06/01/2013
1 recensioniquesta storia era nata con un solo capitolo, ma ieri ho rivisto la 9X01 e non potevo non fare un capitolo da parte del mio adorato Derek.
Per favore, lasciate una recensione, sarei molto contenta di avere un vostro parere, bello o brutto che sia C;
tenete botta
Giulia
pov Derek.
Sai Mark, a volte vorrei non aver fatto medicina. Per esempio vorrei non aver fatto medicina quando perdo un paziente, ma questo penso che capiti a tutti, poi salvi una vita e capisci che il tuo lavoro è stupendo, e per far qualcosa di così stupendo ci sono dei prezzi da pagare.
Poi ci sono i casi più difficili, vorrei non aver fatto medicina quando mi sono svegliato in quel bosco con la mano bloccata sotto i resti di quell’aereo. In quel momento vorrei non aver capito che molto probabilmente non avrei più potuto fare quello che amo.
E poi c’è questo momento.
Io le vedo le facce di famigliari e amici dei pazienti gravissimi, le facce di chi crede ci sia ancora una possibilità. Vedo come sorridono se c’è una ripresa nel paziente, come tirano un sospiro pensando sia tutto finito. Vedo le facce di chi crede che qualcuno si possa svegliare dal coma, addirittura c’è la gente che spera che un loro caro si svegli dalla morte celebrale . Vedo le vedo le speranze nei loro occhi, speranze di che non capisce che non ci sono speranze.
Invece io lo so. Lo so che il nonostante l’operazione nel bosco non avevi tante possibilità, e ho cercato di prepararmi al peggio. Il peggio che pian piano si avvicinava sempre di più quando non c’erano segni di lieve miglioramento. Il peggio che è arrivato quando sei migliorato tutto d’un colpo.
Lo so che non ci sono speranze.
Mark, ho sentito Callie piangere in uno stanzino.
Mark, mi sono visto piangere in uno stanzino.
Siamo tutti forti davanti agli altri.
Mark, non dormo la notte.
Non posso stare qui a guardare l’orologio, non posso stare qui a guardarti morire.
Mark, hai visto Meredith quando ha perso sua sorella, vuoi vedermi perdere mio fratello?
Sai, a volte vorrei non essere un medico, ma se non avessi fatto medicina ora le nostre vite sarebbero diverse , certo saremmo rimasti amici, ma all’università ognuno avrebbe preso la sua strada, sono felice che non sia successo così.
Non troverai mai, mai,mai un amico perfetto come lo sono io.
Ti ricordi quando a dieci anni sono caduto dall’albero e mi sono rotto la gamba?
Dio, avresti dovuto vedere la tua faccia, eri preoccupatissimo! è stato quando mi portasti in braccio fino casa mia che ho capito che io e te saremmo stati amici per sempre.
Non credevo che te ne saresti andato tanto presto, ma in fondo devi sempre essere il primo, vero?
Sai, mi mancherai, a modo tuo.
Mark, da fratello a fratello, grazie di tutto.