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Autore: Minny 1D    04/01/2013    1 recensioni
Jennifer. Harry.
Una settimana insieme. La distanza funge da paura.
L'amore può durare? Sarà tutto vero o l'ennesima fiamma?
Lei non conosce ancora il suo destino. La sua vita cambierà molto velocemente.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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SURPRISE FOR ME
Jennifer’s pov:
Cosa? Mi aveva appena chiamata piccola? Non ci credo. Beh diciamo che in questi ultimi minuti le emozioni sono state forti.
Vidi Louis che guardò lo schermo del cellulare, -Hey, Jennifer sono le 20.30!- -Come passa il tempo con te- risposi imbarazzata. Mi sorrise, pensai che magari volesse andarsene. Con tutta tristezza dissi –Lou se ti sei scocciato vai pure, non voglio trattenerti- abbassai lo sguardo, mi venne da piangere ma mi trattenni. -È meglio se vada. Jennifer non me ne vado perché non voglio passare del tempo con te, ma perché ho un impegno-, lo guardai negli occhi non stava mentendo, era del tutto sincero. Sorrisi e gli dissi –Lou aspetta- si voltò, -Dimmi pure- sorrise, ricambiai. –Potrei fare una foto con te?-, dopo tutto ero pur sempre una sua grande fan. Mi scrutò a lungo, -Certo piccola-. Feci un sorriso a trentadue denti; presi la macchina fotografica, lui me la sorresse. Si avvicinò a me, mise il suo braccio attorno al mio fianco. A quel tocco sobbalzai, mi sentii incredibilmente bene, sentii calore dentro di me. Il mio cuore iniziò a battere forte, Louis se ne accorse. Mi guardò preoccupato, -Jennifer tutto bene?- puntai il mio sguardo nei suoi occhi, mi perdevo dentro quell'azzurro magnifico. Dentro di me sentii un bisogno di abbracciare quella magnifica persona. Lui si avvicinò a me, a due centimetri dal mio corpo. Il mio cuore batteva all’impazzata. Poggiò le sue labbra sulla mia guancia. Una lacrima irrigò di nuovo il mio viso. Sentii il calore delle sue labbra sul mio viso, a quel tocco mi fiondai nelle sue braccia e scoppiai in un pianto sonoro. Piangevo di felicità. Louis Tomlinson aveva passato un’ora insieme con me. –Ehi piccola, non fare così- mi staccai dalla presa, lo guardai negli occhi e dissi –Louis William Tomlinson io ti voglio un bene dell’anima-. Mi guardò e mi abbracciò di nuovo, -Jennifer sei una persona dolcissima. Ora devo proprio scappare. Ci vediamo in giro-. Giusto eravamo nello stesso hotel. –Ok, grazie di tutto Lou, ti voglio bene- mi sorrise dolcemente e se ne andò. Mi ero completamente dimenticata della foto, beh se l’avessi rivisto in giro, gliela richiedevo.
Guardai il mio letto. Aveva lasciato il fazzoletto a me. Mi diressi verso il bagno e lo lavai, lasciandolo poi sul termosifone. Tornando in camera vidi per terra affianco al letto qualcosa. Mi abbassai, era un portafoglio. Lo aprii vidi una foto di due ragazzi, Louis Tomlinson e la sua ragazza. Accidenti, doveva essergli caduto. Dovevo restituirglielo. Uscii dalla mia stanza, mi diressi verso la numero 206. Dovevo combattere la timidezza. Mi dissi “Jennifer non essere codarda”. Mi ritrovai davanti alla stanza di Louis, stavo per bussare, mi ritrassi indietro. La porta si spalancò. –Jennifer!- Louis mi accolse con un gran sorriso. Quanto poteva essere carino? Troppo. –Ciao Lou- li sorrisi. –Sei arrivata giusto in tempo. Stavo per venire da te. Che ci fai qui?- rimasi a fissarlo per qualche secondo cercando di comprendere meglio quello che aveva detto. –Ah, scusa. Ti è caduto questo nella mia stanza e… Mi sono permessa di lavare questo.- gli porsi il fazzoletto. Fece un sorriso a trentadue denti, -Grazie mille Jennifer, sia del portafoglio sia di questo- non feci in tempo a parlare che Louis m'interruppe. –Ho una sorpresa per te- sgranai gli occhi. Una sorpresa? Per me? –Lou non dovevi- abbassai lo sguardo. Venne vicino a me e prese la mia mano, entrammo in camera sua. Che voleva fare? Mi ha afferrata per mano? Ero stupita al massimo. La camera di Louis era formata da ben altre quattro stanze. Wow, era enorme. Vidi uscire da una stanza un ragazzo.
