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Autore: Ily Briarroot    28/07/2007    7 recensioni
Questa fan-fiction parla di un altro addio tra Ash e Misty...un addio riscritto da me!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"La accompagno al Centro Medico, Brock. Voi continuate pure il vostro giro...ci vediamo" ecco cos'aveva detto Ash al Capopalestra, tenendo stretta Misty addormentata per la paura che potesse scivolargli da un momento all'altro.

L'amico non fece in tempo a chiedere niente. Voleva, ma qualcosa gli impedì di farlo. Rimase impalato e fissare lo sguardo deciso di Ash, sotto gli occhi stupiti e confusi di David e Hilary.

L'allenatore riprese a camminare, ignorando la fatica e le assurde proteste di David ("Ehi, posso benissimo accompagnarla io!").

Arrivato al Centro Medico, la appoggiò delicatamente sul letto e le rimboccò le coperte. Non sapeva cosa stava facendo, non sapeva il perchè di quei gesti e di quello stato d'animo. Non sapeva cosa sarebbe successo in seguito, anche se la cosa un pò lo spaventava.

Si sedette sul suo letto e fissò Misty. All'improvviso gli vennero in mente tanti ricordi. Ricordi che sarebbero rimasti in un posto sicuro, conservati gelosamente per non dimenticare. Per non dimenticare il più bel viaggio della sua vita.

Dovette distogliere lo sguardo da lei nel momento stesso in cui i suoi occhi cominciarono ad appannarsi. Non voleva piangere, non voleva scoprire quel suo lato sensibile, anche se lo conosceva bene.

Abbassò lo sguardo e Pikachu, che l'aveva seguito in silenzio, lo osservava triste.

"Sai, non credo di essere stato un buon amico. Forse l'ho trattata male troppe volte..." disse sussurrando più a se stesso che al piccolo topo elettrico, che scosse la testa e gli rispose un "Pika!" in tono di rimprovero.

Non si accorse che nel frattempo, alcune lacrime scesero dagli occhi scuri del suo allenatore, bagnando i jeans ed il pavimento in legno della camera.

Misty balbettò qualcosa, probabilmente stava sognando. Si girò piano nel letto, nella speranza di trovare una posizione migliore.

Ash se ne accorse e tornò a guardarla. Si asciugò velocemente le ultime lacrime, si alzò in piedi e si avvicinò all'amica. Allungò la mano silenziosamente e la appoggiò sulla bianca fronte di lei, scombinandole delicatamente la frangia con un paio di carezze.

Si meravigliò lui stesso di quel gesto, ma non osò trattenersi. Non voleva stavolta.

"A-Ash..." disse piano Misty. Il ragazzo si bloccò per qualche istante e sperava con tutto il cuore che lei stesse ancora dormendo. Tuttavia non ritrasse la mano.

"Ash...non voglio andare via...voglio stare con te...voglio..." cominciò a rigirare la testa sul cuscino, sembrava avesse un incubo. L'allenatore sospirò. Fortunatamente era ancora profondamente addormentata e non si era accorta di nulla. Riprese ad accarezzarle piano la frangia ribelle e sorrise.

"Lo so che non vuoi andartene. Non sai cosa darei pur di continuare a viaggiare con te... ."

Probabilmente Misty non aveva sentito niente di quello che le aveva appena detto. Ma lui tentò lo stesso. Non aveva il coraggio di dirle la stessa frase guardandola negli occhi. E non sapeva neanche il perchè.

Dopo un pò, Ash decise di lasciarla dormire tranquilla. Le rimboccò di nuovo le coperte che, fino a quel momento, le erano scivolate lungo i fianchi.

Si tolse il berretto e lo appoggiò sul comodino che divideva i due letti. Si buttò sul suo letto, quello a destra, completamente vestito. Pikachu lo osservava preoccupato. Non era da lui comportarsi così. Saltò in grembo al ragazzo e tornò a guardarlo con i suoi occhietti neri e vispi.

"Riposati, domani dobbiamo alzarci molto presto" disse Ash. Il Pokèmon si spostò al bordo del letto, mentre il ragazzo si girò su un fianco.

Credeva comunque di non riuscire a dormire. Aveva ancora quella morsa allo stomaco e, ogni volta che pensava a Misty, gli faceva sempre più male. Decise di non pensarci e di chiudere gli occhi, così, giusto per rilassarsi. Si chiedeva se in realtà l'amica provava la stessa cosa. Probabilmente sì.

