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Autore: xingchan    08/01/2013    8 recensioni
Ranma e Akane sono convolati a nozze da appena un anno, entrambi ventenni. Lui è diventato il Capo palestra occupando il posto di Soun.
La storia comincia proprio con la prima sfida ufficiale di Ranma come detentore del dojo Saotome-Tendo.
Ispirata da una piccola parte della mia Lifetime Remake poiché qualcuno ci sperava su questa mia decisione, come ran_ko! XD
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lifetime'
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Scese la tarda sera e la festa stava andando avanti. Dopo un breve scambio di parole, Ranma e Akane si divisero: lui era in compagnia dello sposo che cercava di avventarsi sulla povera Kasumi anzitempo e la giovane non aveva fatto altro che stare con Nabiki per controllare che non vendesse foto del matrimonio della sorella.

-Facciamo 2000 yen e non se ne parla più!- proponeva a Tatewaki Kuno che intanto annaspava nel tentativo di trovare anche la ragazza con il codino.

-Dov'è la mia amata? Deve pur esserci, non può esser volata via!!-.

Aveva smesso di importunare Akane grazie al suo stato ma non si era rassegnato riguardo alla splendida rossina che, a suo dire, ancora faceva palpitare il suo fragile cuore.

In quel momento, Genma panda brandiva una bottiglia di sakè che aprì talmente forte da farlo schizzare da tutte le parti, ma la quantità più grande finì proprio sulla testa del giovane Saotome, trasformandolo in Ranma-chan.

-RAGAZZA CON IL CODINO! IL FATO HA VOLUTO CHE CI INCONTRASSIMO IN QUESTO LIETO GIORNO!!- e cominciò ad inseguirla, mentre la diretta interessata se la dava a gambe gridando come un'ossessa. Stanca di quelle scene da fenomeno da baraccone, Akane uscì fuori sedendosi accanto allo stipite.

Il diverbio con Shan Pu avvenuto qualche settimana prima l'aveva scossa e non faceva che pensarci dall'inizio della giornata. Forse aveva commesso un errore nel recarsi nel suo ristorante sapendo perfettamente che era furiosa per non esser riuscita a sposare Ranma e portarlo in Cina con lei.

Si sentiva male per il semplice fatto che l'aveva provocata e probabilmente si sarebbe addirittura vendicata contro di lei o contro Ranma.

La ragazza con la treccia riuscì a seminare Kuno e sollevata, si avviò verso casa. Nel farlo però trovò Akane seduta per terra che si reggeva tenendo le gambe strette al petto.

-Che ci fai qui?- le chiese. -Fa freddo, è meglio che ritorniamo dentro-. Ranma-chan le offrì una mano che l'altra prese senza troppi complimenti facendola sobbalzare.

-Ma Akane... Sei gelata!- sostenne, tastandole le braccia. Aveva le dita di uno strano colore scuro e la giovane rossa era davvero preoccupata. La moglie rispose che non le importava, meritandosi una paternale. -Ma sei stupida per caso?! Sei un pezzo di ghiaccio, Akane! Vieni, prima di assiderarti...-.

Le cinse la spalla con un braccio e la fece rintanare in camera con lui.

-Muoviti, mettiti il pigiama e va a letto. Io vado in cucina.- disse. Si cambiò d'abiti e andò in bagno per ritornare ragazzo e Akane, rimasta sola, fece come le aveva suggerito.

Si coperse fino al naso arrossato, ma non vedendolo ritornare, si mise sulle spalle una copertina e scese piano le scale. Svoltato l'angolo cottura, lo vide nelle sue sembianze naturali che stava preparando del thè. I suoi passi furono uditi da Ranma che si voltò all'improvviso. -Akane, stavo per venire...-.

Lei si sedette e attese senza dire nulla. Sospirando di stanchezza, gli chiese: -Posso averne un po'?- riferendosi alla bevanda.

