- Shika…svegliati….- mormorò la ragazza, scompigliandogli con una
mano i capelli
- Mamma ho sonno…-
Sbonk. Il pugno di Temari si infranse
proprio sulla testa (durissima) del ragazzo
- mamma lasciami dormire un altro
po’-
lei lo fissò stupita.
- svegliati, razza di idiota!-
Shikamaru
aprì un occhio, tirandosi a sedere
- hai gli stessi modi di mia
madre…mendekouze- si lamentò sbadigliando
lei gli porse una tazzina di caffè
bollente
- e pensare che ti sono andata anche a prendere la colazione…- gli
disse, alzandosi
- perché hai capito che le donne devono essere sottomesse al
mari…- evitò il lancio di una scarpa - …to-
- dormi troppo…-
- e tu fai
caldo…stanotte ho sudato- rispose il ragazzo, grattandosi l’addome nudo,appena
sopra l’improvvisata fasciatura
Lei arrossì – è che mi sei sempre tra le
scatole!- urlò, infilandosi in bagno
- che dobbiamo fare oggi?- chiese il
ragazzo, sfilandosi il pantalone
- visitare un vecchio castello, si dice che
vi siamo stati avvistati "loschi figuri"-
- speriamo siamo solo dicerie…mi
sono stufato di combattere…- si lagnò Shikamaru, appoggiandosi alla porta del
bagno
I ragazzi camminavano affiancati, le mani strette.
Due coppie accanto a
loro continuavano a scattare foto alla costruzione imponente che si apriva
davanti ai loro occhi
- …e da qui si apre l’ingresso al tempio privato del
signore feudale- disse la guida, spingendoli verso un vialetto alberato.
-
Che palle- mormorò Shikamaru all’orecchio di Temari. Lei sorrise, stringendogli
le dita
- Concordo con te- rispose con voce bassa.
Due ragazzi si
allontanarono dal gruppo, abbracciandosi di nascosto
- beata gioventù-
mormorò Shikamaru, mentre Temari lo fissava maliziosa
Il tempio si apriva su
un ampio terrazzo, a picco su una vertiginosa cascata.
Temari si affacciò
dalla balaustra, mormorando qualcosa riguardo l’acqua e Suna.
Il ragazzo
sbadigliò, afferrandole la vita
– nel caso cadessi di sotto. Sappi che
soffro di vertigini perciò non ti verrei a riprendere- disse.
- non sono
un’idiota-
- ma passi molto tempo con un ottimo maestro – rispose lui,
stringendola. Sicurezza, si ripeté, mica il bisogno di sentirsela vicino.
Lei
si divincolò, ridendo.
- andiamo, abbiamo delle domande da fare,
Kazuma…-
- scoperto niente? -
- un cavolo- Temari sbuffò, portandosi alla bocca la
lecca-lecca
- dove l’hai presa?- chiese Shikamaru, seduto sulla panchina
-
mentre chiedevo, in una locanda…mica potevo entrare senza comprare niente…- si
discolpò la ragazza, scuotendo le spalle
- perché ne vuoi un pò?- chiese,
innocentemente, porgendogliela.
Ovviamente, come era già capitato in quei
lunghi giorni, la mente di Shikamaru cominciò a fantasticare piacevoli immagini
( a luci rosse a dir la verità) della ragazza, scacciate con un rapido scuotere
del capo.
- Michiyo…sei proprio una seccatura- disse lui
- Uffa, sei
insopportabile, cry-baby- sospirò di rimando Temari, sedendoglisi accanto
-
Questa missione è una tortura- disse poi, poggiandogli la testa sulla
spalla
- Si…- rispose il ragazzo, notando quanto quel gesto fosse, ora,
incredibilmente naturale
Il giorno dopo sarebbero dovuti
ripartire.
Shikamaru allargò il collo della camicia, colto da un caldo
improvviso.
Erano gli ultimi momenti che potevano passare come marito e
moglie.
Rise di come si fosse opposto all’inizio.
E pensare che ora un po’
gli dispiaceva farla finita…
- comunque il completo intimo è un regalo…-
disse improvvisamente lei
lui annuì, stupito dell’affermazione
- non che
mi interessasse…- rispose, sollevato
- a Suna non c’è nessun imbecille che mi
aspetta… al contrario di qualcuno che è fortemente atteso…o mi sbaglio?-
continuò la
ragazza, alzando gli occhi verso di lui
- se parli di Ino,
no…siamo come fratelli… - rispose lui, accarezzandole i capelli, imitando
involontariamente il gesto di un ragazzo seduto, con la fidanzata, di fronte a
lui.
