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Autore: Kiarachu    07/01/2013    2 recensioni
AU: è la vigilia di Natale, e come ogni anno, Megamind va a rapire Roxanne, ma la testardaggine dell'alieno blu cambieranno lo status quo della situazione, e Roxanne avrà modo di scoprire qualcosa d'importante su Megamind. Molte tenerezze e scoperta di un lato nascosto di Roxanne.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Bernard, Megamind, MetroMan, Minion, Roxanne Ritchi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Megamind fissava il soffitto, domandandosi dove fosse. Quindi ebbe una rivelazione: si ricordò di essere entrato nell’appartamento di Roxanne, di aver parlato con lei, aver starnutito e tossito molto, ed essere entrato nella sua “modalità riposo che cura”.
 
Si alzò lentamente, e vide Roxanne, seduta vicino a lui, su una sedia, col suo holowatch in mano e…occhi rossi? Ha pianto per me? Per questo raffreddore? Si chiese, e poi disse, “Oh, merda…questo è così imbarazzante! E che sta facendo col mio orologio?” lui chiese, cercando di sgridarla. 
 
“Signore, Miss Ritchi stava parlando con me. Son così contento che lei sia sveglio. Si sente meglio?” Minion chiese attraverso l’orologio, con sollievo nella voce.
 
“Oh…uhm…beh, sì, mi sento meglio, e son pronto a tornare al Covo Malvagio, per fare un altro piano cattivo!” lui dichiarò col suo solito tono malvagio, ma ebbe un altro colpo di tosse, fortunatamente non serio come quello del giorno precedente.
 
Roxanne scosse la testa, e disse, “Tu non vai da nessuna parte, Mister Malatino! Starai qui, finché non ti sentirai bene, e POI potrai tornare al Covo Malvagio, vero, Minion?” lei chiese con tono giocoso all’acquatico seguace.
 
Minion, dall’altra parte, rise e disse, “Giusto, Miss Ritchi! Signore, faccia come le dice, ok? E penso che dobbiate parlare, vero, Miss Ritchi?” lui chiese, riferendosi al discorso appena fatto.  
 
Roxanne annuì, e rispose, “Sì, Minion, e poi ti faccio sapere come va, ok?”
 
“D’accordo Miss Ritchi, adesso vi lascio da soli, ci si sente!” disse l’ittioide, interrompendo la comunicazione.
 
Megamind aveva un’espressione perplessa, poi si accigliò, e disse, con tono risoluto, “Non voglio stare qui, e mi sento già meglio! Adesso me ne torno al Covo Malvagio!”
 
Roxanne scosse la testa, e fece un’espressione maliziosa, poi disse, con disinvoltura, “Va bene, anche se Minion sarà triste per questo, e…beh…diciamo che ho un asso nella manica…teheheh…”
 
L’alieno blu alzò un sopracciglio, e disse, “Che cosa c’è? Mi sembra un pochino malvagia, Miss Ritchi…che succede?”
 
Lei ridacchiò ancora, e prese la sua fotocamera SRL, facendogli vedere le foto che aveva preso mentre dormiva.
 
“Sembri così pacifico e per nulla malvagio in queste foto…magari potrei essere tentata di pubblicarle, se non fai quello che dico”; la reporter dichiarò con un tono molto malizioso.
 
Megamind strabuzzò gli occhi alle foto, poi si accasciò e s’imbronciò. “Ok, ha vinto…per ora. E a dirle la verità, non mi sento così bene, sarebbe rischioso per la mia salute ritornare al Covo Malvagio. E son curioso di sapere cose deve dirmi…” lui dichiarò, pensando all’opportunità di stare con lei per un po’.
 
Lui aveva una cotta per lei, ed era una delle tante ragioni per cui lui continuava a rapirla. Ma sapeva anche che il cattivo non conquista mai la fanciulla, ma poteva sempre sognare.
 
Roxanne sorrise in modo trionfante, e mise via la macchina fotografica in un posto sicuro, nascosta all’alieno blu, per poi andare in bagno a prendere la medicina per il raffreddore, ed un bicchiere d’acqua, tornando poi nella stanza da letto.
 
“Ecco, prendi questa pillola, e dopo di questo, ti preparerò della zuppa calda da mangiare. E dopo ancora, dobbiamo parlare di qualcosa d’importante”, lei disse, dandogli il bicchiere e il blister di pillole.
 
