Vita da Hostess
“Visto?
Siamo arrivate in tempo!”
“Sì, ma
visti i miei standard, non ci avrei mai sperato!”
Miyu
schioccò un bacio di ringraziamento sulla guancia a Christine, la sua ancora di
salvezza.
L’aeroporto
si ergeva in tutta la sua grandezza in quel caldo cielo di fine agosto. Miyu
sospirò, timorosa, prima di raccogliere ogni infima briciola di coraggio nel
proprio corpo e scendere dalla vettura. Christine parcheggiò, inventando una
strana manovra.
“Chris, ma cosa parcheggi a fare? Pagherai
inutilmente un mucchio di soldi!” la criticò la bionda, arrancando a fatica su
quei maledetti tacchi.
“Sarà
meglio che ti ci abitui”rispose l’altra, riferendosi all’impacciata camminata
di Miyu “Quanto al parcheggio, devo assolutamente lasciare la macchina qui!In
un weekend potrebbero, anzi, me la ruberebbero senza ombra di dubbio!”
“Weekend?”
Miyu
non riusciva a capire. “Scusami, ma
non…Dove diavolo andrai, questo weekend?!”
Christine
estrasse flemmatica due valigie dal bagagliaio della sua nuova automobile. Una
era di Miyu, ma l’altra?
“Credi
davvero che ti lascerei partire sola?” sorrise.
Aveva
voluto fare una sorpresa a Miyu…Vedendola così inesperta, non aveva potuto fare
a meno di chiedere di poterla accompagnare in quel suo primo viaggio
intercontinentale!
Un sorriso radioso si dipinse sul volto esterrefatto di Miyu. “Davvero,
Chris?!Partiremo insieme!!!E perché non me l’hai detto subito?”
Miyu
stritolò la sua amica in un abbraccio, che rispose soffocata: “Volevo farti una
piccola sorpresa…”
“Che
piacevole pensiero!Almeno non capito con quell’antipatica di Ashley!”
“Sì,
ma se non ci sbrighiamo arriveremo tardi!”la redarguì Christine, scivolando
dalla stretta.
“Oh,
cavoli!!”
Era
quello uno dei “peggiori”problemi di Miyu. Avere troppi problemi per la testa…decisamente
non faceva per lei! Non che fosse ottusa, semplicemente Miyu veniva presa
facilmente dall’entusiasmo e stentava a mantenere i piedi per terra.
Le due
avanzarono velocemente verso il Logan International Airport, per quanto
velocemente permettessero i tacchi.
“Targhetta
per valigia,presa!Divisa…eccola!Oddio,ma dove siamo dirette??”
“Miyu,calmati!Hai idea di quante persone hanno paura a viaggiare in aereo?Tu
sei un’hostess:devi tranquillizzare le persone,non agitarle!”
La strigliata di Christine sortì l’effetto sperato. Miyu sospirò,portandosi una
mano al cuore che batteva decisamente troppo veloce. “D’accordo,hai
ragione…Resta il fatto che non mi ricordo la destinazione!”
“Tu
sei un caso clinico…Dobbiamo arrivare a Tokyo,ricordi?Con scalo a San Francisco,dove
non ci sostituiranno,visto che è ancora periodo festivo!” spiegò paziente
Christine.
“T-tokyo?”balbettò
Miyu,fermandosi nella sua corsa frenetica verso l’aereo.
“Altro
motivo per cui ho deciso di venire con te.”chiarì l’amica, sistemandosi i
capelli in una coda. “So bene che tornare a casa forse non ti fa più effetto,ma
volevo esserne sicura…”
Tornare
a casa…Eppure, non la sconvolgeva più di tanto. In fin dei conti,i suoi si
erano trasferiti in America,portandola con sé,molto tempo prima…E via via le
visite transatlantiche si erano fatte più sporadiche, fino a scomparire del
tutto.
“Ricapitoliamo!La
signorina Hanakomachi si occuperà dell’accoglienza a bordo e di spiegare la
sicurezza a bordo;voi uomini delle cibarie!”
