Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: bloodingeyes    06/01/2013    1 recensioni
Venivano chiamati pacificatori sociali e la loro era una particolare casta della società vampirica. Il loro unico compito era quello di rasserenare gli animi del popolo e dei nobili, di appianare qualsiasi divergenza e fare in modo che tutti potessero vivere una vita tranquilla e felice. Erano, agli occhi di Zane, soltanto delle puttane di alto borgo, nulla più.
Genere: Erotico, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Zane si alzò dal letto svogliatamente mentre la sua tata apriva le tende e gli serviva la colazione: due briosce con confettura sanguigna all’odore di lampone e il chai: una miscela di the, latte, sangue e varie spezie. Il giovane vampiro non si era svegliato di buon umore quella mattina perché non era riuscito a ritagliarsi, fra i vari appuntamenti, neppure una mezz’ora da condividere con Safi e questo lo irritava oltre ogni dire. La sua tata Kashe gli preparò ai piedi del letto la sua tenuta da cavallo e iniziò ad elencargli gli impegni di quella mattina

-Il duca di Auvex e i suoi paggi vi aspettano per la cavalcata mattutina, dopodiché si uniranno a voi per la seconda colazione anche i lord di Termira e de la Vallè… -

-Allora dovevo magiare meno questa mattina… - sbuffò Zane mentre con un morso mangiava mezzo cornetto, sporcandosi di ripieno tutta la faccia

-Non fate il bambino- lo ribeccò bonariamente la tata per poi continuare –avete un udienza da vostro padre, una cosa di mezz’ora al massimo… poi c’è la lezione di tiro con l’arco, il maestro di buone maniere e quello di letteratura si sono scambiati la lezione e quindi prima di mangiare avrete letteratura… poi c’è il pranzo e le lezioni del pomeriggio: danza, portamento e poi gli appuntamenti… alle 16 Catalina vi verrà a trovare… -

-Che palle!- sbuffò Zane

-Signorino, è la vostra fidanzata! È normale che voglia stare con voi! Soprattutto ora che manca così poco al matrimonio-

-Palle!-

-Signorino, non usate questo linguaggio scurrile!- lo ribeccò la tata. Zane si imbronciò e fu di pessimo umore per tutta la cavalcata. Il suo umore non migliorò neppure di fronte alla torta con doppia glassatura che gli servirono alla seconda colazione. Ma fu l’imminente incontro con suo padre a demoralizzarlo del tutto. Proprio non ne aveva voglia di vederlo, temeva che gli volesse aggiungere altre lezioni o, peggio, che gli iniziasse a raccontare qualche altro terribile aneddoto sulla vita coniugale. In fondo al matrimonio mancavano solo 3 giorni

-Buon giorno padre- lo salutò il ragazzo formalmente ma l’uomo non gli prestò molta attenzione e gli lanciò un mantello mentre si preparava a sua volta per uscire

-Rama mi ha mandato un messaggio- gli spiegò lanciandogli una lettera aperta e stropicciata

-E… quindi?- fece il ragazzo, non capendo quell’agitazione

-Mi ha chiesto di portarti alla Casa, a quanto ho capito il tuo amante deve parlarti al più presto ma, come al solito, tua madre ha intercettato la tua posta e non te l’ha fatto sapere- la  madre di Zane era fortemente contraria alla frequentazione del Casa, trovava fosse disdicevole che l’unico figlio ed erede, prossimo alle nozze, passasse tutto il suo tempo in compagnia di un pacificatore. Alla donna, in realtà, dava molto più fastidio che il figlio si interessasse ad un mezzo umano. Non avrebbe fatto tutte quelle storie se Zane si fosse intrattenuto con un qualsiasi altro ragazzo che fosse stato un vampiro puro

-Sai se sta bene?- gli chiese Zane mettendosi a sua volta il mantello sulle spalle

-No, Rama non mi ha detto nulla, mi ha solo detto di arrivare prima delle 3 ma non il perché… -

-Signore la carrozza è pronta- li avvisò uno dei servi. Lasciarono casa in tutta fretta senza dire niente a nessuno. Zane era tremendamente preoccupato che fosse successo qualcosa di brutto a Safi.