Temari si lasciò accarezzare per qualche attimo, prima di ritrarsi,
quasi spaventata
- non che mi interessasse…- lo prese in giro, alzandosi
-
dividiamoci, abbiamo solo qualche altra ora prima che cali il sole…- disse, con
lo sguardo basso
- non vuoi stare con me?- chiese il ragazzo, bloccandole il
polso
- sto pensando alla missione. Scusa, ma sono un po’ confusa…- disse
lei, sfuggendo alla presa
la ragazza si allontanò rapidamente, svoltando
l’angolo
Shikamaru portò una mano alla fronte, sospirando
- bhe, almeno
non sono l’unico ad esserlo…-
Appoggiato al muro del terrazzo Shikamaru si rigirava tra le dita il
pacchetto ormai vuoto di sigarette.
Era solamente il primo che finiva in
quattro giorni.
Un record, per uno che oramai viveva con la sigaretta ben
piantata tra le labbra.
Temari, Temari, Temari…tutto, pur di non sentirla
starnazzare.
Un lieve tocco sulla spalla.
Shikamaru si voltò, ritrovandosi
davanti agli occhi un’enorme lecca-lecca, a forma di nuvola.
- in questi
giorni non ne hai mai parlato…ma sono sicura che ti manca passare le tue
preziose ore a fissarle…-
ora ho qualcos’altro da fissare, pensò sollevando
gli occhi al cielo
- sai essere anche gentile oltre che rompiscatole, allora-
disse, sfiorando con lo sguardo gli occhi verdi di lei, che, gli rispose con una
linguaccia
- prendila, prima che ci ripensi e me la mangi io- disse ancora,
agitandogliela davanti gli occhi
- avresti il coraggio?-
- non mi
sfidare…-
Shikamaru l’afferrò, sorridendole.
- allora, andiamo…- disse la
ragazza, prendendogli il polso
- aspetta…- lui la trascinò verso un sentiero,
camminando tranquillamente
- dove stai andando?- chiese lei, seguendolo di
mala voglia
- fidati, seccatura...-
Quando Temari, sbuffando, alzò gli
occhi, lo spettacolo che le si parò davanti la lasciò senza fiato.
Il
sentiero sbucava proprio sotto la cascata che, con il suo continuo scorrere
d’acqua, si illuminava di bagliori argentei.
- credo che possa piacerti…-
disse lui, infilando distrattamente le mani in tasca
- modesto…- rispose
Temari, non trattenendo però un lieve sorriso
- …ma sai stupirmi,
Shika-kun-
Lui le si avvicinò, raccogliendo il poco coraggio.
Le sue mani
scattarono attorno al viso della ragazza, infilando le dita sottili nei capelli
chiari, la sua bocca si accostò alle labbra di lei, fermandosi solo quando la
ragazza, sbigottita, spalancò gli occhi
Poi, fu un attimo, e lei lo
baciò.
- …non credere di avermi in pugno, piagnone…-
- decisamente sei tu
quella che sa stupire di più, mi arrendo- proclamò lui, allontanandosi.
In
bocca il sapore di lei.
E il sole stava calando.
Shikamaru fece scattare il chiavistello della porta, mentre lei, accanto a
lui, sembrava incredibilmente tranquilla.
- sbrigati, ti devo chiamare un
fabbro?- chiese la ragazza, indispettita
- calmati, hai sempre troppa
fretta…- biascicò lui, aprendo la porta.
Entrò nella stanza, gettando a terra
la sacca di Temari.
- stai attento, dentro c’è la mia roba!- strillò di
rimando lei.
Shikamaru si voltò ad osservarla.
Qualche ora prima lo aveva
baciato e ora si comportava con lui come se nulla fosse.
Che danno, le
donne.
- lo sai che il matrimonio si basa sulla pazienza?- disse lui,
raccogliendo la sacca con un gesto lento
Lei non rispose, infilandosi in
bagno.
