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Autore: angelikakiki    04/01/2013    1 recensioni
Come promesso, l'attesa parte seconda de " Lo scopriremo solo vivendo". Ormai la guerra è alle porte e tutti devono scegliere da che parte stare... Vedremo i Malandrini presi da nuove avventure: il loro ruolo nell'Ordine della Fenice, il matrimonio di Lily e James... La paura è palpabile in un mondo in cui non si hanno più tante certezze. Capitolo molto più triste e tenebroso del precedente. Sfortunatamente la fine la conscete tutti. Si può leggere questa storia anche senza aver letto la parte precedente, si capisce lo stesso. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, I Malandrini, Severus Piton, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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“ Lily…” una voce mi chiamava. Forse ero morta. O almeno speravo che fosse così. Ero riuscita ad addormentarmi solo poche ore fa. Due ore se vogliamo essere precisi. Con James che si alzava dal letto in continuazione. Aprii gli occhi. Luce. Troppa luce. Sentii una mano sulla mia spalla spingermi un po’.

“ James, basta…

“ Lily, sono Mary! Dai che è tardi!” esclamò la mia migliore amica. Aprii gli occhi di colpo. Forse qualcuno mi aveva gettato un Oblivion mentre dormivo. Oggi. Quattro agosto. PANICO.

“ Oggi…” dissi sperando di venire smentita. Ma dal vestito verde smeraldo e dal trucco intuii il peggio. Lei neanche mi rispose che infilai la mia testa sotto il cuscino.

“ OH, NO!” esclamai. Lei mi tolse il cuscino dalla testa.

“ Alzati, dai, ti devo truccare e vestire!” disse risoluta come non mai. Mi guardai intorno.

“ J… James?

“ James l’ho visto stamattina. Aveva un’espressione stile Baciato-da-un-Dissennatore sulla faccia, due occhiaie grosse come due meloni maturi e i capelli che sembravano una foresta pluviale. Direi che sta messo maluccio e Sirius gli ha dovuto far bere una Pozione della Pace preparata da Remus. E non so per quanto durerà…

“ Domanda: perché è così agitato? Dovrei essere io quella agitata!” esclamai alzandomi. Mi guardai allo specchio.

“ Guardami! Sono un mostro! Come faccio?” Mary sfoderò una matita per gli occhi.

“ Quando avrò finito con te non ti riconoscerà neanche tua madre!” disse. Mia madre… oggi l’avrei rivista. Sospirai incerta se esserne felice o meno.

“ Bene… incomincia!” annunciai. Mi fece sedere e vestire con una tuta sportiva. Tirò fuori da quella pochette le peggio cose. Trucchi. Tanti trucchi. Io non mi ero mai saputa truccare a dovere. E lei sembrava una maga del trucco. Armeggiava con i miei occhi, con le mie labbra, con le mie guance… Mi prese i capelli. Me li legò in parte dietro la nuca, in parte li lasciò sciolti. O almeno così mi sembrava. Dopo un ora circa mi guardò allontanandosi un po’.

“ Abbiamo finito. Dai, specchiati!” disse soddisfatta. Scossi la testa.

“ No, ho paura!

“ Lily Ev…” si bloccò. Sorrise smagliante.

“ No, Lily Potter” si corresse. Bene. Grazie per avermelo ricordato. Se voleva scatenare in me qualche reazione nervosa, c’era riuscita. Mi avvicinai titubante allo specchio. E mi vidi. Mi vidi come una fan potrebbe vedere un’attrice famosa. Ero stupenda. Truccata a dovere, per una volta. Non avevo neanche le occhiaie, il mio complesso più grande.

“ Tu… io ti amo, Mary” sussurrai. Lei mi abbracciò da dietro.

“ No, questo lo devi dire solo a Potter quando pronuncerai quel benedetto ‘sì’. Adesso andiamo, dai!” disse trascinandomi fuori di casa quasi a calci. Ovviamente avevo le gambe paralizzate.

“ Mary… senti…” sussurrai poco prima di Smaterializzarci. “ Io… non me la sento…

“ Lily, sono cento invitati se non di più, James si sta sottoponendo a una seduta spiritica pur di riuscire a dire quel fatidico ‘sì’ e tu cosa fai, rinunci? Sai quanto tempo ci ho messo per prepararmi? Tu non scappi, Lily!” esclamò prendendomi per un braccio. E ci ritrovammo di fronte alla chiesa. Fui tentata di scappare a gambe levate. Ma ormai c’ero dentro fino al collo. Presi un respiro. Entrai nella chiesa. Il prete mi guardava raggiante.

