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Autore: Cathy Linton    07/01/2013    1 recensioni
Salve! Questa è la mia prima ff su Harry Potter...
Questa sarà una storia di odio, amore, guerra, dove niente è quello che sembra...
Dal primo capitolo:
"Alzò lo sguardo verso la locomitiva rossa, l'Espresso per Hogwarts.
Questo era il suo ultimo anno... l'ultimo anno per conquistare la sua Lily.
-Ramoso! Muoviti, devo andare alla carrozza Prefetti!- Remus come al solito gli ricordava i suoi impegni.
James sorrise, appuntandosi la spilla rossa sul petto, e salendo sul treno.
Chissà, forse Silente voleva aiutarlo con la Evans, visto che aveva eletto entrambi Caposcuola."
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Mangiamorte, Voldemort | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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-AHHHHHHHHHHHHHHH!!!!-
Un grido femminile destò tutta la casa Grifondoro quella mattina di sabato, lasciando confusi e impauriti i bambini del primo anno, che già si immaginavano un attacco dei Mangiamorte al castello, e piuttosto arrabbiati i ragazzi più grandi, scocciati per essere stati svegliati alle otto in un giorno di vacanza. Si riunirono tutti in sala comune, pronti a farla pagare a chiunque li avesse svegliati ma, dieci minuti dopo, non appena videro la Caposcuola Lily Evans scendere a passo di marcia le scale che portavano al dormitorio femminile, con il viso rosso di rabbia almeno quanto i suoi capelli, i ragazzi del quarto, quinto e sesto anno si lanciarono tutti insieme verso i propri dormitori, temendo di incappare nella furia della rossa. Soltanto i ragazzi del settimo anno rimase in sala, chi incavolato (Sirius Black), chi con faccia addormentata (Remus Lupin, Peter Minus e Frank Paciock) e chi con faccia da ebete a causa della sopracitata ragazza (James Potter).
Due scalini sopra, scese saltellando la migliore amica della rossa Caposcuola, Alice Prewett, che alla vista del fidanzato gli si buttò tra le braccia.
-Buongiorno, Lily-
-Buongiorno, Remus- rispose la ragazza, cercando, invano, di sorridere.
-Evans!- Sirius si alzò dalla poltrona per piazzarglisi dinanzi con le mani sui fianchi e lo sguardo truce. -Si può sapere come ti è venuto in mente di urlare a quella maniera? Di sabato? Di mattina? Di sabato mattina??-
La ragazza sbuffò. 
-Black non è certo colpa mia se una mia compagna di stanza mi sveglia in maniera alquanto brutale. E ora, spostati- aggiunse ringhiando.
-Lily cara!- anche James si alzò e si avvicinò alla rossa. -Hai visto? Non sono in ritardo! Donna di poca fede...- le posò una mano sulla schiena spingendola verso il buco del ritratto, continuando incessantemente a parlare per dare aria alla bocca (secondo lei), o lasciando che la propria meravigliosa voce si spargesse per i corridoi deserti del castello (secondo lui).
Gli altri li seguirono ridacchiando, aspettando che la Caposcuola si rendesse conto di avere una mano di Potter dietro la schiena a spingerla ma, contro ogni loro aspettativa, la ragazza si lasciò condurre docile fino alla Sala Grande, e si sedette, di sua spontanea volontà, accanto al ragazzo.
I pochi presenti rimase a bocca aperta, davanti alla più unica che rara vicinanza tra i due Grifondoro.
Fecero colazione tutti insieme, chiacchierando allegramente, scherzando tra loro, finché non giunse il resto delle Grifondoro del settimo. Mary si lasciò cadere vicino a Sirius con un sorriso, mentre Emmeline si avvicinò alla rossa.
-Lily, ti ho preso la borsa, così dopo potete andare direttamente in biblioteca a fare la ricerca.- 
Il buon umore appena ritrovato se ne andò come fumo tra le dita, e la ragazza, borbottando e imprecando a mezza voce, si alzò dalla tavola si diresse verso il portone, dopo un -Potter!- per niente rassicurante.
Il ragazzo chiamato in causa, con un sorriso inopportuno sulle labbra, si affrettò a seguirla.
