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Autore: AleCarrots    06/01/2013    1 recensioni
Un amore che nasce durante l'estate, dove si è più spensierati e contenti, a chi non è mai capitato? Bene, io lo sto vivendo, per quanto "vivendo" possa essere il termine esatto, con.. leggete, lo scoprirete.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Mi alzo, le sei del mattino. Bene, non mi riaddormento, così tra un po' potrò incontrare i signori Malik. Mi vesto, e mi lavo la faccia. Scendo e accendo la televisione, il volume a troppo basso per rendere quei suoni indistinti in parole. Poi con i miei sbadigli, non avrei sentito comunque nulla, diciamo che la televisione è più un qualcosa di animato che mi tanga compagnia nell'atmosfera quiete del mattino.
Sento i passi, lenti e costanti. Bene, qualcuno si è svegliato.
Mi alzo e corro quasi saltellando in cucina, per evitare di fare troppo rumore. Vedo Zayn.. ZAYN? Alle sei e mezza del mattino impiedi? Wooow. Sussurro "Buongiorno". Poi penso 'che cazzo? sussurro?'. Lui mi guarda male, con un occhio ancora chiuso. Poi mi accorgo che indossa solo dei pantaloncini corti, capito? Solo dei miseri pantaloncini corti, lasciando il suo petto muscoloso, e le sue braccia tatuate completamente visibili. Chiusi la bocca per evitare di fare altre figure di merda. 
"Come mai ti sei alzata così presto?". "Non avevo sonno, così ho deciso di aspettare che i tuoi genitori si alzassero per salutarli. A che ora vanno a lavoro?". Ride, una risata falsa. "Loro lavorano fuori Londra, per questo vengono solo nei fine settimana, sei libera di tornare a letto, se vuoi". "Ah. Bello. Tu perchè sei sveglio a quest'ora?". Ho sentito dei rumori, e sono sceso, tutto qui". Eppure non ho fatto rumori che potessero svegliare un adolescente dormiglione che non si sveglia nemmeno se un elefante si buttasse a terra vicino al suo letto. 
"Bello. Com'è andata ieri con la tua ragazza?". "Tutto bene, ci siamo divertiti". Lo guardo facendo spalluccia. "E a te, con Harry?". 
*Tasto dolente?*. *No*. *E allora perchè questo bruciore allo stomaco?*. Le conversazioni tra cuore e mente.
"Bene, mi ha accompagnata da un'amica. Ci siamo divertiti per un'oretta assieme e poi mi ha riaccompagnato a casa". "Okay, okay. Ora sono costretto a pensare che non è assolutamente vero quello che mi hai detto, mi hai dato delle spiegazioni senza che io ti avessi accusata di niente. Spara". "Davvero, non è successo niente". Tra qualche sorriso e qualche risata isterica, e il solito silenzio imbarazzante che ovviamente non può mancare, io riesco a bere il mio bicchiere di latte freddo e risalgo velocemente in camera. Poi ci ripenso e scendo. Spengo il televisore che avevo lasciato acceso. Mi guardo intorno, prendo il mio cappotto ed esco. Rientro dopo poco ricordando che era presto per fare una passeggiata. 
Nel frattempo, Zayn aveva seguito tutti i miei movimenti con una brioche in una mano, e il cappuccino nell'altra. Ero davvero, davvero imbarazzata. 
Mi fermo un attimo, avevo quasi il fiatone. Lo guardo, riusciamo a mantenete un profilo serio e infine scoppiamo a ridere entrambi. Sembriamo due amici, come lo eravamo io, Manola e Luigi. Peccato mi mancano. Però qua non posso dire che la mia vita è una palla, una linea retta in un grafico, ci sono gli alti e i bassi che la rendono movimentata anche qua. "Hai qualche gioco.. tipo Monopoly? O delle carte?". Mi guarda con le lacrime agli occhi "Certo, carte o monopoly?". Si sono fatte le nove, abbiamo finito da qualche minuto la partita al gioco di società. Lo guardo per un po', poi mi alzo. 
"Scusa, io devo andare al parco, devo incontrare una mia amica, mi vado a sistemare". "Va bene". Salgo le scale ma mi blocco sentendo pronunciare il mio nome con il tipico accento inglese. Mi fa sciogliere. "Si?". "Posso accompagnarti?". Sono molto e dico molto stupita. "Certo che puoi, ma sarà meglio metterti qualcosa addosso, altrimenti tutte le ragazze ti guarderanno, e addio amiche". Non che questo possa distogliere alcuni sguardi, Zayn era il tipico ragazzo che si può definire BELLO veramente. Mi guarda e sorride. Credo di aver detto una cosa in più del dovuto, comunque io salgo, seguita da Zayn, arrivo in camera e mi posiziono davanti la specchiera, mi metto un po' di rimmel, mi passo il lucidalabbra, e sono pronta. Raggiungo l'ingresso e sento Zayn scendere. "Andiamo?" chiedo io. "Sono pronto". Lo prendo a braccetto e cominciamo a chiacchierare e a ridere. Arrivati al parco vedo subito Eleanor, chiedo scusa al mio accompagnatore, e mi avvicino alla ragazza.
