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Autore: Khaleesi    04/01/2013    2 recensioni
Un viaggio attraverso i sette anni a Hogwarts di Rose tra gioie, dispiaceri, amicizie, delusioni e ... Scorpius Malfoy.
(vi è presente tutta la nuova generazione eccezion fatta per Victoire e Teddy).
Rivisitazione della mia storia 'Rose e Scorpius' pubblicata taaanto tempo fa', ma in questa ci saranno più personaggi e una tecnica di racconto più 'complessa'
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'New Generation'
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Capitolo undici - La famiglia è la famiglia e un bel cazzotto in faccia ci sta a meraviglia.




Rose si portò una mano alla bocca, non poteva crederci. Com’era possibile che proprio Lily, la sua Lily, avesse fatto una cosa del genere?

Indietreggiò maldestramente fino ad incontrare Roxanne e Dominique che la sorressero prontamente, Rose le guardò esterrefatta.

Loro non si tradirebbero mai. Mai. pensava la Grifondoro fissandole. Roxanne aveva i capelli castani raccolti in una coda alta dalla quale fuoriuscivano tutte le ciocche più corte, la sua pelle color cioccolato era lucida e pulita, solo qui e lì si vedevano dei piccoli brufoletti dovuti agli ormoni. La pelle di Dominique era invece candida come la neve, gli occhi azzurri della ragazza si fissarono in quelli di Rose quando le chiese «Tesoro, va tutto bene?» si portò una ciocca dei suoi lisci capelli argentati tinti di rosa sulle punte dietro l’orecchio.

La ragazza boccheggiò per qualche secondo, cercava di parlare ma dalla sua gola fuoriuscivano solo rumori sordi e sconnessi.

Molly era dietro di loro e con un piccolo tocco alla spalla di Dominique dichiarò che era meglio far prendere a Rose un po’ d’aria.

Due minuti dopo erano sulle scale esterne di Hogwarts, quelle che portavano al Lago Nero.

«Okay, calma. Respira» le stava dicendo Hugo posandole una mano sulla schiena, come se dovesse accertarsi che la sorella seguisse le sue direttive.

Ma la mente della giovane Weasley era da tutt’altra parte.

Che mi prende? Perché mi sto comportando così, eh? Dopotutto ho sempre detto agli altri che di lui non mi interessa proprio nulla. E allora perché mi sento morire? Si chiedeva guardandosi intorno, quasi tutti i parenti che aveva a Hogwarts erano lì. Eccezion fatta per Albus e … James!

«Jimmy? –chiamò Rose guardandosi intorno – dov’è James?»

Gli altri sembrava che fossero arrivati alla sua stessa conclusione. In un lampo ritornarono dentro Hogwarts, proprio all’entrata della Sala Grande.

Lì c’erano sia James che Albus, bianchi come dei fantasmi a fissare probabilmente la sorella.

«Ehy, ehy, James. Svegliati» lo richiamò Fred schioccandogli le dita più e più volte davanti al volto, senza ottenere risposta.

Tutto quel che si udì nei secondi seguenti fu un assoluto, tombale, silenzio interrotto solo dall’urlo di Albus «LILIAN LUNA POTTER, SVINGHIATI SUBITO DA QUELL’ESSERE. ORA.»

Il resto della sala si voltò a guardarlo, alcuni in imbarazzo e altri se la ridevano di gusto. Lily saltò sul posto, come se avesse capito quello che stava per succedere. Lanciò un’occhiata a Scorpius che, in cambio, gli sussurrò una veloce frase all’orecchio.

Pochi passi dopo Lily era fuori dalla Sala Grande, le braccia conserte davanti al petto e gli occhi fissi in quelli di Rose.

 «Bhè, allora? Cosa volete?»

 

 

 

***

 

 

 

Lilian era lì davanti a loro, i capelli arancioni erano stati legati in una coda bassa che la faceva sembrare ancora più giovane. La camicia era stirata alla perfezione così come perfetto era il colore della sua cravatta nera e oro, i colori della sua casata Tassorosso.

«Uhm, vediamo – abbozzò Molly con un sarcasmo pungente – forse vogliamo delle spiegazioni?!» gesticolò confusamente finendo poi per indicare il corpo minuto e snello della ragazza e dopo la porta della Sala Grande.

«Oh. Vuoi dire di me e Scorpius» sibilò la ragazzina mettendo fin troppo malizia ed enfasi nell’ultimo nome. Questo decisamente non piacque a James.

«Lily che cazzo stai combinando?» la rimbeccò il fratello maggiore strattonandola per un braccio, lei gli riservò un’occhiata di fuoco e sgusciò via dalla sua presa con facilità.

«Che vuoi?» strillò lei saltando sull’attenti e dandosi un occhiata in giro, come a cercare dei testimoni per il suo teatrale e melodrammatico cambio di carattere. «Io e Scorpius stiamo insieme, si. E quindi? Cosa volete fare adesso?»

Il groppo che Rose aveva in gola si sciolse velocemente permettendole di fare una sola, semplice domanda : «Perché

Lily sussultò, probabilmente non si era aspettata che la cugina avrebbe preso l’iniziativa. Senza scomporsi ulteriormente disse «Perché sono stanca di stare a sentire gli altri su quello che posso o non posso fare, sono la sorella più piccola, una delle cugine più piccole ancora non so, non conosco, non posso. Bhè, perché vi dovrei stare a sentire quando voi siete solo …»

«Solo cosa?» chiese Louis con un espressione arrabbiata.