Non fece in tempo a pensare ad altro che, pian piano, il suo respiro divenne regolare e riuscì ad addormentarsi sul serio.

***********

"Ash, ehi, Ash! Dobbiamo muoverci! Mi senti?"

Il ragazzo aprì piano gli occhi, mentre la voce di Brock gli rimbombava nella testa. Si sedette di colpo, guardando l'amico che teneva le braccia incrociate.

"Era ora che ti alzassi! E' tardi, ti sei forse dimenticato che dobbiamo partire?!"

Ash non rispose. Si voltò a guardare il letto in cui la sera prima dormiva Misty. Era vuoto. All'improvviso, la stessa fitta della sera prima gli colpì il petto.

"Brock! Dov'è Misty?! Non dirmi che è già andata via!" scattò in piedi, facendo sobbalzare anche Pikachu. Il capopalestra lo guardò come se fosse pazzo.

"Cosa vuoi dire con "andata via"? Misty è andata giù a fare colazione, si può sapere cosa sogni la notte?"

Ash sospirò e si rese conto di non aver spiegato nulla a Brock riguardo l'improvvisa partenza dell'amica.

"Beh...ecco...lei...lei non verrà con noi. Le sue sorelle l'hanno chiamata perchè deve tornare ad occuparsi della palestra in loro assenza. Misty torna a Cerulean" finì poi il giovane allenatore, guardando negli occhi l'amico più grande.

"Ah" rispose solo il capopalestra, chiaramente triste "Non me l'ha detto".

 Ovviamente sapeva di averlo colto impreparato, perchè si leggeva chiaramente anche sul suo volto che stava male.

"Adesso...che ne dici di scendere? Ho una fame!" sdramatizzò Ash, sentendosi maledettamente in colpa per non avergli riferito niente fino a quel momento.

Brock annuì silenziosamente, seguendo l'amico fuori dalla porta.

Scesero di fretta le scale e si diressero nella hall del Centro Medico. Misty era seduta proprio all'ultimo tavolo in fondo alla sala. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, non sembrava neanche lei.

Ash le si sedette di fronte, mentre Brock preferì rimanere in piedi.

"Hai dormito bene?" le chiese poi il primo, sbadigliando.

"Sì, ma...come ci sono arrivata qui, ieri sera? Io mi ricordo che...tu mi hai presa sulle spalle e poi..."

"Ti sei addormentata, ti ho portata io in camera" finì poi il ragazzo, sorseggiando brevemente il thè, ormai freddo, che era rimasto nella tazza. Probabilmente gliel'avevano ordinato Misty e Brock, in attesa che lui si svegliasse.

La ragazza arrossì. Ash l'aveva presa alla sprovvista. Provò ad immaginarsi la scena in cui il ragazzo la metteva a letto e le rimboccava le coperte, ma non osò andare oltre. Bloccò immediatamente quei pensieri, sperando che l'amico non avesse notato l'improvviso rossore del suo viso.

Ma Ash lo notò comunque. Sorrise leggermente e la stretta allo stomaco della sera prima, tornò improvvisamente. E con essa, si ricordò che quella era l'ultima giornata che avrebbero passato insieme.

Decise di non pensarci. La guardò di nuovo mentre era intenta a finire la sua colazione. Nessuno dei due era di molte parole, anzi. Proprio per questo Brock, con una banale scusa, si allontanò da loro. Aveva capito che, in quel momento, i suoi amici avevano bisogno di restare soli per un pò.

Pikachu, intanto, si era accucciato sulla sedia accanto a quella dell'allenatore senza perdere di vista Togepi, che saltellava da una parte all'altra per avere un pò d'attenzione.

"Ascolta, Ash" cominciò Misty, alzando finalmente gli occhi su di lui "Se...se volete...sì, insomma...posso anche partire più tardi...se vi è più comodo o comunque... ."

Il ragazzo la zittì all'istante, guardandola serio.

"Sai benissimo che..." era inutile, non ci riusciva. Non aveva il coraggio di pronunciare quelle parole. Eppure erano così facili! Si odiò profondamente per questo.

"Che?"

Ash respirò profondamente.

"Che non voglio che te ne vai. Cioè...non vogliamo che te ne vai. Farei qualsiasi cosa pur di farti rimanere con noi, Misty... ."

Abbassò velocemente lo sguardo, diventando più rosso della pesca che Pikachu aveva preso a sgranocchiare.

