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Autore: Bella Finally Cullen    07/01/2013    3 recensioni
“Bells... sai, non sono sicuro che ti ridarò quello che ti appartiene questa volta...” dice sventolandomi il foglio davanti agli occhi.
“Dai Ed... sono cose private...” mugolo contrariata.
Lui ridacchia appoggiando una spalla al muro.
Che visione celestiale, è proprio un bellissimo ragazzo.
I suoi occhi verde smeraldo mi osservano curiosi da sotto quelle lunghissime ciglia mentre si passa istintivamente la mano tra i capelli bronzei.
La maglietta bianca che indossa è fin troppo aderente, si riescono a vedere perfettamente i muscoli scolpiti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 5 – Un sogno per due

 

Annuisco istintivamente senza pensarci più di tanto...

Cosa può cambiare un'ora di sonno in più o in meno?

Insomma, se si dorme non...

Oh... ma certo!! Può cambiare tutto eccome!!!

Di nuovo l'immagine dell'Edward sedicenne sul divano della festa mi tormenta insieme alla sensazione delle sue labbra sulle mie... fin troppo nitida e reale.

E' stato tutto assurdamente vicino e verosimile!

Non c'era la classica nebbiolina confusa a distinguere la realtà dal mondo dei sogni... non mi sono svegliata consapevole di aver sognato... la confusione, la paura ed il dolore le ho sentite più che bene... non capisco...

Lo vedo irrigidirsi e guardarmi duramente come a volermi dare un'orribile notizia... una notizia da invidia alla cronaca nera immagino dalla faccia...

Bells, possiamo andare da qualche parte da soli?”

Qualche ora prima, o almeno penso sia passata qualche ora dalla mia doccia fredda, questa richiesta mi avrebbe colmata di speranza e mi avrebbe entusiasmata a tal punto da mettermi a saltellare qua e là per la via come in certi cartoni animati per bambini.

Manca la canzoncina in rima e siamo a posto... penso con il mio solito sarcasmo macabro e tetro di quando non prevedo nulla di buono.

Il punto è la sua voce... la sua voce solitamente calda e meravigliosamente cristallina e dolce, adesso ha un qualcosa di terribilmente catastrofico, come se dovesse caderci il cielo sulla testa da un momento all'altro e lui dovesse avvertirmi.

Che Edward sia diventato come uno di quei scrittori che parlano di distruzioni di massa e roba simile?

L'unica volta che ha parlato nuovamente così è stato quando mi ha avvertita della terribile notizia per la quale Tanya l'oca sarebbe partita per l'Europa (terribile era l'aggettivo che aveva usato lui... io l'avrei definita più meravigliosa, stupenda, sensazionale).

Per questo motivo c'era da aspettarsi qualcosa di davvero grosso e grave.

Certo Ed... ma mi stai preoccupando... che...?” mi blocco notando i suoi occhi indagatori che mi studiano stringendosi fino a diventare una raccapricciante fessura.

Quel suo comportamento ha la terribile capacità di farmi saltare i nervi... ecco... terribile qui ci sta proprio d'incanto!!

La sua espressione nera non cambia di nemmeno mezzo millimetro... né un muscolo né un centimetro di pelle si muove... tutto perfettamente immutabile.

Ok... questa cosa comincia a piacermi sempre di meno...

Vieni...” mormora facendomi cenno di seguirlo.

Lo vedo dirigersi verso la pineta subito dietro casa mia e lo seguo senza replicare né fiatare.

Dopo pochi secondi inizio a sentire lo scricchiolio stranamente sinistro dei ramoscelli spezzati sotto i nostri piedi, anzi... sotto i miei piedi! I suoi non fanno nessun rumore.

Sbuffo scocciata e cerco di non inciampare come al mio solito.

Come non detto!

Nemmeno mezzo secondo ed il mio piede finisce dentro ad una buca spezzando il precario equilibro del mio corpo.

Chiudo gli occhi in attesa dell'impatto frontale con la terra del boschetto, ma ciò che mi aspetto non avviene.

Aprendo lievemente gli occhi mi accorgo di essere tra le braccia di un Edward teso e irascibile.

Bella! Non è l'ora di mettersi a rotolare per terra! Devo parlarti... è una cosa seria, non puoi metterti a perdere tempo!” non riesco a trovare un motivo o qualcosa per giustificare l'arroganza nella sua voce che adesso è splendidamente brusca e scocciata.

Cos'ho fatto? Perché ce l'ha con me?

Mi ricompongo tristemente cercando di dare una motivazione al suo strano comportamento.

Ormai siamo molto lontani dalla strada perciò ci sediamo su un masso abbastanza regolare per fare da sedia.

Imito i suoi movimenti mettendomi più lontana possibile dal suo corpo... mi sento offesa e... rifiutata, si...

Lo sento sospirare ma non alzo lo sguardo.

Bel... dai, guardami...” mi prende dolcemente il mento costringendomi a guardarlo negli occhi.

