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Autore: Shakii    06/01/2013    3 recensioni
il dolore che provai all’inizio fu sconvolgente, mai provato prima, venire a sapere di essere stata tradita, non solo dal tuo ragazzo, ma anche dalla tua migliore amica fu qualcosa di ineguagliabile, fu una ferita che si aprì e che continuò a far male, per tanto, troppo tempo.. fino al suo ritorno.
*Ciao gente, questa è la mia prima FF! Accetto consigli, correzioni e anche critiche perciò recensite in tante, un bacio :3*
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa diavolo stava facendo? Prima lo trovo in infermeria e dopo ricevo una sua telefonata? Ero confusa.

-“ehm, ciao Stefan” risposi
-“ti ho chiamata perché volevo sapere come stavi..”  disse
-“ah, sto bene” dissi stupita
-“menomale allora” rispose tentennante
-“Posso sapere il vero motivo di questa telefonata Stefan?” chiesi
-“te l’ho detto, volevo solo sapere se stavi bene, tutto qua” stava mentendo, ormai lo conoscevo troppo bene
-“va bene, allora grazie di esserti interessato, ora  però devo andare, ciao” dissi, fingendo di riattaccare
-“no, aspetta, non ho finito Sha..” disse, sapevo che avrebbe funzionato.
-“beh allora dimmi, avanti” risposi
-“io.. sono stato un coglione
-“questo si sapeva” risposi, almeno lo stava ammettendo
-“no, non capisci, oggi..  mi ha fatto piacere riparlarti, credimi, non ho mai avuto il coraggio di farlo perché con il tempo mi sono reso conto di quello che ho fatto, mi sono vergognato di me stesso e ancora oggi non riesco a capire il motivo per cui ti ho fatto soffrire. Ti ho chiamata solamente per chiederti..
-“no, Stefan.” Lo bloccai prima che riuscisse a finire la frase. “so cosa mi stai per dire e non farlo, non voglio le tue scuse, ormai per quelle è tardi. Voglio solo che tu faccia una cosa per me, lasciarmi in pace, voglio che tu sparisca dalla mia vita una volta per tutte, non mi chiamare, non mi salutare, ignorami. Ciao Stefan” e riattacai.

Sprofondai la testa tra i cuscini, stringendo le lenzuola tra le mani. Ero frustrata e confusa ma soprattutto non potevo credere di aver pronunciato davvero quelle parole.. Da un lato mi ero liberata di un peso, dall’altro però soffrivo.  In ogni caso non feci nemmeno in tempo a ripensare alle telefonata che la mia mente fu nuovamente invasa dalle immagini di me e Stefan insieme e la nostalgia questa volta prese completamente il sopravvento su di me. Mi mancava, mi mancava tremendamente.
Poco più tardi sentii bussare la porta di camera mia, così cercai in fretta di asciugarmi le lacrime che nel frattempo erano scese su tutto il mio viso, inzuppando il cuscino.

-“avanti” dissi
-“permesso” era mio padre “sono tornato a casa prima dal lavoro, ero in pensiero per te, come stai? Ti senti meglio o vuoi che ti porti al pronto soccorso?” mio padre si preoccupava sempre troppo per me, mi vedeva ancora come la sua piccolina
no papà, stai tranquillo, va tutto bene, è stato solo un calo di pressione, non c’era davvero bisogno che tornassi a casa prima” risposi
va bene, allora vado a preparare qualcosa per pranzo, se hai bisogno di qualcosa chiamami, ok?” disse
certo” risposi sorridendogli. Lui ricambiò il sorriso e se ne andò.

Appena mio padre richiuse la porta di nuovo le emozioni mi invasero la mente, non c’era modo di non pensare a Stefan, qualsiasi cosa avessi fatto, lui sarebbe sempre stato nella mia testa così presi le cuffie e l’ipod dallo zaino, mi sdraiai e premetti play.