- …e io di pazienza ne ho davvero bisogno!- disse. E anche di una
doccia gelata, pensò, quando, prepotente, il ricordo del bacio gli tornò alla
mente.
Si sdraiò sul letto, lamentandosi del soffitto troppo basso. Per uno
abituato alla vastità del cielo, quella stanza era soffocante.
Il cigolio
della porta attirò la sua attenzione
- ma noi non siamo
sposati…-
Temari.
Shikamaru si voltò, spalancando gli occhi.
La ragazza
era uscita dal bagno, i capelli ancora umidi per la doccia, indosso il completo
intimo acquistato insieme
- ma non era un regalo?-
Shikamaru ammettilo,
sei un imbecille. Ti sembra questa la cosa da dire ad una ragazza che ti appare
davanti svestita a questo modo? Ti sei proprio fritto gli ultimi neuroni,
riconoscilo.
- certo che è un regalo…per te, baka- rispose la ragazza,
avvicinandosi
lui sorrise, portandole una mano attorno ai fianchi
- se
devi dire qualcosa fallo immediatamente, prima che torni in me…- disse lei,
stringendoglisi addosso
- allora mi limiterò ad un: "anche se sono
stanchissimo, farò questo sforzo" -
- preferivo un "sei bellissima", ma, da
uno come te…apprezzerò lo stesso-
Lui la prese in braccio, portandola sul
letto.
- credi di sapere cosa fare, pivellino?-
- non credere di riuscire
a provocarmi e per una volta, ti prego, Temari – disse lui – stai zitta-
Lei
rise, indispettita, lasciandosi sfilare la sottoveste trasparente
- ti prego,
Shika- rispose lei – per una volta non ti lamentare e agisci…-
Lui non si era ancora addormentato.
Le teneva ancora la mano che lei si
rifiutava di liberare, nel sonno.
Sorrise, continuando a fissarla dormire. I
capelli le ricadevano sulla fronte sudata, a piccole ciocche disordinate. Il
corpo nudo si intravedeva dal lenzuolo bianco, a contrasto con la pelle
perennemente abbronzata.
Così se l’era immaginata, da sempre.
Da quando,
almeno, gli ormoni avevano deciso di instaurare un loro piccolo dominio nel suo
cervello.
Un dominio dove quell’immagine di lei, addormentata dopo il sesso,
sarebbe stata adorata per l’eternità.
Si voltò, mentre lei gli si avvicinava,
poggiando la testa sul suo petto.
Ecco, quella si che era una scomoda
posizione, per dormire, pensò sbuffando.
Eppure, ora, Shikamaru non avrebbe
voluto trovarsi da nessun altro posto al mondo, con nessun altra, al
mondo.
Il perché…ormai l’aveva capito.
Ma, in fondo, l’aveva sempre
saputo
- ti amo…- le sussurrò, imprimendole un bacio sulla fronte.
Facile,
però, dirglielo mentre dormiva.
Difficile, e di questo ne era certo, sarebbe
stato il risveglio…
La luce del mattino li sorprese stanchi, nudi e abbracciati.
Temari si
stiracchiò, allargando le braccia e solleticando con i capelli il naso del
ragazzo che brontolò
- sai essere una terribile seccatura dal momento in cui
ti svegli…- biascicò lui, mentre la ragazza tirava via il lenzuolo,
alzandosi
- ma non sai stare ferma un secondo?- si lamentò ancora Shikamaru,
rimasto nudo e scoperto, voltandosi rapidamente
- no- risposta secca e
lapidaria.
Lui si voltò verso di lei che gli sorrideva. Di quel suo sorriso
soddisfatto, quello che lui conosceva così dannatamente bene.
- che vuoi?- le
chiese, ora quasi spaventato.
- Ho fame…- mormorò lei, lasciando cadere a
terra il lenzuolo.
Lui la fissò arrossendo, ma sorridendo comunque… quella
ragazza era dannatamente imprevedibile
- …e credo che tu abbia capito di
cosa…- mormorò, sedendosi in ginocchio sul letto
- ricordati chi sono…già mi
hai fatto faticare abbastanza stanotte, mendekouze- si lagnò lui, in realtà poco
convinto.
