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Autore: Muchlove9    04/01/2013    3 recensioni
-Non sono abbastanza Liam.- Sussurrò lei con la voce spezzata.
-Abbastanza cosa?- Chiese il ragazzo,accarezzandole il volto.
-Non sono abbastanza forte,bella,simpatica,dolce,altruista e qualsiasi altro aggettivo positivo che ti venga in mente.- Rispose la ragazza in lacrime.
-Chi?Chi ti ha detto queste cose?- Chiese Liam alterandosi.
Chelsie non l'aveva mai visto così arrabbiato.
Non sapeva cosa rispondere,così optò per la semplice e pura verità.
-Lo dico io.-
-ATTENZIONE:INCOMPIUTA-
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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HOLAA GENTE!!!!! Come va? Okay, so che il prologo non c’entra con i One Direction ma in questo capitolo, forse, riuscirete già a capire  cosa succede a Chelsie per farle conoscere quei 5 ragazzi. Anyway, mi scuso se non l’ho detto prima ma questa storia (se così si può chiamare) non descrive i One Direction come una boy band famosa in tutto il mondo ma bensì come 5 migliori amici, ovviamente con le loro caratteristiche originali. So che non sarà il massimo, ma spero vi piaccia! Muchlove9 xx

 

 

 

CAPITOLO 1 : This is a start of something of beautiful

 “I lost my way

Oh baby this stray heart

Went to another

Can you recover baby?’’

 

Quella mattina Chelsie sì svegliò con ‘’stray heart’’ dei Green Day.

Era particolarmente felice e il suo intuito diceva che qualcosa di bello stava per succedere, ma il suo intuito non era dei migliori così lasciò perdere. Si siresse in bagno e si fece una docca veloce. Tornò nella sua semplice cameretta, aprì l’armadio, prese un paio di normali e monotoni jeans e una maglia a caso. Era una maglia bordeaux decisamente larga per lei ma le piaceva proprio per quello. Era una giornata particolarmente fredda per essere nei primi giorni d’aprile, così decise di indossare anche una felpa nera anch’essa spropositamene larga .

‘Yo, Yo, Yo  ecco  Chelsie Killa qui solo per voi popopooo!’ Pensò guardandosi allo specchio ridendo.

Sì piastrò leggermente i capelli e mise un filo di ombretto marroncino e una linea di matita sfumata leggermente nella parte finale dell’occhio, applicò un po’ di mascara sulle ciglia, un po’ di fondotinta chiaro, come la sua pelle ed era pronta. Afferrò la borsa e si diresse in cucina.

-Ciao mamma!- esclamò

-Ciao- Rispose semplicemente la madre donandole un piccolo sorriso.

-noto che sei particolarmente felice, oggi!- continuò.

- Sì? Beh, in effetti lo sono.- Rispose, chiudendo la conversazione. Per poi portare alla bocca la tazza di thè fumante che teneva in mano. Si alzò dalla sedia in cui era seduta e uscendo dalla porta salutò la madre. Ci volevano una ventina di minuti circa per lei arrivare alla fermata del pullman, e un’altra ventina di minuti ad arrivare a scuola, sempre se la strada non era trafficata.

Arrivò a scuola in perfetto orario. Quelle sei ore passarono velocemente tra una risata, una chiacchera e anche qualche nota per i suoi compagni.

Il pomeriggio, appena uscite da quella specie di prigione, Chelsie e Rafaela decisero di non tornare a casa ma di vagare un po’ per i negozi di quel paesino in cui si recavano tutte le mattine per andare a scuola. Dopo aver avvisato i propri genitori, si recarono in uno dei tanti bar del centro, consumarono un panino al volo e iniziarono a vagare per quelle strade affollate.

-Sono a casaa!- Urlò per farsi sentire.

-Ehi, ciao tesoro- la salutò la madre seduta sulla poltrona.

Non ricevendo alcuna risposta Continuò: -ti sei divertita?-

-Sì mamma.-

-Bene, siediti qui. Devo disti una cosa… Visto che sei sempre disponibile ad aiutare e non esci mai…-

Chelsie cercò di controbattere ma venne fermata dalla madre.

-No. Lasciami parlare adesso.-

-Okay..- Rispose la ragazza.

-Io e tuo padre abbiamo deciso di farti un regalo.- disse consegnandole una busta ingiallita.

Chelsie pensò alla solita cavolata, che erano soliti fare i suoi genitori per dimostrarle che le volevano bene, ma che per lei non avevano molto valore. Era una caratteristica appartenente maggiormente a suo padre chea sua madre, infatti era lui quello che le comprava le scarpe e i vestiti che costavano di più, per cercare di colmare il vuoto nel loro rapporto creato dalla sua assenza per il lavoro.

Chelsie si apprestò ad aprire quella busta.

Gli occhi iniziarono a pizzicarle e sussurrò: T- ti voglio bene mamma.

   
 
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