Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Francee    06/01/2013    5 recensioni
Abbie. Una ragazza simpatica ma timida, solare con i suoi migliori amici Ginnie e Louis ma in presenza di Zayn diventa acida e schiva.
Tutto però cambierà...come andrà a finire??
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tuttiii <3 
Dopo tanto tempo ecco un altro capitolo, scusate l'attesa ma le feste mi hanno messa K.O.
Dunque, volevo ringraziare chi legge e sopratutto chi recensisce la storia :3 GRAZIEE <3 
Non pensavo di arrivare fino al capitolo 21, seriamente O.O e invece eccoci quii **
Vi lascio alla lettura! 
Bacii Fraa



Aprì la bocca per dire qualcosa ma solo un verso strozzato uscì dalle labbra dell'uomo, la gola era secca e le parole non riuscivano a formare una frase adatta a quella situazione, forse perchè non c'era una frase giusta. 
Gli occhi divennero lucidi e le lacrime iniziarono a rigare le guance, abbracciò stretta sua figlia per darle coraggio e per dare coraggio anche a se stesso, il signor Parker non si scomponeva quasi mai, la ragazza non l'aveva mai visto piangere, tranne in quel momento.
Abbie aumentò la stretta, tra le braccia del padre si sentiva protetta, come quando era con Zayn, ma forse suo papà era molto più maturo del ragazzo e si rendeva conto di tutto meglio di loro, sapeva cosa avrebbero passato i due giovani. Ma sapeva anche di ciò che avevano bisogno e in quel momento la cosa essenziale era l'affetto e il coraggio.
All'abbraccio si unì anche la madre mentre singhiozzando anche lei accarezzava delicatamente la guancia bagnata della figlia.
-Tesoro- sussurrò sentendo la pelle umida.
Dopo un po' si staccarono e tornarono tutti a guardarsi negli occhi.
-Avete pensato all'aborto?- domandò dopo un po' la signora Malik.
-No!- rispose risoluto Zayn, doveva farsi sentire anche lui aveva voce in capitolo in quella situazione, Abbie si limitò a scuotere la testa e portò una mano sulla pancia guardandola e sorridendo amaramente per un attimo, anche solo il pensiero di uccidere una creatura così piccola e indifesa le faceva rivoltare lo stomaco, si sarebbe sentita in colpa per il resto della vita e non avrebbe mai pensato di abortire.
Dalla risposta che aveva dato il moro la ragazza capì che per nulla al mondo il giovane l'avrebbe acconsentito all'aborto, la pensavano alla stessa maniera anche se non avevano parlato di quell'argomento.
-Bene- sospirò il signor Malik, si alzò dalla sedia e si avviò verso la porta -E' ora di andare- 
Nessuna espressione si leggeva sul suo viso, Abbie aveva intuito la sua stanchezza e la sua voglia di andarsene da quella casa.
Il moro salutò la ragazza con un dolce bacio sulla guancia e uscirono da casa Parker.
Percorsero il vialetto e dopo un silenzioso tragitto in macchina entrarono nella loro dimora.
Zayn sapeva che il discorso non era finito li, conosceva l'uomo, suo padre l'avrebbe preso in disparte e gli avrebbe fatto un discorso che l'avrebbe fatto sentire ancora peggio di come si sentiva, l'avrebbe fatto sentire in soggezione e  magari l'avrebbe convinto a ripensare sulla scelta dell'aborto. Ma no, doveva crescere, avrebbe tenuto testa a suo padre, facendogli capire che non era più un ragazzino e che era in grado di costruirsi un futuro anche se doveva prendersi cura di un figlio o di una figlia più della sua ragazza, dopotutto all'uomo importava solo del futuro del ragazzo, era da quando aveva iniziato le superiori che gli parlava dei college più ambiti della zona ma con i voti che portava a casa era già tanto se sarebbe andato in un college normale e l'arrivo del bambino aveva complicato tutti i piani del signor Malik.
Era steso sul letto mentre sfogliava il libro di chimica, Safaa era andata a dormire e i suoi genitori erano in salotto, sentiva i sussurri dal piano di sopra.
