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Autore: Fuffy91    27/07/2007    1 recensioni
Rieccomi!! Spero vi piaccia! é una storia di avventura, coraggio e mistero.Una strana ragazza legata ad un segreto , ad una ciurma di pirati ben conosciuta e ad un capitano con un cappello di paglia. Intrighi, paure, misteri, segreti, dolori, vie nascoste, strade insidiose, nascondigli , gioie, sorrisi, bevute in compagnia, profumo di arance e magia...questo è Orange Town! Leggete e commentate se volete! Baci da Fuffy91!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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“ Tutto bene?” chiese lo spadaccino Zoro ad un uomo che accasciato a terra, con le lacrime agli occhi e gli indumenti insanguinati, ammirava, con sguardo velato e spento, il corpo privo di vita della sua bellissima compagna, tutta ricoperta di sangue e dal volto un tempo roseo e sorridente ora pallidissimo. Zoro aveva già intravisto quella coppia prima di varcare la soglia di “Il gabbiano”, visto che la donna, di cui ora stava ammirando la bellezza incantevole anche dopo la morte, e purtroppo ormai sciupata invano, non solo aveva stregato Sanji, come era prevedibile, ma ricordava che, colta da un’improvvisa euforia, lo aveva travolto con il suo entusiasmo scontrandosi, non intenzionalmente, con lui e tutta sorridente, si era scusata umilmente per poi essere imprigionata dal suo compagno in un caldo abbraccio, che aveva triplicato le sue risate. Li ricordava così felici, lo avevano fatto sorridere con il loro modo di inseguirsi per tutte le vie della città e di manifestare il loro amore in tanti piccoli baci innocenti, ed ora vedeva quel povero uomo in ginocchio ed inerme vicino al corpo della sua donna, e ripensando alla loro felicità sprecata e a quella atroce ingiustizia per la follia di un folle che avrebbe volentieri ucciso, lo fece fremere di rabbia, e per contenerla l’orgoglioso spadaccino dalle tre spade, sospirò pesantemente e stringendo i pugni, si chinò sull’uomo disperato e gli ripeté la domanda di poco prima con un fugace sussurro:” Tutto bene?” e l’uomo, sempre con uno sguardo spento e pieno di amarezza, gli rispose:” E come potrei stare bene?! La mia donna è morta per proteggermi ed io non ho potuto fare niente. Non so nemmeno come sia potuto succedere. Ho sentito solo una grande folata di vento, un colpo sordo sfregiare l’aria e poi…e poi…il corpo del mio amore cadere tra le mie braccia e lacerato da una grandissima e profondissima ferita. Era morta sul colpo. Poi ho visto un uomo, un uomo vestito di nero e dagli occhi di ghiaccio che impugnava una spada di grandi proporzioni e che emanava uno strano bagliore rosso, che, dopo aver fatto strage di molte persone senza nemmeno sfiorarle, è scomparso nel nulla. Non so per quale motivo mi abbia risparmiato, ma in quel momento avrei preferito che non lo avesse fatto.” Concluse l’uomo soffocando i singhiozzi e ricacciando le lacrime che minacciavano di rigargli di nuovo il viso stravolto dal dolore e Zoro, capendo di chi si stava riferendo, rimase piuttosto perplesso; come era possibile che una spada potesse provocare ferite mortali, senza nemmeno sfiorare il proprio avversario? Era assurdo! In tutta la sua lunga carriera da spadaccino professionista non aveva sentito nulla di simile! Ma se le cose stavano così, Rubber e Ruby correvano un grosso pericolo ad affrontarlo corpo a corpo, e visto che la moretta non aveva mai accennato a questa sua innata qualità, o meglio, a quella della sua straordinaria spada, si vedeva che anche lei ne era completamente all’oscuro. In seguito, rivolgendo un ultimo sguardo all’uomo sconvolto, gli chiese senza mezzi