Non osò guardarla, non ce la faceva.

Lei sorrise dolcemente.

"E tu non sai cosa darei per continuare a viaggiare con te e Brock. Ma...non posso. Ho la responsabilità della palestra sulle spalle, non posso fare finta di nulla"

"Già. Hai ragione" le rispose Ash, fissando la tazzina vuota che aveva davanti.

Misty strinse i pugni, guardando distrattamente Togepi che, con un balzo, era appena finito sulle sue ginocchia. Tornò a fissare Ash e, per un momento, i loro occhi s'incontrarono.

"Beh, partiamo" disse tristemente il ragazzo, alzandosi di scatto dalla sedia. Lei annuì e insieme si affrettarono a raggiungere Brock, intento a chiaccherare con l'infermiera Joy.

"Ah, quasi mi dimenticavo..." fece Misty, interrompendo l'animata conversazione di Brock "Sapete dove si trovano David e Hilary? Volevo salutarli".

Al nome "David", Ash non riuscì a contenere una smorfia. Sbuffò, ripensando al ragazzo che la sera prima aveva fatto di tutto pur di provarci con la ragazza. Si era completamente dimenticato sia di lui, sia di quella piccola sorella rompiscatole che gli aveva gironzolato attorno tutto il tempo.

"Dobbiamo proprio?" chiese poi l'allenatore, prevendendo la risposta.

"Ash! Come puoi essere così insensibile? Salutare è cortesia" esclamò Misty, sorpresa dalla domanda dell'amico.

"Devo anche ringraziarlo per le avance che ti ha fatto tutta la sera?"

"Cosa?! E se anche fosse?! Non mi sembra siano affari tuoi!"

"Chi ti dice che non lo sono?"

"Perchè dovrebbero esserlo?"

Ash rimase lì impalato, pensando a qualche scusa. Non gli venne in mente niente. Già, perchè erano affari suoi?

"Ehm...perchè...io..."

"Se cercate David, l'ho visto qui in giro poco tempo fa" lo interruppe l'infermiera Joy. Fortunatamente l'aveva salvato.

Misty smise di guardarlo negli occhi e cominciò a guardarsi in giro.

"Ah, eccolo!" fece poi, indicando un ragazzo dai bei capelli castani che si avvicinava svelto a loro.

"Ciao Misty, come stai oggi?" le chiese gentilmente il nuovo arrivato, prendendole la mano.

La ragazza avvampò di colpo e Ash non potè far a meno di notarlo. Non sapeva perchè quella situazione lo faceva sentire così tremendamente a disagio.

"Bene, ti ringrazio" gli rispose lei, ritraendo velocemente la mano, imbarazzata.

"Ne sono felice. Ah, scusate ragazzi, non vi avevo visti. Buongiorno anche a voi" disse poi David, girandosi verso Brock e Ash, che erano rimasti indietro.

"Ciao" disse l'allenatore, guardando male il ragazzo che aveva davanti.

"Ehm...tua sorella non c'è?" chiese poi Misty, cercando si cambiare discorso. Decise che più tardi avrebbe fatto i conti con l'amico.

David scosse la testa.

"No, aveva voglia di fare un giro ed è uscita" rispose con una tranquillità che faceva paura.

"Peccato. Oggi noi partiamo e volevamo salutarvi" disse la ragazza, girandosi verso gli amici.

"Ah, capisco. Beh...se volete le porto i vostri saluti"

"Grazie. Ci vediamo, David!"

"Arrivederci, Misty. Spero di rivederti presto" le disse, prendendole la mano un'ultima volta.

"Ci muoviamo o no?!" esclamò all'improvviso Ash, afferrando l'amica per un braccio "Scusaci, ma andiamo di fretta!" disse poi, trascinandola verso l'uscita, seguito da Brock e Pikachu.

***********

Passarono il resto della giornata a ridere e scherzare, come avevano sempre fatto. Quasi si erano dimenticati di doversi separare ed Ash cercava di non pensarci. Anche se risultava impossibile.

Camminavano ormai da ore e stavano per raggiungere l'incrocio che li avrebbe divisi. Guardava Misty e non vedeva più la solita ragazzina antipatica e isterica che aveva conosciuto all'inizio del suo viaggio. Non era più il maschiaccio che lei aveva sempre creduto di essere. O forse non l'aveva neanche mai visto realmente?

