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Autore: _Heather    06/01/2013    16 recensioni
 
Ho sempre odiato Danielle Peazer, per me era solo un'arrampicatrice sociale. E avevo una megacotta per il suoi fidanzato, Liam Payne.
E cosa feci quando scoprii che ero stata adottata, e che i miei veri genitori erano i Peazer? Andai a vivere da Danielle.
Conobbi Liam e i ragazzi. Feci amicizia con loro, provando ad attrarre Liam.
Ma finii come avevo previsto. Non c'era solo Liam, c'erano altri quattro ragazzi, e con uno feci più amicizia degli altri.
Da una parte Liam, il ragazzo dei miei sogni. Dall'altra Harry, i cui sentimenti per lui erano cambiati parecchio.
Chi sceglierò?
Oh fanculo! Parlo come nei trailer, devo smetterla di guardare film polizieschi.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Partenza
 
 
-Heather! Vieni qui, è importante!- gridò Liam dalla sua stanza
Mi riscosse dai miei pensieri non molto felici. Mi alzai dal letto, da cui non mi muovevo da due ore, e andai nella camera di Liam. Il modo in cui ero vestita rispecchiava esattamente il mio stato d’animo. Leggins, felpone enorme grigio e capelli legati in una crocchia disordinata. Passai davanti allo specchio e per poco non si ruppe.
-che ti serve Payne?- chiesi appoggiandomi allo stipite della porta
Sul suo letto troneggiava un’enorme valigia aperta. Il mio incubo.
-più bella questa o  quest’altra?- chiese mostrandomi due t-shirt
Idiota.
-quella bianca, mette in evidenza l’abbronzatura- gli consigliai. Annuì, la piegò e la mise in valigia.
Rimasi ad osservarlo mentre preparava la valigia. Prendeva una maglietta, la fissava con la fronte corrugata, la piegava e la infilava in valigia. –sei l’allegria fatta persona- disse sarcasticamente mentre era intento a cercare qualcosa nel cassetto.
-dovrei essere felice che ve andate? No grazie- replicai seccata
Mi abbracciò per consolarmi, affondai la testa nel suo petto per consolarmi un po’.
-grazie Liam. Vado a vedere se Harry ha bisogno di una mano-
Trovai Harry indaffarato che metteva e toglieva vestiti dalla valigia.
-ti serve una mano?- chiesi facendolo sobbalzare. Mi scrutò con quei suoi occhioni verdi che mi sembravano più tristi del solito.
-mi passi i pantaloni dall’armadio?- feci come mi aveva chiesto e rimanemmo in silenzio tutti e due, lui era impegnato a piegare i vestiti in maniera decente e io a far finta che tutto andasse bene.
-mi lasci questa?- chiesi tirando fuori una t-shirt grigia dall’armadio
-perché?-
Mi strinsi nelle spalle. –mi piace ed è qualcosa che mi ricorda te-
Annuì. –vado a rubare una camicia a Liam va’..- dissi dopo un po’