Senza motivo sento gli occhi colmarsi rapidamente di lacrime... lacrime che non riesco a trattenere... ne sento già una che mi riga la guancia fin sotto al mento, per poi cadere tra le mie mani.

Hei, Bella... Bella... non piangere... scusami... non volevo trattarti male... mi dispiace...” ormai l'ho sentito fin troppe volte scusarsi con me negli ultimi anni, anni in cui non gli sono mai interessati i miei sentimenti... ha sempre ignorato tutto... i miei sorrisi, il mio affetto, il mio amore...

In questi anni l'ho visto lasciare decine di ragazze una dopo l'altra, l'ho visto giocare con i sentimenti altrui, l'ho visto fregarsene delle lacrime di qualcuno anche se causate proprio da lui, ma ho sempre affermato a me stessa di conoscere il vero Edward... quell'Edward dolce e comprensivo... ho sempre giustificato il suo egoismo dicendo che quello non era realmente lui... ma quando smetterò di credere nelle fiabe? Quando smetterò di aspettare il principe azzurro che invece non arriverà mai?

L'uomo perfetto non c'è... esistono solo uomini che ti ignorano e stanno con te finché servi... ma in che mondo vivo?

Cenerentola, il tuo principe azzurro non c'è... Giulietta, il tuo Romeo è scappato... Bella, a Edward non interessa nulla...

No-non... scu-scusarti...” balbetto stropicciandomi gli occhi... devo proprio dare l'impressione della bambina indifesa... forse gli faccio pena...

Sospira di nuovo passandosi nervosamente la mano tra i capelli bronzei.

Allora... devo dirti una cosa importantissima... quindi, sei disposta ad ascoltarmi?” lo vedo corrugare la fronte.

Annuisco tirando su con il naso.

Bells... quando sono tornato a casa dall'università mi sono addormentato... e... ho fatto un sogno strano...” a quelle parole sussulto senza accorgermene.

An-anche tu?” chiedo posandomi una mano sulla nuca.

Già... ho sognato entrambi... avevamo sedici anni e ci eravamo trasferiti... poi la sera stessa del primo giorno di scuola abbiam...”

Abbiamo fatto una festa con Jessica e tu mi hai... baciata... e poi ti sei fatto quella bionda...” ormai non riesco a controllare le parole che acidamente escono senza controllo dalla mia bocca.

Lo vedo mordersi il labbro colpevole.

Lo so... e ti chiedo scusa... sono stato un idiota... è stato un errore... quel bacio non significa nulla...”

Abbasso lo sguardo.

Lo immaginavo...” non riesco ad aggiungere altro... il rimorso mi divora... rimorso di esserci caduta di nuovo...

Stupida Bella...

Si alza dal masso ed inizia ad andare avanti ed indietro nervoso.

Ma non ti sembra strano? Abbiamo fatto lo stesso sogno nello stesso momento... insomma... è insolito... tutto... tutto è terminato quando ero su quel divano con Kate...”

Ah, ecco il nome della vipera bionda slavata.

E' stato l'amore... avrei detto qualche settimana fa... ma non ci credevo più ormai.

L'amore è una fregatura... ti distrugge e basta...

Per una volta do ragione alla vocina che parla dentro di me.

Non dico nulla... non voglio parlare...

Per la prima volta non voglio stare con lui...

Il silenzio ormai incombe su di noi, ma non sul resto del mondo...

Sugli alberi sento gli uccellini cantare allegri... l'aria tiepida del pomeriggio muove le foglie accompagnando il dolce volo delle farfalle...

Vorrei essere una farfalla, così da volare libera e spensierata... le farfalle vivono la loro vita svolazzando non sapendo che nel giro di qualche giorno scompariranno e nessuno se ne accorgerà.

Bella... ma cos'hai?” mi chiede dopo qualche minuto.

Mi giro tristemente guardandolo in volto... le rughette si sono quasi tutte distese...

Niente... non ti preoccupare...” non è ora di dirgli tutto... forse l'ora non ci sarà mai... forse continuerò a tenere questo peso dentro di me per sempre...

In genere le due parole per sempre hanno uno sfondo romantico... avrei pensato a due innamorati che si giurano amore eterno... il per sempre non esiste...

Il mio di per sempre invece sarebbe stato diverso... sarebbe stato vuoto...

L'eternità... che durata lunga da affrontare da soli...

Faccio per voltarmi dalla parte opposta per andarmene quando sento qualcosa bloccarmi.

Aspetta... ce l'hai con me?” Edward mi tiene ferma per la vita non permettendomi di muovere nemmeno mezzo muscolo.

Di nuovo le lacrime...

Sei una ragazzina fragile e sensibile... non devi... devi diventare forte...

le parole di mia madre mi tornarono alla mente.

Aveva ragione... dovevo diventare forte...

Edward... davvero non capisci?” sussurro con un filo di voce.

Sento la sua presa diventare più forte e ferrea.

No... spiegami...”

Scuoto la testa.

