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Autore: Satellite_29    05/01/2013    5 recensioni
Sono Lavinia Merryweather, una sedicenne con una paura folle per il Latino. Perchè? Non me lo so spiegare neanche io.
So solo che per colpa di questa stupida lingua morta Kyle Hunter, un figo da paura, mi farà da professore di ripetizioni per aiutarmi. Riuscirò a resistere al fascino del bel professorino?
Dal capitolo 1:
Chissà com’è ‘sto tizio. Sarà il solito sfigato che per racimolare un po’ di soldi per cambiare città è disposto a fare ripetizioni ad una ragazzina come me. Deve stare messo proprio male per voler iniziare così presto.
"..." Tutte le teorie sul povero sfigato figlio di una povera vedova erano sbagliate, completamente. Nella mia stanza c’è un bellissimo ragazzo, che non ha nulla a che vedere con la vecchia amica di mia madre. E io dovrei fare lezioni con questo tizio che potrebbe benissimo essere uscito da Abercrombie? Prevedo giorni duri, molto duri.
Dal capitolo 7:
Si avvicina all’orecchio e mi sussurra con voce sensuale – Tu mi piaci molto, Lavinia. Però com’è che hai detto .. Ah già, al momento le relazioni di coppia non sono la tua priorità. Beh sappi che ti farò cambiare idea. Ad ogni costo.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo 18: Missione spionaggio

- Dimmi tutto. – mi dice Lucas attraverso il cellulare. Non posso permettergli di rubarmi Lavinia, non ora che sta andando tutto per il meglio.
- Ho bisogno di seguire Lavinia, devo controllare che il tizio con cui esce non faccia nulla. – dico, serio.
Sono in macchina, giro verso il parcheggio affianco al centro. Sono sicuro che sia da queste parti.
- Senti, posso capirti benissimo, ma non so se è il caso. Se ti vede potrebbe farti una scenata o cose simili. In fondo non vi siete messi insieme ufficialmente, in teoria non puoi pedinarla perché sei geloso. – mi dice Lucas, pacato.
In questo momento sono come una bomba ad orologeria. Ho bisogno di vedere Lavinia, di vedere che non si farà raggirare da quel damerino.
Parcheggio la macchina e scendo velocemente dalla mia BMW.
- Se vuoi la teniamo d’occhio noi. Lei stessa ci ha chiesto di farlo, così se ha bisogno la aiutiamo. – mi dice Lucas.
Cammino verso il Crystal Café. Scommetterei la mia casa che sono lì.
- La voglio vedere con i miei occhi. Se non vuoi aiutarmi, posso fare da solo. – dico, mentre cammino a passo spedito.
- No! Meglio che tu stia con noi. Così teniamo d’occhio anche te, senza offesa, ma non ti sento tanto tranquillo. – mi confessa. Sogghigno – Non preoccuparti, ti capisco. Dove state?
- Dentro al Crystal Cafè. Gli altri stanno a pochi tavoli da noi e Lavinia è rivolta in direzione dell’entrata, ti conviene aspettare fuori. Non credo che qui combinerà qualcosa, prima sentivo che parlavano di un ristorante. – mi dice Lucas, abbassando la voce.
- Non è che potresti chiedere al tuo amico proprietario di farmi usare la cucina per spiarla? L’avete fatto anche voi una volta. – dico ridendo.
Me la ricordo quella volta: ero uscito con mia sorella per un gelato e Hope aveva provato a attaccare bottone, quando poi ci ha rivelato che Lavinia, Lucas e Brooke erano in cucina a spiarci.
Lucas sospira – Non so se si può fare. E’ sabato sera, non sai che viavai c’è dalla cucina ai tavoli. Ora glielo chiedo. – sento Lucas scusarsi con Brooke e allontanarsi.

Un po’ mi dispiace aver rovinato la serata a quei due, ma non sono tranquillo sapendo che quella piovra di Chris (si chiama così? Non me lo ricordo nemmeno!) allunga i suoi tentacoli sulla mia Lavinia.
Non ho nessun diritto di comportarmi così, ma per lei provo dei sentimenti troppo forti da poterli gettare via al vento. Non ho mai provato quello che provo per lei per nessun’altra ragazza, nemmeno per Meredith.
So di piacere a Lavinia, il problema è che lei è sempre così maledettamente insicura quando si parla di relazioni e non capisco che intenzioni abbia.
Considerando che in questi ultimi giorni siamo stati bene insieme, credo che forse abbia preso qualche decisione.
E adesso che forse stiamo per risolvere tutto, arriva ‘sto Chris a sfasciare le cose!

