"La
accompagno al Centro Medico, Brock. Voi continuate pure il vostro
giro...ci
vediamo" ecco cos'aveva detto Ash al Capopalestra, tenendo stretta
Misty
addormentata per la paura che potesse scivolargli da un momento
all'altro.
L'amico
non fece in tempo a chiedere niente. Voleva, ma qualcosa gli
impedì di farlo.
Rimase impalato e fissare lo sguardo deciso di Ash, sotto gli occhi
stupiti e
confusi di David e Hilary.
L'allenatore
riprese a camminare, ignorando la fatica e le assurde proteste di David
("Ehi, posso benissimo accompagnarla io!").
Arrivato
al Centro Medico, la appoggiò delicatamente sul letto e le
rimboccò le coperte.
Non sapeva cosa stava facendo, non sapeva il perchè di quei
gesti e di quello
stato d'animo. Non sapeva cosa sarebbe successo in seguito, anche se la
cosa un
pò lo spaventava.
Si
sedette sul suo letto e fissò Misty. All'improvviso gli
vennero in mente tanti
ricordi. Ricordi che sarebbero rimasti in un posto sicuro, conservati
gelosamente per non dimenticare. Per non dimenticare il più
bel viaggio della
sua vita.
Dovette
distogliere lo sguardo da lei nel momento stesso in cui i suoi occhi
cominciarono ad appannarsi. Non voleva piangere, non voleva scoprire
quel suo
lato sensibile, anche se lo conosceva bene.
Abbassò
lo sguardo e Pikachu, che l'aveva seguito in silenzio, lo osservava
triste.
"Sai,
non credo di essere stato un buon amico. Forse l'ho trattata male
troppe
volte..." disse sussurrando più a se stesso che al piccolo
topo elettrico,
che scosse la testa e gli rispose un "Pika!" in tono di rimprovero.
Non
si accorse che nel frattempo, alcune lacrime scesero dagli occhi scuri
del suo
allenatore, bagnando i jeans ed il pavimento in legno della camera.
Misty
balbettò qualcosa, probabilmente stava sognando. Si
girò piano nel letto, nella
speranza di trovare una posizione migliore.
Ash
se ne accorse e tornò a guardarla. Si asciugò
velocemente le ultime lacrime, si
alzò in piedi e si avvicinò all'amica.
Allungò la mano silenziosamente e la
appoggiò sulla bianca fronte di lei, scombinandole
delicatamente la frangia con
un paio di carezze.
Si
meravigliò lui stesso di quel gesto, ma non osò
trattenersi. Non voleva
stavolta.
"A-Ash..."
disse piano Misty. Il ragazzo si bloccò per qualche istante
e sperava con tutto
il cuore che lei stesse ancora dormendo. Tuttavia non ritrasse la mano.
"Ash...non
voglio andare via...voglio stare con te...voglio..."
cominciò a rigirare
la testa sul cuscino, sembrava avesse un incubo. L'allenatore
sospirò.
Fortunatamente era ancora profondamente addormentata e non si era
accorta di
nulla. Riprese ad accarezzarle piano la frangia ribelle e sorrise.
"Lo
so che non vuoi andartene. Non sai cosa darei pur di continuare a
viaggiare con
te... ."
Probabilmente
Misty non aveva sentito niente di quello che le aveva appena detto. Ma
lui
tentò lo stesso. Non aveva il coraggio di dirle la stessa
frase guardandola
negli occhi. E non sapeva neanche il perchè.
Dopo
un pò, Ash decise di lasciarla dormire tranquilla. Le
rimboccò di nuovo le
coperte che, fino a quel momento, le erano scivolate lungo i fianchi.
Si
tolse il berretto e lo appoggiò sul comodino che divideva i
due letti. Si buttò
sul suo letto, quello a destra, completamente vestito. Pikachu lo
osservava
preoccupato. Non era da lui comportarsi così.
Saltò in grembo al ragazzo e
tornò a guardarlo con i suoi occhietti neri e vispi.
"Riposati,
domani dobbiamo alzarci molto presto" disse Ash. Il Pokèmon
si spostò al
bordo del letto, mentre il ragazzo si girò su un fianco.
Credeva
comunque di non riuscire a dormire. Aveva ancora quella morsa allo
stomaco e,
ogni volta che pensava a Misty, gli faceva sempre più male.
Decise di non
pensarci e di chiudere gli occhi, così, giusto per
rilassarsi. Si chiedeva se
in realtà l'amica provava la stessa cosa. Probabilmente
sì.
Non
fece in tempo a pensare ad altro che, pian piano, il suo respiro
divenne
regolare e riuscì ad addormentarsi sul serio.