-No, è per il cane!!- sbuffò. -Guarda che è per te... Per chi credi che la stia preparando?- rise il ragazzo con il codino. Le porse una tazza, ma le mani di Akane erano talmente infreddolite che non sopportavano la differenza di temperatura e così lui si offrì di aiutarla. Con una mano le resse il capo e con l'altra le avvicinava il recipiente alla bocca. La giovane lo ringraziò mentalmente per tutte quelle premure nei suoi confronti.

Con Ranma era così. Le si avvelenava il sangue ogni volta che gli usciva una frasetta sarcastica, ma bastavano quei piccoli accorgimenti per rendersi conto che ci teneva a lei, dato che con le parole non ci sapeva proprio fare.

A volte diceva qualcosa di carino, e con a volte Akane voleva dire quasi mai, ma quando davvero si prendeva cura di una persona a lui cara era incondizionatamente dolce. Ranma era consapevole di tutto questo e durante la maggior parte del tempo che trascorrevano da soli non le nascondeva quello che provava. Solo con altri incomodi intorno continuava a prendersi beffe di lei, nonostante queste fossero meno frequenti.

-Stai meglio?- le domandò poi, bevendosi le ultime gocce di thè e poggiando la tazza sul tavolo. Proprio nel momento in cui Akane annuiva sorridendogli e lui teneramente ricambiava, ecco apparire Nabiki che, camminando distrattamente, emise un sonoro sbadiglio.

Si accorse della coppietta e tirò fuori la sua polaroid.

Un flash e i due consorti si voltarono verso la mezzana Tendo.

-Ma che carini, i due piccioncini!!- li canzonò. -Ho appena finito di vendere le foto della ragazza con il codino a Kuno, ma a quanto pare ora ho di meglio da mercanteggiare!!- cinguettò ironicamente.

Akane intervenne per prima, mentre il giovane cominciava a farsi rosso dalla rabbia. -Nabiki, per favore! No!- ribattè. La sua voce evidenziava tutta la sua stanchezza, ma non poteva lasciare che sua sorella spargesse in giro una foto di lei e Ranma insieme. Meno male che ci stava pensando suo marito. -Te le compro io, cara Nabiki!- concluse nervoso, mettendo mano al portafogli.

-Sono 3000 yen, ma solo perchè sei tu!-.

-COOOSAAAAA?!-.

***

Non avrebbe dovuto ascoltare quello scemo del suo amico. Lo aveva imbottito di sakè e invece di essere gaiamente brillo, era diventato più depresso di prima. Con gli occhi cerchiati di nero, Soun si aggrappò al pelo di Genma, che nel frattempo veniva incitato da Happosai a bere ancora qualche sorsetto.

Il signor Tendo cominciò a trascinarsi pesantemente verso casa, dove trovò Nabiki con un mazzo di banconote fra le mani. Le domandò di Akane.

-Akane è a dormire!- gli fu risposto. L'altro si ritirò nella propria stanza, addormentandosi immediatamente. Dopo qualche minuto fu seguito dal suo vecchio maestro, mentre il signor Saotome fu caricato da Nodoka e coricato dalla stessa.

Tofu e Kasumi se ne erano andati, ma avevano lasciato un bigliettino a Ranma e Akane.

***

Ranma era a letto con Akane in una penombra molto accentuata. L'aveva abbracciata con tutto l'amore che possedeva e non soltanto per riscaldarla. Infatti, dopo averla stretta e strofinato piano le braccia e la schiena, la guardò dritta negli occhi e nell'istante che la vide sorridere ancora, le diede un bacio.

Akane non si aspettava un bacio dal giovane. Stava cercando di farle sentire meno freddo ma quel momento di tenerezza non era previsto! O almeno, non pensava che ci fosse bisogno di un contatto più intimo per trasferire il proprio calore verso un'altra persona!

Era da un po' che non la baciava e questa consapevolezza lo spinse a rendere il loro bacio sempre più intenso, finchè non le sfiorò la pelle del ventre quasi involontariamente.

La vicinanza ai capelli del ragazzo la destò. Sentiva un odore di alcool provenire da lui, sebbene fosse tenue. Era convinta che Ranma non bevesse mai, nemmeno nelle ricorrenze più importanti. Interruppe il bacio per chiedergli: -Hai bevuto?-.