I
quattro assistenti di volo erano sull’aereo,di fronte al “comandante”,il pilota
Nagaka. Miyu ricordava perfettamente quanto il signor Nagaka l’avesse
ostacolata durante i suoi studi,definendola “elegante e sinuosa quanto un
elefante”,e che non la voleva promuovere…Infine,la sfida l’aveva vinta
lei,diventando un’ hostess a tutti gli effetti,ma certo compiere il primo volo
importante con lui non auspicava nulla di buono. Oltre a lei e Christine,erano
stati scelti due stewart,Alex e Sean,che le erano molto simpatici.
“E
io,signore?”gli chiese,dal momento che lui l’aveva palesemente scartata.
“Oh,Kozuki,ci
sei anche tu!Sei così magra da essere quasi…invisibile!”riconobbe sadico.
“Vediamo…Mi dispiace,ma tutte le mansioni importanti sono state assegnate…”
“Ma…”
“Oh,restano
i bagni da pulire!”
“Cosa?!Il
mio primo volo,e devo pulire i bagni?!”esclamò incredula,scatenando le risate
dei suoi tre colleghi. Christine le mise una mano sulla spalla,invitandola alla
calma.
“Accontentati,carina,non
puoi certo pretendere che io ti faccia fare cose importanti…Devi ancora
dimostrarmi tanto…Bah,questi mollaccioni dei miei colleghi che non conoscono
più il significato della parola sacrificio!”
Zoppicando
e borbottando tra sé, il comandante si allontanò nella cabina dei
piloti,chiedendo il permesso di decollare.
Una
sconsolata Miyu si appoggiò alla parete da cui poi si accedeva ai
servizi,osservando il lavoro dei suoi colleghi. Christine,calma e bellissima,
diede chiarissime spiegazioni su come utilizzare le misure di sicurezza,mentre
l’odiato comandante diede il benvenuto ai propri passeggeri in diverse lingue.
Dopo
una mezz’oretta,Alex e Sean incominciarono a passare col carrello delle
vivande,per chi volesse concedersi qualche snack.
“Tutto
bene?”chiese Christine, bevendo un sorso d’acqua.
“I
problemi inizieranno quando qualcuno dovrà andare in bagno…” osservò caustica
Miyu.
“Dai,è
solo l’inizio…vedrai che già a San Francisco andrà meglio.”
“Spero.”
“Cambieremo comandante!”
Il viso di Miyu si illuminò. “Bene!Questo vuol dire che devo sopportare solo
questo viaggio…Capirai,sono solo quelle quattro-cinque ore…”Miyu ripiombò nello
sconforto totale,provocando i sorrisi di sincera solidarietà di Christine.
Kanata
si accomodò al proprio posto,21b,riponendo nell’apposito spazio il suo bagaglio
a mano.
“Mi scusi,è questo il posto 25a?”
Una
ragazza dai morbidi boccoli castani gli rivolse la parola,sorridendo. Con suo
sommo dispiacere,Kanata si trovò costretto a rispondere negativamente.
Vedendo poi che la ragazza raggiungeva il suo posto in compagnia di un uomo,non
si giudicò poi così sfortunato:avrebbe almeno evitato ogni scenata di gelosia.
Stiracchiandosi,Kanata
aspettò pazientemente di vedere quali passeggeri avrebbe avuto al suo fianco
durante l’attraversamento degli States. Sgranò gli occhi quando due arzille
vecchiette in bermuda si accomodarono rispettivamente ai sedili 21a e 21c. Ciò
voleva dire che lui si trovava in mezzo a due adorabili ultrasettantenni…
“Caro,potresti
passare alla mia amica Meryl questo?”
Una
delle due gli passò un thermos pieno di the alla pesca,che lui gentilmente girò
all’altra signora.
“Oh,grazie,giovanotto!
Io sono Meryl…”
“Ed io Mary!”si presentò l’altra,stringendogli energicamente la mano.
-Hanno
anche un nome molto simile…- pensò sconcertato Kanata.