Stava guardando una simpatica ragazza che quando voleva sapeva essere dolce. Che era sempre stata lì, accanto a lui, per confortarlo in qualsiasi momento. Eppure sapeva, dentro di lui, che con la lontananza non sarebbe cambiato niente. Che lei avrebbe continuato a stargli accanto anche restando a Cerulean City. Non sentiva una parola di quello che lei e Brock stavano dicendo. Era immerso nei suoi pensieri e non gli importava altro. A parte il leggero brontolio del suo stomaco, sentiva ancora quella fitta invadergli il petto. E faceva fatica a deglutire, talmente era grande il magone che aveva in gola.

Cominciò a tremare lievemente non appena si accorse che quella strada gli era familiare. Ancora un pò più avanti e ce l'avrebbe dovuta fare da solo, senza Misty. Senza la sua migliore amica. Si accorse che forse provava davvero qualcosa di più per lei. Forse lui la...ma lasciò stare. Si sentiva un idiota e anche un pò in colpa, per non essere stato capace a convincerla di non tornare a casa. Questo pensava, guardandola negli occhi verdi mentre sorrideva. Stava male al solo pensiero di non poterle parlare tutti i giorni. Di non poterla più guardare tutti i giorni. Ormai era abituato ad averla vicino a lui, come in quel momento. Era abituato a sentirla lamentare per la stanchezza o per la fame. Era abituato a sentirla urlare avvistando un semplice ed innocuo Caterpie. Era abituato a vederla stringere tra le braccia Togepi ed a litigare con lei.

Gli tornarono in mente tutti i ricordi passati con lei, Brock e Tracy, in quegli anni. E non si accorse che erano arrivati nel punto in cui si sarebbero salutati.

Alzò lo sguardo. Misty guardava prima lui e poi il capopalestra più grande, sorridendo dolcemente. Ash le restituì il sorriso e fissò Brock, che faceva lo stesso.

"Credo che dovremmo salutarci" disse Brock, girandosi verso la ragazza. Lei annuì.

"Io comincio ad andare, Ash. Devo passare un attimo a casa mia per controllare un pò la situazione, sai com'è..." disse poi il ragazzo.

L'allenatore rispose un debole "Sì" e annuì a sua volta all'amico.

"Inoltre voglio lasciare soli voi due piccioncini, quindi è meglio che vada" finì poi, ridendo.

Alla parola "piccioncini" sia Ash che Misty si guardarono, più rossi che mai. Entrambi avevano voglia di uccidere Brock, ma l'unica parola che uscì dalle loro labbra fu "Ehi!"

L'allevatore tornò a concentrarsi sulla ragazza, che aveva ripreso a guardarlo con gli occhi umidi.

"Ci vediamo, Misty. Vedrai che sarai anche più in gamba delle tue sorelle. Buona fortuna con la palestra" le disse, sorridendole come se fosse sua sorella minore. Beh...in un certo senso poteva anche essere così, ormai Brock aveva preso il posto di un fratello.

Lei lo guardò per un pò, dopodichè si gettò al collo del ragazzo più grande, cercando di trattenere le lacrime.

Ash quasi si commosse, dovette distogliere lo sguardo da loro molte volte per evitare di scoppiare a piangere anche lui.

"Grazie, Brock. Sei un'amico" disse Misty, staccandosi dal ragazzo dopo un pò.

Lui la guardò negli occhi e le sorrise. Di nuovo, alla stessa maniera. Forse per darle un pò di sicurezza in più.

"Ash, ti aspetto più avanti. Fai pure con calma. Ciao, Misty" esclamò infine il capopalestra, allontanandosi dagli amici mentre li faceva cenno con la mano.

La ragazza rimase in silenzio, mentre fissava Brock che si allontanava. Poi tornò a guardare Ash.

"Allora...è arrivato il momento" disse il giovane allenatore, cercando di essere forte. Forte, almeno per lei. Voleva cercare di essere il suo supereroe almeno per l'ultima volta. Aveva un nodo alla gola e una fitta che gli attraversava lo stomaco per poi arrivare dritta al petto. Abbozzò un sorriso tirato.

Lei non rispose. Aveva lo sguardo fisso per terra. Se l'avesse guardato negli occhi in quel momento, si sarebbe sentita mancare, ne era sicura. Annuì appena, sforzandosi di non piangere. Non doveva. Non voleva. Cominciò a tremare. Sentiva che le gambe sarebbero cedute da un momento all'altro, di nuovo. Trattenne un singhiozzo per miracolo.

