Bene, inizio a scrivere di me. Della mia storia.

La vita che vorrei non è come quella che vivo. Una frase che sarà stata detta e ridetta da un'infinità di adolescenti. Ma cosa fareste se io invece la intedessi in altro modo? Se io non fossi come tutti gli altri?

Ecco, probabilmente non sapreste come reagire oppure iniziereste a prendere torce e forconi e ad "uccidere il mostro" perché non sarei altro che questo agli occhi degli altri, un mostro. 

In effetti non saprei darvi torto.  In ogni caso prima di tutto mi sembra doveroso iniziare dal principio, senza spoilerare nulla. 

So già che i giudizi fioccheranno, ma questo non può che essermi d'aiuto. Davvero.

Solo così potrò avere la forza di superare la mia codardia e agire, migliorando la mia vita, che così non riesco a vivere a pieno. Nonostante io abbia bei ricordi come di videogiochi a cui ho giocato o discussioni fatte con mio padre ormai anni or sono. 

Attualmente non posso far altro che reprime, reprimere le mie sensazioni e la maggior parte dei miei pensieri.

Probabilmente potrei usare ciò che scriverò per far capire ai miei parenti o ai miei conoscenti cosa provo, per far si che si avvicinino di più a ciò che voglio fare, alla transizione.

Il problema principale è di certo il luogo in cui vivo, diciamocelo il luogo influenza le persone e nel mio caso ho intenzione di andarmene. Certo studiare fuori mi permetterebbe di vivere un'altra realtà in cui il "mio percorso" sarebbe meno impossibile ma resterebbe comunque molto duro e doloroso.

Per questo ho bisogno di persone che mi infondano fiducia, coraggio che mi incitino a non mollare o che semplicemente, siano presenti.