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Autore: AleCarrots    05/01/2013    2 recensioni
Un amore che nasce durante l'estate, dove si è più spensierati e contenti, a chi non è mai capitato? Bene, io lo sto vivendo, per quanto "vivendo" possa essere il termine esatto, con.. leggete, lo scoprirete.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Sono Ale, e quest'estate il mio sogno si avvera.. Qual'è il mio sogno? Beh, è semplice, andare a Londra. Quest'estate, visti i miei miglioramenti a scuola grazie all'esame ben passato, i miei mi hanno regalato una vacanza a Londra, in una famiglia di origini italiane che mi ospiterà per un'estate intera. Loro figlia verrà qui in Italia, nella mia famiglia.. Bene, la settimana prossima parto, e ho solo sette giorni per salutare i miei amici, la mia stanza, le mie abitudini, per poi ritrovarli dopo tre mesi. Da premettere che io adoro lo stile inglese, in tutto e per tutto. Non vedo l'ora di partire. 
Ho solo qualche giorno per godermi il bellissimo mare siciliano, il caldo.. lì mi ritroverò senza un mare al di sotto dei 15 gradi, e con una temperatura non superiore ai 10 gradi. Ma se per far avverare il mio sogno devo stare al freddo, lo faccio più che volentieri. 
Il mio migliore amico di chiama Luigi, ma io lo chiamo Louis perchè mi piace di più, e poi è inglese! Lui è il classico migliore amico, protettivo, dolce, allegro, poi per me c'è sempre in qualsiasi periodo, durante tutto il mese. Semplicemente lo adoro. 
La mia migliore amica si chiama Manola, ci vediamo ogni giorno e ogni giorno parliamo, studiamo, mangiamo, facciamo tutto ciò che ci viene più naturale. E' una ragazza bellissima, e lei sarà quella che mi mancherà di più quando sarò via.
Così, passo questi giorni con loro, noi si che siamo un gruppo, siamo uniti, ci vogliamo bene, ci prendiamo in giro, diciamo che questa si può definire un'amicizia..

Mi ritrovo in aereo porto, con le lacrime. Guardo i miei amici e i miei genitori e non vorrei davvero lasciarli, ma nel frattempo ripasso il cognome della famiglia che verrà a prendermi dopo due ore di volo, e mi rallegro. E' come quando si sente caldo e freddo allo stesso tempo, una sensazione strana, orribile. 
Immersa nei miei pensieri, non mi rendo conto di quanti passi avevo già fatto, e mi ritrovai in fila per il biglietto.. Saluto con la mano verso quelle facce così familiari che avrei rivisto a settembre, e m'incammino verso il tunnel che portava all'aereo.
Cerco il mio posto, tutta esaltata, non sapevo accanto a chi sarei capitata, così rivedo il mio biglietto, controllo il numero, e mi siedo tra i due sedili. Passano due bei ragazzi e per un attimo sperai che fossero loro la mia compagnia per il viaggio.. ma passarono avanti. Alla fine, mi ritrovai tra due anziani signori che ronfavano tutti il tempo. 

Finalmente a terra, tutto il mio corpo si rilassò al contatto con la terra sotto i piedi.. Cerco con uno sguardo svelto a tutti i cartelli e ad i rispettivi accompagnatori. Malik, Malik, Malik.... MALIK, ECCOLO! 
Cerco di dire nel modo più tranquillo che ci possa essere "Buona sera signor Malik".
Lui, probabilmente, vorrebbe azzeccare il mio nome al primo tentativo, almeno a giudicare dalla sua faccia, e poi aggiunge "Alessia, giusto?" 
Io confermo con un cenno, lui mi prende le valige e arriviamo alla macchina. Lì parliamo del viaggio confortevole, dei miei attivi compagni, e di quello che mi avrebbe riservato Londra.. Arrivati a casa, la signora Malik si alza dalla sedia, mi guarda, dice qualcosa in inglese, e poi parla con il suo italiano inglesizzato, è bellissimo l'accento "Alessia, che meraviglia! Com'è andato il viaggio? Bene? Sai che qui non c'è mare, giusto? Hai telefonato a mamma e papà? Che mi racconti dell'Italia? L'Inghilterra può essere molto devoto al turismo, perchè a parte quello, siamo nello schifo!! Vieni qua, levati la giacca, ti porto una tazza di tè?" 
La blocco dicendo "Una domanda alla volta, please? Sono ferma a com'è andata il viaggio, e comunque è andato benissimo". Lei mi guarda con un aria consapevole, forse si è resa conto di avere esagerato un po'.. "Avremo modo di conoscerci meglio, ora tieni, questa è la stanza di Juliet, il suo computer, i suoi cassetti, fai come se fossi a casa tua, sistemati. Ah ricorda che ceniamo alle 18:00, perciò non fare tardi, a dopo". Nemmeno il tempo di aprire il computer, di entrare su Skype e di vedere chi è online, che mi arriva una chiamata da Louis98, accetto subito, e vedo che sono tutti a casa mia.. parliamo un po', poi vedo che è tardi e chiudo. Vado a mangiare, ci presentiamo come si deve.. Io sono affidata a Trisha e Yaser, sono molto dolci. 
Dopo la cena, chiedo scusa, e vado subito a letto, sono stanchissima, chissà cosa avrei fatto domani, ero emozionatissima, ero a Londra.
  
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