termini, come al suo solito, ma cercando di mantenere un certo tatto, vista la situazione:” è sicuro di quello che ha visto?” e l’uomo, risvegliandosi dal suo torpore:” Si, si ne sono sicuro. So che sembra assurdo, ma è la verità, mi creda.” E Zoro sorridendogli conciliante:” Ma certo che la credo, ma ora si rialzi coraggio. È ferito per caso? La sua camicia è…” e l’uomo rialzandosi con l’appoggio di Zoro, si osservò la camicia macchiata i sangue, e accennando un sorriso, gli rispose:” No, no, non è il mio sangue quello che vede, è della mia amata. Non sono ferito, ho solo qualche graffio. Piuttosto, devo riportare il corpo della mia compagna alla sua famiglia, abitano in quel vicolo.” E così dicendo, prese il suo corpo esanime tra le braccia, ma un improvvisa fitta al fianco, lo fece ripiegare su se stesso, e il corpo della sua amata sarebbe caduto sicuramente in terra, se Zoro, prontamente, non l’avesse preso tra le sue forti braccia, un po’ dispiaciuto:” Mi indichi la casa. La porterò io in braccio, se non le dispiace, viste le sue condizioni.” E l’uomo, con un sorriso di gratitudine dipinto sulle labbra, annuendo con il capo e rialzandosi a fatica, lo condusse alla casa della sua amata, e dopo aver assistito per un breve lasso di tempo, la disperazione che dilaniava gli animi piangenti dei suoi cari, salutò con un gesto del capo il suo conoscente, e richiudendo la porta dell’abitazione con discrezione, si diresse ,ricolmo di amarezza mescolata alla rabbia, verso la strada principale, ma quando ritornò, vide i suoi compagni ,prima intenti ad aiutare gli altri, agglomerati in gruppo e sulle difensive, e quando li raggiunse, anche lui aggrottando le sottili sopracciglia e sguainando le spade, si mise sulla difensiva:” Oh, andiamo! È questo il vostro modo di avviare una conoscenza? Che gente sgarbata, non trovi Jimb?” chiese la donna dagli occhi scintillanti e rossi come due rubini, che indossava una giacca rossa come i suoi occhi, una minigonna in pelle nera, un top trasparente dello stesso colore che lasciava intravedere completamente il pus-up rosso ,in tinta con la giacca a vento e le sue iridi che emanavano scintille, mentre i suoi capelli di un biondo platinato le ricadevano sul viso in morbidi ricci sconvolti dal leggero vento polveroso che si era alzato intorno ai presenti. Ormai la strada era completamente sgombra, e molte persone ,in lutto e non, si erano cautamente allontanate dallo scenario della battaglia imminente, e rintanate impaurite e addolorate nelle proprie abitazioni, lasciando gli avversari liberi da ogni ostacolo.” Hai perfettamente ragione Ice. Che dici, cominciamo noi le presentazioni?” le rispose dopo un po’ l’uomo accanto a lei, che lasciava trasparire nel suo sguardo scuro e poco raccomandabile, solo follia e bramosia, la stessa bramosia che reclamavano le sue due spade affilate, che sembravano prontissime a bagnarsi con il loro sangue. Egli indossava una semplice maglietta a giro maniche con i bordi maltrattati e un jeans stretto alle caviglie e che ricadeva negli stivali stile cowboy, con varie catene attaccate ai passaggi della cintura che non portava,entrambi di colore nero, e una collana–catena gli incatenava il collo, mentre i capelli lunghi e dello stesso colore del miele intrecciati in una treccia, gli ricadeva languidamente sulla spalla destra:” Certamente. Sai come si dice: prima conosci il tuo nemico, e poi uccidilo a sangue freddo.” Disse la donna dagli occhi infuocati e rivolgendo a tutti loro un sorriso velenoso e divertito, e Nami, ricambiando il sorriso e componendo il suo fedele bastone in una sola mossa e puntandoglielo contro, le disse:” Cos’è, l’ultima regola del vostro