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Autore: beth97    06/01/2013    0 recensioni
ciao a tutti sono Beth e questa è la mia prima fanfiction sui fantastici One Direction...
sono una loro grandissima fan e mi hanno diciamo "cambiata"... questo cambiamento avverrà anche alla protagonista Charlotte una ragazza altezzosa e sgarbata che non ha mai provato il vero amore nella sua vita.. i ragazzi le faranno provare diverse e nuove emozioni con episodi divertenti e con le loro splendidi voci.. spero di aver solleticato la vostra curiosità :) baci B.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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scusate per il colossale ritardo ma avevo perso l'ispirazione spero che vi piaccia B.

La pioggia bagnava piano il finestrino della BMW nera che mi stava accompagnando a scuola. I miei fratelli sedevano affianco a me, Nate si era addormentato contro l’altro finestrino invece Maggie continuava a canticchiare
“Let’s go crazy crazy crazy till we see the sun
I know we only met but let’s pretend it’s love
And never never never stop for anyone
Tonight let’s get some
And live while we’re young
And live while we’re young
Tonight let’s get some
La nuova canzoncina dei One Direction, era orecchiabile e il testo aveva abbastanza senso almeno per me.
Mi stavo preparando psicologicamente quando qualcosa vibrò nella mia tasca. Estrassi il cellulare e lessi uno dei tanti messaggi che Styles mi aveva mandato e a cui io non avevo risposto. Rimisi il cellulare in tasca mentre ci avvicinavamo al grande edificio in pietra marrone, ovviamente pioveva.
“OMG!! Sembra di essere in una favola..” le parole di Maggie fecero sbuffare Nate che si stava dirigendo all’entrata della scuola.
Uno dei guardiani dietro di noi portava i nostri bagagli.
Nel portico della scuola sedeva una ragazza i capelli a caschetto ossigenati teneva in mano il cellulare assorta nei suoi pensieri.
Rivederla dopo quasi tre mesi faceva effetto.
“Ciao Stronzaaa!!” le dissi buttandomi alle sue spalle e baciandole le guance.
“Oddio Chérie allontanati chissà cosa hai messo in bocca durante tutta questa estate.. Peni su peni..” la mia migliore amica mi abbracciò e mi diede due baci sulle guance.
“Che schifo Chérie! Dopo lavati le guance.. sai Izzy la sborra la ingoia..” sorrise Nate. Nate e Izzy erano trombamici e si divertivano a prendersi per il culo a vicenda. Sulla soglia dell’atrio Maggie ci guardava straniti come se non sapesse che noi usavamo quel linguaggio scurrile. Lei era ancora nell’età degli unicorni rosa e pensava che tutti le sarebbero stati amici solo perché era simpatica; ma non sapeva che in quella scuola per essere qualcuno dovevi farti valere.
La stronza della vicepreside ci passò di fianco e disse con il suo accento tedesco “Che dispiacere godere anche quest’anno della sua presenza Miss Spencer.”
“Che gran piacere rivederla ancora viva Miss Brown.” La vicepreside mi lanciò uno sguardo assassino e se ne andò.
 