Questa si che era giornata! Abbracciai Louis e corsi vicino al ragazzo.
Harry Styles era davanti a me. Come al solito mi uscì una lacrima. Harry era il ragazzo dei miei sogni. Lo amavo con tutta me stessa, ero completamente innamorata di lui. Il cuore iniziò a battermi forte, le gambe a tremare. Era la perfezione.
 
Harry’s pov:
Scrutai la ragazza. Aveva dei lunghi capelli rossi, occhi azzurri ghiaccio e delle labbra rosee. Aveva dei lineamenti sottili, era magra. Aveva il viso da bambina, ma il suo portamento la faceva sembrare più grande. La vidi tremare, sono abituato all’effetto che faccio sia io, che i ragazzi. Mi avvicinai e li dissi –Ciao-, lei mi guardò con quei suoi occhioni mare. Stava piangendo, ma cercava di essere il più possibile calma. Mi guardò a lungo. Louis aveva intuito che aveva una cotta per me, credo che fosse vero. –Ciao H… Harry- disse balbettando. Mi avvicinai a lei, guardai Louis che mi fece segno di si con la testa. Andai sempre più vicino a lei, sentii il suo respiro sul mio petto, non era alta. Lei rimase immobile, alzò lo sguardo ed io gli feci un sorriso dolce rassicurante. Dopo tutto amavo le nostre fan. L’abbracciai, sentii il calore del suo corpo. Sentii le sue lacrime cadere sulla mia maglia. Dopo pochi secondi ricambio l’abbraccio, mi strinse fortissimo. Alzai la testa verso Louis che guardava la scena sorridendo dolcemente. Mi guardò, lessi il suo labiale –Vi lascio soli-. Mi limitai ad annuire. Mi staccai dalla presa, guardai la ragazza negli occhi. –Piacere, sono Harry. Tu questo lo sai già. Vorrei avere il piacere di sapere il tuo nome, piccola-. Dissi quelle parole non per fare una delle solite sceneggiate, ma perché sentivo di farlo. La ragazza mi sorrise, -Piacere io sono Jennifer, una directioner italiana- adoro l’Italia. –Bene. Quanti anni hai?-, era solo curiosità. –Quattordici, a luglio quindici- mi fece l’occhiolino. L’ha fatto così per divertimento, è divertente la ragazza. Le mostrai il letto e la feci accomodare. Ripensai alla sua età, a guardarla bene li dimostrava quegli anni. Mi sedetti vicino a lei.
Parlammo a lungo per un bel po’. A un certo punto tirò fuori una macchina fotografica ridendo. Capii subito cosa volesse fare. La presi in mano e la posizionai davanti a noi. Misi il mio braccio lungo la sua vita, la sentii rabbrividire. Scattai la prima foto. Lei la guardò dicendo –Tu sei venuto benissimo, io rovino solo la foto-. Odio quando le ragazze noi si apprezzano per quello che sono, e, devo ammetterlo, lei non era il massimo della perfezione, ma aveva una bellezza rara. –Piccola non dire così, sei davvero carina- non rispose e abbassò lo sguardo. Misi la mano sotto il suo mento e portai il suo viso davanti al mio. Lessi nei suoi occhi il desiderio di avvicinarsi alle mie labbra, ma c’era qualcosa in lei che la tratteneva. Mi sentivo strano, avevo le farfalle nello stomaco. Raramente le ragazze mi facevano questo effetto. Si ne ho avute molte, ma con Jennifer mi sentivo strano. Era un po’ che non avevo un incontro ravvicinato con una ragazza. Le guardai le labbra. Si morse un labbro, accidenti, brutta mossa. Non resistevo più. Mi avvicinai sempre di più a lei. Iniziai a sentire il suo respiro spezzarsi sulle mie guance. Chiuse gli occhi ed io posai le mie labbra sulle sue. Le misi le mani sui fianchi avvicinandola di più a me. Allacciò le sue mani dietro il mio collo. Le sue labbra si schiusero e feci entrare la mia lingua alla ricerca della sua. La sentii tremare. Quel bacio casto si trasformò in uno passionale. Volevo di più. La adagiai piano sul letto facendo attenzione a non pesare su di lei. Ripensai che aveva quattordici anni, forse era ancora vergine. Dovevo fermarmi. Mi staccai da lei. La guardai negli occhi e lei disse solamente –Scusa, mi sono lasciata andare troppo-. Cosa? Ho fatto tutto io. Era davvero dolce Jennifer, si capiva che era timida e m'incuriosiva tremendamente. –No, scusami tu. Sai sei così bella…- gli scostai una ciocca di capelli. Chissà cosa passava nella sua mente.
