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Autore: KiaC92    04/01/2013    2 recensioni
Questa storia parte da quando la famiglia Cullen torna 100 anni dopo che Edward ha lasciato Bella. È stato Edward a decidere di tornare a Forks spinto dalla curiosità di sapere se la sua amata sia riuscita a rifarsi una vita.
Tutta la famiglia Cullen sa che la loro amata Bella ormai non esiste più ma l’incontro a scuola con Jacob Black e una misteriosa ragazza bionda dalla stesso profumo di Bella e dalla strana somiglianza tra le due insinua dei dubbi. Bella è veramente morta? E se così fosse chi è la misteriosa ragazza? E perché Black conosce la ragazza?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film, Contesto generale/vago
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Angolo autrice: Ciao a tutti ed eccomi qua con un nuovo capitolo, chiedo scusa per avervi fatto aspettare ma queste feste mi hanno rallentato parecchio :D Comunque eccomi qui di nuovo a ringraziare le splendide persone che recensiscono e tutti coloro che hanno messo la mia storia tra le seguite o tra i preferiti e tra le ricordate grazie mille!! Un grandissimo grazie va alla pagina facebook Graphics and Edit video  per lo splendido banner, spero vi piaccia. A me in particolare piace sia questo nuovo che quello vecchio :D Adesso vi lascio alla lettura, un grandissimo bacio Kia



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POV EDWARD
 


Dal giorno in cui accettammo il patto avevo deciso di non andare più a scuola nella speranza di renderle la vita più semplice anche se lei faceva di tutto per non renderla facile a me.
Avevo saputo da Alice che Bella aveva preso l’abitudine di farsi accompagnare a scuola dal suo cane personale cioè Seth e tutte le volte che scorgeva qualcuno della mia famiglia o lo prendeva per mano o lo abbracciava, Alice cercava di tranquillizzarmi dicendo che Bella lo faceva solo per ingelosirmi.
Fu per questo motivo che presi la decisione di tornare a scuola, la sua relazione con il cane non mi avrebbe impedito di tentare ogni modo per riaverla.
Sapevo di poter contare sulla mia famiglia che sperava in un mio successo e con mia grande sorpresa avevamo anche un altro importante alleato, Nessie.
Durante la mia assenza nella scuola Nessie aveva deciso di fare la conoscenza dei miei fratelli ma ogni volta che toccavano l’argomento della trasformazione di Bella la ragazza cambiava improvvisamente discorso, lo stesso faceva quando le chiedevano della sua vita.
Nonostante i misteri che la riguardavano Alice aveva deciso di farsela amica e con una facilità sorprendente era riuscita nel suo intento, naturalmente la nuova amicizia sembrava turbare Bella ma mai quanto la turbò il mio ritorno a scuola.
Grazie a Nessie avevo saputo le lezioni che frequentava e mi ero iscritto ad alcune per avere modo di parlarle anche se lei avrebbe fatto di tutto per ignorarmi.
Guardai il foglio con le lezioni e con sorpresa scoprii che la prima lezione era biologia, sorrisi ricordando la volta in cui il suo odore mi aveva fatto rischiare di uccidere tutti gli alunni presenti.
