Titolo: His best was never enough
Serie: Supernatural
Character: Dean Winchester, Sam Winchester, John Winchester (sullo sfondo)
Pairing: //
Rating: PG-13
Genre: Slice of Life, Angst,
Words: 507

Dean 13 years old ~ Sam 9 years old

Piccole dita a tappare la bocca, occhi spalancati contro gli infissi e un corpicino che trema, nel buio del confessionale.

Sam Winchester ingoia i singhiozzi e desidera sparire, diventare invisibile così come lo è sempre stato agli occhi della gente - di quella normale, con una vita normale, con una mamma ed un papà normali...

Dean si era raccomandato di non seguirli, di fare il bravo e rimanere al sicuro nell'auto in cui l'autoradio ronzava disturbata da interferenze elettromagnetiche, mentre lui e loro padre braccavano quel... chiude gli occhi, cerca di ricordare la parola che ha usato suo fratello e che da un po' di tempo gli sente sempre in bocca, perfino più di quanto ami il suono di pie.

Sonofabitch.

Così l'ha chiamato.

E lui, Sam, non è sicuro del suo significato, ma sa che non è una buona cosa, che alle volte la usa per riferirsi ai Mostri.

Vorrebbe che non esistessero, che papà e Dean non li cacciassero, che la mamma non fosse morta per colpa del Demone dagli occhi gialli, che suo padre non tenesse un diario su cui annota solo ricordi e appunti spaventosi. Vorrebbe non aver disobbedito a Dean e non averlo seguito nella piccola chiesa, per paura di rimanere solo (solo per sempre) e perdere anche quel poco che gli rimane della famiglia.

Ha pianto quando il Mauser di John gli si è piantato tra gli occhi e suo padre ha imprecato, vomitandogli addosso il suo disappunto e nascondendo dietro agli occhi duri di un soldato, il terrore cieco che per un attimo lo ha colto alla vista di suo figlio davanti alla canna del proprio fucile.

Dio, Dio, se esisti, fa che non accada più e tieni Sammy al sicuro. Ma Dio non ha mai risposto alle preghiere dell'uomo, è stato Dean ad afferrare Sam per un braccio e spingerlo nel piccolo confessionale.

«Stai giù e non uscire per nessun motivo al mondo!» gli ha detto, imbracciando lo shotgun che papà gli ha regalato per il suo primo giorno di caccia, ormai troppo tempo fa.

«E... e tu?»

«Io devo aiutare papà, ma vedrai, andrà tutto bene. Fidati di me.»

Si è sempre fidato di Dean, per questo ha annuito ricacciando indietro le lacrime e quando la porticina del confessionale si è chiusa davanti ai propri occhi, Dean lo ha guardato attraverso gli spiragli tra il legno e gli ha sorriso. Ha sempre avuto un sorriso speciale per lui, il preferito di Sam, perché è un sorriso dolce e rassicurante ed è a quello che si aggrappa per non soccombere alla paura.

«Tranquillo Sammy, tra un po' tornerò da te.»

Lo farà ancora. Lo ha sempre fatto.

Lui deve solo aspettare.

E Sam chiude gli occhi, inginocchiato nel piccolo confessionale e, per la prima volta prega, anche se nessuno glielo ha mai insegnato; prega per Dean, prega per papà, per sé e anche per la mamma, perché vegli su di loro e lo perdoni se alle volte ha troppa paura per cacciare anche lui le cose che l'hanno uccisa.