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Autore: TheHardestPart    08/01/2013    3 recensioni
Mi catapulto sul ciglio della strada e fermo il primo taxi di passaggio. Anche se col traffico che c'è per la pioggia spenderò un capitale non mi va di arrivare in disordine e rischiare di fare una brutta impressione a prima vista. Dico l'indirizzo al tassista e quello scuote la testa e quasi mi sembra di sentirlo sbuffare, ma associo tutto al traffico e ad una distanza troppo lunga. Certo non avrei mai pensato che il taxi si fermasse proprio davanti alla sede principale della fabbrica di talenti. Scendo dal taxi e ricontrollo l'indirizzo: corrisponde. Sono così incredula e scossa che non ho nemmeno aperto l'ombrello, rischiando di bagnarmi. Mi avvio velocemente verso l'entrata. SM Entertainment è scritto proprio al di sopra della porta principale.
Non ci credo.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Eunhyuk, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono contenta dell'idea di revisionare la storia, anche perchè così posso uscire dal blocco in cui sono -e da cui ancora non esco del tutto. Magari mi porta nuove ispirazioni... Chissà.
Non ho molto da dire... Ci rivediamo giù!


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CAPITOLO 1




Sono stata praticamente abbindolata, ha perfettamente ragione mio padre.

"Stai andando a fare la bambinaia a dei ragazzini? Dici sul serio?"

E' la frase che mi sta ripetendo ormai da ventiquattro ore. Anche mentre dormiva continuava ripetere "Bambinaia... mia figlia!".

Ok, forse sto esagerando, ma non è affatto contento. Mia madre, invece, cerca di calmarlo. "Ma caro, va a fare pratica. Lei ha studiato per diventare una manager. E' normale che faccia la gavetta..."

"Non diciamo sciocchezze! Sta andando a fare da babysitter a quei quattro sgallettati!"

Proprio quattro non sono, ma non ci tengo a puntualizzare, finirei per peggiorare la situazione. E comunque credo di aver centrato il problema: a mio padre non va giù il fatto che io debba vivere in un dormitorio con soli uomini. Se avessi fatto la bambinaia delle Girls's Generation non ci sarebbero stati problemi. Nam HoongSoo, mio padre, in poche parole è preoccupato e molto geloso della sua unica figlia.

"Papà, senti, non è una cosa definitiva e poi non sono mica reclusa in quel dormitorio! Posso uscire ed entrare quando voglio per venirti a trovare, anche perché io non sono una celebrità e non ho bisogno del permesso della SM." Sorrido, sperando che così possa rassicurarsi e mettersi l'anima in pace. Perché non avrei rinunciato a questa opportunità.

In verità, sotto un certo punto di vista, ero anche d'accordo con mio padre. Voglio dire, mi sono laureata a voti alti e mi sono iscritta ad un master certamente non per andare a fare la bambinaia a un gruppo di ragazzi, anzi non rientrava per niente nelle mie aspettative. Però questo gruppo di ragazzi sono i Super Junior. Ed io farei la loro bambinaia anche con dieci lauree.

Guardo l'orario sul display del cellulare. Quelli della SM avevano detto che sarebbe passato qualcuno a prendermi nel tardo pomeriggio. La valigia è pronta, la borsa ce l'ho sempre con me per paura che l'emozione me la faccia dimenticare a casa, così lascio mio padre e mia madre continuare a discutere in cucina e mi lascio cadere sul divano nel salone. Devo solo aspettare.

Quando mia madre mi viene a svegliare fuori è buio. "Sono arrivati." Dice sorridendomi.

Riguardo l'orario e mi accorgo di aver dormito per ben due ore. Mi alzo dal divano con il collo che mi fa male per la posizione scomoda e a rilento vado verso l'entrata dove trovo mia madre che ha appena aperto la porta. Mio padre è lì accanto a lei con le braccia in conserta e l'espressione imbronciata, che non si rilassa nemmeno quando Leeteuk, con tanto di mimetica, fa un profondo inchino sulla soglia e si presenta. Il mio cuore perde un altro battito quando il leader mi scorge dietro le figure dei miei genitori e mi rivolge uno dei suoi sorrisi. "Pronta?"