Entrai nell’aula e la vidi negli ultimi banchi, quando mi vide non si sorprese e quando capì che mi sarei seduto nel posto vuoto accanto a lei sorrise forse capendo di essere cascata in un’imboscata.
Stavo per fare una cazzata coi fiocchi e il problema è che pur sapendolo ho intenzione di farla comunque e infatti mi sedetti accanto a lei.
“Buongiorno” le dissi sedendomi, non ottenni risposta. Alzò lo sguardo, i suoi occhi spalancati sobbalzarono, quasi increduli, e pieni di silenziose domande. "Il mio nome è Edward Cullen," dissi, benché sapessi che lei lo conosceva. Era un modo cortese di iniziare. "Non ho avuto la possibilità di presentarmi la scorsa settimana. Tu devi essere Bella Swan."
Sembrava confusa, c'era di nuovo una piccola ruga tra i suoi occhi.
“Il mio nome è Isobel” disse incenerendomi con gli occhi, almeno avevo ottenuto una reazione.
“No il tuo nome è Isabella anche se preferisci farti chiamare Bella”dissi. Non sapevo esattamente quale era il mio scopo ma da come mi guardava capii che non gradiva affatto le mie affermazioni.
“Per te sono Isobel” disse.
Non mi rivolse più la parola durante la lezione ma io non mi sarei arreso. A fine lezione l’aspettai fuori dalla porta e prima che potesse scappare le afferrai il braccio ma naturalmente lei non gradì.
“Lasciami, non voglio fare scenate.”disse scocciata e quasi urlando.
“Bells voglio solo parlare” dissi lasciandole il braccio.
 “Hai già detto abbastanza tanto tempo fa” disse arrabbiandosi, non l’avevo mai vista così.
“Ti prego calmati, voglio spiegarti”
“Come cazzo fai a dirmi di restare calma, che t’ho messo il cuore in mano e sei riuscito a frantumarlo? Sai come mi sento ora? Piena di rabbia. La mia rabbia è lecita. Tu mi hai illusa e confusa. Quello che vorrei adesso è una risposta, a questo tuo schifoso comportamento. Dammi solo un motivo per non provare questo desiderio violento di ucciderti e prenderti a schiaffi” disse avvicinandosi a me e facendo uscire dalla sua gola un basso ringhio. Era ancora più bella e in questo delicato momento riuscivo a pensare solo questo.
“Sai che ti dico? Non voglio sentire nessuna scusa, sono stanca. Ti ho aspettato ma non sei mai tornato e per questo non posso perdonarti né posso sopportare la tua presenza. La mia vita e ciò che mi è successo dopo la tua partenza non sono più affare tuo mettitelo in testa” disse allontanandosi.
Cercai di fermarla ma qualcun altro fermò me: “Fermati per favore, non servirà a niente. Le parlerò io e la convincerò almeno ha darti la possibilità di spiegarti anche se sarà difficile. Ho parlato con Alice ed anche lei è d’accordo, non complicare ancora di più la situazione. Ha bisogno di tempo” mi disse Nessie.
“Perché mi stai aiutando?”
“Tu puoi farla felice, deve solo abbattere quello stupido orgoglio. La rivuoi si o no?”
“Avevo lei che era tutto ciò che volevo, e l’ho buttato credendo di darle una vita migliore. Fa un male del cazzo, ma te lo giuro, io me lo riprenderò per intero. Pezzo dopo pezzo, perché la rivoglio al mio fianco dove avrebbe dovuto essere in tutti questi anni”
“Allora basta domanda e fidati di me, riuscirò a convincerla vedrai”mi disse prima di allontanarsi per raggiungere Bella.
 