Il rumore dei passi delle scale lo distrasse dalle frasi che stava leggendo svogliatamente, la porta si aprì e come previsto suo padre entro in camera. Si sedette sul letto, poggiò i gomiti sulle ginocchia e unì le mani.
-La mamma ha confessato, vi coprivano- ammise con tono amaro -Perchè ce lo avete tenuto nascosto?- chiese riferendosi ai due padri che non sapevano delle loro relazione.
-Non c'era bisogno di dirlo- rispose tranquillamente guardando il libro tra le sue mani.
-Certo.... ma poi guarda come è andata a finire la vostra bugia- 
-Poteva andare peggio-
-Ne dubito Zayn- il tono di voce si alzò e il moro spostò lo sguardo negli occhi di suo padre. L'uomo si era alzato dal letto ed era perfettamente davanti a lui, lo sguardo severo e i pugni alle mani, si assomigliavano, quando si arrabbiavano facevano le stesse mosse.
-Mi hai deluso, per te avevo progettato una vita migliore di così, un college un lavoro... ma tu hai rovinato tutto, e ringraziami perchè a quest'ora dovevo buttarti fuori di casa- gridò puntando il dito fuori dalla porta.
-Ti ho deluso? Sai dire solo questo vero! Io cosa devo dire di te? Non ci sei mai, io non ho mai avuto una figura paterna, sei sempre fuori per lavoro anche quando non ne hai, solo per stare fuori da questa casa, me la sono sempre cavata da solo e solamente ora ti ho chiesto aiuto, in un momento in cui un padre serve perchè tra poco più di otto mesi io sarò al tuo posto-
L'uomo stette in silenzio facendo continuare il figlio nel suo discorso.
-Io riuscirò a fare tutto, studierò e andrò al college, forse non il migliore ma farò quello più utile, troverò il prima possibile un lavoro per far vivere dignitosamente la mia futura famiglia ma allo stesso tempo ci sarò per i miei figli, perchè so cosa vuol dire crescere da soli-
Si alzò anche lui dal letto.
-Manca un mese all'esame di maturità, ti prometto che prenderò il massimo dei voti agli esami, non ti faro pesare la storia del bambino e inizierò ad inviare delle richieste per il college, ma tu fammi il favore di smetterla di guardarmi come se fossi il tuo più grande errore-
Il padre di Zayn aveva abbassato lo sguardo già da un po', le parole del figlio l'avevano sorpreso, non si aspettava un discorso del genere come Zayn non si aspettava una reazione del genere dal suo papà, era raro che l'uomo non ribatteva ogni opinione del ragazzo e quel giorno l'avrebbe ricordato per tutta la vita, aveva fatto capire a suo padre che era in grado di fare tutto, gli aveva detto che anche se lui non c'era mai suo figlio era riuscito a crescere diventando responsabile e autonomo e dopo quelle parole aveva fiducia nel ragazzo, aveva ragione in tutto e credeva in lui, anche se era sempre fuori per lavoro lo conosceva bene, se Zayn prometteva qualcosa lo manteneva.
Si avvicinò di scatto al figlio e lo abbracciò, un abbraccio che il moro aveva atteso per 18 anni.
-So che non mi deluderai- ammise in un sussurrò.
-Grazie papà-
 
 
 
-Oggi è il gran giorno!- irruppe Zayn nella stanza di Abbie.
Sarebbero andati a cena insieme con tutta la compagnia, li avrebbero dato la notizia.
Erano passate due settimane e Maggio stava per finire.
Abbie si stese sul letto appoggiandosi con la schiena alla spalliera e iniziò a studiare il capitolo di storia che avrebbe portato agli esami.
Mentre Zayn era impegnato a fare gli esercizi per il compito scritto di matematica.
-43y-(65y) alla...- il moro non riuscì a finire la frase che senti un tonfo alle sue spalle, la porta della camera si era aperta di botta e la ragazza stava correndo disperata verso il bagno, doveva rimettere per l'ennesima volta.
Zayn la seguì per aiutarla.
-So che sono un bel vedere ma se c'è troppa gente mi imbarazza- disse Seth uscendo mezzo nudo dalla doccia.
Abbie si riprese, appoggiò le mani sulla tavoletta del wc e si alzò.