Gli sorrido e annuisco. Sono nata pronta per lui.

Afferro la valigia, la borsa ce l'ho ancora a tracolla fortunatamente e saluto i miei genitori. "Ci sentiamo e ci vediamo il prima possibile."

"Me lo auguro." Dice mio padre con il suo tono austero.

Leeteuk fa un altro inchino e fa per salutare, quando mia mamma si avvicina, poggiando una mano sul braccio del leader. "Prendetevi cura di lei." Sembra implorarlo.

"Mamma!" Sospiro. "So badare a me stessa..." Nessuno ci crede, io per prima.

Leeteuk abbandona il sorriso per tornare serio. Ha la stessa espressione che gli ho visto ieri in ufficio prima che mi sorridesse, e quella che ha dedicato a mio padre prima dell'inchino. "Senz'altro signora, non si preoccupi. I ragazzi... I miei membri, sono dei bravi ragazzi, certe volte un po' esuberanti -non posso negare che combineranno qualche guaio, ma sono davvero dei bravi ragazzi. Sapranno prendersi cura della nostra Hyuri."

Salutiamo ancora e riusciamo a salire finalmente in macchina dopo tutte le raccomandazioni di mia madre.

"Scusa." Riesco a dire solo questo per l'imbarazzo, cercando di giustificare mia madre che forse è un po' troppo apprensiva, ma come darle torto.

Lui scuote la testa. "Non ti preoccupare, è normale."

Silenzio. Cade un assurdo, imbarazzante, silenzio. Io non so assolutamente cosa dire. Di cosa potrei parlare ad una celebrità senza sembrare una perfetta idiota? Dal nervosismo mi cominciano a tremare le gambe e realizzare di star andando dagli altri membri non aiuta a calmarmi.

"Sei nervosa?" Se ne è accorto anche lui.

"Emh si, due giorni fa non avevo idea che avrei realizzato un sogno."

Il leader ridacchia ed io credo di essermi fatta rossa come un peperone.

"Penso che fra una settimana cambierai idea e fuggirai dal dormitorio a gambe levate, maledicendo la persona che ti ci ha mandato e forse anche me." Ride divertito.

"Non potrei mai!"

Rise ancora. "Ne riparleremo... Ovviamente, però, spero si comporteranno bene."



Il viaggio non è stato molto lungo e traffico non ne abbiamo trovato per niente. Stranamente durante il tragitto abbiamo continuato a parlare del più e del meno, grazie a lui ovviamente. Io sono così nervosa che ho risposto a monosillabi o con frasi brevi e semplici, mentre lui continuava a sorridermi e fare di tutto per mettermi a mio agio. E' davvero così come appare in televisione: è una persona dolcissima ed è molto spiritoso; ha una risata cristallina e un sorriso che ti ammalia e a cui non puoi fare a meno di rispondere.

"Siamo arrivati!" Annuncia con allegria mentre io mi sento sempre peggio e vorrei che questi sedili mi inghiottissero. Purtroppo non succede e lui mi esorta a seguirlo fuori dalla macchina e si preoccupa di prendere la mia valigia.

Il dormitorio è situato in un palazzo ed io questo lo sapevo già. In verità potevo anche evitare di farmi venire a prendere visto che conosco perfettamente il luogo e il piano a cui devo andare, però bussare all'improvviso e dire "Aprite, sono io!"... beh non l'avrei mai fatto. Piuttosto avrei aspettato in eternità fuori la porta che qualcuno uscisse o rientrasse.

Prendiamo l'ascensore e faccio palesemente finta di guardare bene il pulsante schiacciato da Teukie per evitare di sbagliare in futuro.

"Ah!" Si gira di scatto verso di me e porta una mano tra i capelli ormai corti. "Il dormitorio è diviso in due piani, adesso stiamo andando al secondo piano perché ci stanno aspettando tutti lì. E anche perché è l'unico piano in cui le sedie sono tutte intere."