"Ehi..." il ragazzo le sollevò delicatamente il mento con la mano destra. Poteva specchiarsi di nuovo nei suoi profondi occhi verdi, forse non l'avrebbe più potuto fare. 

"Dov'è finita la Misty che conoscevo? Non è da te stare così e poi...se è per la bicicletta non preoccuparti, te la ripagherò" tentò di sdramatizzare poi, rendendosi conto di aver solo peggiorato la situazione.

La ragazza gli spinse via la mano. Aveva voglia di stampargli le cinque dita in faccia, ma...non ci riuscì. Si trattenne e continuò a fissarlo con le lacrime agli occhi.

"Sei uno stupido. Quando crescerai, Ash? Ti devo spiegare un'altra volta che della bicicletta non me ne importa niente?! NIENTE?"

Misty girò lo sguardo dall'altra parte. Non voleva guardarlo, credeva che a momenti avrebbero ricominciato a litigare. Non lo vide, ma lui sorrise. E stavolta era sincero.

Avrebbe voluto risponderle "L'ho capito, sai? Non sono così ottuso" ma lasciò perdere.

Stava per aprir bocca e ribattere, ma lei fu più veloce.

"La verità...è...è che io...Ash, tu non puoi minimamente immaginare quanto io tenga a te" gli disse, asciugandosi le lacrime e cercando di controllare la voce. Ma, per quanto si sforzasse, non riusciva a farla smettere di tremare.

Quelle parole l'avevano colpito un pò, ma, pensandoci, non erano così strane. Dopo tante avventure passate insieme, dopo tanti guai in cui erano entrati e usciti insieme, anche lui si accorse di tenere a lei. Tanto.

Le annuì. Decise di tenere da parte la maschera da supereroe, qualsiasi cosa sarebbe accaduta.

"Posso, invece" le disse poi, con tutta la tranquillità del mondo.

"Eh?"

"Posso immaginarlo, perchè...è la stessa cosa che provo anch'io."

Misty rimase a bocca aperta e fissò il ragazzo. Quello era veramente Ash? Il suo migliore amico? Quello con cui aveva sempre litigato?

"Ash, che cosa...."

"Ecco...io...ti voglio bene. Sei speciale, ricordatelo."

Arrossirono entrambi nello stesso momento. Misty realizzò che l'amico stava cambiando. E si vedeva. Un pò di anni prima non le avrebbe mai detto una cosa del genere. Beh...forse erano cambiati entrambi. Grazie ad Ash, lei non era più la ragazzina impacciata e antipatica che credevano le sue sorelle. Era cresciuta. Si era fatta onore come una delle migliori allenatrici di Pokèmon d'acqua. Come Capopalestra di Cerulean City. Ash era stato la sua salvezza

.

Misty cacciò di nuovo indietro le lacrime. Mise la mano nella tasca dei pantaloncini e ne estrasse qualcosa che porse ad Ash. Era un fazzoletto rosa con alcune strisce gialle ricamate sopra.

"E'...è per me?" chiese lui, tentando di tornare a respirare normalmente, senza più quella morsa nel polmoni. Ma non ci riuscì.

Misty si asciugò le lacrime con l'altra mano e sorrise.

"Certo, idiota. Per chi vuoi che sia?"

Aveva il solito tono di voce che usava per rimproverarlo. Ma stavolta quelle parole erano piene di affetto.

Lui prese delicatamente il fazzoletto dalla mano dell'amica e lo fissò.

"Ti ringrazio, Misty. Sei...sei..." Ash non riuscì a concludere la frase che abbassò lo sguardo sotto la visiera del berretto e cominciò a piangere...come un bambino, pensò Misty, sorridendo.

"Sono cosa? Bella? Intelligente? Simpatica? Unica?" ironizzò lei, appoggiandogli una mano sulla spalla. Sentiva i singhiozzi del ragazzo e il lieve tremolio del suo corpo. Vedeva le lacrime cadere giù dal sua volto, per poi cadere a terra.

Ash aspettò di calmarsi almeno un pò, dopodichè alzò la testa e fissò Misty negli occhi.

"Quando ho detto che sei la migliore amica che potessi incontrare...dicevo sul serio."

Lei sorrise di nuovo, cercando in qualche modo di confortarlo.