- Kyle ci sei? Hope mi ha detto che ti può prestare la cucina, però per non farti scoprire ti conviene entrare dal retro. Ci sai arrivare? – mi chiede.
Dico di sì, lo ringrazio e chiudo la telefonata, dicendogli che appena se ne fossero andati, ci saremmo risentiti. Io corro verso il retro e entro nella cucina.
L’ultima volta che c’ero stato, io e Lavinia stavamo litigando soli. Adesso ci sono due cuochi a preparare i vari rustici e pasticcini per gli aperitivi e qualche cameriere entra e esce per prendere i vassoi.
Dico un “buonasera” ma nessuno risponde. Scrollo le spalle e mi accosto vicino alla porta. Certo che da qui si ha una bella visuale. Per fortuna, riesco a vedere bene sia il volto di Lavinia che quello di Chris.
Lei è raggiante come sempre, lui sembra avere almeno un’aria dignitosa e intelligente. Diciamo che lui rispetto a me è proprio un altro ragazzo, almeno fisicamente.
Lui è moro, io sono biondo, lui ha gli occhi scuri, io ho gli occhi chiari. Si nota persino che è più piccolo di me: ha un po’ di muscoli, si vedono bene nonostante la camicia, ma non avrà mai la mia stessa stazza.
Chris si alza per chiedere il conto. Ok, scherzavo quando dicevo che non ha la mia stazza.
E’ alto per essere un sedicenne, io alla sua età ero un nanetto!
Lavinia, te lo sei scelto bene il mio avversario. Devo sperare che mi voglia davvero bene e che, nonostante il ragazzo sia carino, lo lasci perdere.
Ho bisogno di sentire cosa si dicono. Sarà simpatico quanto me?
Cazzo, Lavinia gli sta sorridendo. Eh no, allora un minimo di spirito quel cascamorto ce l’ha!
- Permesso, permesso, permesso! – si sente una voce stridula oltre le cucine. Purtroppo per la mia faccia e per il mio naso, non riesco a spostarmi in tempo e mi arriva la porta in faccia.
Mi appoggio al muro reggendomi il naso, come se potesse cadere da un momento all’altro per colpa del dolore. Hope mi riconosce e si spaventa, vedendo che mi cola del sangue dal naso.
Merda, mi sono sporcato la giacca nuova!
- Niente di rotto vero? Oddio, scusami tanto piccolino! Ti do del ghiaccio? Qui ce n’è in abbondanza! – Hope inizia a tartassarmi di domande. L’avevano detto che era un leggermente fastidioso.
- Non preoccuparti, ho bisogno soltanto di un fazzoletto. – gli dico, ritornando con lo sguardo verso il tavolo di Lavinia e Chris.

I due si stanno alzando per andarsene. Intravedo Brooke farle un cenno con la mano e Lucas sorridere educatamente. Prendo il telefono e chiamo Lucas.
- Se hai intenzione di seguirli tutta la sera, meglio dirlo subito. – dice, guardando verso di me.
Io esco subito dal retro della cucina – Vi vengo a prendere con la macchina davanti al bar. Puntuali, cinque minuti e sono lì! – dico, chiudendo la conversazione. Faccio una corsa verso il parcheggio ma ad un certo punto mi blocco.
Il bastardo ha una moto. Non vale così! Chris porge a Lavinia il casco e poi salgono insieme sulla moto. La moto sfreccia velocemente lontano da me. Corro alla macchina e ci salto letteralmente dentro.
Accendo il motore e in due minuti sono davanti al bar di Hope. Lucas e Brooke mi fanno un cenno e mi fermo proprio davanti a loro.
Lucas entra al posto affianco al guidatore, Brooke si siede dietro di noi.
- Allora, qual è la nostra destinazione? – chiedo, rivolgendomi a Lucas. Mi sembra di fare il tassista!
- Che ti sai fatto alla giacca e al naso? – chiede Brooke preoccupata.
Rido – Il prezzo da pagare per essermi messo dietro la porta a spiare. – dico, togliendomi la giacca e rimanendo solo in camicia e cravatta blu – Puoi appoggiarla dietro?
Brooke annuisce e fa come le ho detto. Lucas prende il telefono e legge il contenuto di un sms ricevuto prima.
- Dobbiamo andare al Ristorante delle Rose. Noi non abbiamo la più pallida idea di dove sia, sarà nuovo.
- E’ più vecchio di me quel ristorante. – sogghigno – Il nostro novello Romeo vuole fare il romanticone, ma con me non la passa liscia.
Detto ciò, accelero e mi avvio verso il ristorante.
Ricordo fin troppo bene quel ristorante: mio padre ci ha portato mia madre il giorno in cui si dichiarò, e ogni anniversario la cosa si ripeteva.
Mi ci hanno portato fino a quando avevo 10 anni, per i due anni successivi mi lasciarono a casa con mia sorella, il terzo anno mio padre era già morto. Una lacrima prova a scendermi sulla guancia, ma la ricaccio indietro prontamente.
Il Ristorante delle Rose è famoso proprio perché molti ci portano le proprie fidanzate quando hanno in programma serate romantiche o quando devono dichiararsi. C’è un atmosfera particolare, per questo è così gettonato dalle coppie.
- Cos’hai intenzione di fare, Kyle? Se Lavinia ti vede con noi, siamo morti tutti e tre. – mi dice Brooke.
Io sorrido – Non preoccuparti, sarà come se non ci fossi. Conosco bene quel ristorante, so come avvicinarmi senza farmi notare. Però dalla mia postazione posso solo sentire cosa dicono, ma non posso vederli. E qui entrate in gioco voi due. – dico, girandomi verso Lucas. Siamo arrivati davanti al ristorante. Parcheggio e poi scendiamo tutti e tre dalla macchina.