Arrivati fuori la porta, lo fermo tirandolo per la maglietta prima che possa aprirla. "Cinque secondi..." Faccio il pianerottolo avanti e indietro un paio di volte mentre nella mia testa c'è la vocina che continua a ripetermi che oltre quella porta ci sono i Super Junior e che sicuramente nel giro di cinque minuti avrei fatto una delle mie figuracce e mi sarei fatta deridere per il resto della mia vita. Scuoto la testa e do un paio di schiaffetti alla vocina -ovvero alla mia fronte, poi torno vicino a lui, chiudo gli occhi e faccio un profondo respiro. Quando poso lo sguardo su Leeteuk noto che mi sta guardando attonito.

"Non guardarmi così... E' che ancora non mi capacito." Sorrido e lui mi ricambia con un'espressione dolcissima. "Vai, apri, prima che la vocina ricominci a parlare."

L'interno è formato da un unico ambiente in cui sulla destra si possono trovare poltrone e divani posti di fronte a un televisore, una libreria piena di manga e manhwa, qualche libro e cianfrusaglie varie che non riesco a mettere a fuoco perché subito sulla sinistra c'è la cucina, un lungo tavolo e tutti i membri dei Super Junior che mi guardano in silenzio. Leeteuk mi mette una mano sulla spalla e mi dirige verso gli altri. "Ragazzi, vi presento Nam Hyuri. Sarà qui non so per quanto tempo e si occuperà di voi. La SM l'ha nominata mia sostituta."

"Sostituisce? In che senso?" SungMin riassume in una domanda i quesiti di tutti, compresi i miei.

Ciò che so per certo è che sicuramente non lo sostituisco nel gruppo, non ci assomigliamo nemmeno un po', neanche da lontano e poi non penso che un paio di tette al posto dei pettorali potrebbero essere un campanello d'allarme.

"Nel senso che farà quello che era mio compito qui nel dormitorio."

E' stato chiaro quanto quel Kim JiHun.

"Ah... Un'altra perditempo allora." Sospira Kyuhyun. Il leader ride insieme agli altri.

"Cretini... Lei è qui per arrabbiarsi e sbraitare se fate cose che non dovreste fare."

"Ci sculaccerà?" Shindong mi guarda divertito, poi poggia un gomito sulla spalla di Eunhyuk. "No, perché qui vicino a me c'è qualcuno che non vede l'ora di essere sculacciato da lei, vero HyukJae?" Prende un fazzoletto dalla tavola apparecchiata e fa finta di asciugare le labbra dell'amico a cui rimane poggiato.

Eunhyuk ride, scostando la mano di Shindong e il fazzolettino. "Idiota! Cosa dici?!"

"Ma se è da quando è entrata che non le togli gli occhi di dosso!"

"Ma...Ma-non è vero!"

Shindong ride ancora più forte, mentre io divento rossa, viola, blu.

Ryeowook decide che è arrivato il momento di far cadere l'imbarazzo creato da Shindong. E' il primo ad avvicinarsi, pronto a presentarsi. "Ciao, piacere di conoscerti! Io sono Kim Ryeowook... Vieni, accomodati, abbiamo preparato la cena!" Mi tira quasi. Non capisco se è entusiasta perché ha fatto la mia conoscenza o perché ha cucinato per tutti. Non lo saprò mai.

Mi avvicino al tavolo e uno alla volta si avvicinano per le presentazioni. Ryeowook quasi mi fa sedere con la forza e porta in tavola la prima pentola. "Spero ti piaccia." Ridacchia. "Sono stato tutto il pomeriggio a pensare cosa cucinare, non volevo fare brutte figure al primo incontro."

"Sei gentile... Ma, davvero, non preoccuparti: purtroppo a me piace tutto!"

Lui sembra ancora più contento e riempie di riso i piatti che uno alla volta gli passano. Quando anche i piatti con i contorni sono stati messi in tavola tutti gli occhi si puntano su Ryeowook. Lo seguono in ogni movimento finché non si siede ed impugna le bacchette. "Buon appetito!"

Ovviamente le chiacchiere a tavola non mancano. I ragazzi cominciano parlare di questo e di quello, cambiando discorso così velocemente che per me risulta davvero difficile seguirli e quindi partecipare. Fortunatamente dall'impiccio mi toglie SungMin seduto accanto a me. "Sei di Seoul?" Io annuisco. "Oh... E quanti anni hai?"