 
-vado al bar un attimo! Chi viene con me?- chiese Niall
-vengo io!-
Eravamo in aeroporto da dieci minuti. Io odiavo gli aeroporti. È un via vai di gente che se cadi non ti vede e ti passa sopra e in più un dannato aereo mi porterà via i ragazzi.
-Niall…mi raccomando, non fare il deficiente in America. E tieni d’occhio gli altri. E non mangiare troppo e…- 
-si, okay. Ho capito- disse interrompendomi
-Niall…mi mancherete-
-ti mancheremo o ti mancherà?- chiese guardandomi maliziosamente
Mi andò di traverso l’acqua che stavo bevendo. –tutti, mi mancherete tutti-
Tornammo dagli altri che ci aspettavano seduti sulle sedie. Eleanor era abbracciata a Louis e Perald non c’era perché doveva fare un concerto non so dove..
-contenti di ritornare in America?-chiese Paul
Grugnii, infastidita dalla domanda. Liam al mio fianco mi guardò con la coda dell’occhio.
-una pasqua…- mormorai
-dai Heather, se vuoi puoi venire con Eleanor a trovare i ragazzi fra due settimane- mi rispose Paul
Cosa?
Eleanor andava a trovarli fra due settimane?! E io non lo sapevo?!
-Eleanor, quando cazzo avevi intenzione di dirmelo eh?!- sibilai furiosa
-ehm…oggi..?-
-stronza! Io con quali cazzo di soldi ci vado in America eh?! Non tutti cagano soldi dal culo come te!-
-vado in bagno- dissi alzandomi. Ero troppo incazzata per la loro partenza, me l’ero presa con Eleanor…anche se non avevo tutti i torti.
Guardai il mio riflesso allo specchio. Le occhiaie sotto gli occhi erano ben marcate. Cos’avrebbe fatto Danielle in questa situazione? Trucco, tanto trucco.
Cos’avrei fatto io? Occhiali da sole, fuck yeah!
Tornai dai ragazzi, rimanemmo in attesa della chiamata del volo per cinque-dieci minuti.
 
“i passeggeri del volo a784 diretto a New York sono pregati di imbarcarsi”
 