Le due
gli riempirono la testa di nozioni sul volo degli uccelli- Meryl,o Mary,infatti,era
seduta vicino al finestrino- e gli insegnarono che poteva riconoscere un
acquazzone imminente proprio dal volo degli uccelli. Pur trovando interessanti
alcune conoscenze, Kanata non voleva sapere vita,morte e miracoli dei defunti
mariti delle due…né le opere dei figli o le speranze che riponevano nei loro
nipotini,famosi uomini del domani.
“E
poi,devi sapere,mio figlio è un famoso ricercatore…”
“…mentre mia figlia è una grande biologa marina!”
Sembravano
complementari,quelle due…chissà quanto dovevano essere sole.
“Scusate,volete
gli auricolari per ascoltare il film che vi proporremo tra poco?”
Un’hostess,sicuramente
non un’americana pura,dai lunghi capelli rossi raccolti,gli rivolse la parola.
Inizialmente non capì la domanda,intronato com’era dalle chiacchiere di Meryl e
Mary,poi annuì.
Le due
signore non si offesero più di tanto,dal momento che la ritenevano una mossa
per ingraziarsi l’hostess,davvero molto carina. Kanata,infilatosi le cuffie
nelle orecchie,poté finalmente dedicarsi alla visione del film.
Purtroppo
per lui,era uno di quei film adatti alle ragazze,o comunque prettamente ad un
pubblico femminile -infatti le due adorabili signore avevano le lacrime agli
occhi-…Certamente non idoneo ad un ragazzo in crisi con la propria fidanzata.
Trovando
proprio assurdo continuare oltre,si diresse in bagno. Almeno lì sarebbe stato
solo con se stesso.
Un’altra
hostess dai lunghi capelli biondi era accovacciata per terra,impedendo
l’accesso alla toilette. Era intenta a pulire il vomito di un bambino
giapponese,che non la smetteva di frignare. Lui detestava i bambini;facevano
troppo chiasso.
Aspettò
pazientemente per un po’,senza dire nulla,quando poi si accorse che si vedevano
le mutandine dell’hostess malcapitata.
Schiarendosi
la voce per attirare la sua attenzione,Kanata volle informarla: “Non vorrei
sembrare scortese,ma…ti si vedono le mutandine.”
La
ragazza scattò in piedi,rossa per lo sforzo e per la vergogna,rivelando una fisionomia
giapponese e due splendidi occhi verdi.
Si
guardarono a lungo,poi lei lo ringraziò per l’informazione,schiumante di
rabbia.
“Grazie
mille.”
“Prego. Comunque,dovresti rinnovare un po’ il guardaroba,non sei mica una
liceale!”
“Non
credo siano affari vostri,signor…”
“Saionji. Kanata Saionji.”
“Perfetto.
Signor Saionji…La prego di limitarsi ad interpellarmi solo per questioni che
riguardino solamente il suo viaggio in aereo,grazie.”
Con un sorriso forzato,lei continuò il proprio lavoro. Incominciando a
irritarsi,Kanata le disse: “Dovrei passare per bisogni corporali,si può?”
Senza
aspettare una risposta,Kanata la oltrepassò.
“Non
adesso!!”strillò lei. “Ho appena lavato!”
Spalancando
la porta del WC adirata, la ragazza si trovò di fronte ad un Kanata praticamente
nudo.
“VATTENE,MANIACA!!”le
ingiunse lui,sbraitando a più non posso.
Miyu
richiuse la porta,il cuore che le balzava in gola non poté sopportare anche la
vista del comandante Nagaka che le gridava contro un solenne predicozzo. Non
era giusto,si era comportata bene finora…Il pilota aspettava soltanto una sua
inadempienza.
Scoccando
un’occhiata furibonda a quello stupido passeggero castano,Miyu continuò il suo
lavoro,come se niente fosse.
“Ah,non
lo sopporto!!”
San Francisco,International Airport.
“Chi,il
comandante o quel ragazzo?”
“Entrambi!!”
Miyu,scuotendo
la capigliatura, sentì montare la rabbia dentro di sé. Cinque ore passate
sull’aereo a pulire un bagno,e poi? Uno stupido ragazzino aveva mandato a monte
tutto! Che imbarazzo, per di più!