 

POV BELLA
 


“Nessie ho detto di no, basta” le ripetei per l’ennesima volta, da quando eravamo rientrate da scuola non faceva altro che cercare di convincermi ad andare a parlare con i Cullen.
“Cosa ti costa? Eh dimmelo, devi semplicemente andare lì e spiegare cosa è successo, nulla di più facile. E visto che sei lì una certa persona ti potrebbe spiegare perché abbia deciso di andarsene” disse tirando fuori i suoi occhioni da cucciola.
“Lo so già perché se né andato, non ho bisogno di un’altra delusione. Deciderò io se e quando parlare con i Cullen capito? Lo so che lo fai per il mio bene ma lo saprò io quando sarò pronta” le dissi ignorando i suoi occhi.
“Però niente e nessuno vieta a Nessie di andare a parlare con i Cullen. Si saranno di certo chiesti chi sia” disse Jake appoggiando come al solito la sua ragazza.
“Certo, è libera di fare quello che le pare. Non mi devi chiedere il permesso fai quello che ti senti” dissi più che convinta, ci avrebbe pensato lei a raccontare la mia storia.
“Non pensare di cavartela così, non racconterò la tua storia ma bensì la mia. Smettila di scappare dai ricordi, affrontali e cerca di capire come mai se ne andato perché la verità non è quella che sai tu. Andiamo Jake” mi disse arrabbiata trascinando con sé il povero Jake che la guardava adorante.
Dentro di me c’era una piccola parte che non vedeva l’ora di riabbracciare tutti i Cullen e di raccontare loro cosa mi era successo ma la parte più grande mi diceva di non farlo perché infondo se né erano andati senza neanche salutarmi. Certo lo avevano fatto perché Edward aveva preferito così ma non riuscivo a capire perché nessuno di loro era mai tornato prima.
Con mille pensieri nella testa iniziai a correre ritrovandomi nella nostra radura, mi fermai di colpo rendendomi conto che qualcuno era già lì.
Edward.
Dio come era difficile stargli davanti, mi mancava cavolo ma mi aveva fatto troppo male. Aveva ragione Nessie mi doveva delle spiegazioni.
Mi concentrai e allontani lo scudo da me, dono che avevo scoperto di possedere qualche tempo dopo alla trasformazione grazie a Nessie, e mi concentrai sui ricordi sfocati precedenti alla trasformazione. Pensai ai giorni passati insieme e al giorno in cui lui decise di porre fine alla nostra felicità, gli trasmisi tutti i miei dubbi riguardo al suo comportamento nei giorni precedenti alla sua scomparsa.
In quei giorni non era più lo stesso.
Mi soffermai in particolare nelle ore dopo la sua scomparsa, tutta la disperazione che mi assaliva e quel senso di perdita che tutt’ora mi era rimasto addosso.
Quando i miei pensieri gli arrivarono sgranò gli occhi e iniziò ha guardarsi intorno finché non incrociò il mio sguardo, era sorpreso ma nei suoi occhi scorsi dolore ma non quanto né avevo provato io. Infondo lui si era divertito con le sue distrazioni mentre io avevo visto tutte le mie certezze crollare insieme al mio mondo.
Nonostante il dolore io lo avevo aspettato ma come scoprii invano e poi alla fine avevo smesso, quando capii che non sarebbe mai tornato cercai di riprendere in mano la mia vita. Poco tempo dopo il destino mi riservò una nuova vita e lo ringraziai come non mai perché i miei ricordi adesso sbiaditi non facevano male come prima.
Non sono più la ragazzina che conosceva, non sono più la ragazzina innamorata di un vampiro che fingeva di tenere a me. Non sono più la Bella di un tempo e adesso né ero consapevole, così decisi cosa fare.
“Bella ma..” iniziò ma non lo lasciai finire.
“Nonostante tu non lo meriti ho deciso di raccontarvi la mia storia, questo non cambierà nulla Cullen. Lo faccio solo per la tua famiglia. Ci vediamo a casa tua se ti interessa sapere” dissi pronta ad andarmene.
“Dobbiamo parlare di noi” mi disse
“Non esiste nessun noi e mai è esistito. Dammi solo un motivo per convincermi ad ascoltarti perché l’ultima volta che l’ho fatto mi sono ritrovata il cuore a pezzi. Sono stata male non puoi immaginare quanto, puoi provare a capirlo attraverso i pensieri miei e di altri ma questo non ti porterà a capirlo.”
“Voglio spiegarti cosa è successo e voglio poterti spiegare perché abbia preso quella decisione..”iniziò ma lo interruppi.
“Basta Edward, non adesso. Non ancora, quando vorrò saperlo lo sentirò ma per il momento sappi che me la devi una spiegazione. Sai sei stata proprio un bravo attore” dissi.
Tornò a sedersi al centro della radura e buttò giù la testa. C’era qualcosa, nel modo in cui teneva la testa buttata giù, che le faceva venire voglia di avvicinarsi, di sollevargli il mento e di dirgli guardami, sono qui.
Ma non lo avrei fatto, mi mancava è vero ma le ferite bruciano ancora troppo per passarci sopra.
Dopo anni lui era di nuovo lì, era tornato ma il perdono era ancora troppo lontano.
Nessie mi aveva detto di scoprire il vero motivo per cui se n’era andato ma non avrei sopportato di sentire di nuovo quelle orribili frasi che mi aveva vomitato addosso tanto tempo fa.
Lui era tornato ma io, io non era più la stessa.
Dopo esser stata ferita ed illusa, dopo averlo aspettato ogni notte e aver pianto perché lui non tornava, era cambiata.
Lui adesso era con me ma, ma io non lo desideravo più come prima e mi odio per questo, lo avevo aspettato così tanto, avevo sofferto così tanto, ma le ferite che avevo sono grandi e vivere così era difficile.
Avevo dubbi, dubbi su qualunque cosa.
Ovunque andassi, qualunque cosa dicessi, non riuscivo più a fidarmi di lui, in niente.
Ero stata troppo male.
E lo sappiamo tutti che quando a qualcuno fai troppo male, se ne va.
 

   
 
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