"Lo so...ma non sopravvalutarmi. Sono sicura che nel tuo prossimo viaggio incontrerai altre ragazze che sapranno starti accanto, tirarti per le orecchie quando ce ne sarà bisogno e...provocarti! Per non parlare di quando diventerai il miglior Maestro di Pokèmon del Mondo, avrai tutte quante ai tuoi pied..."

"Misty. Nessuno potrà prendere il tuo posto. E poi...tu hai un modo tutto tuo di insultarmi! Non credo ti possa battere nessuno in questo. Comunque..."

"Comunque cosa?" gli chiese, osservandolo attentamente.

"Grazie per essere stata con me fino alla fine. Grazie per avermi dato fiducia, per il tuo conforto. Per tutto e..."

"Ash, basta. Ho capito cosa vuoi dire, mi spaventi un pò quando torni ad essere un normale essere umano. Io...io ti devo chiedere scusa...."

Non si aspettava che il ragazzo si aprisse con lei in quel modo. Ormai era chiaro: Ash era cambiato. Era diventato più maturo. Stava crescendo, in lui c'era solo una parte del ragazzino che tempo prima era partito con una meta ben precisa, adesso i suoi sogni stavano per diventare realtà. In particolare quel sogno stava forse per diventare realtà.

"Per che cosa?" le chiese lui, stupito.

"Per non poter essere accanto a te...quando succederà. Quando diventerai il più grande Maestro di Pokèmon della storia."

Ash tornò a sorriderle. Appoggiò entrambe le mani sulle esili spalle della ragazza e la fissò teneramente negli occhi umidi.

"Ti prometto che quando succederà tu sarai comunque con me. Beh...magari non fisicamente, ma ci sarai. Non potrei mai dimenticarmi di te, sei la mia migliore amica".

Anche se avrebbe tanto voluto stringerlo con tutte le forze che aveva, Misty riuscì solo a versare silenziosamente qualche lacrima.

Lui infilò delicatamente il fazzoletto rosa nello zaino, dopodichè continuò a rivolgere la sua attenzione all'amica.

"Dimmelo di nuovo, Ash"

"Cosa?"

"Dimmi che non ti dimenticherai di me. Dimmi che non lo farai mai"

"Scherzi? E' ovvio che non ti dimenticherò mai, stupida. E' come se...se un lato di me restasse qui a Cerulean"

"Davvero?" chiese Misty, passandosi la mano destra sugli occhi, come per bloccare le lacrime che stavano per cadere.

Ash annuì, tornando a guardarsi le scarpe da ginnastica. Stava maledettamente male e non sapeva neanche il perchè. Pikachu, sulla sua spalla, voleva cercare di tirare su il morale del suo allenatore, anche se non sapeva cosa fare. Se ne stava lì, in silenzio, con gli occhi lucidi.

Lei sorrise.

"Ash..." lo chiamò, costringendolo a guardarla di nuovo negli occhi verdi. Stava piangendo, stavolta. Grosse lacrime scivolavano dagli occhi neri del ragazzo.

"Ash...io...ti voglio bene" disse poi la ragazza, abbracciandolo. Adesso anche lei cominciò a singhiozzare, mandando al diavolo l'imbarazzo e l'orgoglio. Dopotutto, che diamine importava? Stava per dire addio al suo migliore amico.

"Sarà davvero un addio? O solo un arrivederci?" continuava a pensare lei. Non sapeva quanto avrebbe dato pur di non finire lì il suo viaggio con lui. Ma lei era una Capopalestra, era il suo dovere. Doveva saperlo, da quando aveva cominciato a seguirlo per quella maledetta bicicletta. Però...era ancora così "maledetta"?

Ash cercò di calmarla come aveva fatto la sera prima, accarezzandole piano la schiena. Sentiva ogni battito del cuore della ragazza, ogni suo respiro. Si spostò cautamente da lei e tornò a guardarla in viso. Sorrise.

"Adesso dobbiamo salutarci davvero" le disse, asciugandole le lacrime "Non fare così. C'è una cosa positiva in tutto questo, no? Non mi avrai più tra i piedi!" cercò di sdrammatizzare lui, sperando che Misty non se la prendesse.

"Idiota! Chi te lo dice che non mi mancherai?"

Lui la strinse ancora una volta. Stavolta doveva lasciarla andare davvero.

"Anche tu. Mi mancherai tantissimo, Misty"

"Promettimi...che ci rivedremo presto. Promettimi che tornerai dopo il tuo viaggio a Hoenn...ti prego" riprese a piangere silenziosamente, pregando che la risposta di Ash sarebbe stata quella che l'avrebbe fatta sentire meglio. Sapeva che non l'avrebbe rivisto tanto facilmente, lui doveva realizzare il suo sogno.