codice senza onore?” e la donna contorcendo di nuovo le labbra in un sorrisetto provocatorio, le rispose a tono:” No, sbagliato. È il galateo di noi assassini professionisti.” E il suo compagno sbuffando:” Già, creato per romperci l’anima!” esclamò sbuffando di nuovo, ed un altro personaggio avvicinandosi, anche lui vestito di nero da capo a piedi, molto più elegante e meno stile punk dei suoi compagni, con i capelli di un rosso accecante e gli occhi chiari, ma macchiati da un macchia di malvagità:” Basta perderci in chiacchiere inutili. Scegliete il vostro avversario e cominciate a combattere.” “ Ha ragione Jacob. Ricordate qual è il vostro compito, e cercate di portarlo a termine, buoni a nulla” esclamò un uomo con il pizzetto grigio come i suoi capelli, alto almeno un metro e cinquanta e vestito di nero anch’egli:” A chi hai dato della buona a nulla, nanetto?” lo fulminò con lo sguardo Ice, togliendosi un guanto merlettato di rose nere, e il suo piccolo compagno sudando freddo, ma con il viso arrossato dall’ira per l’ultima affermazione di lei, gli urlò contro coraggiosamente ma leggermente titubante:” Come…come osi darmi del nanetto?! Maledetta, come hai osato? Me la pagherai amaramente!!!” ma la sua tenacia venne a mancare quando la donna gli porse la mano scoperta in prossimità del viso:” Adesso basta,smettetela! State solo dando spettacolo.” Continuò un’ altra donna con un vestito sempre nero ma lungo ed elegante come quello di Jacob e Karl, il nanetto:” Ah, Nadya, ci sei anche tu! E i gemelli Fred e Frost, dove sono?” le chiese Jacob curioso di conoscere la risposta:” Stanno giocando con due marmocchi che hanno avuto il coraggio di arrivare nei pressi della residenza del nostro signore. Poveri illusi!” terminò sogghignando, e a questo seguì la risata acida del suo interlocutore. A quella affermazione, i loro avversari, nonché il nostro gruppetto di pirati, si scambiarono uno sguardo di intesa e preoccupati, ma Zoro li rassicurò dicendo:” Bè, se loro si stanno divertendo, immaginatevi Rubber alle prese con due giganti da prendere a pugni?!” e a quelle parole tutti si rassenerarono e scoppiarono a ridere in coro, immaginando in contemporanea le parodie del loro capitano, e Nami aggiunse ,con le lacrime agli occhi per gli eccessivi scoppi di risa e cercando di placare il dolore alla milza con la mano sinistra:” E vi immaginate la faccia della povera Ruby che non è abituata a sopportarlo e a tutti i suoi colpi di genio?!” e qui di nuovo sghignazzamenti e risate a crepapelle, mentre i loro avversari li guardavano stupefatti ed increduli:” Ma cos’hanno da ridere tanto?” chiese Nadya:” Non lo so, ma presto non rideranno più così tanto!!!” esclamò Jimb, leccandosi di nuovo la lama di una delle sue due lame. I nostri giovani pirati, ricaricatisi, si misero tutti in posizione di attacco, pronti per la battaglia inevitabile, e poi aggiunsero:” lo spilungone è mio!” disse Zoro, legandosi la bandana dietro il capo:”Va bene, allora io mi occupo del rosso!” continuò Sanji, mentre si accendeva una sigaretta:” Se permettete io combatto contro la bionda platino, visto che mi è proprio antipatica!” esclamò con stizza Nami, mentre tutti la guardavano sorridenti:” Io invece punto sull’ultima arrivata!” disse Robin:” E-E i-io del nanetto, a-allora!” esclamò con poca convinzione e tutto tremante Usopp:” Sei sicuro Usopp?” gli chiese Zoro:” Ehi, sono o non sono il Capitano Usopp?” e lo spadaccino sorridendogli:”D’accordo, come vuoi!” “ E io?” chiese Chopper con un’espressione dolce dipinta sul volto:” Tu aiuterai Usopp, in caso di necessità. Ti va bene?” gli chiese Nami con un sorriso, che fu prontamente ricambiato e la piccola