***********
"Ash, ehi, Ash! Dobbiamo
muoverci! Mi senti?"
Il
ragazzo aprì piano gli occhi, mentre la voce di Brock gli
rimbombava nella
testa. Si sedette di colpo, guardando l'amico che teneva le braccia
incrociate.
"Era
ora che ti alzassi! E' tardi, ti sei forse dimenticato che dobbiamo
partire?!"
Ash
non rispose. Si voltò a guardare il letto in cui la sera
prima dormiva Misty.
Era vuoto. All'improvviso, la stessa fitta della sera prima gli
colpì il petto.
"Brock!
Dov'è Misty?! Non dirmi che è già
andata via!" scattò in piedi, facendo
sobbalzare anche Pikachu. Il capopalestra lo guardò come se
fosse pazzo.
"Cosa
vuoi dire con "andata via"? Misty è andata giù a
fare colazione, si
può sapere cosa sogni la notte?"
Ash
sospirò e si rese conto di non aver spiegato nulla a Brock
riguardo
l'improvvisa partenza dell'amica.
"Beh...ecco...lei...lei
non verrà con noi. Le sue sorelle l'hanno chiamata
perchè deve tornare ad
occuparsi della palestra in loro assenza. Misty torna a Cerulean"
finì poi
il giovane allenatore, guardando negli occhi l'amico più
grande.
"Ah"
rispose solo il capopalestra, chiaramente triste "Non me l'ha detto".
Ovviamente
sapeva di averlo colto
impreparato, perchè si leggeva chiaramente anche sul suo
volto che stava male.
"Adesso...che
ne dici di scendere? Ho una fame!" sdramatizzò Ash,
sentendosi maledettamente
in colpa per non avergli riferito niente fino a quel momento.
Brock
annuì silenziosamente, seguendo l'amico fuori dalla porta.
Scesero
di fretta le scale e si diressero nella hall del Centro Medico. Misty
era
seduta proprio all'ultimo tavolo in fondo alla sala. Aveva lo sguardo
perso nel
vuoto, non sembrava neanche lei.
Ash
le si sedette di fronte, mentre Brock preferì rimanere in
piedi.
"Hai
dormito bene?" le chiese poi il primo, sbadigliando.
"Sì,
ma...come ci sono arrivata qui, ieri sera? Io mi ricordo che...tu mi
hai presa
sulle spalle e poi..."
"Ti
sei addormentata, ti ho portata io in camera" finì poi il
ragazzo,
sorseggiando brevemente il thè, ormai freddo, che era
rimasto nella tazza.
Probabilmente gliel'avevano ordinato Misty e Brock, in attesa che lui
si
svegliasse.
La
ragazza arrossì. Ash l'aveva presa alla sprovvista.
Provò ad immaginarsi la
scena in cui il ragazzo la metteva a letto e le rimboccava le coperte,
ma non
osò andare oltre. Bloccò immediatamente quei
pensieri, sperando che l'amico non
avesse notato l'improvviso rossore del suo viso.
Ma
Ash lo notò comunque. Sorrise leggermente e la stretta allo
stomaco della sera
prima, tornò improvvisamente. E con essa, si
ricordò che quella era l'ultima
giornata che avrebbero passato insieme.
Decise
di non pensarci. La guardò di nuovo mentre era intenta a
finire la sua
colazione. Nessuno dei due era di molte parole, anzi. Proprio per
questo Brock,
con una banale scusa, si allontanò da loro. Aveva capito
che, in quel momento,
i suoi amici avevano bisogno di restare soli per un pò.
Pikachu,
intanto, si era accucciato sulla sedia accanto a quella dell'allenatore
senza
perdere di vista Togepi, che saltellava da una parte all'altra per
avere un pò
d'attenzione.
"Ascolta,
Ash" cominciò Misty, alzando finalmente gli occhi su di lui
"Se...se
volete...sì, insomma...posso anche partire più
tardi...se vi è più comodo o
comunque... ."
Il
ragazzo la zittì all'istante, guardandola serio.
"Sai
benissimo che..." era inutile, non ci riusciva. Non aveva il coraggio
di
pronunciare quelle parole. Eppure erano così facili! Si
odiò profondamente per
questo.
"Che?"
Ash
respirò profondamente.
"Che
non voglio che te ne vai. Cioè...non vogliamo che te ne vai.
Farei qualsiasi
cosa pur di farti rimanere con noi, Misty... ."
Abbassò
velocemente lo sguardo, diventando più rosso della pesca che
Pikachu aveva
preso a sgranocchiare.
Non
osò guardarla, non ce la faceva.
Lei
sorrise dolcemente.
"E
tu non sai cosa darei per continuare a viaggiare con te e Brock.
