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Autore: louisa99    04/01/2013    0 recensioni
Una vita complicata? Una storia d'amore impossibile? Problemi con genitori e amici? Depressione?
No,assolutamente no..anche se forse,sarebbe stato meglio una di queste cose..
Sto per cambiare totalmente la mia vita,andrò a vivere con mio padre,ricomincerò una nuova vita..
Triste per questo? Nemmeno questo,la mia vita fa già schifo adesso,quindi per me non cambia molto..
Forks,piccola città degli Stati Uniti,con frequenti piogge e un cielo sempre grigio,scuro.. Un po' come la mia vita,quindi questo non mi sconvolge nemmeno un po'..
Ah,dimenticavo,io sono Bella,e come si sarà capito non sono per niente entusiasta della mia vita.
Odio terribilmente anche il mio nome,dato che non sono per niente Bella,ma forse troverò qualcuno che riuscirà a farmi apprezzare ciò che sono realmente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: Bondage
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Mattina presto,sveglia nelle orecchie e la voce di Charlie che mi urlava dalla cucina che era tardi e dovevo andare a scuola. Per fortuna,anche se ero assonnata appena sveglia,riuscivo a prepararmi velocemente e infatti dopo poco tempo ero di sotto a fare colazione.
‘Bells,datti una mossa che qui fuori c’è una sorpresina per te’ mi disse Charlie e si diresse fuori lasciando la porta aperta,per aspettarmi. Incuriosita,presi lo zaino e seguii fuori Charlie,che mi sorrideva..
‘Cos’hai tanto da ridere? E perché andavi di fretta?’ gli chiesi; ‘Guarda tu stessa,ti avevo detto che c’è una sorpresa per te,ed eccola qui.’
Un pick-up,rosso sbiadito,forse un po’ malandato ma era mio,era questa la sorpresa e devo dire che mi aveva molto colpito questo gesto di Charlie.‘Grazie mille,io scappo a scuola,ciao’ lo salutai,non lasciandogli nemmeno il tempo di ricambiare il saluto.
Mi diressi a scuola e al parcheggio quando scesi dal pick-up tutti mi guardavano,un po’ male;certo,forse la mia macchina non era il massimo,ma odiavo quegli sguardi,mi davano davvero un gran fastidio.
Cercai di non badarci molto e mi diressi verso l’entrata,quando un ragazzo mi fermò..
‘Ciao,tu sei quella nuova vero? Piacere Mike,benvenuta al liceo di Forks :)’ Insomma,ero circondata da persone molto allegre e sorridenti,mentre io avevo l’aria di essere il loro esatto contrario,sempre triste,pensierosa e poco socievole. Ero certa di non poter trovare nessun amico,ma forse mi sbagliavo.Le lezioni non durarono molto e i professori mi sembravano molto gentili. Alla mensa mi sedetti al tavolo dov’era seduto Mike,il ragazzo che mi aveva accolto al mio arrivo,aveva un’aria simpatica.Appena mi vide mi sorrise,e mi fece posto nel suo tavolo,fra i suoi amici.‘Ragazzi,lei è Bella,la ragazza nuova. Tranquilla,qui sei la benvenuta,non aver paura.’ Mi disse,fissandomi e notai che anche gli altri non mi toglievano gli occhi da dosso.. ‘Simpatica,davvero tanto’ disse una delle ragazze sedute al tavolo..Iniziamo bene!
‘Oh scusatemi,ero sovrappensiero,comunque piacere Bella,e nessuna paura tranquillo Mike.’
L’altra ragazza seduta al tavolo si presentò,aveva un’aria simpatica ‘Piacere,io sono Jessica,te l’hanno mai detto che sei davvero carina? Adesso capisco perché ti hanno chiamato così’ mi disse,con un sorriso che ispirava felicità. ‘Piacere mio. Ma cosa dici? Non sono assolutamente bella,infatti odio a morte il mio nome ma purtroppo devo tenermelo. Grazie comunque..’ gli risposi,con tutta la gentilezza di cui ero capace.
Nonostante le mie risposte,ammettiamolo per niente allegre,mi continuavano a fissare e già questo mi rendeva scontrosa,odiavo le persone che ti fissavano,con o senza motivo.
Però non potevo non dargli ragione questa volta,ero assente. Si,avevo detto di essere pensierosa,ma in
realtà ero attratta da un tavolo,distante dal nostro. Vi erano seduti  cinque ragazzi,due ragazze e tre ragazzi. Avevano la pelle stranamente pallida,ma non pallida come chi ha dei problemi di salute. Erano letteralmente bianchi cadaverici,se non fosse impossibile avrei detto che erano fatti di marmo.
