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Autore: Elendil bianco2    05/01/2013    0 recensioni
Il mago Elendil salverà il villaggio di Elder o lo lascierà in balia dei demoni? Il Brano racconta di un giovane ragazzo che vive con sua madre in un villaggio sperduto in tempi sconosciuti e lì scopre di essere un potente mago e il suo destino è quello di liberare il villaggio c dintorni dai demoni che infestano i boschi
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
 
 
Magico mistero
 
 
 
La luce dell'alba coccolò il viso di Elendil svegliandolo dolcemente.
 
Elendil si alzò dal letto ,aprì l'armadio e cercò dei vestiti adatti .
 
Si mise i soliti abiti , camicia bianca gilè di pelle pantaloni di pelle e scarpe nere.
 
Stranamente, nell'armadio, c'era un fodero con una spada strana.
 
Estrasse l'arma e vide che era molto affilata tanto che si graffiò l'indice.
 
Rinfoderò la spada e l'attaccò al passante della cintura.
 
A colazione c'era poco da mangiare ma a lui bastò.
 
Finito di mangiare , andò a lavarsi il viso, il quale lavò in cinque minuti come se stesse andando di fretta.
 
Uscì di casa per fare una passeggiata lasciando alla madre un biglietto con scritto che tornava tardi.
 
Elendil voleva andare in fondo a questa storia ,voleva avventurarsi nel Bosco di Elder .
 
Ma invece che raggirare la foresta , in modo furtivo, si diresse proprio dal sentiero il quale passava al
 
centro del bosco , quindi, era pericoloso.
 
Iniziò la sua avventura, si inoltrò nel bosco seguendo la strada e si guardò intorno con molto timore.
 
Il bosco anche se pericoloso era molto bello, i raggi del sole attraversavano le foglie proiettando ombra e raggi
 
Perpetui ,al fianco sinistro correva anche un muro di pietre alto un metro, molto basso.
 
Mentre camminava sentì dei rami spezzarsi come se qualcosa stesse arrivando da lui di fretta, si voltò e vide
 
 due creature come teli neri che fluttuavano e emanavano una energia nera e possente.
 
Iniziò a correre a correre il più velocemente possibile ma non serviva a molto, i demoni  erano molto veloci.
 
Elendil mentre scappava si rese conto di come stava respirando affannosamente e del suo cuore che batteva
 
all'impazzata.
 
Pensò di non farcela ma quando si accorse del muretto e oltre il campo, un bosco, in lui si risvegliò
 
una piccola speranza.
 
Così deviò il suo percorso scavalcò il muretto con facilità e corse per tutto il campo con gli stivali di pelle
 
ricoperti di terra.
 
Attraversato il campo si inoltrò precipitosamente nel bosco e si nascose nell'ombra di una delle grandi e
 
splendide querce.
 
Dalla custodia sguainò la spada che emise un sibilo acuto.
 
In ansia attese che le malvagie creature che lo inseguivano passassero di lì in modo da tendere una perfetta
 
imboscata, ma, quando le creature si addentrarono nel bosco, si fermò sentendo una voce bassa ma potente
 
 
 
che pronunciò delle parole incantate:” Galad erien sis!”.
 
Nell'istante in cui le parole furono pronunciate, gli alberi afferrarono i demoni e li stritolarono forte finché
 
non scomparvero lasciando al loro posto solo un'aura nera e cupa scatenando il sollievo in Elendil e soprattutto
 
la sua curiosità.
 
Nella sua testa regnava il caos e la confusione. Si poneva tante domande a cui non sapeva dare una risposta
 
Chi aveva fatto quell' incantesimo? Era buono o cattivo costui? Perché l'aveva salvato e cosa voleva da lui?
 
Ben presto le sue domande ebbero una risposta.
 
Un vento proveniente dal fondo del bosco lo rinfrescò e dal nulla spuntò un anziano signore intorno ai
 
sessantanni con una tunica verde e uno scettro bianco di radici bianche intrecciate che finivano ad attorcigliare
 
una sfera di vetro.
 
Elendil rimise la spada al suo posto nella custodia e con voce tenue chiese all'anziano:
 
“ Quali sono le tue intenzioni?? Chi sei?? Mostrati!”
 
Il vecchio rispose “Non voglio farti del male .......... e comunque sono un mago molto potente anche se
 
vecchio,Galadren……questo è il mio nome”.
 
Elendil pensò  “mago??”
 
Il mago continuò “ Ti sembrerà scioccante ma sei uno……uno stregone!E io sono il tuo maestro”
 
Elendil disse “ Mago?? è uno scherzo? è impossibile”
 
“Va bene se non ci vuoi credere non crederci, ma sappi il potere e nelle tue mani ,la magia sei tuuuu
 
Il mago si dileguò pian paino diventando sempre più trasparente fin ché non scomparve completamente.
 
Elendil si alzò dal letto facendo cadere il cuscino per terra. Confuso afferrò il cuscino e lo ripose sulle lenzuola
 
sussurrando
 
“ Che sogno strano”
 
Si guardo le mani e vide brillare le cicatrice con una luce che divenne sempre più debole fino a dileguarsi
 
completamente.
 
Egli sconvolto da ciò che aveva visto pensò “Cosa è successo??”
 
 
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Angolo del’ autore
 
vi è piaciuto questo capitolo????  Io spero di si e spero che facciate buone recensioni sulla mia storia….
 
 
Ciao!
 
 
 
  
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