- Scusami…eppure non dovrebbe essere così faticoso passarmi il
ramen precotto che è sul tuo comodino… - rispose la ragazza scavalcandolo e
afferrando la confezione
- Quando fai così mi ricordi Naruto…fare colazione
con il ramen è disgustoso…-
- Bhe, io volevo farla di te…ma se sei troppo
stanco…- disse lei, aprendo il ramen, che sparse il suo pessimo odore per la
stanza
- Io con la stanchezza ci convivo…e butta quella schifezza prima che
ci appesti- disse, afferrandola per la vita e gettandola sul letto accanto a
lui
- Sai che mi hai fatto venire fame?- le disse, sfiorando con le labbra il
collo di lei
- E proprio quello che speravo…- Temari sorrise maliziosa,
socchiudendo gli occhi
Temari passava la mani tra i capelli scuri di lui, lentamente.
Lui
respirava ancora pesantemente, ad occhi chiusi.
- stavolta sono stanco
davvero, tomboy…- sorrise, passandole una mano sulla schiena sudata.
Lei
fissava seria il torace del ragazzo abbassarsi ed alzarsi al ritmo del suo
respiro, mordicchiandosi un labbro
- sei pentita?- la voce di lui la scosse,
mentre un brivido le attraversava la pelle umida
- no…- sospirò, lasciando
che il ragazzo le baciasse i collo – mi sono divertita…-
- grazie del
complimento… - lui increspò le labbra in un ghigno
- Ma si può sempre
migliorare, baka!- rispose lei, sciogliendosi dall’abbraccio e scendendo dal
letto
- Meno male che ancora non sono di tuo completo gradimento, altrimenti
non ci arrivavo vivo a Konoha- sospirò il ragazzo, rigirandosi nel
letto
Temari sorrise, infilandosi la sottoveste
- sbrigati, la corriera
passa tra un’ora…e guardati, sembri un cadavere!- lo sgridò la ragazza, quando
lui la fissò con gli occhi cerchiati dal sonno
- …più che altro sembro
Gaara…- biascicò lui, mormorò lui, fissandosi alla specchiera del mobile della
stanza – da oggi posso chiamarti "la mia Shukaku"?-
- fallo e ti uccido-
rispose la ragazza, entrando nel bagno
- mendekouze, non accetta neanche gli
scherzi…-
- ehi-
Shikamaru si voltò verso la porta dove lei era apparsa,
con ancora indosso la sottoveste sgualcita
- non mi sono solo divertita,
stanotte- lo fissò decisa – che sia chiaro, non sono una facile-
- mai messo
in dubbio- rispose lui, rispondendo allo sguardo
- non l’ho fatto solo perché
mi andava. L’ho fatto perché…- si interruppe, abbassando gli occhi - …mi andava-
abbassò la voce
- mi deludi, Tem- disse il ragazzo scuotendo la testa con
affettazione
- e va bene.. l’ho fatto perché mi piaci!- l’aggredì lei,
spazientita
- ti piaccio?...nulla di più?- chiese Shikamaru infilandosi il
pantalone, con ostentato disinteresse
- io…io…- balbettò Temari, infilandosi
in bagno – faccio una doccia- disse
Lui annuì stanco e, forse, davvero
deluso
- ah, scordavo…- Temari sbucò con la testa dalla porta socchiusa – ti
amo anche io, fifone. La prossima volta, però, dimmelo quando sono sveglia-
Shikamaru sorrise, portando una mano alla fronte…Temari.
La più grande
seccatura del mondo, e lui se ne era innamorato.
Ogni dubbio era
chiarito.
Era un idiota.
Ma un idiota incredibilmente fortunato, pensò,
intravedendo la figura della ragazza dalla porta socchiusa.
Il sole cominciava la sua lenta marcia dietro le montagne attorno Konoha,
quando la corriera si fermò alle porte del villaggio, permettendo ai due ragazzi
di scendere.
