dove tutta la troupe era alloggiata.
Possibile che fosse colpa sua? Davvero lo aveva turbato a tal punto?
Poteva essere rimasto a fissare quel punto, con lo sguardo apparentemente perso
nel vuoto, per pochi secondi oppure per ore intere, questo non avrebbe saputo
dirlo.
Si riscosse dai suoi pensieri solo quando sentì una voce alle sue spalle, che
lo chiamava.
- … tutto bene?
Daniel si voltò, sforzandosi di sorridere.
- Come? Sì, sì, tutto bene.
Confermò, annuendo con la testa per rafforzare le sue parole.
La ragazza di fronte a lui, però, non sembrava molto convinta.
- Mah, non ne sono sicura. Sembri uno straccio… è per Katie, vero? Ho saputo
poco fa che avete rotto, e…
- Non è un problema, Emma, davvero. Non era destino che stessimo assieme.
Lei scosse la testa.
- Oh, no, Daniel… eravate una bella coppia! Insomma, litigavate, certo, ma… chi
è che non litiga mai con l’uomo o la donna che ama? Sono certa che risolverete
tutto!
Daniel sospirò.
Era evidente che Emma Watson credesse che il motivo del suo malumore fosse il
litigio con Katie Liu, e una parte di lui gli era perfino grata per il
tentativo della collega di risollevargli il morale. Ma un’altra parte di lui
soffriva enormemente, perché sapeva di non poter smentire quelle affermazioni,
sapeva di non poter rivelare la vera causa del suo dolore… sapeva di doversi
tenere tutto ciò per sé, e questo gli pesava come un macigno sullo stomaco,
perché quella parte di lui continuava anche a ripetergli quanto fosse sbagliato
ciò che provava, ciò che voleva, sapeva quanto fosse sbagliato star male per
lui, star male perché non poteva averlo… e si chiedeva come avrebbe reagito
Emma, se solo lo avesse saputo. Come avrebbero reagito i colleghi, Katie, il
pubblico… Perché quello che per lui era solo una questione personale, per tutti
gli altri sarebbe stata la notizia gossip più succulenta della stagione, da
sbattere in prima pagina di tutti i giornali. “Daniel Radcliffe gay”…
già poteva immaginare le copertine dei giornali scandalistici recitare a
caratteri cubitali quelle parole. E non sarebbe stata considerata una notizia positiva,
ma uno scandalo… “I perversi desideri di Daniel”, o “La mente malata
di Daniel”. Sì, queste sarebbero state le parole successive, e tutti lo
avrebbero odiato, tutti.
Di sicuro, Tom lo odiava già.
- Mi stai ascoltando, Daniel?
Domandò la ragazza che gli stava di fronte, con aria preoccupata.
- Io… no, scusami. Mi ero un attimo distratto…
- Non scusarti, so quanto si possa star male. Quando ho lasciato Tom, è stata
durissima per me…
Le parole di Emma avrebbero voluto essere di consolazione per lui, ma invece
ebbero l’effetto di mille pugnali che gli attraversavano il petto.
Già, Emma e Tom… per un attimo lo aveva scordato.
Voleva una prova del fatto che Tom fosse etero? Ce l’aveva davanti agli occhi,
in tutto il suo splendore. Certo, anche lui era stato con Katie, ma…non era
durata molto, ed era evidente che ci fossero dei problemi.
Tom ed Emma, invece, erano perfetti, nel modo più assoluto. E quando si
lasciarono, fu solamente per via del nascente amore di Emma nei confronti di Rupert.
- Hai ragione, devo solo abituarmici.
Disse tristemente, sperando che la ragazza lo lasciasse in pace. Non aveva
voglia di parlare, in quel momento, e le sue parole in realtà avevano un
significato del tutto diverso da quello che chiunque avrebbe potuto intendere. Ma
non importava, ed anzi, era meglio così.
Non gli era mai piaciuto parlare per sottointesi, soprattutto se gli altri non
lo capivano, ma odiava mentire, e in questo modo poteva evitare di farlo,
bastava semplicemente parlare in modo abbastanza ambiguo da far credere al suo
interlocutore di aver capito, mentre lui intendeva invece tutt’altra cosa.
Oramai era diventata un’abitudine farlo, ed in qualche modo gli risultava
spontaneo.
- Non preoccuparti, di certo risolverete. E se così non fosse… beh, il mondo è
pieno di ragazze, no? Tu e Bonnie siete così carini nei film, che potresti
farci un pensierino anche nella realtà.
Daniel scosse la testa, e mormorò semplicemente:
- Non credo che possa funzionare.
Per poi allontanarsi, scusandosi con Emma, che gli disse di non preoccuparsi
per poi dirigersi da Rupert, il suo attuale ragazzo.
Non ce la faceva più a parlare, non riusciva nemmeno a reggersi in piedi.
Fino a quel momento non aveva mai affrontato a viso aperto i propri sentimenti,
né le proprie preferenze sessuali, ed ora tutto ciò che aveva represso stava
esplodendo violentemente dentro di lui.
“Perché proprio io? Perché?” Continuava a ripetersi, come un mantra.
Perché lui, con tutte le persone che ci sono al mondo?
Non sapeva rispondersi. Non ne era in grado.
Non parlò con nessun altro né a colazione, né durante la mattinata.
Non c’erano riprese in cui sarebbe apparso, quel giorno, e durante il
pomeriggio si sarebbero svolte delle semplici prove tecniche, per cui sapeva di
poter rimandare il confronto con l’amico.
Ma non poteva rimandarlo per sempre…
Evidentemente, però, Tom non era dello stesso parere, perché lo aveva evitato
per tutta la mattina, e così Daniel si era convinto del fatto che il biondo ce
l’avesse con lui. Come biasimarlo, dopotutto?
L’aveva visto di sfuggita parlare con Bonnie e Rupert, probabilmente per
spiegargli il motivo per il quale non era potuto essere presente a cena.
Neppure Katie si era fatta viva, e Daniel sapeva perfettamente che lo aveva
fatto di proposito.
La ragazza gironzolava sempre per il set per curiosare, o anche solo per
passare il tempo quando non erano assieme, dunque doveva averlo evitato di
proposito.
Perfetto.
Aveva rotto con la sua ragazza, due dei suoi amici si erano appena messi
assieme – e dunque preferivano stare da soli, – Tom non gli parlava, e Bonnie
di certo avrebbe passato le sue giornate a consolare Katie, assieme ad altre
comparse che simpatizzavano per la ragazza.
“Perfetto,” si ripetè di nuovo.
Era rimasto solo.
Completamente solo.
*** continua ***
Mi scuso per il tempo che ci ho impiegato ad aggiornare, ma è un periodaccio.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto questa fanfiction, ed in particolar modo
chi ha commentato.