-No. Quello scemo di mio padre mi ha versato addosso del sake!-.

Lei rise pensando alla scena come se l'avesse vista. Chiuse dolcemente gli occhi, ma subito si rabbuiò e, per non farsi vedere da Ranma, reclinò la testa aumentando, seppur di poco, la distanza fra di loro. Stava per piangere e si accorse che Ranma aveva intuito qualcosa.

-Ho sonno...- si giustificò Akane. -Sarà meglio che mi volti dall'altra parte...- e fece così che aveva detto.

Lui la lasciò fare, convinto che molto probabilmente la giornata l'aveva spossata di parecchio, come tutti. Ma non capiva il motivo di tutto quel distacco da parte di sua moglie, per di più così repentino.

Sebbene fosse irritabile quando era stanca, se non era arrabbiata con lui gli dormiva vicino. Ma ora lo stava evitando, come se non volesse essere nemmeno sfiorata. Così, cambiando atteggiamento da un secondo all'altro.

Ma poi sentì che aveva degli spasmi e così decise di voltarla, cosa che lei cercava di rifiutare inizialmente, ma poi gli svelò le sue lacrime. Ranma rimase quasi paralizzato nel vederla piangere. Singhiozzava piano ma senza dar cenno di voler smettere.

In che modo ora l'aveva ferita? In che modo? Forse non voleva esser baciata? Ma non l'aveva schiaffeggiato, e lui era sicuro al cento per cento che l'avrebbe fatto se non avesse voluto.

-Akane... Ma... Che ho fatto adesso?-. Non comprendeva. Quel giorno non avevano nemmeno litigato! Forse aveva saputo che aveva buttato via i suoi dolci per non avvelenare gli invitati? La ragazza si calmò un attimo per tranquillizzarlo. -No... Non hai fatto niente...-.

-E allora...-.

-Non importa...- cercava di finire lei, ma Ranma non le dava tregua.

-Sì che importa! è successo qualcosa... mentre ero via?- chiese, sempre più apprensivo.

Akane avanzò verso di lui lentamente stringendosi sempre di più nelle braccia, sembrando quasi una bimba.

-Prometti che non ti arrabbierai?-, e il giovane fece cenno di no. -Quando eri in viaggio di addestramento io e Nabiki siamo andate al Nekohanten e...-.

-Che?!- esclamò lui cogliendola alla sprovvista. -Quante volte ti ho detto di non andarci, Akane? Lo sai che quando cercavo di chiarire con Shan Pu, lei non mi voleva dare ascolto!-.

La ragazza continuò non replicando. -Ho paura che ti succeda qualcosa, che si vendichi in una qualche maniera. Ho paura un po' anche per me, ma tu...-. Le brillarono ancora di più gli occhioni nocciola.

-Ma che vai farneticando?-. Fu quasi un urlo il suo, nel farlo si alzò a sedere sul letto, e la moglie non potè fare a meno di spaventarsi e, coprendosi il viso con entrambe le mani gli mormorò le sue scuse. Non poteva sgridarlo a sua volta perchè in quel frangente era lui ad avere pienamente ragione. Ranma la osservò persistere in quello stato, finchè non si ricompose. Si alzò anche lei a metà busto per cercare di fissargli lo sguardo.

-Ti proteggerò sempre Akane...- la rassicurò stringendola nuovamente. Le toccò lievemente il viso con una mano, avvicinando la sua bocca a quella di lei fino ad unirle. La mancanza di fiato fece sì che si allontanassero quel poco che bastava per parlargli.

-Amami, Ranma...-.

A quelle parole Ranma arrossì, comprendendo che lei provava il suo stesso desiderio. -Akane, io non ne sono capace...- sussurrò con tono insicuro.

-Neanch'io...-. Lei sorrise nervosamente chiedendosi se Ranma l'avesse vista e, spostando lo sguardo verso il basso, cominciò a spogliarsi senza fretta fino a rimanere completamente svestita. Il ragazzo si rese conto di quello che l'altra stava facendo e provò un'attrazione ancora più forte verso Akane. Questo lo fece tremare.