Una volta usciti dalla Sala silenziosa come non mai, il ragazzo aprì la bocca.
-Lil... Evans, ho lasciato la borsa alla Torre. Tu intanto vai in biblioteca e cerca alcuni libri, tanto non ti sarei di alcun aiuto, io farò il più in fretta possibile.- e, con un altro sorriso che occupava tutta la faccia, si diresse quasi correndo verso le scale.
La ragazza scosse la testa e si incamminò verso la biblioteca. Dieci minuti dopo, su un tavolo vicino alla finestra, vi erano decine di libri, che variavano dagli ingredienti sulla pozione restringente alla trasfigurazione umana.
Mentre Lily si sedeva e sfogliava un libro di pozione entrò Potter che si fiondò sul posto a sedere accanto a lei con un -Sono tornato- superfluo.
Alzando gli occhi al cielo, gli disse:
-Io inizio a cercare qualcosa per Pozioni, tu inizia a fare il tema per la McGranitt- Il ragazzo annuì, sapendo che così avrebbero finito in pochissimo tempo, dato che lui era il migliore in Trasfigurazione e lei in Pozioni.
Infatti, un'ora dopo entrambi avevano, chiusi nello zaino, un tema di un metro sulla trasfigurazione umana, scritto in maniera perfetta, e un altro di un metro e mezzo sulla pozione restringente, con gli ingredienti che servivano alla preparazione di tale pozione e le loro caratteristiche, scritta in maniera altrettanto perfetta.
-Cosa facciamo adesso?- chiese James innocentemente.
-Niente Potter. Tu torni dai tuoi amici e io dai miei-
Il ragazzo sbarrò gli occhi. -Ma... Evans, non mi merito una ricompensa? Non mi sono comportato come un “borioso arrogante figlio di papà” e nemmeno come una persona che ha il “cervello più piccolo di un cetriolo in sottaceto”. Parole tue, non mie- aggiunse mettendo le mani davanti.
La ragazza, sbuffando, rispose.
-Potter, non puoi comportarti bene per una volta senza dover chiedere in cambio una ricompensa? Mi hai appena dato la dimostrazione che ti comporti come un bambino di cinque anni!- raccolse la borsa e si diresse verso la porta.
Dopo un attimo di smarrimento, James si alzò dalla sedia, raccolse la borsa e raggiunse la rossa.
-Lascia, faccio io- disse in tono disinvolto, mentre prendeva lo zaino dalle mani della Caposcuola e se lo caricava in spalla.
Lily sbatté la palpebre, perplessa da quell'attimo di gentilezza. Scosse la testa: non riusciva a capire i comportamenti del malandrino, prima sbruffone e arrogante, l'attimo dopo gentile e premuroso. 
Si riscosse e con un sorriso disse -Grazie- al ragazzo, lasciandolo confuso e contento.
Fecero la strada fino settimo piano in silenzio e, una volta davanti al ritratto, la ragazza tese una mano per riprendersi lo zaino.
-Potter ricordati che stasera abbiamo la ronda, dalle dieci a mezzanotte/l'una- sospirò. -Questa è una cosa che non mi mancherà affatto, una volta finita la scuola. Le ronde, intendo- aggiunse allo sguardo perplesso di lui.
-Ah... Bé, neanche a me se è per questo. Anche se quella di oggi sarò la mia prima ronda... A proposito della fine della scuola: cosa ne dici se...-
-No, Potter, non vengo ad Hogsmead con te- rispose, senza neanche lasciarlo finire.
-Non ti volevo chiedere questo!- disse offeso ma, alla vista dell'occhiata che gli rifilò la rossa, ci tenne a precisare. -Ok, va bene, volevo chiederti di venire ad Hogsmead... Ma non io e te! Cioè...- aggiunse confuso. Chiuse gli occhi, riordinò le idee e finì la frase. -Volevo chiederti se alla prossima uscita ad Hogsmead saremmo potuti andare tutti insieme: io, te, Alice, Peter, Mary, Sirius, Emmeline, Frank e Remus-
-Oh- la ragazza, indecisa, si mordicchiò un unghia. -Bé... Come uscita di gruppo può andar bene, però Potter non fare...-
-Lo sbruffone arrogante figlio di papà, con il cervello più piccolo di un cetriolo in sottaceto. E devo comportarmi bene. Evans, andiamo, ma per chi mi hai preso!- le strizzò l'occhio e aggiunse:-Ora ne parlo con gli altri, per vedere se a  loro va bene-
Lily alzò gli occhi al cielo e annuì in rapida successione. 