"Te lo prometto"

"Dici veramente?"

Ash annuì.

"Ti do la mia parola".

Si staccarono malvolentieri dal loro ultimo abbraccio e tornarono a guardarsi negli occhi. Dopodichè, Ash le prese la mano.

"Allora...ci vediamo. Stammi bene, Misty. Ah...e per qualunque cosa...fammi un fischio e sono da te."

Lei scoppiò a ridere.

"Sarà un pò difficile essere qui in un attimo da Hoenn" gli rispose, sorridendo.

"Beh...ci posso provare" le lasciò la mano e si allontano da lei di neanche un paio di passi.

"Pika!" esclamò il piccolo topo elettrico sulla spalla del ragazzo che era rimasto zitto fino a quel momento.

Misty allungò la mano e gli accarezzò piano la testa, fra le morbide orecchie.

"Ciao Pikachu, comportati bene e rimprovera Ash al posto mio!"

Il Pokèmon sorrise a sua volta alla ragazza dai capelli rossi e annuì.

"E tu..." continuò poi lei, tornando a guardare l'amico "Cerca di stare attento. Stavolta io non posso tirarti fuori dai guai!"

"Me ne ricorderò".

Stavolta entrambi sorridevano, anche se avevano dentro un vuoto che sarebbe rimasto tale. Una parte che non sarebbero più riusciti a riempire. Anche se Misty la faceva trasparire di meno, provavano tutti e due la stessa cosa.

"Devo andare davvero...Brock mi starà aspettando."

Ash abbassò lo sguardo, giusto in tempo per non far vedere a Misty quell'odiata lacrima che prima o poi era sicuro che sarebbe scivolata via.

Ma non servì a granchè, perchè la ragazza se ne accorse benissimo e sorrise.

"Perchè, Ash? Perchè ci tieni così tanto a farti vedere sempre forte? Tu e io non siamo poi così diversi, so cosa stai provando, è inutile che cerchi di nasconderlo..." pensò lei, appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo.

"Allora vai, non farlo aspettare" gli disse, in tono affettivo.

Aveva una morsa che le partiva dalla gola e le arrivava dritta allo stomaco.

Ash annuì, tornando serio. Accennava forse un piccolo sorriso...ma non si distingueva neanche poi tanto.

"Guarda che ci conto, ti aspetterò. Tu devi promettermi che farai di tutto pur di realizzare il tuo sogno. Non fermarti, Ash."

Le sorrise di nuovo, incerto se mettersi a piangere o no. Poi annuì.

"E tu diventerai la più brava Capopalestra che sia mai esistita."

Lei arrossì e scosse la testa.

"Io...non sono capace di fare la Capopalestra, non sono brava come le mie sorelle. Non credo di riuscirci da sola"

"Non dire sciocchezze! Ce la puoi fare benissimo, anche senza il nostro aiuto. Ne sono sicuro."

Lo strinse, commossa, ancora una volta. Dopodichè lo lasciò andare quasi subito, non sapeva quanto ancora avrebbe resistito senza piangere.

"Beh...allora...arrivederci, Misty"

"Arrivederci, Ash."

Il ragazzo si allontanò piano da lei, facendole cenno con la mano. Lei rispose al saluto. Entrambi rimasero a fissarsi negli occhi. Solo quando fu abbastanza lontano, Ash prese a correre in direzione del sole che si intravedeva all'orizzonte. E finalmente, le lacrime che aveva tenuto dentro cominciarono a segnargli strisce umide sul volto. Non vedeva più dove stava andando, ormai aveva la vista completamente appannata. Le sue gambe cedettero, e in meno di qualche secondo, si ritrovò a terra. Battè un pugno sull'erba fresca e incominciò a singhiozzare.

"Maledizione...perchè...perchè non ho insistito? Perchè l'ho lasciata andare?" ormai pensava solo a questo, pentendosi di quello che era appena successo.

"Ti voglio bene, Misty...ci rivedremo, te lo prometto."

Si alzo in piedi e riprese a correre, asciugandosi velocemente le lacrime. Ormai non era più il ragazzo di prima, questo era riuscito a capirlo anche da solo. Le sarebbe mancata...e tanto anche.

"Ti voglio bene, Ash...buona fortuna... ."

