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Autore: Sheriza    04/01/2013    4 recensioni
Il corpo del ragazzo la bloccava contro l'albero, mentre le sue labbra la cominciarono a baciare, rendendo quel collo caldo freddo, il cuore di Aoi batteva all'impazzata, poi da quelle labbra morbide cominciarono ad uscire degli spuntoni, che cominciarono a graffiare il collo di Aoi fino a quando quegli spuntoni non entrarono nella sua carne.
Il sangue sgorgava, lo sentiva bene lei, due ferite sul collo, il rumore delle sue labbra, l'eccitazione di quel ragazzo, il freddo che stava cominciando a prendere possesso del suo corpo, solo in quel momento riuscì a mettere a fuoco la situazione.
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Aoi è una ragazza che nel giorno del suo sedicesimo compleanno perde l'unico parente che pensa di avere, suo padre, però dietro quell'incidente si nascondono altre ombre del passato di Aoi che torneranno a bussare alla sua porta, portandola a scoprire verità che nessuno avrebbe mai immaginato.
Tra doppi, addirittura tripli giochi, verità nascoste e una società poco curata il passato verrà rivelato e con esso anche il futuro che attende Aoi.
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Questa è la mia seconda storia su EFP, e la prima sui vampiri, spero vi piaccia e che la lettura sia di vostro gradimento. Baci :)
Genere: Dark, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Rosso

Capitolo XIX



La verità quasi sempre ferisce una persona o forse la rende felice.

Quella verità da un lato feriva Aoi, dall'altro la rendeva felice.

Infondo lei aveva sempre saputo che Astor si doveva trovare lì quella sera, lui l'aveva morsa ma quello che la feriva era la presenza di Matt, il ragazzo ribelle che sembra odiare a morte Astor, lo aiuta nel distruggere una casa o una famiglia?

Li conosci?” chiese Esmeralda riportando alla realtà Aoi che aveva lo sguardo perso nel vuoto.

Diciamo..” sussurrò la ragazza alzando leggermente lo sguardo.

La donna fece una smorfia con la bocca poi rialzò la testa e ricominciò a raccontare.

Okay, dopo che i tre ragazzi si erano avvicinati il ragazzo moro...come lo hai chiamato tu, Astor, ha preso per la maglietta mio marito e lo ha scaraventato a terra sorridendo come se quello che aveva fatto era una scena comica...” disse cercando di trattenere le lacrime che le si erano affacciate agli occhi, poi continuò “La ragazza sbatté un piede e dal suolo uscirono degli spuntoni di terra che provocarono diverse ferite sul corpo di mio marito, era una scena orribile. Successivamente si avvicinò alla macchina e vide Maria..”.

Quindi...è stata la ragazza a ferire suo marito...e il ragazzo biondo?”.

Era fermo vicino a un albero, non faceva nulla il suo sguardo era rivolto verso il ragazzo moro e gli si poteva leggere tanto ribrezzo dentro..Però quando la ragazza fece uscire dall'auto Maria lui gli è la strappo dalle mani” ormai le lacrime erano diventate troppo grandi per riuscire a trattenerle e le stavano rigando il candido volto.

Si ribellò?” chiese Aoi cercando di essere il più dolce possibile.

Si. Cominciò a dire che la bambina non c'entrava nulla che i piani non erano quelli e il ragazzo moro rise. La ragazza subentrò nella conversazione che stava per degenerare e prese Maria, era spaventata, piangeva e mi chiamava. Poi la quella creatura senza farsi troppi scrupoli l'ha morsa sul collo, ho visto mia figlia morire davanti i miei occhi senza poter fare nulla, ero paralizzata dal terrore e dalla paura” sussurrò la donna che ormai non tratteneva più le lacrime e i gridi che le provocavano i ricordi.

Mi dispiace...”.

Dopo che la ragazza succhiò tutto il sangue alla mia bambina la lasciò cadere nella neve, come quando si butta un sacco di spazzatura. In quel momento sentì la rabbia crescermi dentro e senza accorgermene mi stavo accanendo sul ragazzo moro. Lui mi sbalanzò via e dopo essersi chinato su di me mi morse e...mi trasformò” sussurrò Esmeralda si teneva il vestito con i pugni stretti sul grembo.

Quindi Matt era contrario, e sua figlia è diventata un vampiro e anche lei...suo marito invece è morto ed eravate stati convocati da qualcuno...ricorda qualcosa sul ragazzo al telefono?”.

La sua voce era calda e seducente e non era assolutamente come quella dei ragazzi, era molto diversa. A pensarci bene ti assomigliava un po' era solo più profonda perché era sicuramente di un uomo” disse la donna asciugandosi le lacrime.

Aoi a quelle parole sentì una fitta al cuore, una voce che le assomigliava solo un po' più profonda per lei era come se Esmeralda avesse detto che era Luc ad averla chiamata.

Guarda caso ho un gemello che è apparso nella mia vita e sapeva della mia esistenza, e ora spunta fuori che qualcuno con la voce che mi somiglia ha telefonato a Esmeralda...che c'entra Luc? Che c'entrano quelle persone innocenti? Perché Luc avrebbe dovuto chiamarla!!” pensò Aoi mentre si reggeva a malapena in piedi.

Un rumore di passi pesanti rimbombava nella casa e subito dopo arrivò Michele di corsa tutto impaurito.

Mic cosa ti prende?” chiese Esmeralda cercando di fare un sorriso.

C'è un ragazzo fuori...mi guarda male e ha i capelli bianchi e gli occhi rossi mi fa paura!” gridò il bambino mettendo la testa sul grembo della donna che fissava Aoi.