-Ne parlo anch'io con le altre. Ci vediamo a pranzo.- e sparì dietro al buco del ritratto.
Con un sorriso, James bisbigliò:-A dopo, Lily- ed entrò anche lui nella sala comune dei Grifondoro.
 
***
 
Lily guardò la sveglia sul comodino di Emmeline: erano le 21:55. Sbuffò.
-Ragazze, io devo andare per la ronda... Non aspettatemi alzate, farò tardi.-
-Okay Lily; ricordati di accordarti con il Capitano per l'uscita di domani.-
La ragazza alzò gli occhi al cielo. -Si Mary, non me lo dimentico.-
-E non trattarlo troppo male! E' la sua primo ronda, non saprà come comportarsi...- Emmeline.
Borbottando un -Non sono io che la tratto male: è lui che si fa trattare così- la rossa uscì dal dormitorio. Scese le scale, aspettandosi di dover salire fino ai dormitori maschili per prendere Potter, quando invece lo vide in piedi davanti al buco del ritratto.
Uscirono senza dire una parola. Attraversarono i passaggi segreti per arrivare al primo piano, e solo lì Lily prese la parola.
-Allora Potter, mettiamo bene in chiaro le regole: questa non è una passeggiata, fare la ronda è un compito importante a cui devi prestare molto attenzione, e non solo ai ragazzi che non rispettano il coprifuoco. Se notiamo qualcosa di strano, dobbiamo riferirlo alla McGranitt, oppure a Silente, se lo ritieni necessario. Non chiacchierare a voce alta, non dobbiamo svegliare l'intero castello: devi essere silenzioso e serio. Non puntare la bacchetta accesa sui ritratti: gli dà fastidio, e non ho voglia di sentirli lamentarsi per tutta la notte. Dobbiamo controllare ogni cosa: le aule, i ripostigli delle scope, i passaggi... tutto da qui la settiamo piano dove, alla fine, potremo finalmente tornare ognuno a propri dormitori. Tutto chiaro?-
-Solo una cosa... Quanti punti bisogna togliere se trovi qualcuno? Non vorrei toglierne troppi o troppo pochi...- 
La ragazza, alzando gli occhi al cielo, rispose: -Dipende... Se sono del primo e secondo anno non più di 10, o al massimo 15 punti: infondo sono ancora piccoli e non conoscono ancora molto bene le regole, soprattutto quelli del primo. Se non sai cosa fare, chiama me e  ci penso io, okay?-
-Va bene, Lilluccia. Iniziamo?- Lily rispose con una smorfia al sorriso del ragazzo, ma non fece alcuno commento riguardo al soprannome.
Iniziarono così la ronda, bacchette alla mano silenzio. Ma era troppo bello per essere vero: infatti, a metà del secondo piano, dopo aver appena tolto 20 punti a un ragazzo di Corvonero e a una di Serpeverde, James chiese: 
-Allora, per domani a voi va bene?- 
Lily, sorprendendosi che il ragazzo avesse sopravvissuto così tanto senza parlare, per i suo standard, ci mise un po' a capire. 
-Si, ha noi va bene... Come ci organizziamo?- rispose.
-Pensavo che ci potessimo incontrare alle 10 davanti al portone.-
-Ok, a noi va benissimo.-
-Bene.-
Senza sapere cos'altro dire, rimasero entrambi in silenzio. L'imbarazzo cresceva: non erano mai stati da soli a parlare per così tanto tempo: anzi, si possono contare sulle dita di una mano le volte in cui si erano parlati civilmente. Dopo un po', per rompere quel silenzio che sembrava crescere dopo ogni passo, James cercò di iniziare una conversazione.