 

Zane entrò nella stanza senza bussare e quello che trovò lo sorprese e lo bloccò sul posto. Safi era seduto sul bordo del letto, in parte arrotolato nelle coperte come era solito fare quando era pensieroso o comunque preoccupato ma era, soprattutto, bellissimo. Si era lisciato i capelli che ora scivolavano attorno al suo viso, impreziositi da dischetti dorati e gemme rosse e blu come i suoi occhi. Aveva un colorito più roseo e sano del solito e anche le labbra sembravano più rosse

-Ciao- lo salutò Safi sorridendo. Zane si riscosse e fece alcuni passi per andargli incontro ma si bloccò di colpo quando l’altro si alzò in piedi, scoprendosi completamente. Portava un abito strano, come Zane non ne aveva mai visti, di una stoffa nera e lucida. Era un vestito che lasciava le spalle e le braccia scoperte, scendendo fino a terra a sfiorare il pavimento. Quando Safi si muoveva la gonna si apriva appena e lasciva intravedere quello che c’era sotto. Ai polsi, alle caviglie e sui fianchi erano fissati sottili anelli e catenine d’oro con incastonati rubini e smeraldi. Zane non riusciva a parlare tanta era la sorpresa

-Sono così contento… - gli sussurrò Safi avvicinandosi e sfiorando le sue labbra in un bacio dolce e leggero –temevo non saresti riuscito a venire… - Zane si riscosse e ricambiò il suo bacio con ardore stringendo l’altro ragazzo a sé. Gli accarezzò i fianchi e la schiena nuda mentre il bacio diventava sempre più passionale, affamato. Si ritrovarono stesi sul letto, Zane già completamente svestito sopra l’altro ragazzo che non riusciva a slacciarsi l’abito

-Tienilo- gli sussurrò Zane baciandolo su tutto il collo, scendendo lentamente sulla spalla per poi guardarlo in viso –sei splendido- gli disse tornando a baciarlo mentre intrufolava la mano sotto il vestito per accarezzarlo fra le gambe, poi aggiunse –cos’è successo? Cos’ho fatto per meritarmelo?- Safi sorrise e ricambiò, masturbando a sua volta l’altro ragazzo, lo baciò ancora per qualche minuto prima di rispondergli

-Devo tornare a casa- gli disse. Zane si bloccò di colpo e lo fissò stupito

-Come?- chiese, sperando di aver capito male

-Mamma sta male e mi ha chiesto di tornare a casa per aiutarla con il negozio… inizia ad avere una certa età e… -

-Non puoi!- lo bloccò Zane, staccandosi da lui

-Sarà solo per un po’ di tempo- gli assicurò Safi

-Quanto?- gli chiese duramente l’altro. Non voleva che se ne andasse e lo irritava che non gliene avesse parlato prima

-Qualche mese-

-Non se ne parla- sentenziò Zane –non te ne puoi andare per così tanto tempo-

-Si invece- ribatté Safi, irritandosi

-No. E comunque non sarebbe meglio far venire lei qui e chiudere il negozio?-

-Non siamo tutti nobili e pieni di soldi come te, la gente normale ha bisogno di lavorare! E comunque mia madre è una strega e io non ho abbastanza soldi per pagarle il visto per farla stare qui-

-Una strega?- chiese stupito l’altro –ti preoccupi per una strega? Quelle non hanno bisogno di cure!-

-È mia madre!- gli urlò contro Safi –non è una semplice strega: è mia madre! E ha bisogno di me! Non mi puoi impedire di andare da lei!- Zane ammutolì da quello scatto d’ira. Era la prima volta in assoluto che vedeva Safi arrabbiato e non gli piaceva troppo essere lui la causa di quel malumore così cercò di calmarlo, di scusarsi

-Quando parti?- gli chiese più calmo

-Fra qualche ora- gli rispose Safi, sfidandolo con lo sguardo a ribattere. Zane sospirò, stanco, ma cercò di sorridere

-Almeno sono arrivato in tempo per un addio decente-

-Fra qualche mese sarò di nuovo qui per te- gli assicurò Safi, abbracciandolo e tornando a sorridere. Zane lo baciò a sua volta, cercando di rilassarsi, ma in realtà voleva solo urlare e imprecare. L’idea di non vederlo per così tanto tempo lo demoralizzava. Se poi ci aggiungeva che presto si sarebbe pure sposato con una donna che ormai non desiderava più…

 

Zane ritornò a casa e la prima persona che incontrò fu sua madre. La vampira, a differenza di quello che si era spettato, lo salutò felice. La cosa lo insospettì parecchio ma non ebbe tempo per chiedere spiegazioni perché venne ad interromperli Catalina. La sua giovane promessa sposa quel giorno era in uno dei suoi vestiti preferiti: di color blu – azzurro: cobalto, come era solita puntualizzare, con dei ricami bianchi, lungo fino ai piedi ma con una scollatura molto abbondante. I capelli ricci e neri come la notte erano, come al solito, perfettamente in ordine e anche il trucco sembrava perfetto, anche se Zane non ne capiva molto di quel genere di cose. Catalina era bella ma non era Safi e Zane non provava molto quando la vedeva

-Ho una sorpresa- gli disse lei dopo i vari saluti

-Fantastico- fece Zane con poco interesse

-Sono incinta- disse la vampira a bruciapelo, lasciandolo sconvolto e sorpreso –siete felice?- gli chiese ancora, visto che l’altro non parlava

-Estasiato- le rispose Zane mentre in realtà pensava che davvero iniziava ad odiare le sorprese.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: bloodingeyes