Lily si mordicchiò il labbro inferiore con insicurezza, poi tutto l’atteggiamento riguardato lasciò il posto alla sfrontatezza. Alzò lo sguardo, gettò i capelli all’indietro e con una postura eretta e fiera dichiarò «Siete solo degli Weasley mentre io, io sono una Potter»

Il gelo che scese sulla piccola combriccola era palpabile, i pochi studenti che erano vicinanze si sparpagliarono in fretta perdendo ogni desiderio di continuare a sentire quella conversazione.

Dominique scattò in avanti, la mano alzata pronta a colpire la guancia di Lily se non fosse stato per Albus che la fermò con uno strattone. Il lato Veela di Dominique, seppur una piccola dose, si risvegliava sempre in situazioni del genere (non che accadessero spesso) e prendevano il sopravvento su di lei. Dominique guardò Albus con furore ritornando poi su Lily «Come osi dire una cosa del genere?»

Roxanne cinse la vita della migliore amica, facendola arretrare di un passo. Farla calmare era sempre la soluzione più giusta anche se in quel momento anche la Corvonero avrebbe voluto lanciare la violenza di quella Veela verso Lily.

«Ho solo messo le cose in chiaro» precisò Lily.

«Piccola troietta, ritira quello che hai detto» urlò Molly puntandole un dito addosso, Rose ancora una volta si chiese come avesse fatto il cappello parlante a smistare una così poco sensibile ragazza tra i Tassorosso. Fred avanzò dando spalla a Molly e sibilando qualcosa di tanto cattivo che tutti lo guardarono, chi con sorpresa e chi con malignità.

«Ritira quello che hai detto su mia sorella» gli urlò contro James gettandosi addosso al migliore amico, lo prese per il colletto della camicia e cominciò a strattonarlo violentemente. Albus lì accanto sbianco.

«Mai! Dillo che è quello che pensi! Lo avete sempre creduto, eh, voi Potter! Lo sapevo, oh, lo sapevo che sarebbe arrivato il momento!» ululava Fred strattonando con più veemenza l’altro.

«Basta! Basta!» strillò Hugo una volta riuscito ad infilarsi tra i due, solo dopo che si furono tirati un bel paio di ceffoni però.

James sputò a terra quello che Rosi considerò sangue.

Possibile, possibile che si è arrivati a tanto per uno stupido bacio? Se la può tenere, possono stare insieme se è quello che vogliono … io … io me ne farò una ragione.

Ma sapeva bene che quei pensieri erano assolutamente falsi, perlomeno lo era l’ultima parte.

«Che c’è, tu non dici niente?» la ribeccò Lily guardandola con aria di sfida.

«Sinceramente, Lily? Non hai idea di quanta pena tu mi faccia in questo momento.» Era vero, lo sapeva anche Lily che Rose stava dicendo la verità dall’occhiata visibilmente sorpresa che le riservò.

«Rose – iniziò Albus facendo un passo avanti – non mi sembra il caso di … » le sue ultime parole furono un sussurro impercettibile, Rose si chiese addirittura se avesse finito la frase o se l’avesse troncata volontariamente.

«Bhè. A me sembra chiaro che qui c’è uno squilibrio con il senso d’importanza.» borbottò Fred che teneva ben premuta la cravatta che gli aveva dato Lucy per tamponare qualcosa sulla fronte.

Proprio Lucy, in quel momento si stava dirigendo verso Lily, quest’ultima la guardò confusa.

Confusa se insultare anche lei o chiedere scusa. Ma non ci fu modo di prendere una decisione.

Lucy colpì con un manrovescio ben assestato la faccia di Lily, la ragazzina dovette digrignare i denti per non mettersi ad urlare per il dolore. Tutti sobbalzarono ma nessuno osò proferire parola.

Lucy aveva un’espressione vuota. Innaturale.

Lucy e Lily si compensavano a vicenda, sempre. Il fatto che Lucy non capisse quello che Lily stava facendo metteva sicuramente la ragazzina in una strana situazione.

«Non osare mai più dire una cosa del genere o giuro che me la pagherai.» e con un’occhiata eloquente verso Albus, James e Lily gli invitò ad andarsene.

 

 

***

 

 

Il portone principale di Hogwarts si aprì con un cigolio continuo, gli studenti Weasley si erano ritrovati davanti alla porta d’ingresso della scuola subito dopo la cena, parlottavano fitto di quello che era successo durante la giornata e di cosa ne pensavano degli avvenimenti, quasi non si accorsero dei due nuovi uomini che avevano varcato la soglia.

Rose riportò l’attenzione dei suoi cugini sulle due figure alte e muscolose.

Entrambi avevano qualcosa di famigliare nel volto, oltre al fatto che erano chiaramente padre e figlio.

L’uomo più alto guardò quello strano gruppetto per un attimo, concentrandosi per di più su Rose, Hugo, Lucy e Molly (gli unici ad avere i capelli rossi).

«Weasley?» chiese l’uomo in un pesante accento bulgaro.

Fred si fece avanti, gli occhi che brillavano come due stelle, con voce roca rispose «Victor Krum

   
 
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