Fottuta baldracca.
Perché non te ne stai un po’ zitta?
Ci alzammo e in silenzio ci dirigemmo verso il check-in.
-veloci a salutarvi che dobbiamo andare- disse Paul beccandosi un’occhiataccia da parte mia. Niall mi vide, ridacchiò e mi abbracciò. –dai Heather…ci sentiamo su Skype!-
-non è la stessa cosa Niall- dissi contro al suo petto.
Due forti braccia e un inconfondibile profumo mi avvolsero. –Zayn…mi mancherai- dissi con gli occhi lucidi. Detestavo salutare una persona cara.
-anche tu piccola-
Mi ritrovai davanti a due occhioni azzurri. –mangia tante carote, mi raccomando!- disse Louis.
Lo abbracciai. –lo sai che mi fanno schifo…-
Poi fu il turno di Payne.
-Oh Payne! Mi mancherà sentire le tue stronzate!- dissi melodrammatica
-ehii...io non dico stronzate!- ribatté offeso
-“Heather, secondo te è strano volersi mettere lo smalto rosa ai piedi? Ma è vero che fa male fare la ceretta?”- dissi imitandolo
-Liam…mi sa che dobbiamo fare un discorsetto in aereo- disse Louis facendo ridere tutti.
Mi girai a guardare Eleanor, che in quel momento stava abbracciando Niall. Poi mi voltai verso Harry.
Con una mano reggeva il trolley e indossava gli occhiali da sole che gli davano un’aria molto sexy, ma che gli coprivano gli occhioni verdi che mi piacevano tanto.
Mi sorrise. Timidamente mi avvicinai a lui, lo guardai per un millesimo di secondo negli occhi e poi lo abbracciai con tutta la forza che avevo. Ricambiò la stretta, abbassandosi e immergendo il naso fra i miei capelli. Non volevo che se ne andasse, in America avrebbe conosciuto tante ragazze molto più belle di me e si sarebbe dimenticato della sottoscritta.
No dannazione. Non ci andrà in America.
Potrei sdraiarmi sulla pista e impedire all’aereo di decollare.
Oppure potrei dare una botta in testa al pilota e rinchiuderlo in un bagno.
Strinsi ancora di più  la presa contro al suo petto, data la mia altezza, già mi mancava.
Paul tossì per richiamare l’attenzione. Gli mostrai il mio bellissimo, altissimo e levissimo dito medio, facendo ridere gli altri che sicuramente ci stavano guardando, riuscivo a sentire i loro sguardi sulla schiena.
-ragazzi…dobbiamo andare- ripeté Paul
Harry si staccò, mi allontanò leggermente e si abbassò (quanto cazzo ero bassa?!) per guardarmi bene negli occhi.
Pochi centimetri separavano le nostre labbra. Alzò gli occhiali sulla testa, facendomi vedere quei begli occhioni verdi. Poggiò una mano sulla mia faccia e con il pollice mi accarezzava la guancia.
La tipica scena pre-bacio
Oddio…
Mi vuole baciare???
Cazzo!
Baciami!
Baciami adesso!
-mi manch..ci mancherai, tanto.- sussurrò
-anche voi..-
-mi raccomando, stai attenta-
-a cosa?-
-a tutto! Ah..tieni.- disse porgendomi un mazzo di chiavi. –sei la prima persona a cui affido la casa…-
-tranquillo Harry. Ci penso io!-
-è proprio per questo che mi preoccupo!- disse
Gli tirai un leggero colpo sul petto. –ehii!-
-scherzavo…-
-Ragazzi! DOBBIAMO ANDARE!- ci interruppe Paul
-proprio adesso...nel momento più bello!- si lamentò Louis. Insieme a Zayn ci guardavano curiosi, gli mancavano solo i pop corn. 
Harry se ne fregò. –mi mancherai Heather. Prometto che ci sentiremo ogni sera su Skype! Parleremo delle nostre giornate..-
-okay Harry..- dissi guardando verso il basso per nascondere la tristezza.
Mi sollevò la testa appoggiando due dita sul mio mento. –dai…tornerò appena posso!-
Annuii. Sentivo che quelle cose trasparenti bagnate che ti colano dagli occhi quando sei triste o ridi troppo, chiamate comunemente lacrime, che non versavo da quando mi ero sbucciata il ginocchio a cinque anni, stavano per colarmi lungo il viso.
Anche Harry lo notò e mi abbracciò più forte che riusciva, per consolarmi. –sshh..non piangere- cercava di consolarmi.
-io non piango! È che mi sudano gli occhi-
Si staccò, ci guardammo a lungo negli occhi.
Lui mi guardava, probabilmente avevo qualche brufolo da schiacciare, e io guardavo lui, cercando di memorizzare il suo viso.
-dobbiamo andare o perderemo quel cazzo di aereo!- sbraitò Paul. Un paio di hostess si fermarono a guardarlo.
-Oh Paul! Sta zitto cazzo! Non vedi che sto salutando i ragazzi?! Tu poi li vedi tutti i giorni e io per almeno due o tre mesi no. Quindi non rompere!- sbraitai.
Harry ridacchiò. Mise la mano in tasca e tirò fuori il pugno chiuso. -ehm..ecco..io..cioè..avevo…tieni!- disse prendendomi la mano e posandoci sopra qualcosa.
Guardai la mia mano. Una catenina d’argento con un metà ciondolo dello ying e lo yang, io avevo la parte bianca.
-oddio Harry! È…è...bellissimo! Grazie!-
Harry era abbastanza imbarazzato. –ma scusa Harry...chi ha l’altra parte?- chiesi
-ma sei idiota?! C’è l’ha lui!- gridò Louis.
Forse sarei dovuta arrivarci da sola…
-ooh…be’, grazie Harry.- mi limitai a dire.
Si abbassò e mi lasciò un leggero bacio sulla guancia, quasi come se avesse avuto paura di fare quel gesto.
Eh no, cazzo.
Mi alzai sulle punte, gli misi una mano dietro al collo e lo tirai giù alla mia altezza. Poi gli schioccai un rumoroso bacio sulla guancia. Mi pare di aver visto per due secondi le sue guance colorarsi di rosso.
Purtroppo il momento era arrivato.
Presero le loro valigie e si allontanarono. Io e Eleanor li guardavamo dirigersi verso il check-in. Lei piangeva, abbracciata a me e io me ne stavo lì, in piedi, senza dire niente.
Erano quasi spariti dalla nostra visuale, riuscivo a scorgere i pantaloni rossi di Lou, la chioma bionda di Niall e la figura di Harry, che era dietro a Zayn.
-dai El, andiamo a casa- dissi girandomi verso di lei. Tirò su col naso e annuì.
Avevamo appena fatto due passi quando qualcuno in mezzo all’aeroporto urlò –Heather! Ti… voglio bene!-
Harry.
Rimasi immobile mentre Eleanor mi guardava sorridendo. –anche io Harry!- urlai stringendo la catenina che avevo in mano.
 