“ Ah, Lily! Allora, è pronta? Si ricordi delle prove…

“ Guardi, non voglio ricordarmi di quando James è svenuto prima di dire se mi voleva amare e onorare e tutta quella roba lì!” esclamai scortese dirigendomi verso la sala dove mi sarei dovuta spogliare.

“ Ancora … non… capisco… perché… tu… mi abbia voluto far cambiare qui!” dissi spogliandomi.

“ Se James tornasse a casa e ti vedesse…

“ Tu e la tua scaramanzia!” esclamai irritata. Lei si offese.

“ Lily, cerca di calmarti, davvero, sei insopportabile! Da cosa sei spaventata, dal matrimonio o da James?” domandò. La guardai con gli occhi pieni di lacrime.

“ Io… io gliela sto dando vinta… io… io gli ho detto di sì… dopo tutto questo tempo… e sono felice ma… ho paura di come tutto cambierà e… non so se sono pronta…

“ Tu stessa non avevi detto di essere maturata e di sentirti più risoluta?” chiese lei con le mani intrecciate. Annuii. Ma aveva un registratore dentro quella testolina castana e piena di boccoli?

“ E allora dai, vestiti!” esclamò esausta. Presi l’abito. Lo guardai per la prima volta. Era fantastico. Bianco con dei risvolti verdi. La guardai raggiante.

“ Ecco il misterioso vestito… si abbina perfettamente al tuo o sbaglio?” chiesi non riuscendo a non sorridere. Lei annuì soddisfatta.

“ Cara mia… se non ci fossi io…

“ LILY!” sentii nell’aria qualcuno che mi chiamava. Mi infilai velocemente il vestito da sposa.

“ Ma chi è?” domandai. Guardai Mary. Sembrava nel panico.

“ Non ci dovrebbe essere nessuno degli invitati ora! O meglio, non penso… vado a controllare…

“ Sì, ma fai presto!” esclamai avendo paura di restare sola. Uscì dalla porta. E tornò. Tornò con un uomo, ormai. Il mio migliore amico. Mi guardava beffardo, malinconico.

“ Lily… Piton voleva vederti” disse lei. Ovviamente non aveva mai potuto patire Severus. Guardai tutti e due.

“ Mary… potresti lasciarci soli un minuto?” chiesi sottovoce.

“ Ma Lily…

“ Un minuto basterà, grazie!” dichiarai decisa. Lei contrariata uscì a malincuore. Severus mi scrutò dall’alto in basso, con un cipiglio imperscrutabile. Sostenni il suo sguardo, adirata e curiosa. Poi parlò.

“ Ciao” disse. Non risposi. Gli rivolsi uno sguardo carico di rancore e di delusione. Lui continuò.

“ Che cos’è questo?” chiese alzando una mano. Aveva un invito. L’invito per venire al mio matrimonio. Inviato da me in segreto, all’insaputa di James.

“ Secondo te che cos’è? Un invito” dissi semplicemente.

“ Al tuo matrimonio? E tu pensavi davvero che sarei venuto?” chiese con un sorriso amaro.

“ Sei qui ora, no?” dissi cercando di nascondere la soddisfazione.

“ Sì, ma non per molto. Ma tu pensavi che avrei accettato sul serio?” disse riponendomi la domanda. Tutti e due sapevamo la risposta. Ma non osavo dirgliela.

“ No. Sapevi che non avrei accettato. E allora mi chiedo, perché me l’hai inviato? Per torturarmi?” chiese avvicinandosi con ancora la mano alzata all’altezza del suo petto. Scossi la testa.

“ No.

“ E allora perché?

“ Perché anche se sapevo che non saresti venuto, volevo almeno poterci sperare. Ti ho dato quest’ultima chance, Severus. E tu invece perché sei qui? Solo per chiedermi questo? Oppure c’è altro?” domandai. Lui abbassò il mio sguardo.

“ Ti stai sposando con Potter” ringhiò tra i denti. Non osavo guardarlo in faccia, quindi mi limitai ad osservare le pareti bianche della stanza.

“ Esatto.

“ E si può sapere per quale stupido motivo?” chiese.

“ Perché lo amo e voglio passare tutta la vita con lui” ammisi. In quel momento lasciai da parte ogni dubbio, ogni incertezza riguardo il matrimonio. Ormai ero pronta. E l’avevo scoperto solo in quel momento, quando pronunciai quelle parole amare a Severus. Si mise una mano sugli occhi.