La mia camera era singola per mia fortuna ma si trovava all’ultimo piano e ovviamente l’ascensore era inesistente. Mi voltai verso lo specchio e cercai di entrare nella parte. Lì ero la più bella e la più sfacciata. Indossai la divisa lasciando alcuni bottoni della camicetta slacciati. La gonna che a molte ragazze arrivava alle ginocchia a me arrivava a metà coscia. Acconcia i miei capelli ad arte mi truccai con un po’ di rossetto rosso sangue e ero pronta. Quella sera ci sarebbe stata la cerimonia di apertura nell’auditorium e la cena nella mensa.
Uscii dalla mia stanza e mi diressi per quei lunghi corridoi che conoscevo a memoria. Ero quasi arrivata vicino alla biblioteca quando sentii qualcuno che emetteva dei gemiti post-orgasmo.
Mi nascosi dietro una colonna e notai che in fondo al corridoio una ragazza stava inginocchiata davanti a un tipo che godeva come un maiale con la testa poggiata al muro. Nell’oscurità notai che la ragazza indossava un braccialetto in cui risaltava una lettera “A”.
Non era la prima volta che assistevo a una scene del genere ma potevano aspettare l’inizio delle lezioni almeno.
Intravidi delle ombre nel corridoio adiacente, mi scostai dal mio rifugio e andai verso il corridoio dove cinque ragazzi guardavano arrapati la scena.
“Alcuni studi hanno provato che alcuni uomini preferiscono guardare scene di sesso invece che farlo” dissi ai cinque che si svegliarono e imbarazzati si voltarono verso di me.
Oh Mio Dio! I One Direction mi fissavano stupefatti forse per il fatto di trovarsi davanti una ragazza o per il fatto che quella ragazza fossi io.
Il ragazzo biondo, Niall e quello dai capelli scuri corti, il neo single come l’aveva chiamato Maggie avevano la faccia rosso pomodoro.
“Che cazzo ci fate voi qui?” sussurrai verso i cinque ragazzi per non essere scoperti dalla coppietta del pompino.
“Se avessi letto i miei ultimi messaggi lo sapresti..” mi sorrise Styles.
“Ho lasciato il telefono in camera..” dissi come per scusarmi.
Il ragazzo con la cresta mi girò attorno e disse “E così tu saresti la nuova fiamma di Hazza”
“Io sarei cosa di chi?” chiesi alzando le mie sopracciglia perfette.
“Sarebbe meglio se ci spostassimo..” disse il neo-single, Liam ecco come si chiamava.
“Paura che vi possano appellare come guardoni” dissi sorridendo maliziosamente.
“Anche tu stavi guardando quindi taci!” mi disse Louis sorridendo.
“Mi hanno appellata in modi peggiori” dissi seguendoli fuori dall’edificio. L’aria gelida mi faceva congelare le gambe, Harry se ne accorse e mi offrì la sua giacca io scossi la testa e lui allora se la rimise.
“Allora perché siete qui?” chiesi alle cinque figure che proseguivano senza cagarmi di striscio.
“Non hai proprio letto nessuno dei miei messaggi allora?!” affermò tristemente Harry.
“Siamo qui per studiare..” rispose Niall.
“Mi state prendendo per il culo?! Cioè voi non potete studiare qui avete tutti più di diciotto anni e non potete essere ammessi nel campus” dissi.
“In realtà Harry ne ha diciotto..” mi disse Zayn ammiccando con gli occhi verso il diretto interessato.
“Vogliamo solo acculturarci maggiormente..” disse Liam sorridendomi.
“E in tutte le scuole d’Inghilterra proprio nella mia dovevate capitare?” chiesi arrabbiata.
“E’ anche una delle migliori e delle più costose d’Inghilterra” disse dolcemente Niall con i suoi occhioni blu.
La nostra discussione venne interrotta dall’uscita di un ragazzo. Come ero riuscita a dimenticarmi di lui così in fretta? Era sempre bellissimo ma mentre lo guardavo uscire non sentivo più le farfalle nello stomaco o altri movimenti nel basso ventre. Il mio storico ex alzò la testa verso di me e con la sua solita aria da figlio di puttana disse “Sempre circondata dai cazzi Chérie..” risposi subito “Non è colpa mia se ho avuto la conoscenza di qualcosa che non può essere definito tale”
“Fino all’anno scorso godevi grazie a quel qualcosa, quindi non ci vuole tanto per farti godere puttana”
Harry e Louis intervennero “Ehy non ti puoi permettere di trattarla così! E’ una ragazza le ragazze non si trattano male”.
“Mi spiace frocetti ma io non prenderei le difese di una troia.”
“So difendermi da sola.. E poi come sei caduto in basso… sesso orale nei corridoi?” dissi facendo l’indignata.
“Come se tu non avessi fatto di peggio in quei corridoi!” disse con un sorriso malizioso. Un tempo l’avrei trovato sexy, in quel momento mi faceva schifo.
“Chérie sei stata una brava bocchinara..” ribrezzo.
Dietro al mio ex, Alex, apparve Nate.
“Ripetilo se c’hai le palle..” disse tutto incazzato.
“Nate non giocare coi bambini ti prego.. è quello che vuole lui. Un gioco per il bambino ricordi..” il mio gemello mi guardò negli occhi e annuì.
“Dì qualcos’altro contro Chérie e te lo taglio..” Alex sbuffò e se ne andò.
“Non so come hai fatto a metterti con quel figlio di puttana..” mi disse, poi osservò la mia compagnia. Nate era abituato a vedermi circondato da ragazzi, ma rimase spaesato alla vista di quei ragazzi.
“Siete mica usciti da un poster?” gli chiese spavaldo.
Tutti si misero a ridere, Nate era il mio salvatore. Si voltò e si diresse verso l’auditorium.
“Grazie per quello che avete fatto ma.. non fatelo mai più. So difendermi da sola.” Mi voltai e poi dissi “Sarebbe meglio se faceste finta di non conoscermi… Tutto sembrerà normale e vi farà meno male”
Mi incamminai senza voltarmi sapevo che cosa avevo provocato in loro ansia e forse ribrezzo verso una puttana come mi aveva definito Alex.
 
Mi sedetti in uno dei posti che Izzy aveva tenuto occupati, ai miei lati c’erano Nate che silenzioso corteggiava una delle sue ex e altri ragazzi che si definivano miei “amici” in realtà me ne sbattevo di loro. Le uniche persone a cui tenevo in quella scuola erano sempre state quattro: Izzy la mia migliore amica che aveva cambiato tante acconciature quanti ragazzi, Nate e Dorian le mie due ancore persone con cui non sarei sopravvissuta e Alex, che al momento non rientrava nella lista, sostituito da Maggie che sedeva in prima fila con la ragazza del party del sabato precedente.
Il preside un uomo che conoscevo profondamente grazie alle ore passate nel suo ufficio, attaccò discorso parlando delle solite palle mortali. Capii che aveva nominato i one direction quando le ragazzine delle prime classi iniziarono a gridare.
Una di queste in prima fila alzò la mano e al braccio brillò un braccialetto con una piccola “A”.
Il preside le diede la parola e la ragazza si alzò, riconobbi subito la piccola Anne fan dei one direction nuova pompinara alla Charterhouse.
“I ragazzi che classi frequenteranno?”
“I ragazzi frequenteranno i corsi che intraprendono i ragazzi dai sedici anni in su.. resteranno nel campus di questi e non potranno avere contatti con le classi minori per la loro sicurezza. Altre domande?”
Nessuno alzò la mano allora il preside continuò a parlare di cose futili quando “..bene ragazzi. Prima di lasciarvi vorrei congratularmi con Mr Alexander Barnes, Miss Isabelle Carter, Mr Nathaniel Spencer e Miss Charlotte Spencer per non esservi ancora cacciati nei guai per oggi e per il fatto che non avete visto ancora il mio nuovo ufficio. L’ho rimodernizzato ed è veramente sofisticato. Bene credo di potervi lasciare e ora tutti a cena.” Concluse il preside lasciandoci allibiti e stupefatti. Tutti ci fissavano per il fatto che il preside ci avesse nominato. Mi alzai e incrociai degli occhi verdi, ora avrebbe seguito il mio consiglio e sarebbe stato alla larga da me.
 

  
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