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Autore: YoungWild_Free    07/01/2013    1 recensioni
Jennyfer è una ragazza di diciassette anni che si trasferisce con suo fratello e il suo migliore amico a Londra, sarebbe tutto perfetto se non scoprisse all'arrivo di avere altri due nuovi inquilini. Sembrerebbe tutto normale, ma se i cinque ragazzi fossero una band famosa? La vita sarebbe scandita dai continui spostamenti, le bugie e i momenti di incertezza, ma ci sarà sempre qualcuno al suo fianco a proteggerla. E cosa sarebbe una FF senza una storia fra due protagonisti? E se la bella Jenny fosse in grado di incantare tre bei principi azzurri?
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 28

Guardai quel cosetto con una striscia rosa. Non potevamo crederci, avevamo le bocche che avevano assunto la forma di una "O", una enorme “O”! Quella cosa parlava chiaro, io
ero incita, e da tre settimane.
Oh cazzo!
Ero così spaventata, stupita e confusa; questo è quello che intendevo con la vita in discesa di cui parlavo. Cosa avrei fatto ora? Dovevo in un modo o nell'altro, ora o tra otto mesi e una settimana, dirlo alla mia seconda famiglia. Sì, potevo realmente dire di avere due famiglie, anzi tre se si contano anche i miei genitori, giusto! Anche loro dovevano saperlo. O forse no? Sentimmo i ragazzi bisbigliare davanti alla porta ed aprimmo facendoli indietreggiare.

-Tutto ok? Nel senso, che è successo?- Si allarmò Ed puntando il suo sguardo su tutte noi una ad una, squadrandoci da capo a piedi. Ero nel panico più totale non sapevo se dirglielo o aspettare un po', magari avrei dovuto parlarne prima con un ginecologo. -Jennyfer?- Continuai a fare grandi respiri. -Ally?- Lei mi guardò, così come Celeste quando Ed la interpellò a gran voce. -Mi spiegate che cazzo è successo!?- Urlò irritato. Martin osservava la scena stupito, incapace di dire qualcosa, spettatore passivo che già aveva capito tutto e lessi la compassione nei suoi occhi, era una cosa così tragica? Ok, io non ho mai amato i bambini e lo ero anch'io per crescerne un altro, ma non potevo distruggere una vita così!
Continuavamo a fissarci mortificati, mentre il rosso si guardava attorno impaziente.
-Sheeran, ma davvero non hai capito?!- Chiesi infine esasperata e lui fece un gemito simile ad un 'no'.
-è incinta, Sheeran. È incinta.- Sospirò Martin infine, lo facevo meno tardivo come ragazzo! Iniziarono con tutte le domande a proposito e fui costretta a promettere di chiamare Crystal il giorno dopo, e di ristabilire un contatto prima con lei e poi con gli altri, perché dovevano sapere, anche se io non condividevo questo idea.

You say everybody that you hate me.
-Harry, che te ne pare?- Chiese Louis recitando la frase.
-Cazzo, hai scritto un rigo, cosa ti dico?! Ma continua così. Tutto quello che senti.

Seduta, traumatizzata, ai piedi del mio letto osservando tutto quella che era la mia vita, un attimo per cambiarla, frantumarla. Dovevo ripartire, da zero.
Ci ero dentro da sole poche ore e già capivo che non era più il tempo di fare cazzate o altro, capire quando è arrivato il tuo momento di crescere e ti rendi conto di non essere pronta, ma puoi solo stringere i denti i tirare avanti. Non ci credevo, dai, era impossibile! Solo a me poteva succedere!
Ero seduta là da ore e avevo anche visto sorgere il sole dalla finestra e potevano essere circa le sette e mezza. Guardai la sveglia: 6.17, ok avevo perso un po' la condizione del tempo, e dato che mi erano venuti anche i crampi mi alzai e mi diressi il cucina.
Come se fosse ad aspettarmi, Celeste mi venne incontro con una tazza di cioccolata calda coi marshmallow sorseggiandone già un'altra. Le sorrisi prendendo la tazza, sedendomi sul tavolo di cucina e lei mi si mise di fronte. Espressi ad alta voce tutti i miei dubbi e le mie paure, quello di cui potevo andare fiera e i miei rimpianti. Avevo bisogno di qualcuno, e quel qualcuno era senza dubbio lei, non sapevo come avevo fatto a lasciarla, a stare senza quel tipo di chiacchierate, quell'ambiente.. Tutto quello insomma.
-E, infine, penso che non lo dirò a Louis.- Guardai la mia cioccolata ormai a fine. -Penso che lo darò in adozione. Mi dispiace, ma non sono pronta, assolutamente!- Finii il mio discorso puntando i miei occhi spaventati nei suoi aspettando il suo parere.
-Secondo me dovresti dirglielo, è suo figlio. Non puoi negargli questa consapevolezza, se venisse a saperlo come credi di fare? E tuo quanto suo, non puoi emarginarlo totalmente da questa situazione, e ancora insieme potete decidere se volete tenerlo o no. Hai capito?- Risposi affermativamente, ma mi rifiutai di chiamare Crystal per dirglielo, me la sarei cavata.

Quel pomeriggio erano venuti tutti gli altri e glielo avevo raccontato, perciò mi trovavo alle nove di sera accoccolata sul divano accanto ai due Ed, quando quello rosso mi strattonò per vedere se ero sveglia, allora mi voltai verso di lui.
-Niall mi ha detto che ti ha fatto sentire Little Things,- Annuii. -lo sai che l'ho scritta io?- Sorrisi e mi avvicinai al suo orecchio.
-è bellissima!- Sorrisi dandogli un bacio sulla guancia. Mi propose di sentire un'altra loro una canzone e mi fece vedere il video che aveva fatto in sala di registrazione.