"Hey, ciao". "Ciao". "Che fine hai fatto ieri, non rispondeva nessuno al citofono..". Mi guarda a lungo e poi si china sul cane che mi stava annusando i pantaloni. "Ho avuto un impegno improvviso. Scusa, ma adesso devo scappare". E se ne va. Wow. Che ragazza strana. 
Mi giro verso Zayn e.. cazzo. No, no, no, per favore. 
"Ciao Ale". Mi sorride il riccio. "Ciao Harry". Zayn guardava prima me, poi lui, di nuovo me, e di nuovo lui. "Allora, mi ha chiamato Perrie, la ragazza di cui vi ho parlato.. mi ha chiesto di uscire, vi posso lasciare?". Lo guardo e penso 'cazzo, nono'. "Certo, divertiti, Zayn". Mi sforzo di sorridere dopo quello che mi è uscito spontaneo dalla bocca. "Divertiti fratello". Gli dice Harry. E lo guardiamo allontanarsi in silenzio. 
Guardo Harry, che a sua volta mi guarda, e io mi concentro su una panchina, pur di non vedere i suoi occhi color mare increspato. 
"Che vogliamo fare, Harry?". Mi prendo di coraggio, molto coraggio. Harry risponde "Andiamo a pattinare?". Seriamente? E' la cosa meno opportuna in questo momento. "Mmh.. certo, perchè no?" 
Arrivati alla pista, Harry paga il biglietto per un'ora, per entrambi. Mettendo un piede sul ghiaccio sento le mie gambe perdere gran parte della loro stabilità. Subito Harry mi prende per la vita, come se mi stesse ridando l'equilibrio. Mi sono sentita sollevata, si, ma anche una sensazione abbastanza strana. Forse, mi è piaciuto che Harry mi prendesse per la vita, che mi toccasse. DOVEVO scacciare il pensiero dalla mia testa. 
"Scusa". "E di che? La prima volta che ho pattinato ero insicuro e cadevo sempre, ma non avevo nessuno a sorreggermi o a guidarmi. Tu hai me.". MMH.. ceerto. Come potrei non intenerirmi o semplicemente sentirmi al sicuro con quelle tre parole? "Grazie". Era tutto quello che avevo da dire? Cavolo sono forte. 
L'ora è scaduta, così ci dirigiamo verso un furgoncino che vende hot-dog. Harry paga per entrambi, come prima. Prende pure una bottiglietta d'acqua. Quando siamo già lontani dal furgone, e camminiamo verso il parco, ad Harry viene in mente una cosa.. "Oh cavolo, scusa, vado a prendere un'altra bottiglia?". Io lo guardo, non capivo a cosa si riferisse, o che problema ci fosse con la bottiglia. "Non c'è nemmeno un bicchiere. Se vuoi la bottiglia tutta tua, puoi prenderla, tranquilla, bevi prima tu e poi bevo io..".  AH. Ecco a cosa si riferiva. "Mmh.. non ti preoccupare, a proposito.." Ci sediamo in una panchina verde isolata dal mondo, siamo sotto un albero e davanti ad un laghetto. Dall'altra parte noto dei bambini che giocano. "A proposito.. riguardo a quello che è successo ieri sera..". Ha un espressione strana, non riesco a capire a cosa potesse pensare. "Sappi che avrei voluto tanto baciarti, non sai nemmeno quanto. Poco più di quanto vorrei baciarti adesso..". I suoi occhi mi ispezionano tutto il viso. Io gli guardo le labbra, carnose e piene di passione, poi guardo i suoi occhi, erano più blu del laghetto davanti a me. RESISTI. "Onestamente? Mi sono pentita di non averti potuto baciare ieri. Ma non riesco a pensare che probabilmente potrei innamorarmi perdutamente.." Mi interrompe toccandomi il ginocchio. "Tu hai paura dell'amore?" Mi chiede. "Troppo". "Posso baciarti?". Il mio sguardo è rimasto bloccato in un'espressione di felicità, mischiato alla paura.. e alla speranza. Spero che senza una vera risposta, lui capisca quello che io volevo davvero.
Mi prende tra le sue mani e mi bacia, con tutta la passione e tutto l'amore che mi ero immaginata. Un momento indimenticabile, sicuramente. 
Mi accompagna a casa, con la sua bellissima auto, mi saluta con un semplice bacio in guancia e, appena chiusa la porta, mi arriva un suo messaggio: "MI MANCHI". 
  
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