“ E… è la verità?” domandò.

“ Sì” risposi secca. Si avvicinò ancora di più. Aveva una camicia nera troppo grande per lui, con dei jeans strettissimi. La cosa non mi meravigliava per niente.

“ Mi chiedo come possa essere successo…” ammise sempre con una mano sugli occhi.

“ E io mi chiedo come mai porti una camicia nera in piena estate” replicai sospettosa. Stavolta mi guardò. Aveva gli occhi pieni di lacrime.

“ Tu… non puoi davvero farmi questo… Non Potter… ti prego, tutti, tranne…

“ Tu non conosci James. Non sai chi è. Solo perché sei animato da stupidi sentimenti di rancore… E poi, perché non dovrei sposarmi con lui? Che ti frega di me? Ti è fregato qualcosa in questi ultimi due anni? No. Abbiamo tagliato i ponti, Severus, te ne sei scordato?” chiesi amaramente. Stavolta neanche io riuscivo a trattenere le lacrime. Si fece ancora più vicino.

“ Lily…

“ Evans” lo corressi. “ O Mezzosangue, fai un po’ te…

“ Lily” ribadì lui. “ Io… io ti amo. Ti ho sempre amata. Sempre. E adesso… vorrei morire…” sussurrò. Mi cascò il mondo addosso. No. Non poteva essere. Severus… io in realtà sospettavo qualcosa… ma un conto era supporlo, un altro era sbattermelo in faccia il giorno del mio matrimonio. Ero senza fiato. Era troppo, troppo vicino. Riuscivo a vedere i dettagli delle ciglia… e mi baciò. Mi baciò con delicatezza, come fossi un fiore di vetro. Ma era sbagliato. Io ero immobile, di pietra. Non opposi resistenza, ma neanche lo assecondai. Anzi, decisi di approfittarne. Lo presi per un braccio e gli alzai la manica della camicia. Sbirciai quel poco che bastava per farmi un idea, e lo spinsi via.

“ Adesso esci dalla mia vita. Stavolta per sempre” dissi tutta rossa. Lui mi guardò interrogativo.

“ Cosa…? Perché?

“ Eccolo il perché! Sta sul tuo braccio sinistro! Il MARCHIO NERO!” esclamai indietreggiando. I suoi occhi scivolarono sul suo avambraccio sinistro. Il Marchio. Era uno dei suoi.

“ Sei un Mangiamorte… e ti reputi migliore di James… tu… tu mi fai… poi mi chiedi perché devi uscire dalla mia vita! SEI UN MANGIAMORTE! Hai scelto da che parte stare in questa guerra. E io ho scelto la mia.

“ Vuol dire che tu sei…” domandò. Ormai l’aveva intuito. Era inutile negare.

“ Un membro dell’Ordine. Sì. Ma non dirò a nessuno che sei un Mangiamorte, stai tranquillo” dichiarai con rabbia. “ Non mi abbasserò così tanto. Potrebbero trovarti nel giro di due minuti. E vivrò con la speranza che tu ti pentirai della scelta che hai fatto e deciderai di passare dalla mia parte. Di stare con me. E James questo l’ha fatto, rivelandosi un uomo migliore. Ed è proprio quell’uomo migliore che sto per sposare” annunciai. Risate. Riecheggiarono delle risate e delle voci dall’altra sala.

“ Gli ospiti sono arrivati. Se vorrai restare non avrò nulla in contrario. Ma quando varcherai quella porta, ti parlerò solo quando ti sarai pentito della tua scelta” dissi cercando di rimanere fredda. Ma lui scosse la testa.

“ Preferirei morire che vederti dire un ‘sì’ fatale a quel Potter” annunciò fuori di sé.

“ Allora non abbiamo nient’altro da dirci… VAI VIA ORA!” esclamai con le lacrime che mi salivano. Lui si avvicinò accarezzandomi il viso.

“ Lily, io…

“ VATTENE!” esclamai indicandogli l’uscita di sicurezza. Mi guardò intensamente. Quegli occhi scuri… riuscivo a vederli davvero. Tristi e carichi di risoluzione. E io dovevo accettarlo.

“ Ti voglio bene, Lily.

“ Anche io, Sev. Te ne volevo davvero tanto. Ora vai” annunciai. Ed uscì. Uscì dalla mia vita. Uscì da quella porta e io sapevo, in cuor mio che non sarebbe più ritornato.

  
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