“Comunque,calmati…Nel prossimo volo,sicuramente non ci sarà Nagaka! Quel
ragazzo,non lo so,anche se devi ammettere che non era male!”rifletté
Christine,continuando a portare il trolley.
“Chris!Da
che parte stai?!”
“Su,era una semplice osservazione!”
“Ad ogni
modo…Non è proprio come me l’aspettavo,un volo intercontinentale…”
“Al momento hai solo attraversato l’America! Dovrai vedere quando arriveremo a
Tokyo…”
“Già…Chris,chissà se…”
“Non ci pensare.”L’ammonì lei. “Per favore.”
Miyu sorrise; Christine aveva capito subito che cosa volesse dire…
“Andiamo,ché
la coincidenza per Tokyo sta partendo!”
Kanata
si era congedato dalle due signore,che l’avevano stritolato in un abbraccio,con
la promessa di farsi sentire e col ringraziamento di aver sentito due povere vecchine
sole. Sorridendo,era sceso dall’aereo,non prima di aver rivolto un’ultima
occhiata a quelle due strane hostess. Un po’ gli dispiaceva di aver messo nei
guai la bionda,ma se l’era cercata!
Ora si
trattava di prendere l’aereo per Tokyo…
Un
compagno di viaggio meglio dell’altro,si ritrovò a pensare divertito.
Una
volta salito sull’aereo per Tokyo,gli era toccato il posto vicino al finestrino
ed accanto un narcolettico. Avevano iniziato a conversare educatamente,quando
lui si era appisolato nel bel mezzo del discorso.
Almeno
non sarebbe stato loquace…
Il
comandante li accolse caloroso,mentre la stessa identica hostess dai capelli
rossi spiegava la sicurezza a bordo. Diamine…ciò comportava anche la presenza
dell’altra?
La
risposta non tardò ad arrivare:Miyu,assieme ad un altro stewart,Lee,passò col
carrello delle bevande e con i cestini del pranzo.
A
volte una coincidenza può sembrare un miracolo,ma nessuno dei due,quando i loro
sguardi si incrociarono,la pensò così;per Miyu era un beffardo gioco del destino,per
Kanata,la prova che la sfortuna esiste eccome.
“Vuole
qualcosa?”chiese l’hostess il più cortesemente possibile.
“Aranciata,grazie.”rispose
lui,con lo stesso tono affettato.
Cercando
di scavalcare l’uomo che Kanata aveva al suo fianco,i tacchi di Miyu le
giocarono un brutto scherzo,e parte del liquido arancione colò sulla maglietta
di Kanata.
“Mi
scusi…Non volevo,davvero.”
“Non fa niente,andrò a smacchiarmi in bagno.”
‘In bagno’ fu notevolmente rimarcato dal tono accusatorio del ragazzo,fortemente
contrariato e propenso a pensare che non fosse solo un caso.
Miyu
continuò il suo giro,ritenendo che quel Saionji aveva semplicemente ottenuto
pan per focaccia.
“Miyu,se
fossi in te io andrei a scusarmi.”
“Ma non l’ho fatto apposta!”
Miyu
aveva concluso il primo giro ed era tornata nella cabina,vicino a
Christine,che,in quanto voce della sua coscienza,la stava convincendo ad un
atto di rimorso.
“Ne
sono certa,ma non sono io quella che devi convincere!”
“Ma per quale ragione dovrei convincere lui?”
“Andiamo,perché
rovinarti il viaggio?Metti da parte l’orgoglio!”
“E va bene…”ammise sconfitta Miyu.
Miyu
si guardò bene dall’aprire di nuovo la porta,così attese di fronte al bagno.
Ora che si trovava lì,trovava insensato il suo gesto. Non doveva dare spiegazioni
a nessuno,perché mai proprio a quel ragazzo?
Kanata
uscì dal WC, andando a sbattere contro un fianco della ragazza,che si lasciò
sfuggire un mugugno soffocato.
“Oh,mi
scusi…Ah,sei tu. Allora fa niente.”
Tralasciando
la manifesta maleducazione, Miyu rispose: “Volevo scusarmi per prima. È stato
solo un increscioso incidente.”