L’alieno blu alzò un sopracciglio, guardandola perplesso, e prendendo la pillola.
“Dobbiamo parlare di…?” lui chiese, curiosamente.
 
“Più tardi, adesso devi mangiare qualcosa di caldo, ok?” lei disse con calore, andando verso la cucina per preparare la zuppa.
 
Mentre Roxanne preparava il pasto, si chiese che cosa fosse, e si fece delle domande sul suo comportamento gentile verso di lui, così decise di chiamare Minion con l’orologio.
“Minion? Lo sai di cosa vuole parlarmi? Lo so che lo sai!” lui sussurrò nell’apparecchio per comunicare.
 
L’acquatico seguace sospirò, e disse, “L’unica cosa che le dirò è che lei ha avuto un brutto sogno. E abbiamo…chiacchierato. Adesso si riposi…uhm…lei che sta facendo?” chiese, curiosamente, sorridendo in modo folle.
 
Megamind sbatté le palpebre, e si ricordò del sogno, e si ricordò che qualcuno lo aveva confortato…ed era una voce femminile. Ed inoltre ricordò gli occhi rossi di Roxanne, e tutto si congiunse nel suo grande cervello.
 
“Le hai raccontato il mio passato…perchè? E…oh beh…in ogni modo sta preparando della zuppa…il suo comportamento…è cambiato. Le chiederò. Ci si sente dopo, Minion, e…grazie?” lui finì, accigliandosi e non sapendo cosa pensare di tutto ciò.
 
Il pesce terminò la comunicazione, sperando che sarebbe andato tutto bene.
L’alieno blu era assorto nei suoi pensieri, e non sentì Roxanne entrare nella stanza.
Lei notò il suo strano sguardo, e vide l’holowatch nella sua mano. “Hai parlato a Minion, vero? Mangia questa zuppa, e poi potremmo parlare, ok?” lei disse, appoggiando il vassoio con gambe sul suo letto, vicino a lui.  
 
Lui la guardò con un miscuglio di sguardi: tristezza e speranza, e il cuore di Roxanne si strinse un pochino. L’alieno cominciò a mangiare la zuppa, e la finì velocemente, quindi guardò la brunetta con uno sguardo interrogativo.
Lei prese un respiro profondo, quindi si morse il labbro inferiore, e quel gesto fece accelerare il battito cardiaco di Megamind.
Quindi lei gli disse quello che era successo, il sogno, lei che lo confortava, poi la chiacchierata con Minion, che le aveva detto di tutto il suo passato.  
 
Finito tutto il discorso, Roxanne gli disse, con voce calma, “Ho questa idea, se vuoi attuarla. Vorrei parlare con Wayne e il direttore, e con altra gente, per raccogliere informazioni, poi farei un’intervista con te e Wayne, per dire a tutti i cittadini di Metro City la verità dietro il tuo essere un criminale. Puoi provare di nuovo ad essere buono, Megamind, lo so! Tu non sei così cattivo, ed io ne sono la prova! Voglio dire…in tutti i tuoi “piani malvagi”, non mi hai mai fatto del male, eri sempre attento!” lei disse fermamente.   
 
Megamind era senza parole: non sapeva cosa dire. Pensò a tutto quello, e dopo un po’ scosse la sua testa gigante.
“È inutile, Miss Ritchi…nessuno potrà credere a questa storia. Metro Man le mentirà, anche se lei è la sua ragazza, per nascondere la verità, e non penso che lei troverà altre informazioni del mio periodo sciuolastico. Tutti i miei compagni di classe erano i suoi grupie, e pure la maestra. Mi piacerebbe farlo, ma è impossibile…” lui disse, accasciandosi e mordicchiando il suo labbro inferiore, imbronciandosi.   
 
Roxanne scosse la testa, prese le sue mani nelle sue, e disse, “Prima di tutto, il mio nome è Roxanne, usalo, per favore, e non essere così formale! Secondo – ma non meno importante – non sono la ragazza di Wayne, non lo sono mai stata. E troverò le informazioni che mi servono. Lo sai, qualcuno continua a chiamarmi Reporter Ficcanaso per un motivo, giusto?” lei finì facendo un sorriso furbesco.
 