"Ventitré."

"Davvero? Non scherzi? Pensavo fossi molto più piccola. Mi stavo preoccupando..."

"Preoccupando?" Sorrido. "Dai, anche se sembro piccola le cose basilari posso farle: vi garantisco i pasti, quelli sicuramente non mancheranno mai."

"Ah, ragazzi..." Il leader interrompe la chiacchierata che stavo avendo con SungMin. "Lei è una nostra ELF!" Trilla tutto sorridente, dandomi una pacca sulla spalla, e racconta cosa è successo il giorno prima nella sede della SM. "Anche prima di entrare, dovevate vedere come era nervosa! Che cariiina!"

Ok, ora sono bordeaux. Però vedere le facce contente, e allo stesso tempo divertite, di tutti è qualcosa di imparagonabile. Dire che sono una ELF mi fa sembrare ai loro occhi qualcosa di speciale perché pensano davvero che il merito del loro successo sia nostro, ne sono proprio convinti. Io, invece, penso che le ELF esistano solo per incoraggiarli, perchè il successo gli è dovuto: sono bravi, talentuosi, cantano magnificamente e ballano contemporaneamente senza avere il fiato corto, sono persone umili e mettono passione in ciò che fanno. Credo che siano le ELF a doverli ringraziare.

"E ci segui dal primo album?" Chiede SungMin, versandomi dell'acqua.

Abbasso lo sguardo. "Mi dispiace deludervi, ma no. Prima di Don't Don a casa mia si ascoltavano solo Shinhwa, perché mia mamma ne è fan accanita. E di conseguenza anche io sono stata una loro grande fan. Quindi all'inizio non vi ho prestato molta attenzione, però con il video di Don't Don mi avete conquistata!"

"A proposito di tua madre..." Leeteuk di fianco a me porge il suo piatto a RyeoWook, che insieme a SungMin si era alzato per sparecchiare, e poi mi guarda. "Non vorrei sembrare scortese o invadente nel farti questa domanda.."

Scuoto la testa. "Non preoccuparti... Io sono informatissima su di voi, non mi sembra giusto che voi non possiate conoscermi." Sorrido.

"Un po' dall'accento che ha quando parla e un po' dai tratti direi che tua madre non è coreana. Giusto?"

"Già! Mia madre è italiana. Ha conosciuto mio padre durante una vacanza credo in Inghilterra dove lui lavorava. Si sono innamorati, però poi lui è tornato qui a Seoul e, siccome lei non poteva sopportare la distanza, l'ha raggiunto e si sono sposati!"

Ed ecco spiegate le somiglianze. Di mio padre ho preso gli occhi, l'altezza o la non altezza se dobbiamo essere precisi, e il lato brutto del mio carattere. Come mia madre, invece, ho le labbra e il fisico poco orientale e...l'ansia. E mentre io sto qua, nei meandri della mia testa, a pensare se assomiglio più a mia madre o a mio padre, SungMin mi mette davanti della macedonia di frutta e gli altri cominciano a raccontare a turno aneddoti sulla loro vacanza in Italia. Leeteuk quasi è piegato in due dalle risate quando racconta di Donghae e Eunhyuk disperati perché avevano fame mentre Kyuhyun e Ryeowook continuavano a camminare senza sosta per Roma attratti da qualsiasi cosa.

Mentre Teukie racconta io non riesco a far a meno di fissare i miei commensali uno per uno. Non mi abituerò mai all'idea che io, proprio io, ho avuto la possibilità di vivere con loro direttamente dalla SM. Quando il mio sguardo si ferma su Eunhyuk noto che mi sta fissando. Per la vergogna distolgo lo sguardo velocemente, posandolo su Leeteuk. Sono ancora molto in imbarazzo per quello che ha detto prima Shindong: so che stava scherzando, ma che ci posso fare se ho vergogna. Alla fine del racconto tutti ridono e li seguo. Sento ancora gli occhi di Eunhyuk dritti su di me anche se non sono sicura mi stia guardando ancora, ma ho così vergogna di appurarlo che prendo la palla al balzo e quando RyeoWook si alza per togliere anche queste ultime cose mi offro di aiutarlo. Alzandomi vedo Donghae sporgersi verso Eunhyuk e quest'ultimo scuotere la testa e sorridere.