Temari rideva, mente Shikamaru, sbuffando, si lamentava di avere
una moglie che comprava fin troppo sciocchezze
- ma alcune di queste ti sono
piaciute, o no?- chiese lei, sbarazzina
- mi sarebbe piaciuto più non avere
la fatica di levartele di dosso…-rispose il ragazzo, con voce atona
- bene,
me lo segnerò!- Temari corse qualche passo davanti a lui, recuperando il suo
solito sguardo serio
- ecco Konoha…- mormorò, portandosi una mano a coprire
gli occhi colpiti dai raggi rossastri della sera
- allora saremo marito e
moglie ancora per qualche metro…- rispose lui, trascinandosi dietro la borsa con
fare distratto
- alla fine non mi è dispiaciuto essere sposata con te, lo
sai, vero, cry-baby?- disse lei, accarezzandogli una guancia
- vuoi mettere
la testa apposto, ragazzaccia?- chiese Shikamaru
- no, questo ancora no…ma
una mia amica, Temari, vorrebbe un pigro e svogliato ragazzo di Konoha …sai
presentarmene qualcuno, Kazuma?-
- appena entriamo, Michiyo, potrei
presentarle uno shinobi…credo sia abbastanza pigro per i suoi gusti…un tale
Shikamaru…-
- mmmh - mormorò lei, portandosi un dito alle labbra, con fare
pensieroso – Shikamaru…già il nome le piace- disse lei, prendendogli la
mano
- basta scherzare…ti amo,Shika…- mormorò, quando lui posò le labbra
sulle sue, scambiandosi un bacio profondo.
- Shikamaru!!- Ino si alzò dallo sgabello dell’Ichikaru ribaltando quasi
la ciotola di ramen che aveva davanti ( e meritandosi un'occhiata furente dal
ragazzone che le era accanto. Aveva appena sfiorato l’eresia, per un
Akimichi)
- …ce l’hai fatta a tornare!- disse Choiji, sorridendo a Temari,
invitandola a sedersi accanto a lei.
La ragazza tentennò prima di staccare la
mano da quella di Nara che, sbuffando, si lasciò offrire la cena da Choiji
-
potete anche smettere di recitare…qui lo sappiamo che non siete davvero sposati-
disse la bionda di Konoha, notando il gesto dei due
- per ora- disse
Shikamaru, mentre Temari rischiava di soffocare con l’acqua che stava bevendo –
scusate, mi piace da impazzire farla spaventare- disse, sorridendo malizioso
all’indirizzo delle ragazza che, con ancora le mani attorno al collo, lo guardò
fulminandolo
- baka!- urlò poi, colpendolo in testa
- …ma state insieme?-
chiese Choiji, fissandoli ad occhi spalancati
Temari riprese a bere
nervosamente e Shikamaru, nascondendo lo sguardo nella ciotola di ramen, annuì
distrattamente.
- quindi, alla fine, Shika, brutto tonto, ce l’hai fatta a
capire che ti piaceva…- commentò Choiji, battendo una mano sulla schiena del
compagno di squadra
- e c’ha messo solo più di dieci anni…- disse Ino,
ridendo
- …ora non borbotterà più su " quella seccatura di Suna"…ora sarà "
quella seccatura della mia ragazza di Suna"- aggiunse la ragazza, tentando una
realistica imitazione dell’amico, mentre Temari si sentiva
avvampare
Shikamaru, portò alle labbra le bacchette, ad occhi chiusi
-
ragazzi, credo che Neji abbia ragione. – replicò, improvvisamente, con sguardo
serio - Il destino, a volte, può essere avverso…e mettervi in squadra con me è
stato davvero un colpo basso…- si lamentò lui, mentre le braccia di Temari lo
avvolgevano
- e pensa quando lo scopriranno i miei fratellini…- disse,
unendosi alla risata dei due - …sarà un momento indimenticabile…-
Shikamaru
sospirò, pensando che, nel prossimo viaggio a Suna, avrebbe avuto seri problemi
con dei pupazzi e con la sabbia. Tanta, tanta sabbia…troppa.
- ma credo che
ne valga la pena…- mormorò, mentre lei gli imprimeva un bacio sulla guancia.
Il sole filtrava dalla tenda scura della stanza del Kazekage. Il ragazzo,
ancora assonnato, alzò il braccio spazientito, interrompendo il serio, e
tedioso, discorso di Kankuro sugli avvistamenti di niente al confine più vuoto e
sabbioso del paese del vento.
- leggi questa…- gli disse, indicando una
lettera – è di Temari- aggiunse, gettandola al fratello.
Kankuro,
spazientito, strappò il bordo della busta, iniziando a leggere ( ma era un
famigliare o il tutto fare di quella peste di Gaara?)