Ero troppo incuriosita da loro,e così chiesi informazioni a Jessica,aveva l’aria della ragazza perfettina che sapeva tutto di tutti,ed era una giusta impressione..
‘Chi sono quelli seduti lì? Sembrano fatti di pietra..’ non ci fu nemmeno il bisogno di parlarle direttamente che subito mi rispose. ‘Ah quelli,sono i fratelli Cullen. Rosalie,Emmett,Jasper,Alice e Edward. Ma non badarli,sono come assenti,come se non ci fossero.  Stanno sempre per conto loro,non socializzano con nessuno..Anzi,meglio dire che è Edward quello più distaccato e solitario,almeno sua sorella Alice cerca di farsi delle amiche,ma non penso che le troverà facilmente,è davvero strana.’ In pochi minuti era riuscita a farmi un preciso resoconto di quei 5 ragazzi che tanto mi incuriosivano; si era soffermata sul carattere di questo Edward Cullen,senza però dirmi chi era dei tre ragazzi. ‘Ah..E quale sarebbe Edward?’ le chiesi.
‘Il biondino con la maglia grigia..Lui è davvero bello,bisogna ammetterlo,ma non ci contare perché non considera nessuna ragazza’ E così lui era Edward,sinceramente ci avrei scommesso qualsiasi cosa che era il biondo,e c’era da dire che Jessica aveva ragione,era davvero bello. Ma era inutile continuare a fissarlo,lui era assente,solitario,distante..ma irrimediabilmente carino.
All’ uscita salutai i miei nuovi compagni e mi diressi verso il pick-up,cercando con lo sguardo Edward e i suoi fratelli, e riuscii a trovarli,erano tutti insieme vicino ad una Volvo. Sapevo bene che quel tipo di persone non erano per me,o forse ero io a non essere adatta a loro,e a nessun altro.
Mi infilai nel mio pick-up e tornai a casa e poi andai al lavoro nel negozio dei Newton. Avevo bisogno di arrotondare un po’ e lavorare non mi faceva male,per niente.
Almeno riuscivo a starmene un po’ per conto mio,senza dover sempre dare spiegazioni a tutti e senza sentirmi dire che ero carina e vedermi tutti gli occhi puntati contro,avevo solo bisogno di pace,chiedevo molto? Forse si,dato che Mike,il figlio del propietario,non mi dava un attimo di tregua.
Fortunatamente il turno finì presto e così andai in centrale da mio padre e quando entrai lo vidi parlare con un uomo abbastanza alto,con i capelli corti biondo platino,che parlava con mio padre..Appena mi vide mi venne vicino e si presentò ‘Tu devi essere la famosa Bella,piacere Carlisle’. Guardandolo bene era davvero affascinante e aveva degli occhi familiari..’Finalmente conosci la mia piccola,va nella stessa scuola dei tuoi figli,forse diventeranno amici. E’ stato un piacere rivederla dottor Cullen,a presto.’
Era il padre dei ragazzi,ecco perché quegli occhi familiari,quei capelli biondi simili a quelli di..si,di Edward.
Ecco,ci ero ricascata. Continuavo a pensarlo in ogni momento,non riuscivo proprio a farne a meno e odiavo terribilmente non riuscire a dimenticarlo. Ma era davvero impossibile dimenticare quegli occhi,così profondi e di un colore molto particolare,un’ocra molto chiaro. Dovevo smetterla di pensarlo,concentrarmi su altro,altrimenti sentivo che non ne sarei più uscita.
Tornata a casa preparai la cena per me e per Charlie e poi andai a letto.
Continuavo a pensare ad Edward,mi ostinavo a pensarlo e non riuscivo a fermarmi,era inevitabile.
Ma riuscii presto ad addormentarmi,sempre pensando a lui..
La mattina dopo andai a scuola ed entrai subito,dato che oggi iniziava il corso di biologia al quale mi ero iscritta. Il professore mi accolse molto gentilmente e mi indico l’unico posto libero che era rimasto,erano già arrivati tutti. Così mi sedetti nel posto indicato e chi era già seduto lì? Edward,che appena entrai e mi avvicinai al posto accanto a lui non smise un solo attimo di fissarmi,ma il suo sguardo,i suoi occhi erano diversi,lui era diverso. Era agitato per il mio arrivo? No,aspetta…Quella agitata ero io. E lo ero solo e unicamente per lui.
  
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