La cena è praticamente finita e KangIn e ShinDong lasciano la tavola per mettersi comodi sul divano guardando qualcosa. Leeteuk non mi lascia finire di sparecchiare che mi porta con sè verso la sua camera trascinando anche la mia valigia che era rimasta appoggiata alla porta d'entrata.

Accende la luce. L'ex camera di Leeteuk, ormai camera mia, è davvero carina. Appena entri sulla destra c'è il letto, di fronte c'è una finestra bella grande con delle tende azzurre e una scrivania ora vuota. Sulla sinistra c'è l'armadio. "Quindi, ricapitoliamo, tu dormi qui. A fianco c'è la camera di HyukJae, di fronte alla tua c'è la stanza di RyeoWook e subito dopo quella di DongHae. In fondo al corridoio sulla sinistra c'è il bagno e di fronte c'è una stanza in cui ci sono varie cose." Mi guarda. "Tutto chiaro?" A parte la stanza dove ci sono varie cose sì, tutto chiaro. Annuisco e mi riporta dagli altri.

Stanno tutti sul divano a guardare il drama di SiWon. Sono tentata di unirmi a loro, visto che non mi perdo mai una puntata, ma alla fine raggiungo RyeoWook per dargli una mano a lavare i piatti.

"Almeno da oggi in poi non toccherà a te!"

Lui scuote la testa. "Qui di solito ci sono i turni, o ce la giochiamo, quindi non sarai la nostra ahjumma delle pulizie"

Lui parla di dover dividere i compiti e tutte quelle cose che di solito si dicono per circostanza; giurerei, però, sulla sua serietà e convinzione. Lo liquido con un
"Vedremo" per poi chiedergli ciò che realmente mi interessa. "Senti, avete qualche abitudine precisa? Tipo a che ora vi alzate, cosa vi piace per colazione... Queste cose qua."

RyeoWook ci pensa un po' su. "Beh dipende se ci sono impegni o no, ma a quello ci preoccuperemo noi di fartelo sapere. Comunque per colazione... A Donghae piace il latte caldo e adora i biscotti e i cereali, quindi ci sono sempre in credenza. Yesung e Kyuhyun, invece, bevono solo latte bollente con del miele e gli altri bene o male prendono ciò che c'è."

Quando finalmente finiamo quello che stavamo facendo raggiungiamo il resto del gruppo e guardiamo insieme a loro il finale della puntata. Durante tutta la durata dell'ultima inquadratura in primo piano di Siwon trattengo il respiro per quanto è bello e non riesco a trattenere un sospiro. Tutti mi guardano. Rossa in volto cerco di giustificarmi. "E'... E' che questo drama mi piace un sacco! E tu, Siwon, reciti proprio bene!" Lo penso davvero, non sto mentendo, solo che non sono propriamente stati i miei ultimi pensieri. E dire che a casa, nella mia camera, avrei fatto di peggio!

Tempo di commentare la puntata e farmi raccontare cosa mi sono persa mentre ero in cucina e tutti fanno per raggiungere le proprie stanze. Fermo quelli che devono scendere giù. "Ragazzi avete qualche impegno domani?"

Kangin scuote la testa. Sungmin dice di no. Yesung risponde affermativamente. "Io, Kyuhyun e Wookie dobbiamo andare allo studio di registrazione."

Tutti gli altri rispondono negativamente. "Ok, allora ci vediamo per la colazione!"

Anche Leeteuk si avvicina alla porta pronto a scendere con gli altri. "Ok, ragazzi, adesso vi abbandono definitivamente"

Seguono abbracci e saluti per l'amico, il fratello che rivedranno solo fra un bel po' di tempo, qualcuno torna a commuoversi come è giusto che sia. E non nascondo che è stato difficile pure per me trattenermi.







Grazie per aver letto e spero vi sia piaciuto... Scusate se non mi dilungo, ma non so mai cosa scrivere in questi miei siparietti!! ^^
Ci si vede al prossimo capitolo!
Baci!

   
 
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