Deve essere Mix, cosa diavolo fa qui? Esmeralda, porta Michele al sicuro mentre io vado a vedere” disse Aoi correndo verso la porta.

Sta attenta!” gridò la donna per farsi sentire da Aoi che ormai era uscita.

Aoi uscì e andò sul retro, si muoveva furtivamente e si guardava intorno. La neve le arrivava fino alle caviglie e mentre camminava si sentì afferrare per una spalla, girandosi di scatto notò Esmeralda.

Che fai qui?” chiese sottovoce Aoi.

Potrebbe essere pericoloso” sussurrò la donna che si era affiancata alla ragazza.

Tranquilla, vai da Michele ci penso io qui”.

Niente da fare, resto con te”.

Aoi tirò un sospiro e si avviò verso il garage da dove si affacciava la finestra di Michele però una volta raggiunto il luogo, di Mix non c'era traccia.

Esmeralda che si trovava dietro Aoi svenne improvvisamente e Rebel uscì dal buio come un gatto, mentre Mix sbucò dall'angolo del garage nascosto.

E voi come mi avete trovata?” chiese evidentemente agitata Aoi.

Hai forse scordato il potere di Mix? Abbiamo dato una sbirciatina al tuo futuro ed eccoti qui” sussurrò Rebel con un tono seccato.

Merda, e che volete?”.

Che vieni con noi, ci hai piantato in asso alla cerimonia creando il caos più totale” rispose Mix con la sua candida voce.

E se ve lo impedissi io?” la voce di Matt arrivava dappertutto, probabilmente stava usando l'aria come strumento di comunicazione.

Hey tu, esci se ne hai il coraggio!” gridò Rebel ma Matt non rispose.

Una tempesta di neve cominciò a scatenarsi e Matt dopo essere apparso prese Aoi e con lei sparì facendo terminare la tempesta.

Si ritrovarono in una casa al calduccio, niente più ville o casette di legno.

Matt si incamminò verso il camino mentre si puliva i vestiti sporchi di neve, poi notando che erano tutti bagnati si tolse la maglia.

Rimettiti subito quella maglietta!” gridò Aoi girandosi e arrossendo.

Scusa? Mi stai dicendo che ti vergogni a vedermi senza maglia? E al mare che fai allora?” chiese il ragazzo mettendo la maglia davanti al camino acceso.

E' diverso il mare!”.

Ah già scusa, la stiamo in mutande” sghignazzò.

Finiscila!”.

Dopo essersi passato una mano nei capelli bagnati si diresse verso la ragazza che era ancora girata con le mani davanti alla faccia e dopo averla guardata la strinse a sé.

Fermo, smettila di stringere”.

Ti danno fastidio i miei pettorali?”.

Ma quanto te la ricredi?” disse Aoi cercando di staccarsi da quell'abbraccio ma per quanta forza ci mettesse le era praticamente impossibile.

Non me la ricredo, è così”.

Matt sollevò di peso la ragazza e la portò davanti al camino buttandola su un divano che era posto lì poi ci si mise sopra.

Cosa fai? Mi metto a gridare sai?” balbettava Aoi mentre si sentiva andare a fuoco.

Fallo e ti tappo la bocca”.

Ah si? E come? Non fare il grande con me perché io...”.

Aoi non riuscì a terminare la frase che Matt la stava ribaciando ancora mentre con le mani le andava a prendere i capelli e la coscia.

F...fermo” sussurrò Aoi mentre con le mani sul suo petto cercava di allontanarlo.

Sei così dolce” sussurrò lui mentre con la mano aveva risalito la gonna ed era finito vicino alla cerniera del vestito.

Io non posso, allontanati”.

Non puoi? Allora perché muori di desiderio? Lo si sente da chilometri di distanza” sussurrò lui.

Aoi arrossì e girò la testa contro i cuscini per non farlo notare, ma Matt la riprese e dolcemente la baciò.

Le labbra di Matt sapevano di miele, un sapore intenso e un profumo di rose li avvolgeva facendo volare con la fantasia Aoi.

Erano su quel divano da soli completamente al buio se non fosse stato per il caminetto acceso che emanava un po' di luce. Matt era sopra Aoi a petto nudo e non faceva altro che baciarla mentre con le mani cercava di abbassare la cerniera dell'abito.

Sento freddo, fermo” disse Aoi prendendo il braccio di Matt.

Lui sorrise e la riprese in braccio dirigendosi verso una porta di legno nera, una volta aperta Aoi capì che era la camera da letto di Matt e le si fuse il cervello.

Il ragazzo la poggiò delicatamente nel letto, mentre lui prendeva una maglietta dall'armadio.

Prendila” disse lui lanciandola alla ragazza.

Che ci devo fare?”.

Usala come pigiama, non puoi dormire con un vestito elegante e per metà bagnato” disse lui indicando una porta trasparente.

Il bagno?” chiese lei inarcando il sopracciglio.

Si”.

Aoi andò in bagno e dopo essersi cambiata ritornò nell'altra stanza cercando di coprirsi il più possibile.

Oh diavolo, penso che mi dovrò contenere dal saltarti addosso” disse Matt che si trovava sotto il piumone.

Che fai li? I vampiri non dovrebbero dormire!” disse Aoi avvicinandosi alla porta.

Dove vai? Guarda che dormi con me” sussurrò Matt chiaramente ridendo.

Non ci pensare nemmeno, io me ne vado sul divano ciao!”.

Matt si alzò rapidamente e raggiunse Aoi alla porta bloccandogliela poi le sussurrò all'orecchio “Non ci pensare, ora sei mia”.

Cosa?!”.

Prima che potesse ragionare su quello che stava accadendo Aoi si ritrovò tra le braccia di Matt, nello stesso letto sotto le stesse coperte.

  
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