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Autore: madelifje    06/01/2013    9 recensioni
Bea è una diciassettenne della Lombardia.
Non crede nell'amore (anche se potrebbe fare un'eccezione per i membri dei Green Day o Johnny Depp), ed ha un pessimo carattere.
Ha un segreto: da circa un anno chatta tutte le sere con un ragazzo inglese, un certo Liam, che non ha mai visto.
Insomma, è una ragazza perfettamente normale.
O almeno, lo era prima di ritrovarsi catapultata nel corpo di una sconosciuta fidanzata con Zayn Malik.
***
Aprii lentamente gli occhi.
Mi sentivo come se fossi stata investita da un tram.
Era un mia impressione o la luce era diventata più forte?
Ma soprattutto, cosa diavolo mi era successo?
Mi appoggiai al letto e mi rialzai faticosamente. Dopo qualche secondo riuscii a mettere a fuoco il piumone viola.
Mi sedetti per precauzione e appoggiai le mani sulle cosce.
Un attimo… jeans?
Io indossavo dei leggins!
Una consapevolezza atroce si fece strada nella mia mente.
Il mio piumone non era mai stato viola.
Con in cuore che batteva all’impazzata sollevai lo sguardo alla ricerca di uno specchio e ne trovai uno appeso alla parete di fronte a me.
Urlai.
Il volto che mi fissava non era il mio.
Genere: Comico, Demenziale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Different.





Aprii gli occhi di scatto.
Era stato solo un sogno folle e senza senso, come gli altri. Era mattina, sarei andata a scuola, avrei insultato Noemi per avermi fatto andare in paranoia e avrei cercato di conoscere quel gran figo della quinta A. Gli scambi dei corpi erano solo cazzate dei film fantasy di serie B. Quella era la vita reale.
Cercai di mettermi seduta con un colpo di addominali, ma una fitta alla schiena mi immobilizzò.
Ero sdraiata sul pavimento. Indossavo un pigiama fuxia e da parte a me c’era un letto con il piumone viola.
Oh. Mio. Dio.
Mi alzai di scatto e mi diressi verso lo specchio.
I miei ricci erano spariti, al loro posto c’erano dei capelli tinti di biondo chiarissimo lisci. I miei occhi azzurri (che sono l’unica cosa che mi sia mai piaciuta del mio fisico) erano stati sostituiti da un paio verde-marrone.
Ed ero bassa.
Non era un fottuto sogno.
Urlai.
Avevo paura, una paura tremenda, e un assoluto bisogno di acqua.
Mi fiondai in corridoio, rendendomi conto di non sapere dove fosse il bagno.
Quella non era casa mia.
-Buongiorno Haley. Tutto bene?
Mi voltai. Un uomo sulla cinquantina stava sbadigliando, appoggiato allo stipite di una porta. Intravidi una parete con delle piastrelle bianche. Il bagno.
-‘Giorno…-Papà disse una voce nella mia testa –papà. Sto benissimo, non ti preoccupare.
Lui mi guardò perplesso, ma si allontanò.
Dopo una bella rifrescata tornai in camera e mi chiusi dentro. Dovevo pensare, e in fretta. A quanto pare mi chiamavo Eily. Come diavolo si scriveva? Ho sempre odiato l’inglese. Presi un libro di scuola (storia) e lessi l’etichetta con il nome. Haley Foster.
 
Un uomo con un gilet osceno sta blaterando qualcosa sulla Magna Charta. La mia compagna di banco, una ragazza con i capelli rossi, scarabocchia sul mio libro.
C’è un ragazzo seduto davanti a me. È moro con il ciuffo biondo.
-Ell, sei bellissima –sussurra…
 
Riaprii gli occhi. Cosa diavolo era successo? Io non avevo mai vissuto queste cose. Io ero semplicemente Bea! 
Il tizio con il gilet (il prof?) stava parlando in inglese. Anche “mio padre” mi aveva parlato in inglese. E il mio cognome era Foster.
Oh cazzo.
Ero finita in Inghilterra.
 