 
Jennifer’s pov:
Rimasi lì a fissarlo negli occhi. Mi aveva appena baciata, in quel momento non riuscivo a pensare a niente. Pensavo alle sue labbra così morbide, al suo tocco così delicato. Non mi ero mai sentita così bene nella mia vita. Quel bacio mi trasmise sicurezza. Mi rattristii il fatto che si staccò da me. Pensavo alla mia età, magari era per quella che si era fermato. Harry è sempre stato dipinto come il classico “donnaiolo”. E se io ero una delle sue tante? Non ci volevo pensare, io lo amavo e non mi sarei fatta usare come un giocattolo, no. Io sono perdutamente innamorata di lui e sarebbe una pazzia pensare che lui ricambi, ci siamo appena conosciuti. Quel bacio, però, è stato così intenso.
Lo guardai negli occhi. I suoi occhi sembravano sinceri. Che cosa fare? Dichiararmi o aspettare un po’ di tempo? Era il mio primo giorno a Londra, avevo ancora una settimana. Che cosa faccio, sfrutto l’atmosfera creata o aspetto?
M'interruppe dai miei pensieri, -Jennifer… Senti te penserai che sia un ragazzo che ci prova con tutte, in parte è vero. Con te, però, a differenza di altre mi sono saputo controllare. Non so, mi sento strano dentro…- rimasi a bocca aperta. Potrebbero non sembrare parole dolci, ma in quel momento per me lo sono state. Cosa potevo rispondergli? Era il momento. –Harry, ascoltami. Come tu sai io sono una directioner, come tutte le altre vi amo, ma ti giuro con tutta me stessa che quello che provo per te è intenso. Mi sono innamorata di te, Harry Styles. Tante ragazze saranno ai tuoi piedi, ma ti ameranno almeno la metà in meno di quello che provo io per te…- rimasi senza fiato. Avevo gli occhi lucidi. La crudele verità sarebbe arrivata ora, mi avrebbe risposto dicendomi che non ricambiava questi sentimenti per e che non gli piacevo. –Sei così dolce, scusami io… Devo rifletterci. Piccola non so neanche io quello che mi sta succedendo…-. Mi alzai dal letto, recuperai la mia macchina fotografica e educatamente dissi –Grazie di tutto Hazza, ti lascio solo.- , mi voltai e sentì la sua mano bloccarmi il polso, rimasi immobile. Sentii che si stava avvicinando a me sentii il cuore battere forte, le gambe tremare; mi abbracciò. Potevo sentire il calore del suo petto sulla mia schiena, la sensazione più bella del mondo; si chinò verso il mio orecchio e mi sussurrò –Non ti deluderò piccola- e mi schioccò un bacio sulla guancia. Mi staccai tristemente da quella presa e me ne andai. Uscii dalla stanza 206 vedendo Louis seduto su una poltrona in corridoio. Lo guardai negli occhi, capii subito che era successo qualcosa. Mi abbracciò, iniziai a piangere sonoramente sulla sua maglia. Dovevo smetterla, stavo solo facendo perdere tempo sia a Louis sia a Harry. Mi staccai dal suo abbraccio e corsi in camera, sbattei la porta e mi buttai sul letto. Uno, due e tre… mi addormentai.  
 

Ciao ragazze. Grazie mille per tutte le visite che state facendo alla mia storia. Come la trovate? Qualcuno mi vorrà uccidere perchè ho interrotto la scena del bacio, scusate ma vedrete che ne succederanno molte. Fatemi sapere come la state trovando. Ciao, Giulia :)

  
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