-Ehm... Come stanno i tuoi genitori?-
-Oh... Bene, grazie. Sai, erano entusiasti quando ho ricevuto la spilla- sorrise.
-Saranno molto orgogliosi di te- disse il ragazzo, guardandola di sottecchi.
Lily si morse le labbra. -Beh... Papà sì: è quello a cui sono più affezionata e a cui somiglio di più. E' l'unico che mi capisce, ed è anche quello che mi incoraggia di più.- rispose, sincera, con gli occhi bassi.
-E... tua madre e tua sorella? Non ti incoraggiano?- non riusciva neanche a immaginare una famiglia che non si incoraggiava a vicenda: i suoi genitori lo esortavano a fare sempre il meglio, e gli ripetevano sempre che erano orgogliosi di lui.
-Non proprio... Mamma non è molto contenta che studi qui a Hogwarts: dice che è troppo lontana, e preferirebbe che studiassi in una scuola Babbana vicino a casa, così non dovrei allontanarmi da loro... Mentre Petunia... non ci parlo molto: anche se abita con mamma e papà sta sempre fuori casa per non vedermi, va a cena dal fidanzato... Quando è a casa è una tortura per tutti,ma cerco di fare finta di niente... Non voglio che i miei ci restino male- continuò a camminare guardando davanti a sé, mentre il ragazzo rifletteva sulle sue parole.
Sapeva che la famiglia di Lily non fosse tutta rose e fiori, ma non immaginava che le cose fossero così.
-E da quanto va avanti così, tra te e tua sorella-
-Da quando ho ricevuto la lettera di Hogwarts-
-Bé... Forse più avanti le cose si aggiusteranno-
-Lo spero... E' per questo che torno a casa ogni anno: vorrei che le cose tra me e mia sorella migliorino, così anche mamma e papà saranno più contenti, prima della separazione definitiva.-
-Cosa intendi?- chiese James fermandosi di botto.
Lily si fermò e si voltò a guardarlo negli occhi.
-James, quest'estate non tornerò a casa: li ho già messi in pericolo per tanto tempo, non potrei sopportare se gli accedesse qualcosa per causa mia-
-Ma... e dove andrai? Insomma, ci saremo appena diplomati, non puoi trovare lavoro così, prima ti dovrai specializzare...-
-Lo so, infatti pensavo di alloggiare al Paiolo Magico, e potrei lavorare lì per un po', nel mentre che studio... Ho già chiesto a Tom, e mi ha detto che per lui va bene...-
-No Lily, non se ne parla: con tutti i Mangiamorte in giro, tu vorresti alloggiare, da sola, al Paiolo Magico? Diagon Alley è uno centri più attaccati, e tu sei una Nata Babbana! Quanto tempo pensi ci metteranno a riconoscerti? Ci sono vecchi studenti che ti conoscono, e che vogliono fartela pagare: non serve che ti dica i nomi, penso che li sappia meglio di me. Se scoprono che abiti da sola...- scosse la testa, incredulo e terrorizzato dall'idea di Lily. -ti faranno a pezzi! Ti cercheranno finché non ti avranno uccisa: sei una strega troppo potente per permettersi di passare dalla parte di Silente-
-James, non ho alternative: cosa pensi che debba fare? Tornare a vivere dai miei genitori? Li metterei solo in pericolo così!-
-Perché non prendi un appartamento con Alice? O Mary, o Emmeline... Almeno non sarai da sola-
-Alice sta progettando di sposarsi il prima possibile, Emmeline rimarrà a vivere con i suoi e Mary... girerà per il mondo, una volta presa da un qualche giornale-
-Perché non vieni a vivere a casa mia, con me e Sirius? Lo so, non sarà il massimo... Ma almeno sarai al sicuro! Casa mia è una delle case più protette di tutta l'Inghilterra-
-Potter, non penso proprio che verrò a vivere con te e Black! Devo sopportarvi qui a scuola, non voglio continuare la mia tortura oltre!- rispose ridendo.
-Comunque... ti ringrazio per l'interessamento e la premura, ma rimango della mia idea- sorrise, dopo aver ripreso fiato.
Sorrise anche James.