Dopo tre tentativi riuscii a trovare la cucina.
Una ragazza stava mangiando del bacon seduta al tavolo mentre guardava la televisione.
-Ciao Haley. –borbottò.
Doveva essere mia sorella.
-Ciao… Sophie? –Ancora quella voce nella testa.
-No, Babbo Natale. Hai bevuto ieri sera?
Sì, eravamo sorelle.
Mi sedetti anche io, cercando di rimandare il momento della colazione. Il mio stomaco non riusciva a reggere il bacon alle sette e mezza del mattino. Ed ero leggermente sconvolta.
-Non sono la tua serva, alza il culo e prenditi la colazione.
Simpatica.
Obbedii. Avrei rigurgitato tutto, me lo sentivo.
Non poteva essere così difficile. Conficcai la forchetta in un pezzo di bacon e la sollevai lentamente.  –Ecco brava. Fai “AAAAAAAAH”!
Ora, Bea l’avrebbe mandata a fanculo. Ma Haley non sembrava una ragazza volgare perciò… -Vai a quel paese Sophie!
Mangiai quel dannato pezzo di bacon. Il mio stomaco mi urlava “Cosa stai facendo? Dov’è il cappuccino?” ma lo ignorai.
-Allora? Programmi per oggi? Ieri hai detto di avere cose urgenti da fare.
E ora? Cosa le dovevo dire? Decisi di stare sul vago.
-Devo uscire.
Sophie annuì distrattamente e diede un sorso al succo di frutta.
-Con il tuo ragazzo immagino.
#Promemoria
Haley Foster è fidanzata
-Esatto!
-Bene. Non tornare prima delle sette, Ben deve venire qui. Mamma e papà non ci saranno. Hai capito?
Purtroppo avevo capito benissimo. Non sarei tornata prima delle sette neanche sotto tortura.
Dopo colazione accesi il computer.
Digitai su Google il nome della mia città, della mia vera città. Poi mi sforzai di ricordare quello di quel fottuto negozio.
Bottega… Nah. Emporio… emporio di… Cazzo. L’insegna era illeggibile.
Provai solo con “Emporio”. Il primo sito era dell’ “Emporio d’ombra”. In alto c’era una foto della catapecchia. Cercai la sezione “Contattaci” e digitai sull’iPhone l’unico numero di cellulare.
-Pronto? –gracchiò la voce della vecchia.
-Lei è quella stronza della veggente?
-Con chi parlo?
-Con Beatrice! Quella a cui a detto di stare attenta ai temporali. Quella che non credeva nell’amore. Quella che ha lasciato lì un ombrello bellissimo!
-Ah, ho capito! Tesoro, quell’ombrello è rotto. –l’avrei uccisa.
-Non me ne frega un cazzo dell’ombrello! Per colpa sua sono finita in un corpo non mio! Adesso sono inglese!
Lei sembrò contenta–Allora avevo ragione! Stai per trovare la tua anima gemella.
-Come faccio a tornare indietro?
-Indietro?
-Ad essere di nuovo me stessa!
-Bambina mia, non puoi.
Fu come se mi avessero tirato un pugno nello stomaco. Riattaccai mormorando qualcosa come un saluto e mi lasciai cadere sul letto. “Non puoi”. Non potevo tornare a casa. Scoppiai a piangere. Quando il cellulare squillò fui tentata di buttarlo giù dalla finestra, ma riconobbi un numero italiano.
-Ascoltami. –disse la voce della vecchia-Quello che devi fare adesso è vivere. Se avevo ragione fino in fondo, ti innamorerai. È l’unica cosa che puoi fare, tesoro. Vivi.
Deglutii. Detestavo ammetterlo, ma aveva ragione.
-Lo farò.
-Adesso ti saluto, questa telefonata mi costa un occhio della testa!
Riattaccai. Bene, dovevo vivere. Decisi di farlo. Almeno mi sarei distratta…
 
Dovevo scoprire qualcosa sul mio ipotetico ragazzo, e il modo migliore che mi veniva in mente era facebook.
Sperai che Haley avesse memorizzato la password, ma ovviamente non era così. La mail compariva già, il mio problema era la password.
Di sicuro l’aveva scritta da qualche parte.
Guardai in tutti i quaderni, nell’iPhone, nel diario… nada.
Notai la foto di un labrador sulla scrivania. Mi sforzai per leggere la scritta sul collare. Elvis. Mio dio, doveva davvero odiare quel cane.
Dopo due secondi comparve la home di facebook.
Bingo!
Pensai a Noemi, a quanto odiava dire “Bingo” e mi venne un attacco di nostalgia. La mia Memi…
Haley Foster era ufficialmente fidanzata con Zayn Malik. Il ragazzo con il ciuffo biondo.
Si trattava bene, la nostra Haley. Non sarebbe stato un problema rientrare dopo le sette, con un tipo del genere.
In “famiglia” trovai Sophie Foster, Harry Styles, Ginny Sunders e Lena Tish come “fratelli”.
Zayn invece aveva tre fratelli: Harry Styles, Niall Horan, e Liam Payne.
Liam.
Ero davvero un’idiota. L’Inghilterra era piena di Liam, non doveva per forza essere il ragazzo di Twitter. Non era possibile.
Non feci in tempo a dedicare altri pensieri a Liam, perché il campanello suonò.
-Haley! È per te!
Scesi le scale e corsi all’ingresso. Sulla porta c’era Zayn.
-Ciao piccola. Mi sei mancata.
Detto questo, mi mise una mano sulla schiena e mi baciò.
 
Liam’s POV
Non so da quanto tempo fissavo la chat. Ma Bea non si connetteva. Avevo davvero voglia di parlare con lei…
-Hai visto Zayn? –chiese Harry comparendo alle mie spalle.
-Ha detto che andava dalla Foster.
-Strano, Ell non me l’ha detto.
Sbuffai. Non sopportavo Haley. Da quando c’era lei, il mio migliore amico era sparito. E poi era così superficiale… ma Zayn non poteva trovarsene una come Bea? Anzi no, una come Bea la volevo io.
-Haley è pur sempre Haley, no? –dissi
-Eddai, Liam!
-Scusa. A volte dimentico che è la tua migliore amica.
Harry si sedette da parte a me e si passò una mano fra i ricci.
-Questo pomeriggio andremo anche noi.
-E perché? Vuoi farti tirare un cazzotto da Zayn?
-No, semplicemente ci sarà anche Danielle. E una sua amica.
Danielle Peazer. Io e lei eravamo una delle coppie storiche della nostra scuola, anche se non eravamo mai stati insieme ufficialmente. Ci baciavamo, uscivamo, cose del genere. Lei avrebbe voluto di più, era chiaro come il sole. Ma io non ero pronto.
Diedi un’ultima occhiata alla chat. Accanto al nickname Beα non c’era nessun pallino verde.
Mi voltai verso Harry.
-Ci sto. Andiamo.


Hola!
Buonasera meraviglie! 
No, cioè... 6 recensioni per il prologo?! Io... non so cosa dire... VI AMO ♥ 
Avevo detto che avrei aggiornato solo dopo aver pubblicato l'epilogo di LFS, ma non ho resistito :)
In questo capitolo vengono introdotti alcuni personaggi... e si vede la reazione di Bea dopo lo scambio lol
Cosa ne pensate? 
Ok, la smetto di annoiarvi
tantissimi baci,
Gaia


  
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