-Ragazzi, ora proviamo Magic.- Dice un uomo dalla parte della console. Tutti e cinque si dirigono nella cabina e Ed li segue per sentire l'audio.

B-B-B-Baby come on over,
I don’t care if peaple find out.
Da da, da da da, da da da da.
They say that we’re no good together, and it’s never gonna work out.
Da da, da da da, da da da da.”

La canzone continuava con altri Da da da e incantesimi, ma ero più interessata a vedere le loro facce: Niall era tutto preso, sorridente e spensierato, così come Liam. Zayn era impassibile, sembrava stesse recitando il Padre Nostro, e Harry era apparentemente felice, ma appena si voltava a vedere lo sguardo demoralizzato, abbattuto, spento e distrutto di Louis faceva una smorfia e gli toccava la spalla in gesto fraterno. Allora l'altro lo guardava, sorrideva e lo stringeva a sé. Se quella canzone fosse durata un altro po' credo che Louis sarebbe svenuto o avrebbe avuto una crisi emotiva; da un lato era un bene, voleva dire che veramente si era pentito di avermi offesa, ma dall'altro comunque mi dispiaceva, io lo amavo, avevo nostro figlio in grembo e non vedevo l'ora di poter tornare fra le sue braccia, anche se sarebbe stato altamente impossibile.

-Venga avanti signorina Payne.- Mi sentii chiamare dall'altro lato della porta. Celeste mi prese per mano ed insieme varcammo la soglia dello studio. -Ah,- Fece il dottore appena vide Celeste e non ragazzo. -Deduco che il padre non lo sappia, o l'abbia lasciata. Nel secondo caso, mi dispiace molto.-
Il ginecologo era un uomo di all'incirca trentacinque anni, coi capelli biondi fonati e gli occhi verdi. Con il modo di parlare lento e grottesco mi ricordava Harry.
-La prima. Non stiamo più insieme ora.
-E mi immagino lo abbiate concepito prima foste separati?- Annuii. -Bene. Ecco, ora mi dica il suo nome.
-Jennyfer Payne.
-Data di nascita?
-16 giugno 1995- Che bello! Presto sarei diventata maggiorenne.
-Quindi è minorenne?- Non mi diede il tempo di fare nulla. -E i genitori lo sanno?- Deglutii. -Come immaginavo. Lo sa che senza il loro consenso lei non potrà concepire?- Sbiancai, stavo per morire. Mi ero appena abituata all'idea, me la ero anche fatta piacere per nulla! -Ma..
-Ma?- Ripetemmo in coro io e Celeste.
-Ma dato che sarà maggiorenne fra circa un mese potrei chiudere un occhio e dato che sono contro l'aborto e tutte queste cose fingerò che le visite da qui al 16 giugno non esistano.
-La ringrazio. Lei ha salvato mio figlio!- Feci un sorriso di sollievo, stavo veramente per morire.
-Tornando a noi.. Quando ha scoperto di essere incinta?
-Cinque giorni fa, risultavo incinta da tre settimane.- Annuii annottando tutto su un figlio.
-Bene, e saprebbe darmi delle informazioni sul padre? Stia tranquilla, non andrò a cercarlo o cose simili.
-Lo conoscerà senza dubbio. O ne avrà sentito parlare già, perciò mi creda.- Sorrisi -Il nome è Louis Tomlison.- Si accigliò. -Sì, proprio quello della band famosa!
-Mia figlia è una loro fan, quindi lei è la sorella di.. Liam giusto?
-Sì.- Disse che era abbastanza, poteva ricavare le informazioni che cercava da sua figlia, perciò ci congedò fissando un appuntamento fra altre due settimane.
-Ce la faremo.- Mi rassicurò la mia migliore amica appena fuori.
-Solo se voi ci sarete. Fra qualche mese potrai dire che hai un bellissimo nipotino o una femminuccia!- Mi chiese come lo avrei chiamato se fosse maschio o l'alternativa femminile.
Nel tragitto per casa sparai centinaia di nomi finché davanti casa non pronunciai quello che credevo perfetto al maschile: Chester. Quel nome mi affascinava, senza un particolare motivo, mentre se era femmina avrei ancora avuto otto mesi da aspettare, ci sarebbe stato modo per trovare quello perfetto.
Fui rapita da Ed che mi portò in cucina in modo furtivo, così gli chiesi che succedeva.
-Posso rubare Celeste per questa sera?- Annuii, e me lo chiedeva pure? -Però devi tenermela occupata nelle prossime ore, così che possa organizzare qualcosa di veramente fantastico!- Detto fatto chiamai tutte le ragazze presenti in casa e gli chiesi di seguirmi in camera mia. Questo ed altro per il ragazzo dai capelli rossi!

-Credi che si stia riprendendo?- Chiese Harry al biondo di casa. Louis girava tutto il giorno per tutto l'edificio canticchiando, scrivendo e facendo le sue battute idiote.
-Certo!- Rispose Niall. -Louis?- Quest'ultimo si girò -Che fai di bello?
-Now I'm back at your door...- Rispose lui annotandoselo sul braccio. Harry e Niall si guardarono prima di scoppiare a ridere. Se stava scrivendo un successo per loro poteva anche continuare con quelle uscite da squilibrato.
 

 IL MIO COSO DI SCRITTURA FUNGE. PE PEPEPEPE PEPE PEPEPEPE *ballalaconga
Sapete che giorno è oggi? Oggi esce KISS YOU!
PANICOOOO
Come è stato il rientro a scuola? Io stavo sclerando non ci voglio andare -.-"
A me questo capitolo, più lo rileggo pèiù mi fa schifo, poi non so voi..
Sao <3 
  
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