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Autore: Mara_Malik    08/01/2013    12 recensioni
Misi tutto in valigia e mentre ero impegnata a chiuderla notai che il cellulare squillava.
Io: Pronto?.-
X: Ciao Cassie, sono la madre della famiglia che ti ospiterà, volevo solo sapere per che ora arriverai domani..-
Io: Oh Ciao! Il volo atterra per le 10,35.
X: Perfetto, ci sarà mio figlio all'aeroporto, ci vediamo domani!.-
Io: Ok, a domani!.-
Frequento il liceo linguistico, e quest'anno, avrei passato l'estate a Londra per rinforzare il mio inglese. Sarei stata ospitata da una famiglia, che quando ho inviato la richiesta, mi ha accettato subito!
Malik, famiglia Malik mi sembra si chiami.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Epilogue


Sit talking up all night,
saying things we haven’t for a while
a while yeah
your smiling but where close to tears,
even after all these years
we just now got the feeling that where meeting
for the first time
The Script - For The First Time
  


Chris: Non vieni a vedere la casa con me?.- chiese mia sorella appena uscimmo dall'aeroporto.
Io: No Chris, prima devo fare una cosa..- cercai di restare vaga anche se aveva già inteso le mie intenzioni.
Chris: Ho capito, corri dal tuo Harry e fallo tuo, io vado a sistemare qualche valigia a casa... Vuoi che ti accompagni da lui?.- mi chiese gentilmente.
Io: No tranquilla.. chiamo Louis..- spiegai prima di salutarla e sedermi sulla panchina davanti all'entrata.
Chiamai Louis e gli chiesi di venirmi a prendere come ci eravamo messi d'accordo. Ci avrebbe messo pochi minuti, in realtà nessuno sapeva che ero a Londra a parte lui, volevo fosse una sorpresa.
Era il tre di gennaio, fuori faceva freddo e il cielo era ovviamente coperto da una distesa di nuvole grige.
Chris aveva fatto tutti quegli straordinari per farsi buono il suo capo e chiedergli così una promozione. Mai avrei pensato che grazie a quella promozione avrebbe lavorato nella sede principale del Mary's, proprio a Londra. Con i soldi che aveva messo da parte era riuscita  a comprare un appartamento poco distante al quartiere dei ragazzi e mi aveva già iscritta ad un liceo linguistico nel centro della città per permettermi di finire gli studi.
Quando mi diede la notizia saltai dalla gioia, ma non lo dissi a nessuno a parte Louis.
Mai avrei pensato che la mia vita avrebbe preso questa svolta. Avevo sempre pensato che da quando ero nata la fortuna mi aveva sempre girato le spalle, lasciando cicatrici e ferite incurabili nel corso della mia vita. Mai avrei pensato che ora avrei potuto viverla al meglio, con le persone che volevo al mio fianco.
Una macchina strombazzante mi distolse dai miei pensieri, alzai la testa e notai un euforico Louis che mi salutava con il finestrino abbassato. Mi alzai e corsi in macchina subito dopo aver lasciato i bagagli  nel baule.
Louis: Allora inglesina, dove la porto di bello?.- mi prese in giro.
Io: Sai dove voglio andare Lou.- risi.
Louis: Bene, allora ti porto subito dal riccio.- e detto ciò partì a razzo verso casa Styles.
Louis: Ma non ti dispiace lasciare l'Italia?.- mi chiese ad un tratto.
Io: No, amo Londra.- risposi distrattamente, affascinata dalla bellezza di quella città che scorsi dal fiestrino.
Louis: Si, ma insomma, hai lasciato scuola amici e il tuo paese d'origine.. Non ti dispiace neanche un po'?.-
Io: I miei amici sono qua, poi ricordati che le origini di mio padre sono Inglesi, quindi i miei parenti sono tutti qua.- spiegai.
Louis:Giusto, in più non volevi stare lontana dal tuo grande amore!.- scherzò.
Io: Si, non vedo l'ora di vederlo.- sospirai.
Louis: Ehi! Io intendevo il qui presente Louis Tomlinson!.- Scoppiai a ridere.
Io: Senza dubbio Lou!.- scherzai di rimando.
Louis: Bene scricciolo, siamo arrivati. Dovrebbe essere da solo in casa, in bocca al lupo e non fate troppo i porcellini.-
Io: Ahahah ok, ciao Louis, ti chiamo più tardi.- dissi prima di scendere e prendere con me le mie valige. Vidi la macchina di Louis ripartire e mi girai verso la casa che avevo davanti.
Era dalla sera della festa che non vedevo quella casa, mi avvicinai e quando lessi il cognome sul campanello un brivido mi scosse la schiena.
Presi le chiavi da sotto lo zerbino, sapevo che Harry le metteva sempre lì.
Le girai piano nella serratura in modo da fare il più piano possibile, aprii di poco la porta e sbirciai l' ingresso. Libero.
Presi le valige e le portai cautamente in casa, richiusi la porta cercando di fare poco rumore ed  incominciai a salire le scale verso camera sua.
Salii gradino dopo gradino con il cuore in gola per l'emozione di vederlo di nuovo, fino a chè non arrivai davanti la sua stanza.
La porta era socchiusa, la aprii di poco e ne scorsi l'interno. Harry era seduto  sul letto con il computer sulle gambe a canticchiare una canzone a me sconosciuta.
Aveva gli occhi socchiusi e la testa all'indietro appoggiata alla ringhiera del letto.