I’m broken
Do you hear me
I’m blinded
Cause you are everything I see
I’m dancing, alone
I’m praying
That your heart will just turn around

 

And there’s a walk up to your door
My eye turns to face the floor
Cause I can’t look you in the eyes and say

When you open his arms
And holds you close tonight
It just won’t feel right
Cause I can’t love you more than this, yeah
When he lays you down, I’m not just dying inside
It just don’t feel right
Cause I can’t love you more than this
Can’t love you more than this



Mezz’ora dopo sentii mio padre chiamarmi per il pranzo e scesi le scale. Ovviamente non avevo fame e non toccai cibo così presi il giubbotto e me ne andai a fare un passeggiata. Fuori il tempo non era dei migliori, pur essendo primavera, il cielo era grigio e soffiava molto vento ma comunque non me ne preoccupai e iniziai a camminare. I pensieri divagavano nella mia mente senza fermarsi un secondo e non riuscivo a fare a meno di domandarmi, Avrò fatto bene? O avrò esagerato? Voglio davvero che lui esca completamente dalla mia vita? Iniziai ad aumentare il passo e qualche minuto più tardi mi resi conto di aver percorso molta strada e di essere arrivata in centro. Mi guardai intorno e notai che le persone si affrettavano per mettersi al riparo, solo in quel momento mi accorsi che aveva iniziato a piovere. La pioggia era proprio uno dei miei ultimi pensieri perciò continuai a camminare sotto gli sguardi della gente.
Ad un tratto mi sentii afferrare per il braccio e fui trascinata all’interno di uno dei tanti vicoli senza nemmeno avere il tempo di vedere chi mi stavo strattonando. Mi dimenai e riuscii finalmente a liberarmi dalla presa e a girarmi , alzai lo sguardo e mi trovai a pochi centimetri dal viso Stefan. Ero paralizzata, pensai fosse frutto della mia immaginazione invece era proprio lì. Ci fissammo per qualche minuto negli occhi senza dire una parola e per un istante sentii il mio cuore accelerare e iniziare a battere all’impazzata, potevo comandare al mio cervello di ignorarlo e di provare solo odio per lui ma come si dice sempre, al cuore non si comanda.
Quando mi accorsi di quanto fossimo vicini cercai di allontanarmi ma avevo la schiena appoggiata al muro e le sue braccia mi impedivano di spostarmi.

-“si può sapere che cosa stai facendo?” balbettai
-“so che vuoi che esca dalla tua vita ma prima dammi almeno la possibilità di scusarmi di persona e questo è l’unico modo per farlo” disse
-“e quindi mi stavi seguendo?” risposi
-“non proprio, ma non è questo l’importante. Ti devo le mie scuse, è vero ormai è passato un mese e so che queste non servono a nulla ma voglio ugualmente farti sapere che mi sono pentito di quello che ho fatto, devi credermi, e se non lo fai, te lo dimostrerò" disse
-“io non mi fido più di te Stefan, e lo dovresti sapere. Come faccio a sapere se mi stai dicendo la verità o se mi stai prendendo in giro?” risposi

Successe tutto nell’arco di una frazione di secondo, lo vidi avvicinarsi e il mio istinto mi diceva di allontanarmi, ma il mio corpo non rispondeva, poi appoggiò le labbra sulle mie e tutto non ebbe più importanza. Se fosse un sogno o meno questo non riuscivo a capirlo, stavo solo vivendo uno degli attimi più belli della mia vita e avrei dato qualsiasi cosa per farlo durare in eterno. All’inizio fu solamente uno sfioramento di labbra ma pian piano divenne un bacio appassionato e puro come quelli che ci scambiavamo quando eravamo una coppia e lì anche la mie mente non fece più resistenza e mi abbandonai a quel bacio. Dopo poco si allontanò per guardarmi negli occhi.
 
Perdonami” mi sussurrò




Salve donzelle C:
Anche se con un po' di ritardo ho scritto il terzo capitolo.
Se leggete vi chiedo per favore di lasciare una recensione,
mi farebbe davvero tanto tanto piacere :)

Baci, Sha <3







 

  
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