Misty era rimasta dov'era, con lo sguardo fisso nella direzione in cui l'amico era sparito. Non aveva voglia di tornare subito alla palestra. Fissò il cielo, aveva un colore a dir poco stupendo. Quella giornata le sarebbe stata impressa nella mente, ne era sicura. Non voleva dimenticare quel tramonto così profondo. Profondo come gli occhi scuri di quel ragazzino che non sapeva se avrebbe più rivisto. Decise che l'avrebbe aspettato. Giorni, mesi o anni...l'avrebbe aspettato. Sempre.

Aveva ripreso a camminare con Pikachu sulla spalla destra, mentre le lacrime gli scorrevano lungo le guance. Si girò e vide un fiume. Lo stesso fiume e lo stesso punto in cui Misty l'aveva pescato al loro primo incontro. Si fermò, si asciugò le lacrime e sorrise. Vide Brock lungo la strada e riprese a correre. Non sapeva se sarebbe diventato il miglior Maestro di Pokèmon del Mondo. Non sapeva se ce l'avrebbe mai fatta. Era deciso, si sarebbe impegnato più che mai per riuscire a realizzare il suo sogno. Ma di una cosa era sicuro: l'amicizia che lo legava a Misty non si sarebbe mai sciolta. Ovunque sarebbe andato, chiunque sarebbe diventato. Promise a se stesso di tornare da lei il prima possibile. E , mentre si avvicinava a Brock, sorrise di fronte a quel tramonto mozzafiato che non avrebbe dimenticato mai. 




Nota dell’Autrice: yaaa! Finalmente, come promesso, ecco a voi l’ultimo capitolo! Ci lavoro da ormai qualche mese, ho provato a rifarlo diverse volte e credo che questa sia la versione migliore che mi è venuta! Ovviamente la dedico a tutte voi che continuate a commentarmi e che scrivete ficcy fantastiche! Non so se la parte in cui Ash e Misty si salutano…mi sia venuta troppo sdolcinata, so solo che quando l’ho riletta stavo per mettermi a piangere io XD Ultimamente sto riguardando epi vecchi e mi viene il magone * sigh* qualcuno di voi sa per caso dirmi che puntata è quella in cui Misty vuole vincere ad un concorso le bambole pokèmon? La sto cercando ma…nada! Comunque spero vi sia piaciuto, ci ho messo tutto l’impegno di questo mondo e…lascio giudicare a voi! Grazie, come sempre!

ValHerm: Anch’io adoro Drew! Sinceramente non lo conosco da tanto, ma i personaggi così freddi in apparenza mi fanno impazzire! Spero di non averti fatta piangere con questo capitolo! XD Vi siete munite di fazzolettini? Quelli bianchi, non rosa, mi raccomando! XD Mi sa che ho dato il consiglio troppo tardi…XD vabbè, sarà per la prossima fiction strappalacrime che scriverò! Un bacione enorme per avermi seguita fino qui!

Kogarashi: Già, sono d’accordo! Ash e Misty devono rimanere insieme, altrimenti stiamo sperando per niente! Un enorme grazie anche a te! E continua le ficcy, mi raccomando, che io ti seguo!

Ila: forse l’ho descritto anche qui Ash un po’ troppo dolce….ma la verità è che lo amo quando si comporta così! Hai ragione, sta crescendo e si vede…da una parte mi dispiace, però. Io ero abituata a vedere il bambinone coccoloso e immaturo…vabbè, anche lui ha il diritto di maturare! XD Kisses!!

Fedina: questa fan fiction è un po’ quello che avrei voluto vedere realmente nell’addio tra Ash e Misty, ma credo che tutte noi dovremo andare dall’autore e rapirlo XD Nell’anime mi ricordo che molte volte Ash diceva a Misty che era brutta, antipatica ecc…eppure sappiamo che quelle cose non le diceva sul serio. Stranamente nella fic è piaciuto anche a me quel pezzo, è come se Ash si aprisse! Ti ringrazio davvero, grazie, grazie, grazie!

Kowalski: tranquilla, non c’è problema! Anche a me mancano un sacco in tv…quanto vorrei le repliche!! Per i Kleenex, ottima scelta! Solo…non erano rosa…vero? XD Grazie anche a te, ovviamente! Kisses!

Love92: Grazie mille anche a te!! Troppo tardi per i fazzoletti XD

Un abbraccio a tutte!!



  
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