L’alieno blu era sbalordito dal suo gesto e parole: stava fissandola, e arrossendo un bel po’. Non era mai stato toccato in quella maniera da un umano, men che meno dal suo umano favorito: Roxanne.
“Ah…ehm…ok…Miss…oops…Roxanne. Tu e Wayne non siete una coppia? Ma pensavo…”   
 
“Tutti lo pensavano, ma non è nemmeno il mio tipo”, lei disse, interrompendolo, e guardandolo sorridendo, pensando a quanto era carino, arrossendo in quella maniera, solo perché lei gli teneva le mani.
 
“Davvero? E…uhm…se posso chiedere…qual è il tuo tipo?” disse Megamind, con incredulità nella voce, e un pizzico di speranza, domandandole quella cosa, vedendo come lei gli teneva le mani.
 
“Sì, davvero, siamo solo amici, e beh, mi piacerebbe stare insieme con un uomo arguto, intelligente e divertente”, lei disse, guardandolo sorridendo.
 
Lui era così poco abituato ad interazioni sociali, che non riconobbe quelle caratteristiche in se stesso, così guardò in basso, e disse, “Beh…sarà un uomo fortunato, chiunque ha quelle caratteristiche. Scommetto che non lo hai ancora incontrato, perché tutta la gente di Metrocity pensa che stai insieme a Wayne, e per via del nostro…”gioco”, giusto? Mi dispiace per quello, penso che io e Wayne abbiamo reso la tua vita un piccolo Inferno, giusto?” lui disse, imbronciandosi un poco di più. 
 
Roxanne sospirò, e scosse la testa, non credendo alle sue orecchie, e per buona misura cominciò a lisciare le sue mani con i pollici.
“Alieno stupidino io l’ho già trovato quell’uomo, sai?” lei disse, in modo malizioso, continuando a massaggiare gentilmente le sue mani.
Aveva l’impressione che il vero Megamind fosse nascosto, e adesso aveva avuto l’occasione di vedere qualche frammento del vero lui, e le piaceva anche di più di prima.
 
Lui fu colto alla sprovvista dal suo comportamento, e senza fiato, quando lei cominciò ad accarezzare le sue mani in tal modo.
Alzò improvvisamente la sua testa, guardandola, e disse, istintivamente, con paura e speranza nella voce, “Forse…forse…quell’uomo…sono io?”  
 
Lei continuo a carezzare le sue mani, sorridendogli, e annuendo. “Sì, sei tu. Son sempre stata attratta da te, ma sai…”
 
“…il cattivo non conquista la fanciulla…lo so…” lui finì per lei, tristemente, e lei annuì.
“Ma perché hai deciso di dirmi queste cose adesso? È perché hai pietà di me per il mio passato, e vuoi darmi un assaggio di vita normale? O…per qualcos’altro? Non posso creder che una donna bellissima come te potrebbe stare insieme con un alieno dalla pelle blu e il gran testone come me, vero?” lui chiese, la sua insicurezza che emergeva nuovamente.     
 
Roxanne scosse la testa ancora una volta,facendo un sorriso di traverso, non credendo che Megamind – il folle alieno che faceva sempre i suoi spettacoli prima di ogni battaglia – fosse così timido ed insicuro.
 
“Non ti compatirei MAI, e non m’importa del tuo aspetto: mio padre mi ha insegnato a non giudicare un libro dalla copertina, o una persona dall’aspetto, ma giudicare in base alle azioni. È vero che tu eri un ragazzaccio, un…criminale…ma c’era un motivo dietro al tuo comportamento, e non è tutta colpa tua. Ammetto che hai fatto alcune scelte marce nel passato, ma avevi le tue ragioni per comportarti così. E adesso puoi cambiare il tuo destino, la tua strada!”     
 
“Puoi essere quello che vuoi: vuoi aiutare I cittadini di Metro City con le tue invenzioni? Tu puoi! Vuoi fare il lavoro di Wayne? Tu puoi! Anche se non hai i suoi poteri, hai il tuo cervello, e la tua straordinaria intelligenza: puoi costruire cose per proteggere questa città, invece che distruggerla, e penso che molti cittadini di Metro City ti accetterebbero, son sicura!” lei disse con entusiasmo.
 
“E se ti senti giù, beh…io sarò sempre lì per tirarti su, sempre”, lei finì, con occhi luccicanti, e tenendo le sue mani con cura e dolcezza.
 
Megamind processò tutte quelle cose, e un sorriso cominciò a formarsi sulla sua faccia triste, e i suoi occhi verdi cominciarono a luccicare.
“Pensi veramente quelle cose? Io…voglio cambiare, adesso, mi hai convinto…tu…mh…beh…tu mi piaci, Roxanne…ho sempre avuto una cotta per te, e…mh…oh…non so che dire, son così felice!” lui finì, versando delle lacrime di felicità.
 