- …cari Gaara e
Kankuro-nee chan…missione: uno schifo. Vorrei chiedere il permesso di rimanere
qui a Konoha per qualche altro giorno. Con amore, Temari.-
- tutto qui?-
chiese Gaara, sbuffando ma con sguardo sospettoso
Kankuro si grattò un
orecchio con un angolo delle busta ripiegata ( non era proprio il massimo della
raffinatezza) avvicinando la lettera agli occhi
– no, c’è una postilla…-
aggiunse, sforzandosi di leggere la pessima e piccola grafia
-
dimenticavo…mi sono fidanzata con Shikamaru Nara. Baci!-
Silenzio.
Mai il vento del deserto fu tanto assordante quanto quel misero
spiffero che proveniva dalla finestra socchiusa.
- TEMARIIIII!-
- etciù!- la ragazza portò un mano davanti alla bocca, mentre il ragazzo,
sdraiato accanto a lei dava
mostra di un’abnorme forza di volontà ( a lui
sconosciuta) voltandosi a guardarla
- stai bene, mendekouze?…per una volta
che facevamo un sonnellino come si deve…- si lamentò, concentrandosi sulle
nuvole che sorvolavano leggere l’angolo di prato nel quale i due si erano
nascosti
- …credo che sia una stupida allergia…- rispose la ragazza,
grattandosi la punta del naso.
Il ragazzo sorrise, stringendola a sé.
-
fastidiosa…- disse poi, avvicinando la bocca a quella della ragazza,
accarezzandole un fianco
- …ehi, giù le mani, non siamo mica sposati noi
due!- rise lei, appoggiandogli il capo sul petto
- …sei una…- iniziò a dire,
bloccato dal bacio di lei, improvviso
- ..terribile seccatura…- aggiunse
Temari, mentre il ragazzo si lasciava sfuggire un sorriso dalle labbra
- mi
togli sempre le parole di bocca…-
Ecco a voi l'ultimo chappy di questa brevissima ficcy....*__* spero tanto vi
si apiaciuto...alla fine le cose si sono risolte al meglio, no...o
almeno...finche il povero Shika-kun non si farà vivo per Suna, ma sono dettagli
^^".
Volevo ringraziare tutte voi che avete recensito...siete state
tantissime e favolose...e quasi quasi mi avete fatto venire la voglia di
scrivere un piccolissimo seguito ^__^. Vedremo cosa combinerò in vacanza, questi
giorni...Aspettatevi qualche nuova pazzia!
Mi sono divertita davvero tanto a
scriverla e sono felice di avervi fatto sorridere, se ci sono
riuscita...^___^
UN grazie speciale a:
Bella: C'è stato qualcosina di sostanzioso...^__^ il problema tra questi due è tenerli separati...^^". Baci baci, fammi sapere se ti è piaciuta la concluasione!!
_Rael_89: ^///^ è si sono adorabili...grazie dei compimenti, fammi sapere cosa ne pensi di questo ultimo chappy!
Brucy: un genio che dice ad un essere assolutamente normele di essere un genio..m*roberta abbraccia di nuovo lo schermo*...Brucy ti adooooro!! graziiiiiiieee! ti piace la conclusione? baci
SaraDj: non volevo rovinarti la cena, sorry! ^^"...spero che almeno ne sia valsa la pena ^___^ e questo, ti piace? ti aspetto, baci
Isatachi: ce l'hanno fatta a darsi questo bacetto...diciamo che poi hanno corso..ma Temari e pur sempre Temari ^^"...ed è un'eccellente azione anti-smogh...^__^ baci baci
Hime_chan: si è già finita...^^"...però mi darò da fare per riempirvi di altre shika/tema...e di un seguituccio...*risata diabolica*...fammi sapere che ne pensi..baci!!
stella86:Shka è proprio il mio eroe..sempre così distaccato, ma quando si arrabbia *roberta guarda il soffito con espressione inebetita mormorando "shika-kun, shika-kun"...^__^ ti è piaciuta la fine...stavolta ce l'hanno fatta a sbloccarsi! baci baci!
Grazie davvero a tutte voi che avete letto, recensito e anche solo letto...
un mega bacione a :
Akane86
Allimac
andrea88
broken
dreams
Chris
Hermione93
Isatachi
NaTemari
Pepy
shiratori_chan
che hanno messo la mia ficcy tra i preferiti...Grazieeeeeee!! *__* ( me molto commossa)
Bacio!
Roberta