Entrati nel ristorante, bello come lo ricordavo, chiedo al primo cameriere che passa di darci un tavolo per due. Il cameriere ci indica il tavolo affianco a Lavinia e Chris, che si sono appena seduti.
- Merda, non posso farmi vedere da Lavinia. – dico a bassa voce. Poi mi viene un lampo di genio – Brooke, di a Lavinia di andare in bagno, svelta. E’ lì a sinistra. Lucas ti manderà un messaggio per dirti quando tornare.
Brooke annuisce e digita subito il numero dell’amica - Lavi? Vieni in bagno, è urgente. La porta è quella dietro di te. Muoviti! – dice e poi chiude la telefonata.
Io e Lucas la vediamo sgattaiolare nel bagno. Qualche minuto dopo Lavinia si scusa e si alza per seguirla.
Pericolo scampato, per ora. Io e Lucas ci sediamo e sospiriamo di sollievo.
- Che sta facendo il cretino, ci ha notato? – chiedo a Lucas. Per fortuna sono di spalle, così non può riconoscermi. Lucas fa di no con la testa – Sta messaggiando, credo.
- Senti qua: devo cercare di ficcarmi sotto il loro tavolo. Ora tu vai a parlare con il tizio e gli chiedi di andare in bagno perché gli devi dire che … Che Lavinia esce da una storia difficile, quindi gli chiederai discrezione quando parla di amore e roba simile e gli chiedi di non dire nulla a Lavinia. Io intanto mi sarò nascosto sotto il loro tavolo e potrò sentire cosa dicono. Quando vedi che lei sorride o lui le fa gli occhi dolci o qualsiasi altro segno strano, manda un messaggio. Conto su di te! – dico a bassa voce. Lucas annuisce e subito si alza e va da Chris. Evito di girarmi per non essere riconosciuto, lo faccio solo quando sento una porta aprirsi e chiudersi.
I due sono andati. Mi alzo, mi assicuro di non essere visto da nessun cameriere e poi mi nascondo sotto al tavolo dove prima erano seduti Lavinia e Chris. Per fortuna siamo soli in quest’ala del ristorante e nessuno mi ha visto.