Roxanne era senza parole di fronte a questo comportamento, e adesso sapeva che Megamind era l’uomo giusto per lei.
Lei lasciò le sue mani, e asciugò quelle lacrime di gioia dalla sua faccia.
L’alieno blu era senza fiato per un momento, per il suo gesto, e poi, seguendo il suo istinto, chiuse gli occhi, appoggiandosi alla sua mano, e sospirò di contentezza.
 
“Oh, Roxanne…mi sento così in pace con te, e farò del mio meglio per cambiare il mio comportamento, per te, lo prometto!” disse teneramente, con amore nella voce. Per lui era un sogno divenuto realtà, e benedì il suo raffreddore, e la sua testardaggine di non prendere la medicina, che erano le ragioni che avevano cambiato il suo destino. 
 
La brunetta ridacchiò, e disse, “Per me va bene, ma non cambiare troppo! Sai, mi piace anche il tuo lato da “ragazzaccio” e iperattivo!”
 
A quell’affermazione lui aprì i suoi occhi verde smeraldo, sorridendo apertamente, e facendo uno dei suoi sorrisi malvagi.
“Oh, così ti piace quel mio lato, eh? Interessante…ma dopo quel tuo ricatto con le foto, non son così sorpreso, ed in più mi stavo chiedendo perché non hai mai accettato le mie proposte di essere la mia Regina Malvagia”, lui disse maliziosamente.
 
Roxanne roteò gli occhi, e lo guardò con un’occhiata di rimprovero. “Beh…ero tentata, ma pensavo alla mia carriera, sai…se sei una Regina Malvagia non puoi andare a lavorare ed essere amata da tutti”, lei disse, cercando di trattenere la risatina.
 
Megamind era sicuro che fosse per qualcosa di simile, così annuì, e sorrise. “Beh, in ogni modo son felice adesso, anche se non sarai la mia Regina Malvagia. E…oh…cercherò di essere un buon…mh…ragazzo”, lui dichiarò, arrossendo furiosamente pensando a quello. 
 
La reporter sorrise contenta, vedendolo così insicuro, e disse, molto dolcemente, “Ed io ti aiuterò, poiché è uno dei compiti di una buona ragazza. A proposito, sei così carino quando sei imbarazzato. Ti aiuterò anche in quel compito, ok, dolcezza?”
 
L’alieno rimase a bocca aperta, a quella dichiarazione, e disse, “Come mi hai chiamato? E..beh…sarò contento di imparare da una fantastica ragazza come te. Oh…non ci credo…sei la mia ragazza…Roxanne, questo è un sogno divenuto realtà, e grazie a questo raffereddore…o meglio dire grazie alla mia testardaggine di non prendere la medicina…” lui disse, accasciandosi un pochino.
 
“Teheheh…ti ho chiamato dolcezza perché è vero. Oh, Megamind, non avrei mai pensato che sotto tutta quel dramma e spuntoni, ci fosse nascosto un uomo così dolce. E non è un sogno, è la realtà, e son contenta che tu non abbia preso le medicine, così ho potuto conoscere il vero te, e ti aiuterò a cambiare il tuo percorso, non sei felice?” lei disse, in modo gaio, tenendo di nuovo le sue mani, e sorridendogli.
 
Megamind arrossì nuovamente, e disse, “Grazie, penso che passerà un bel po’ di tempo prima che mi abitui a questo, ma son così felice in questo momento! Molto, molto felice. Oh…devo dirlo a Minion…penso che anche lui sarà molto felice! Sai…ho sempre avuto l’impressione che non gli piacesse la mia scelta di essere un criminale.”
 
Roxanne annuì, e prese l’orologio, dandolo all’alieno blu. Premette il bottone di comunicazione, e disse, in modo eccitato, “Minion? Sei lì?”
Si poteva quasi sentirlo roteare i suoi occhi castani, mentre rispondeva sarcasticamente, “Sì, Signore, son qui…è lei che ha installato il collegamento diretto con l’orologio nella mia tenuta, sa…”
 
Roxanne ridacchiò, e Megamind si accigliò, facendo il broncetto. “Ehm…hai ragione…ma in questo momento son così ECCITATO! DEVO dirti cosa io e Roxanne ci stavamo dicendo…mh…beh…non TUTTI i dettagli, ma…oh…Minion! Son così FELICE!” lui balbettò, arrossendo nuovamente, e guardando Roxanne con uno sguardo innamorato.   
 