 
Maledetta sveglia.
Avrei dovuto cambiare canzone. Sentire la voce stonata di Danielle che canta Lazy Song non è proprio una bella cosa. Ma rimaneva un’ottima arma per ricattarla.
Scesi dal letto e scalza mi diressi verso la cucina per fare colazione. Meno male che c’era il parquet, sennò avrei i piedi gelati a quest’ora.
-Harry! Hai preparato il caffè?- chiesi entrando in cucina
Trovai la cucina, di solito occupata da Harry che beveva il suo caffè seduto al tavolo, vuota.
Ma che cazz...
Ah già.
Erano partiti per l’America.
Stupida America.
Grugnii e presi il latte da scaldare. Mentre tranquillamente sorseggiavo il latte mi cadde lo sguardo sul calendario. Lunedì 27 settembre.
Cazzo!
Oggi iniziavo il lavoro da Philip! Ero in ritardo!
Riuscì a prepararmi a tempo record, in ben dieci minuti. Presi l’autobus e mi recai agli studi televisivi dove lavorava il francese. Praticamente lui era un regista di video musicali e se avevo capito bene, io ero la sua assistente. Cioè avrei dovuto fare tutto quello che diceva lui.
Tutto ma niente cose…ehm..come dire…non vado a letto con lui!
Non gli taglierò le unghie dei piedi.
Non gli avrei chiesto come va la vita con Danielle…
-ciao Heather!- Philip interruppe i miei pensieri. Lo salutai con un cenno della mano.
-pronta per il primo giorno di lavoro?-
-certo…-
Mi condusse su un set, sembrava di stare sul set di “Single ladies” di Beyoncé. Le ballerine vestite di nero, lo sfondo bianco dietro…
-bene. Tu devi fare quello che ti dico io. Niente di troppo complicato, tranquilla. Devi portarmi il cibo, i copioni, chiamarmi truccatori, stilisti ecc...ah! E visto che ci sei aiuterai con l’attrezzatura di scena-
-okay-
-bene. Portami un caffè ora.- ordinò
Il caffè te lo rovescerei in testa.
Feci come mi aveva chiesto. Passai tutto il giorno a fare avanti e indietro. Chiama il truccatore, lo stilista, il tecnico delle luci…. Vai a prendere il caffè, prendi i copioni, vai a prendere il pranzo per tutto lo staff, cerca una maledetta scarpa che si era persa…
Una giornata massacrante.
E in più quelle stupide modelle mi giravano intorno perché io vivevo con Harry Styles.
Mi avevano chiesto un milione di volte di presentarglielo. E la mia risposta era sempre la stessa :vai a farti fottere e mangia qualcosa, anoressica.”
Harry è mio, chiaro?
Io e lui siamo fidanzati, solo che lui ancora non lo sa.
Datemi il tempo di dirglielo, cazzo.
Scesi dall’autobus stanca, erano le sei di sera ed ero appena tornata dal lavoro. In teoria avrei dovuto pulire, lo avevo promesso ad Harry….
Cazzo Harry!
Dovevamo videochiamarci su Skype tra….dieci minuti!
Minchia…sono sempre in ritardo.






Writer's Space

Da quanto tempo non aggiornavo? Troppo.
Passiamo al capitolo. I ragazzi vanno in America, vedremo come vanno le cose.
Che ne pensate di Harry? E di Heather? E Liam?
Devo dire una cosa importante:
una ragazza ha segnalato la mia storia tra le scelte del sito.
Ragazza mia, non so in che lingua ringraziarti. Davvero....non me l'aspettavo e mi ha reso felicissima.
Non voglio annoiarvi troppo, perciò me ne vado.


Domani esce il video asgjjk

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