In poco tempo si ritrovarono a stringersi, a baciarsi e ad accarezzarsi teneramente, mentre i loro cuori battevano come impazziti. Akane gli concesse il permesso di toccarla dappertutto e di tanto in tanto Ranma, con la voce rotta dall'emozione, si fermava e le chiedeva se stesse bene o se andasse bene ciò che faceva, per poi proseguire alle rassicurazioni della giovane.

Come fossero riusciti ad arrivare a quel punto, non se lo seppero spiegare. Sapevano solo che in quel momento non ne potevano fare a meno.

Akane era così calda e morbida che spesso Ranma sentiva che stava quasi per svenire. Era più che splendida, e altro non riusciva a pensare. Non si era mai sentito così amato e non aveva mai provato tanto amore per qualcun altro che non fosse lui. Si accorse che quello che sentiva per lei non era semplice amore fra un uomo e una donna, ma molto, molto di più.

La giovane lo guidava nei movimenti avvolta quasi del tutto da Ranma, che a un certo punto le chiese sempre mormorando: -Akane, hai paura?-.

Una parte di lei era quasi inquieta perciò non propriamente terrorizzata, ma era certa di legare il suo corpo con il ragazzo con il codino. Se glielo avesse detto, probabilmente lui si sarebbe tirato indietro. E lei non voleva.

Come risposta la ragazza lo baciò un'altra volta e gli riferì convinta: -Non riesco ad avere paura di te... Tu ne hai?-.

-Sì, ma... non nel senso che credi tu. E se... ti facessi male...? Non... potrei sopportarlo...-.

Il suo viso si addolcì ancora di più, sentendolo balbettare. Gli prese il volto fra le mani e se lo portò al petto. -Io sono pronta ad averti...-. Gli accarezzò i capelli, sentendoli setosi sotto le dita, mentre lui le sfiorò il collo con le labbra, sul punto di piangere.

Con un po' di titubanza e tanto amore, quella notte fu segnata dalla loro anima come la loro prima vera notte di nozze.

***

Le aveva bisbigliato Ti amo poco prima di addormentarsi seguito da lei dopo qualche minuto.

Appena sveglio, vide la ragazza che gli dormiva accanto con una nuova luce. Forse doveva essere stata l'atmosfera calda della sera prima, o il sorriso che ora le ornava il viso, ma Ranma sentiva che ci sarebbe stato un nuovo inizio per loro.

L'alba fu piuttosto fredda e se la strinse ancora più saldamente al proprio corpo, coprendole le spalle. Inspirò per un tempo indefinito il suo profumo, inebriandosene.

Le sue iridi blu continuavano a tremolare, come se la notte d'amore non fosse ancora finita. Le sfiorò una guancia con le sue labbra e lei si svegliò.

-Dormigliona...-.

Akane rise piano, accarezzandogli un braccio. -Stai bene?-, e lei, dopo aver risposto affermativamente, glielo chiese a lui. -Non mi sono mai sentito così bene...-.

-Ahahahahah... Sei proprio un pervertito!!-.

Ranma si indispettì, ma non poi così tanto come si aspettava la giovane. -Non chiamarmi così!!-. Poi gli venne un dubbio. -Ti ho fatto male, o non ti è piaciuto qualcosa? Sono stato...-.

Lei gli chiuse la bocca con una mano per impedirgli di continuare, per poi toglierla subito. -Sei stato così tenero...- esclamò ridendo e celandosi il rossore con il lenzuolo.

-E tu sei stata dolcissima.- e l'abbracciò sempre più forte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eh? Allora!! Basta così! °///° Scusate se c'è troppo fluff, sarà stata la nutella di ieri sera... u_u Senza contare che stamattina ho fatto il bis! XD

Sicuramente avete sospirato un finalmente quando avete finito questo capitolo! XD

Grazie a tutti quelli che mi recensiscono e che mi stanno seguendo!! :)

 

   
 
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