E dopo di quello, gli disse dell’idea di Roxanne, e le loro promesse, e quando finì ci fu un momento di silenzio, e l’alieno blu era preoccupato, perché sapeva che Minion era un gran chiacchierone, e questo silenzio era insolito.
Poi sentirono un suono molto strano dagli altoparlanti dell’orologio: gorgoglii e sospiri.
 
“Sta per caso piangendo?” Roxanne chiese sotto voce.
Lui sorrise e annuì. “Sì…è sempre così quando si commuove per qualcosa…è davvero un fantastico pesciolino! Dev’essere molto felice”, lui disse con calore nella voce.
 
Dopo un poco, il pianto si fermò, e Minion dichiarò, “Oh, Signore, Miss Ritchi, son così FELICE! Perché c’è questo tempaccio? In questo momento vorrei abbracciarvi tutte e due…e devo ringraziarla, Miss Ritchi, lei ha un cuore grande, e son così contento che abbia deciso di stare con Signore, veramente…oh, preparerò un BUON pranzetto per voi due, quando il tempo sarà migliore e potrò essere là, ok?” lui disse allegramente, facendo sorridere la nuova coppia.
 
“Ti faccio sapere quando la neve smette di cadere, va bene Minion? Sei un tenerone anche tu, e non vedo l’ora di assaggiare il tuo pranzo. Nel frattempo mi prenderò cura del mio nuovo ragazzo blu, e ti farò sapere dell’andamento della sua salute. Ci si sente, Minion”, lei disse, interrompendo le comunicazioni dopo che ebbe risposto positivamente.  
 
Quindi guardò Megamind, e disse, “Se ti senti meglio, potremmo andare nel mio salotto, per guardare qualche film natalizio o qualche DVD, scegli tu, va bene?”
 
Megamind sbatté le palpebre, e fece un ampio sorriso, quindi disse, “È Natare! Me n’ero quasi dimenticato! Buon Natare, Roxanne! Allora è vero che i miracoli possono succedere in questo giorno! Questo è il miglior regalo che abbia mai ricevuto in tutta la mia vita!” lui dichiarò, abbracciando Roxanne all’improvviso, e lei rispose felicemente al gesto. 
 
Nel momento in cui lei lo abbracciò, realizzò quello che stava succedendo, e si congelò per un istante, e dopo di quello si sciolse al suo tocco, appoggiando la sua testa sulla sua spalla, sospirando di contentezza, e chiudendo gli occhi.
Roxanne realizzò che non era nemmeno abituato ad essere abbracciato, e pensò alla sua vita, così non fu sorpresa, e le piacque di aver un simile effetto sull’alieno che aveva reso la sua vita un piccolo Inferno.
 
Dopo un po’, Megamind si staccò dall’abbraccio, ed aveva un’espressione sognante sulla sua faccia.
Roxanne ridacchiò un pochino, vedendolo così, e pensò che le piaceva questo suo lato, e sapeva che ci sarebbe voluto un sacco di tempo prima che si abituasse a questo tipo di affezioni, specialmente da parte sua.
 
L’alieno si svegliò dal suo stato sognante, sentendola ridacchiare, e la guardò con un’occhiata furbesca, dicendo, “Sei davvero una tentatrice, mia cara. Devo stare attento a non cadere nuovamente nella tua dolce trappola, ma magari ti lascerò attuare il tuo piano, non è così male”, lui finì facendole l’occhiolino.    
 
Roxanne sorrise furbescamente, e disse, “Magari pianificherò altri attacchi di questo tipo, per farti abituare alle mie affezioni in futuro. Allora, andiamo a guardare qualche film? Se non sbaglio è quello che facevamo gli altri anni, solo che questa volta scelgo IO…teheheh.”
 
Megamind le sorrise, e disse, “Quello che vuoi, son troppo felice per protestare. Magari è meglio prendere una coperta? Che ne pensi?” lui finì, pensando di accoccolarsi con lei sotto la coperta, mentre guardavano il film, e arrossendo al pensiero.
 
Lei notò quel particolare, così prese una coperta matrimoniale dal suo armadio, quindi lo aiutò a star  su, tenendogli la mano, e portandolo nel salotto.
  
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