Sento una porta sbattere e qualcuno dire ad alta voce – Non ci credo, adesso è in giro a cercarmi? Ma che cavolo gli salta in mente? – oddio, Brooke si è inventata che la sto cercando per tutta la città.
Beh, se Lucas non mi avesse detto subito la verità, adesso la starei cercando sul serio, però si poteva anche evitare di dirlo!
- Dai, adesso non c’è da preoccuparsi. E’ dall’altra parte della città e non può disturbarvi. E comunque non lamentarti perché anche tu l’hai seguito una volta, con la differenza che tu ci sei riuscita e lui no. Sei in netto svantaggio, sai?
- Ma significa che non si fida di me. Crede che se succedesse qualcosa non glielo direi? Avrei potuto risparmiarmi di dirgli che uscivo con Chris, eppure non l’ho fatto. Gli ho detto che ci saremmo sentiti appena me ne sarei andata e lo farò! Certe volte mi manda proprio in bestia. – dice, arrabbiata. Meglio che non mi sgami, è davvero arrabbiata.
In effetti ha ragione, però sbaglia nel dire che non mi fido di lei: non mi fido di quella piovra di Chris, che è ben diverso!
- Ora siediti e stai tranquilla. Sei fortunata che Chris sta in bagno e non ha visto tutta questa scena, se ne sarebbe andato di corsa. – dice, accompagnando Lavinia vicino al tavolo.
Sento la sedia spostarsi e ad un tratto i piedi di Lavinia mi appaiono davanti – Sarebbe stato meglio. Almeno potrei andare da Kyle, come avevo intenzione di fare sin dall'inizio. – la sento sbuffare.
Brava la mia ragazza, se solo potessi abbracciarti ..
- Sono ritornate anche le ragazze dal bagno. Beh, che posso dire, trattamela bene la mia amica! Da adesso, ognuno pensi a sé. – Lucas saluta Chris e ritorna al suo tavolo.
Sento Brooke schioccare un bacio sulla guancia a Lavinia e sussurrarle – In bocca al lupo, ne avrai bisogno tesoro.
Lavinia sussurra un “crepi” che probabilmente ho sentito solo io. Chris si siede e vedo spuntare anche i suoi piedi sotto la tovaglia. Mi vibra il cellulare, è Lucas.

Quando Chris guarda Lavinia, ha perennemente la faccia da pesce lesso.

Ma io a questo lo ammazzo. Chris chiede a Lavinia se ha già ordinato, lei gli dice che ha fatto.
Chiamano un cameriere e prendono le loro ordinazioni. Altro messaggio di Lucas

Le ha preso la mano, lei è arrossita.

E va bene, è proprio che vuole morire questo qua. Spostando il peso, schiaccio per sbaglio un piede a Chris.
Oh merda.
- Che è stato? – chiede Chris, tirando via il piede.
- Uh scusa, devo essere stata io per sbaglio. – dice Lavinia, punzecchiandomi uno dei polpacci che avevo steso. Sospiro di sollievo senza farmi sentire.
Questa serata passerà molto lentamente se continuo così, devo persino stare attento a non farmi dare calci.
Lavinia Merryweather, questa me la paghi.

- Tu non l’hai mai vista la terrazza di questo ristorante? - chiede Chris. Lavinia risponde negativamente, il moro si alza (finalmente, non dovrò pensare ai suoi piedi!).
- Signorina, mi segua. Voglio farle vedere la terrazza, il paesaggio è fantastico.
Non ci avevo pensato, dannazione!  Come ho potuto dimenticarmi che il ristorante è famoso soprattutto per la vista della sua terrazza, complice di molti innamorati?
E adesso, come li seguo? Se mi alzo e li spio in terrazza, non potrò mai ritornare sotto al tavolo e sentire le conversazioni.
Qualcuno deve anticiparli.

Lucas, andate in terrazza e seguite Chris e Lavinia. Non voglio che succeda nulla, evitate che lui provi a baciarla o cose simili!

Incrociamo le dita. Il mio cellulare vibra e leggo la risposta affermativa di Lucas. Ne approfitto per sedermi meglio, non vorrei rischiare di essere scoperto di nuovo.
I minuti passano lenti e non c’è traccia né di Lavinia né di Lucas.
Vogliono farmi impazzire, già lo so! Qualcosa mi tocca il fondo schiena.
Sono tornati? Come mai sono muti? Oddio no, scommetto che l’ha baciata e adesso aleggia quella solita aria imbarazzata post bacio. Maledetto Lucas, avrebbe dovuto avvisarmi.
Momento, ma perché mi stanno mordendo la chiappa?
Alzo leggermente la lunga tovaglia che mi copre e noto un cagnolino che prova ad annusarmi. Cerco di scacciarlo con il braccio, ma quello non fa altro che guardandomi come se fossi stupido.
Ci mancava solo lui. Il cuccioletto si accoccola vicino alle gambe e io inizio ad accarezzarlo lentamente. D
ev’essere un cucciolo di Cocker o qualcosa di simile. Gira il musetto verso di me e inizia a leccarmi le scarpe. Sorrido e lo lascio fare: almeno lui apprezza ciò che faccio.
Sento delle risate. Il cellulare vibra e leggo immediatamente il messaggio di Lucas.