No, adesso devo andare... ciao Edward...” con un movimento brusco riesco a liberarmi senza toccarlo e di corsa sfuggo da lui.

Non riesco a trattenere le lacrime, non ce la faccio... perché deve essere tutto così brutto?

Arrivo a casa con il fiatone e apro la porta frettolosamente.

Bella...” senza pensarci mi butto tra le braccia di Alice che mi stringe a se.

Tesoro, che cos'hai?” mi chiede accarezzandomi la schiena.

I singhiozzi non mi permettono di parlare...

Stupida, stupida, stupida...

 

***

<< Bella... smettila di piangere, non lo merita!! >> mia madre mi ammonisce mentre i singhiozzi interrompono ogni mio respiro.

Mi ritrovo sempre a soffrire per qualcuno...

Ma mia madre, mia madre non dovrebbe consolarmi invece di sgridarmi?

<< Mamma... smettila di urlarmi contro!! >> dico alzandomi dal divano piena di lacrime.

<< No! Tu devi essere forte! Altrimenti a vent'anni ti troverai a piangere come una bambina sul passato!! >> cosa può importarmi del futuro quando il presente fa così tanto male?

<< Alex, lo vedi come sta... non ti sembra eccessivo arrabbiarti? In fondo non è colpa sua... >> è mio padre adesso a parlare.

<< Matt se non combatte contro il dolore verrà sovrastata! Non può cedere adesso! >> mio padre sbuffa guardandomi tristemente.

<< Tu e i tuoi pensieri rivoluzionari... Bella è una bambina! >>

<< Bambina non direi, ha già quindici anni... è ora che impari... >>

<< Fai come vuoi... >> sento la sua grande mano familiare accarezzarmi la testa prima di tornare in cucina

 

Questa volta il mio risveglio è fin troppo calmo...

In realtà non è stato un sogno, ma più che altro il ricordo dei miei...

Avevo sognato una di quelle tante volte in cui i miei cercavano di trovare un modo per alleviare i miei dispiaceri.

Alexandra era mia madre... era una donna molto indipendente ed insisteva con il fatto che io dovessi diventare forte.

Aveva dei capelli color caramello ondulati e lunghi che contornavano un grazioso viso a forma di cuore particolareggiato da due occhi verdi colore del mare.

Perché dico era?! Perché mia madre non so dove sia... se n'è andata tre anno fa non so nemmeno dove... voleva liberarsi da tutto e da tutti...

Alex aveva solo diciannove anni quando nacqui io perciò adesso che ero indipendente voleva andare per conto suo.

Mio padre invece si chiama Matt... lui ha due anni più di mia madre e sono inseparabili... sono la realizzazione più chiara dell'amore vero.

Adesso sono insieme ma mio padre, a differenza di Alex, mi chiama qualche volta per sentire come sto... Alex al massimo fa una telefonata o due all'anno.

Mio padre è bellissimo... i suoi capelli sono castani e sempre in disordine (un po' come Edward) ed ha degli occhi azzurri meravigliosi.

Ripensando alle parole di mia madre, in effetti aveva ragione... dovevo essere più forte...

Mi volto verso il muro rotolando sul letto.

Senza riflettere troppo afferro il cellulare e avvio la chiamata verso il numero meno usato della mia rubrica.

Pronto...” la sua voce è squillante... lo immaginavo.

Ciao papà...” dico cercando di rendere la mia voce un po' meno tetra.

Bella!! Da quanto che non ci sentiamo! Come stai piccola?”

Bene, bene... voi?” cerco di pensare a mia madre.

Benissimo... sai, volevo chiamarti... siamo a New York!” per la prima volta gioisco per la presenza dei miei... forse mi aiuteranno a distrarmi...

Che bello!! Allora possiamo vederci!!”

Certo Bells... tua madre vuole parlarti, ciao...” sospiro.

Ciao pa'...”

Un attimo di silenzio.

Bellina, come va?” sbuffo.

Ciao mamma! Come stai?” dico ironicamente.

Lei ride.

Bene stella... tuo padre ti ha detto la novità?”

Certo certo...”

Ehm... volevi dirci qualcosa?” sento un po' d'esitazione nella sua voce.

Bhé... volevo sentirvi... senti... possiamo vederci domani?”

Certo... ti chiamo io così veniamo a prenderti...”

Ok mamma... adesso scappo... ciao...”

Ciao Bell... a domani...”

Attacco senza aspettare nulla.

Forse loro possono aiutarmi...

 

Waaaaaaa!! Non uccidetemi, non ammazzatemi e nulla... u.u

Sono tornata presto come promesso, eh!!

Comunque un po' ho chiarito qui anche se quella a dover chiarire un po' è Bella... in questo capitolo sono entrati in scena Alex e Matt, che ne dite? Nel prossimo ci sarà una bella chiacchierata tra famiglia felice ahahahah XD

Adesso vi lascio gente... al prossimo capitolo eeeee.... RECENSITEEE!!!

Kiss kiss

 

Bella Finally Cullen

 

 

   
 
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