-La prossima volta vado a vomitare in camera tua- annunciò con un ghigno guardando la faccia sconvolta del fratello.
-Per quanto ancora dovrà vomitare questa qui?- chiese indicando la sorella.
-Fino a quattro mesi- disse ridendo il moro.
-Cambio casa- ammise alla fine chiudendosi la porta alle spalle e tornando in camera sua.
Quando Seth aveva saputo che la sua sorellina era incinta ci era rimasto davvero sconvolto.
Non aveva parlato ad Abbie per una settimana intera, forse era quello che l'aveva presa peggio, a contrario di Mike che ogni tanto si avvicinava alla sorella e si metteva a parlare con il bambino che piano piano cresceva in lei.
Tornarono a studiare fino a quando non arrivò l'ora di cena e uscirono per andare verso il ristorante.
Camminavano mano nella mano e intanto chiacchieravano del più e del meno.
-E se poi divento enorme?- chiese Abbie ad un certo punto.
-Saresti bella comunque-
-Non è vero-
-Si invece- ribatté Zayn cingendole delicatamente i fianchi e dandole un leggero bacio a stampo.
Entrarono nel locale.
-Sarà, comunque mangio poco così evito di ingrassare- annunciò sedendosi Abbie.
-Fa come vuoi- scrollò le spalle il moro poco convinto della frase detta dalla ragazza.
I loro amici erano tutti lì.
Harry stava parlando con Liam, avevano stretto amicizia, Zayn aveva anche invitato Seth alla cena ma quella stessa sera doveva uscire con la sua ragazza.
Louis circondava la spalla di Eleanor mentre la guardava e ogni tanto le accarezzava una guancia.
Niall e Ginnie si scambiavano dei teneri baci a stampo, si alla fine si erano messi insieme.
Abbie guardava quella scena così tenera pensando a quando anche lei e Zayn erano così, loro aspettavano un bambino e non avrebbero più avuto tempo per quelle sdolcinatezze.
-Volete ordinare?- la cameriera la distrasse dalla realtà.
-Amore che vuoi per cena?- chiese Zayn dolcemente.
-Ah si, dunque... una pizza margherita con sopra le patatine, mi può portare anche una porzione di patatine a parte? Con le salse grazie, per dessert un budino al cioccolato e magari dopo prendo anche un frullato- disse sorridendo alla cameriera che sorpresa annotava tutto velocemente.
-E.. da bere?-
-Oh giusto, una coca cola.. light! Sa non vorrei ingrassare- annunciò -Voi non ordinate?- chiese riferendosi agli amici che la guardavano con gli occhi sgranati.
Ordinarono e la cameriera andò via.
-Wow, Abbie- esclamò Ginnie -Quanto mangi, come una donna incinta- ammiccò l'amica tirando una frecciatina alla ragazza.
Abbei non fece in tempo a rispondere che intervene Niall -Vuoi sfidarmi ad una gara di cibo? Guarda che hai perso in partenza!- la sfidò il biondo.
Dei mormori divertiti si crearono per il tavolo e Zayn si schiarì la voce facendo tornare il silenzio.
-Ragazzi, dobbiamo dirvi una cosa importante- disse prendendo coraggio.
Non sapeva perchè ma non aveva la minima idea di come dirlo agli altri, eppure era riuscito a dirlo ai loro genitori non sapeva cosa lo bloccava in quel momento.
Una mano da sotto il tavolo strinse la sua, quella di Abbie.
-Lo dici tu?- chiese nervoso.
-No dillo tu- 
-No tu-
-Tu-
-Ragazzi vi sposate?- domandò divertito Louis scatenando delle risate tra gli amici.
Tutti smisero di ridere quando videro Abbie e Zayn preoccupati.
-Ehm, tu l'hai detto ai nostri genitori quindi mi sembra giusto che io lo dica a loro- ammise la ragazza.
Delle espressioni confuse si diffusero per il tavolo.
Zayn annuì.
-Sono incinta- annunciò chiudendo gli occhi non sapendo che reazioni aspettarsi.
Harry alzò lo sguardo fissando dritto gli occhi di Zayn.
Louis allarmato strinse la mano di Eleanor.
Niall sconvolto trovò coraggio in un sorriso di Ginnie.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Francee