C’ha provato, ma per sbaglio un cameriere gli ha versato un bicchiere sulla camicia e siamo tornati qua. Se l’avessi visto com’era incazzato ti saresti fatto quattro risate ;)

Sia ringraziato il cielo e il cameriere! Lavinia si siede e per sbaglio colpisce il cagnolino. Cavoli, questa volta Chris era alzato.
- Oddio ho urtato qualcosa! – dice, spaventata.
Già immagino Lucas e Brooke bianchi in volto e pronti a giustificarsi. Devo fare qualcosa prima che mi sgamino.
Scusami piccolino!
Spingo il cucciolo prima che Lavinia o Chris possano alzare la tovaglia.
Lavinia lo nota subito e tranquillizza tutti. Mi concedo l’ennesimo sospiro della serata.
- Quant’è carino! Ha una medaglietta, magari dovremmo cercare il proprietario ..
- Non preoccuparti, troverà da solo la strada. Lasciamolo un po’ solo e vediamo che fa. – propone Chris. Stupido ebete cascamorto, muovi il culo e cerca il padrone di quel cucciolo! Non pensare solo a Lavinia, tanto non te la da!
- Va bene, però se poi non lo ritrova da solo lo cerchiamo noi. – dice Lavinia. Il resto della serata scorre tranquillo, tra una chiacchiera e l’altra. Devo dire che nonostante tutto, Chris sembra simpatico.
Arriva il momento del conto e, come da manuale, c’è la solita discussione su come si debba pagare. Lavinia insiste per pagare “alla romana” mentre Chris vorrebbe offrire la cena da bravo gentiluomo.
In questo caso, devo dare ragione a Chris: è sempre l’uomo che deve pagare. Dopo esser riusciti a pagare, per la gioia del cameriere che ha aspettato per un quarto d’ora vicino al tavolo, i due si alzano e fanno per andarsene.
- Ti ringrazio della bella serata. – dice Lavinia, educatamente.
- Prego. Dovremmo uscire più spesso noi due. – dice Chris. Eh no, non ci sto a pedinarli un’altra volta!
Improvvisamente vedo la tovaglia tirarsi verso un lato. Merda, dev’essersi impigliata con i lacci dei sandali di Lavinia. Tiro la tovaglia per non farla alzare, ma ottengo un effetto del tutto indesiderato: la tovaglia cade a terra, insieme a tutte le stoviglie rimaste sul tavolo, corteccia di pane compresa. Il fracasso causato dai bicchieri rotti e le posate cadute fa spaventare i presenti in sala.
Alzo lo sguardo e vedo la faccia di Lavinia passare dallo spaventato all’arrabbiato.
- Oh cazzo. – impreco a bassa voce. Lucas si appoggia esasperato sul suo tavolo mentre Brooke si mette una mano davanti alla bocca per non urlare.
Non so come abbia reagito Chris, perché in questo momento gli sto rivolgendo le spalle.
Ho combinato davvero un bel casino.

Pagati i danni e scusatomi un’altra volta con uno dei camerieri, usciamo tutti e cinque dal ristorante.
Chris sembra essere irritato dalla mia presenza, Lucas e Brooke sono rossi dalla vergogna. Lavinia per adesso tace, ma durerà per poco.
- Voi due, siete due traditori. Perché non mi avete detto che Kyle era qui? – urla Lavinia, quando siamo abbastanza lontani dall’entrata del ristorante. Prima che uno dei due possa dare spiegazioni, li blocca.
- Preferisco non saperlo. Tu piuttosto. – si gira verso di me, dando le spalle a tutti – Come ti sei permesso di seguirmi e di spiare ciò che dicevo da sotto il mio tavolo? Cos’hai nel cervello, i trucioli?
- Se mi lasci spiegare ..
- No! Non voglio spiegazioni. Sai benissimo che potevi evitarlo, perché non l’hai fatto? Sei un cretino! – dice, camminando lontano da me.
Brooke la raggiunge per provare a calmarla lasciando me, Lucas e Chris come tre pali. Dopo pochi secondi di silenzio imbarazzante, Chris fa sentire cosa ne pensa.
- In effetti, se proprio volevi spiarla, potevi evitare di metterti sotto al tavolo. Scommetto che eri tu a farmi piedino in realtà.
Gli lancio uno sguardo di fuoco, anche se probabilmente non lo vedrà per la poca luce del parcheggio.
- Se non fosse stato per te, tutto questo non sarebbe successo.
- Se non fosse stato per te, lei non si sarebbe incazzata. E probabilmente ciò non farà che avvicinarla ancora di più a me. – dice sogghignando. Il bastardo ne vuole approfittare!
- Non ti azzarderai brutto ... – dico, preparando un pugno da assestargli sul naso. Lucas capisce subito le mie intenzioni e blocca il braccio prima che io possa caricare.
- Adesso siamo tutti nervosi. Meglio che ognuno se ne vada a casa sua a sbollire. In fondo avremo una settima per dimenticare quello che è successo oggi. – dice, e allenta la presa sul braccio quando capisce che mi sto calmando.
- Oh, sarà una bellissima settimana. Potrò godermi Lavinia quanto vorrò. – sussurra Chris.
Purtroppo per lui, sia io che Lucas abbiamo un udito più che buono. Lucas però mi precede: gli assesta un pugno nelle costole.
Quello barcolla leggermente, poi afferma – Siete fortunati che voglio fare bella figura con la signorina. Io vado, ci si vede in giro ragazzi. – si avvicina a Lavinia per salutarla e poi sale sulla sua moto nera come la pece ed esce dal parcheggio. Lurido verme, non posso permettergli di sfruttare Lavinia. Io e Lucas ci guardiamo negli occhi e, come se fossimo telepatici, andiamo spediti dalle ragazze.
- Dai, vi accompagno a casa, salite in macchina. – dico aprendo lo sportello anteriore della BMW. Lavinia ci si fionda dentro, forse per non guardarmi in faccia.
Chiudo lo sportello e salgo al mio posto. Quando sono sicuro che siano saliti tutti, accendo il motore. Accompagno prima Lucas e Brooke, poi Lavinia.