“Scuse accettate.” Convenne Kanata,facendo per andarsene.
“Ehi!
Le vorrei anch’io le scuse!”esclamò Miyu,per niente contrita.
“Per
cosa?”
“Bè,non mi hai fatto fare una bella figura prima,lo sai?”
“Ah,sì…d’accordo,scusami.”
“Scuse benaccette.”
I due
rimasero in silenzio per un po’,ingaggiando una dura lotta di sguardi. Entrambi
avevano ceduto solo nominalmente.
“Oh,ti
chiami Miyu Kozuki.” Kanata lesse il piccolo cartellino sulla sua divisa.
“Questo
significa che non sei del tutto americana.”
“Nemmeno tu”replicò prontamente lei “Hai detto di chiamarti Kanata Saionji.”
“Esatto,ti ricordi?”
“Ho buona memoria.” Riprese sarcastica. “Quindi tornerai a casa,dalla tua
famiglia?”chiese,ma probabilmente era una domanda più rivolta a se stessa.
“Non
proprio. Tu?”
“Non proprio.”sorrise.
“Credi
sia normale che ci ritroviamo un’altra volta in bagno,e che ci siamo conosciuti
qui?”le domandò lui,preso da un’improvvisa voglia di saperne di più sul suo
conto, magari solo dettata da un impercettibile senso di colpa.
“Ah,no.
Ma io non andrei in giro a raccontare che hai conosciuto un’hostess in
bagno…Come dire,sarebbe un po’… singolare ,ecco. “
Kanata
pensò che avrebbe avuto ben altri problemi da risolvere,altroché!
“Bah,non
c’è più religione,persino le tresche in bagno…”
L’uomo
che sedeva vicino a Kanata, improvvisamente quanto inaspettatamente sveglio,li
guardò bieco,avvicinandosi alla porta del WC. “Per di più,con un’hostess.
Questi giovani…!”
Miyu
lo guardò sconcertata. Figurarsi se…se era un appuntamento,quello!Per di
più,con quel ragazzo che era così strano!
Kanata
ringraziò la sua solita fortuna,così tempestiva nel fargli accorgere delle
figuracce.
“Devo
tornare in cabina. Se ha bisogno di me, basterà che mi chiami. Accorreremo
subito… io o uno dei miei colleghi. Grazie ancora per averci scelto come
compagnia.”
Miyu fece un inchino formale,tornando alla sobrietà dei modi e dei toni
adeguati per un’hostess.
Avrebbe
sortito un ottimo effetto professionale ,se poi non fosse inciampata in quei
maledetti tacchi.
Kanata
osservò la scena,sorridendo in modo non troppo evidente. Ma quant’era
imbranata,quella? Decise di tornare al proprio posto,anche per non fornire al
vicino motivi di gossip. Mancava poco ad arrivare a Tokyo…Lanciò una fugace
occhiata all’orologio. Akira si era sicuramente svegliata.
Salve genteeeeeeeeeeeeee! Lo so,sono scomparsa per molto
tempo…=°°°( Imputate pure tutta la colpa all’ultimo periodo di scuola e al
fatto di essere stata costretta a passare gran parte della mia estate in un
paesino sperduto pugliese,dove a sì e no arriva la posta…XD Rieccomi col
secondo capitolo…Viaggio movimentato,che ne dite? Il bello è che nel prossimo
Kanata rivedrà suo padre,nonché Santa!^^ Mentre Miyu e Christine…starete a
vedere! Ora che ci penso,però…devo trovare un modo per far comparire
Lou!Mmm…Mmm…Vabbè,decideremo più in là! Ringrazio Fedina,Kogarashi,kari&tk4ever,michi88,non so come
chiamarmi,Ferula_91,Lisa Lawer,Pera11,Carillon,Jules e DenaDena che con le
loro recensioni mi hanno spronata ad andare avanti!^-^ Je vous remercie
beaucoup!(scusate,ma la vacanza studio a Paris si fa sentire!XD) Alla
prossima,e spero vivamente che non sia fra mesi!!
HikariKanna