-E invece i tuoi? Come stanno?-
-Bene grazie. Sono stati sorpresi quando ho ricevuto la spilla, ma chi non lo sarebbe stato? Anche Sirius è rimasto shoccato: lui e mio padre non mi hanno parlato per due settimane, lo ritenevano un affronto al nome dei Potter e al nome di Malandrino. Solo dopo l'hanno accettato. Mamma invece era contentissima: sperava che così avrei messo la testa a posto-
-Povera signora Potter: deve essere una donna formidabile per vivere sotto lo stesso tetto con due Potter e un Black!- rise.
-Oh, non lasciarti ingannare: molte volte è più malvagia lei di noi. Sarà il gene Black- rispose James con un'alzata di spalle.
Lily strabuzzò gli occhi.
-Tua madre è una Black?-
-Si, Dorea Black in Potter. Infatti sono imparentato con Sirius, anche se alla lontana. Tutte la famiglie Purosangue sono imparentate tra loro-
-Ecco perché tu sei peggio di Black! Hai entrambi i geni!-
-Ah ah, davvero divertente- mise il broncio e incrociò le braccia la petto, come un bambino.
-Dai Potter, stavo scherzando!- Lily alzò gli occhi al cielo e si affacciò nell'ultima classe che dovevano controllare.
-Qui non c'è nessuno. Possiamo tornare in Sala Comune-
-Finalmente! Non che mi dispiaccia passare del tempo con te, Evans, ma sto morendo di sonno e domani devo essere al meglio per uscire con te-
-Potter, non stiamo uscendo insieme, partecipiamo entrambi ad un'uscita di gruppo, non farti strane idee!-
-Tranquilla Lily, lo so. Sarà divertente: non siamo mai usciti tutti insieme, nonostante ci conosciamo da sette anni. Non è strano?-
-Non proprio: io e te non facevamo altro che litigare ogni volta che ci vedevamo; non penso che saremmo potuti uscire tranquillamente come amiconi, no?-
-Già, hai ragione- sospirò. -Però ora le cose vanno meglio tra noi, no?- aggiunse con un sorriso.
-Si Potter, anche grazie al fatto che sei cresciuto, ringraziando Merlino- sorrise anche Lily.
-E anche perché tu ti sei sciolta nei miei confronti, ammettilo- aggiunse, facendole l'occhiolino.
Lily alzò gli occhi al cielo e disse la parola d'ordine alla Signora Grassa prima che questa potesse chiedergliela.
Oltrepassarono il buco del ritratto per entrare nella sala, deserta e silenziosa a quell'ora della notte. Lily osservò l'orologio.
-Cavolo, è già l'una! Il tempo è volato-
-Il tempo vola quando ci si diverte- rispose James, sorridendole dolcemente.
-Si, devo dire che mi sono divertita stanotte James: pensavo sarebbe andata peggio!-
-Che malfidata!-il ragazzo fece la sua classica espressione da primadonna e Lily scoppiò a ridere.
-Grazie ancora per esserti preoccupato per me, prima. Mi... mi ha fatto piacere-
-Di niente. Se vuoi, la porta di casa mia è sempre aperta-
Sorrise entrambi.
-Buonanotte, James-
-Buonanotte, Lily- 
Ognuno salì le scale dei rispettivi dormitori, dopo quella che entrambi poterono definire una piacevole serata, aspettando con ansia il giorno successivo per passare del tempo tutti insieme divertendosi.
Nessuno si sarebbe aspettato che questa sarebbe stata la prima di molte ronde passate insieme in maniera indimenticabile per entrambi i ragazzi.
 
***
 
Lily sorrise nel suo letto, contenta della serata trascorsa, e contenta di averla passata con James.
“Forse non è davvero così male come pensavo...” pensò, prima di cadere nelle braccia di Morfeo.




Angolo dell'Autrice:
Scusatemi, davvero. Sono mesi che non posto e che non mi faccio sentire... Mi dispiace davvero, non sapete quanto...
Spero che ci sia ancora qualcuno che mi segue, e che a quel qualcuno possa piacere il mio capitolo, anche se non ne sono convinta nemmeno io....
Alla prossima,
Cathy Linton

 
  
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