Arrivati davanti al suo portone, le blocco lo sportello per non farla scendere.
- Ehi, guardami negli occhi. Voglio chiarire questa cosa prima che tu te ne vada a Roma. – le dico, cercando di guardarla negli occhi. Lei abbassa lo sguardo e mi evita.
Sbuffo e le prendo il mento con due dita, non troppo forte per non farla male, ma in modo che non possa abbassare la testa.
- Mi dispiace. Scusa. Non avrei dovuto farlo, lo so. Ma quando si tratta di te, il mio cervello va a farsi fottere e agisco solo seguendo il mio istinto e i miei sentimenti. E’ vero, c’è modo e modo per fare le cose, ma non potevo rischiare che quella piovra ti abbindolasse con i suoi trucchetti e che ti conquistasse. L’ho fatto per proteggerti. Chris non è il santarello che vuole farti credere. Detto questo, ripeto, mi dispiace. Non volevo che finisse così la serata.
Lavinia mi guarda. So che vorrebbe tanto poter fulminarmi con gli occhi, lo vedo dalla sua espressione. Mi lancia un’altra occhiataccia e poi mi abbraccia.
Cosa? Mi abbraccia?
- In questo momento dovrei ucciderti, ma non ce la faccio a stare arrabbiata con te. Non prima della gita. In fondo l’hai fatto per me, no? – afferma, poi allenta la stretta e ritorna a guardarmi.
Quanto la posso adorare? Quanto?
- Un avviso: la prossima volta non stare sotto al tavolo. Non ti sei annoiato? – ride. La sua risata è cristallina come sempre e mi infonde calma.
- Un po’. Per fortuna c’era quel cagnolino ogni tanto. Poi che fine ha fatto? – chiedo, preoccupato. Se è ancora in giro per colpa di Chris, lo ammazzo sul serio.
- Prima di pagare l’abbiamo visto scodinzolare vicino a una coppietta che poi l’ha raccolto da terra. L’hanno chiamato anche per nome, mi sa .. Benji, si doveva chiamarsi Benji. – afferma, abbastanza convinta.
Io sorrido – Adesso è ora che tu torni a casa, domani devi preparare le valigie. Ho sbloccato lo sportello, puoi uscire tranquillamente.
Lavinia apre lo sportello, fa per scendere ma prima si gira verso di me. Devo avere una faccia sconvolta, me lo sento.
Mi da un bacio a stampo e poi esce velocemente dalla macchina. Solo quando ha aperto il portone ed è entrata mi allontano e mi avvio verso casa.
Quella non è una ragazza normale. E’ la mia Lavinia, e farò di tutto per non lasciarmela scappare.

* * *
Beh, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! :) Adesso arriverà il momento di raccontare la gita, ci saranno tantissime sorprese, la nostra Lavinia non può stare tranquilla un momento, poverina xD
Ringrazio tutte le persone che mi seguono e che mi recensiscono. Siete voi che mi spingete a continuare a scrivere, sul serio.
Un bacione, Clau2929
  
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