Non avevo mai avuto l'opportunità di sentire la sua voce, era davvero magnifica.
Mi appoggiai allo stipite della porta  godendomi appieno di quella scena fantastica.
Cantava tranquillamente ignaro della mia presenza, la sua voce era roca ed intonata.
Cantava una canzone dalle parole dolci ed il ritmo era calmo e melodico.
Finì la canzone ed io applaudii attirando la sua attenzione. Si girò verso di me con gli occhi sbarrati e mi guardò per pochi istanti non sapendo cosa fare.
Harry: Cassie, sto sognando ad occhi aperti?.- chiese ancora incredulo ed immobile sul letto.
Io: No Harry, sono qui davvero.- risposi sorridendogli.
Non mi rispose neanche, si alzò dal letto di scatto e si avventò su di me, Avvolgendomi in un abbraccio caloroso, talmente forte che quasi mi affogava!
Si staccò da me di poco e mi guardò intensamente con il sorriso stampato sulle labbra.
Harry: A cosa devo l'onore della tua presenza?.- mi chiese tenendomi sempre stretta tra le sue braccia.
Io: Beh, quella volta in Italia ho dimenticato di dirti una cosa importnte.- risposi.
Harry: Cosa?.- chiese curioso.
Io: Ti amo.-
 Il suo sorriso si allargò ancora di più ed incominciò ad avvicinarsi a me sempre di più. Con uno scatto azzerò la distanza fra noi,facendo combaciare le sue labbra alle mie. Mi circondò i fianchi con le braccia ed io buttai le mie attorno al suo collo. Mi baciò con passione, facendomi percepire la voglia che aveva di tenermi tra sè ed io ricambiai con altrettanto trasporto, schiudendo le labbra e permettendo alla sua lingua di incontrare la mia.  Amavo il sapore delle sue labbra, era dolce, quasi come il miele. Mi lasciai trasportare dalla sue presa sempre più stretta, mentre le nostre lingue danzavano una danza tutta loro.
Gli attimi passavano e il bacio diventava sempre meno casto e semplice. Mi sfilò il giubbotto che avevo ancora addosso ed infilò le sue mani calde al di sotto della mia maglietta, incontrando la mia pelle, che al suo tocco rabbrividì all'istante.
Avvicinò ancora di più il suo corpo al mio e d'istinto gli tolsi la magliettina bianca che indossava.
Di rimando tolse la mia con grande velocità e  subito dopo che la mia maglia fu a terra seguirono i miei pantaloni con altrettanta rapidità.
Senza mai staccarci l'uno dall'altro mi stese sul letto e si posizionò sopra di me, senza comunque pesarmi. Si puntellò sui gomiti ed attaccò ancora di più il suo corpo al mio, ormai nudo.
Si tolse i pantaloni della tuta volendo sentire il contatto tra i nostri corpi ancora più profondo e cominciò a lasciarmi scie umide di baci tra il collo ed il petto.
Mi lasciai andare ad i brividi ed il piacere che mi faceva provare al solo tocco con la sua pelle calda e bramosa della mia, portando la testa all'indietro.
Dopo svariati minuti di pura tortura nei confronti del mio collo mi guardò dubbioso con una mano sui miei slip.
Annuii spontaneamente e sentii di nuovo le sue labbra sulle mie, mentre i miei slip venivano tolti e lasciati a cadere in un posto impreciso della stanza. Le sue mani vagavano per tutto il mio corpo, provocando in me brividi interminabili.
Velocemente gli sfilai i boxer, ansiosa di sentirmi sua per la prima volta.
Lui capì la mia voglia, probabilmente corrisposta e si affrettò ad entrare in me con quanta più delicatezza e lentezza possibili.
Il silenzio  che invadeva quella stanza precedentemente ora era rotto dai nostri gemiti.
I nostri corpi ardevano di passione e le sue spinte erano ritmiche e profonde.
L'amore che ci donammo quella sera fu indescrivibile, riuscii quasi a toccare il cielo con un dito e tutto questo grazie a lui.
Dopo l'ultima spinta Ci lasciammo andare sul letto sfiniti ed ansimanti, ancora scossi dal piacere puro che ci stavamo donando.
Mi posizionai sul suo petto e cominciai  disegnare cerchi invisibili sopra il suo torace nudo.
Harry giocherellava distrattamente con i miei capelli, mentre il suo respiro andava piano piano a regolarizzarsi.
Harry: Non posso credere che tu sia davvero qui.- disse rompendo il silenzio.
Io: Beh, credici perchè resterò per un bel po'.- lo avvertii.
Harry: Quanto resterai?.- mi chiese curioso.
Io: Per sempre.-

Si amano con coraggio.
Si amano con gratitudine.
Si amano  come nessun'altro
Si amano semplicemente, nonostante le liti, nonostante la lontananza, nonostante le incongruenze. L'amore ha vinto.



*My Space*
E' Finitaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Cazzo ho concluso anche questa
non ci posso crederee!! Dio mio mi devo mettere subito all'opera
per scriverne un'altra, mi sono troppo affezionata a voi!!
Spero vi sia piaciuto l'epilogo.. ehm come dire.. rosso :)
Eddai ci stava eh! Concludo dicendo che  mi dispiacerà un casino
mi ero troppo affezionata a questa storia!
Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite, seguite, ricordate
e ringrazio anche chi recensisce la storia, e chi la segue dall'inizio silenziosamente :3
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