renna, annuendo, disse:” Va bene, d’accordo!” “ Allora coraggio, all’attacco!” esclamò Sanji, ricevendo come risposta un pronto:”Siiiiiiiii!!!” e poi tutti, insieme ai loro nemici, scattarono pronti allo scontro. “ Rubber, ti senti bene?” chiese Ruby al suo amico di gomma, mentre si sgranchiva le spalle e le gambe molli:” Si, non ti preoccupare! In fondo mi è solo caduta una intera casa a dosso, dopo aver ricevuto un bel pugno in pieno viso no?” le chiese sorridendo in modo plateale, e Ruby con una bella gocciolina dietro al capo, in segno evidente di rassegnazione, gli rispose:” Oh, certo. Dopotutto che sarà mai? Sono cose che accadono quotidianamente, giusto?” gli chiese con ironia e lui rispose serio e sempre sorridente:”Bè, a me di solito accade!” e Ruby con una nuova gocciolina dietro al capo, esclamò uno scettico:”Ahhhhh, capisco! Se lo dici tu!” e Rubber annuendo e con un ”Humhum” e un sorriso, si girò verso i suoi nuovi avversari con uno sguardo di sfida:” Non mi piacciono affatto questi giganti. Eppure io ne ho conosciuti molti, ed erano simpaticissimi, dopo averli conosciuti bene!””Ah, si! Bè, non aspettarti tanta simpatia da Fred e Frost! Loro sono molto, molto antipatici e non hanno scrupoli di nessun tipo. Schiacciano, picchiano e uccidono chiunque si avvicini alla residenza degli Smitt. E con noi, credo non faranno nessuna eccezione!” concluse per niente impaurita ma un po’ pensierosa sul come batterli, ma forse…un lampo di genio:” Rubber, che ne dici di unire le forze?” “ Eh, unire le forze?” le chiese guardandola con la sua solita espressione enigmatica:” Ma si, unire le forze! Vedi, se combattiamo singolarmente, non credo che avremo molte probabilità di sconfiggerli. Se invece uniamo i nostri poteri, avremo maggiore probabilità di riuscirci, mi segui?” gli chiese dopo un po’, visto che Rubber continuava a guardarla senza proferire parola ed enigmatico. Poi si voltò verso i due giganti che continuavano a ridere a crepapelle senza mai smettere, se non per riprendere fiato, poi volse di nuovo lo sguardo verso Ruby, che lo osservava speranzosa, ed infine con un sorriso e con un assenso, le rispose:” D’accordo! Facciamolo!” e Ruby sorridendogli grata, gli spiegò il piano. “ Ehi, ragazzi! Invece di ridere perché non provate a prendermi?!” e i due giganti, smettendo all’istante di ridere, cercarono di prendere Ruby, che saltellando qua e là come una molla, e anche su di loro, correva intorno a loro ridendo, facendo innervosire Fred e far girare la testa a Frost. Alla fine, quando Ruby finalmente si fermò davanti ai due colossi, essi nello sporgersi nel prenderla caddero a terra, non perché persero l’equilibro, ma perché Rubber, nel frattempo, aveva legato loro entrambe le loro caviglie. Il resto fu solo una scarica di pugni e calci, che finirono per intontire e far svenire i due fratelli gemelli giganti. Ruby, con uno slancio, abbracciò Rubber e tutta contenta gli disse:” Erano anni che desideravo farlo. Grazie infinite Rubber!” concluse per poi schioccargli un sonoro bacio sulla guancia sinistra,che fece sorridere e imporporare entrambe le gote del capitano, che non aveva mai ricevuto un bacio da una ragazza. In fine, insieme, si avviarono elettrizzati verso la residenza di Rog Smitt. Fine quinto capitolo. Lo so, lo so forse vi aspettavate più azione, però dovete ammettere che la trovata di Ruby è stata molto ingegnosa. Del resto gli attacchi combinati funzionano sempre, come anche il lavoro di squadra. Vi ringrazio sempre e comunque di seguire con tanto entusiasmo la mia storia, e un saluto speciale lo rivolgo ad Akela. Baci baci la vostra Fuffy91!!!;-)))
  
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