Ma...non
posso. Ho la responsabilità della palestra sulle spalle, non
posso fare finta
di nulla"
"Già.
Hai ragione" le rispose Ash, fissando la tazzina vuota che aveva
davanti.
Misty
strinse i pugni, guardando distrattamente Togepi che, con un balzo, era
appena
finito sulle sue ginocchia. Tornò a fissare Ash e, per un
momento, i loro occhi
s'incontrarono.
"Beh,
partiamo" disse tristemente il ragazzo, alzandosi di scatto dalla
sedia.
Lei annuì e insieme si affrettarono a raggiungere Brock,
intento a chiaccherare
con l'infermiera Joy.
"Ah,
quasi mi dimenticavo..." fece Misty, interrompendo l'animata
conversazione
di Brock "Sapete dove si trovano David e Hilary? Volevo salutarli".
Al
nome "David", Ash non riuscì a contenere una smorfia.
Sbuffò,
ripensando al ragazzo che la sera prima aveva fatto di tutto pur di
provarci
con la ragazza. Si era completamente dimenticato sia di lui, sia di
quella
piccola sorella rompiscatole che gli aveva gironzolato attorno tutto il
tempo.
"Dobbiamo
proprio?" chiese poi l'allenatore, prevendendo la risposta.
"Ash!
Come puoi essere così insensibile? Salutare è
cortesia" esclamò Misty,
sorpresa dalla domanda dell'amico.
"Devo
anche ringraziarlo per le avance che ti ha fatto tutta la sera?"
"Cosa?!
E se anche fosse?! Non mi sembra siano affari tuoi!"
"Chi
ti dice che non lo sono?"
"Perchè
dovrebbero esserlo?"
Ash
rimase lì impalato, pensando a qualche scusa. Non gli venne
in mente niente.
Già, perchè erano affari suoi?
"Ehm...perchè...io..."
"Se
cercate David, l'ho visto qui in giro poco tempo fa" lo interruppe
l'infermiera Joy. Fortunatamente l'aveva salvato.
Misty
smise di guardarlo negli occhi e cominciò a guardarsi in
giro.
"Ah,
eccolo!" fece poi, indicando un ragazzo dai bei capelli castani che si
avvicinava svelto a loro.
"Ciao
Misty, come stai oggi?" le chiese gentilmente il nuovo arrivato,
prendendole la mano.
La ragazza
avvampò di colpo e Ash non potè far a meno di
notarlo. Non sapeva perchè quella
situazione lo faceva sentire così tremendamente a disagio.
"Bene,
ti ringrazio" gli rispose lei, ritraendo velocemente la mano,
imbarazzata.
"Ne
sono felice. Ah, scusate ragazzi, non vi avevo visti. Buongiorno anche
a
voi" disse poi David, girandosi verso Brock e Ash, che erano rimasti
indietro.
"Ciao"
disse l'allenatore, guardando male il ragazzo che aveva davanti.
"Ehm...tua
sorella non c'è?" chiese poi Misty, cercando si cambiare
discorso. Decise
che più tardi avrebbe fatto i conti con l'amico.
David
scosse la testa.
"No,
aveva voglia di fare un giro ed è uscita" rispose con una
tranquillità che
faceva paura.
"Peccato.
Oggi noi partiamo e volevamo salutarvi" disse la ragazza, girandosi
verso
gli amici.
"Ah,
capisco. Beh...se volete le porto i vostri saluti"
"Grazie.
Ci vediamo, David!"
"Arrivederci,
Misty. Spero di rivederti presto" le disse, prendendole la mano
un'ultima
volta.
"Ci
muoviamo o no?!" esclamò all'improvviso Ash, afferrando
l'amica per un
braccio "Scusaci, ma andiamo di fretta!" disse poi, trascinandola
verso l'uscita, seguito da Brock e Pikachu.
***********
Passarono
il resto della giornata a ridere e scherzare, come avevano sempre
fatto. Quasi
si erano dimenticati di doversi separare ed Ash cercava di non
pensarci. Anche
se risultava impossibile.
Camminavano
ormai da ore e stavano per raggiungere l'incrocio che li avrebbe
divisi.
Guardava Misty e non vedeva più la solita ragazzina
antipatica e isterica che
aveva conosciuto all'inizio del suo viaggio. Non era più il
maschiaccio che lei
aveva sempre creduto di essere. O forse non l'aveva neanche mai visto
realmente?
Stava
guardando una simpatica ragazza che quando voleva sapeva essere dolce.
Che era
sempre stata lì, accanto a lui, per confortarlo in qualsiasi
momento. Eppure
sapeva, dentro di lui, che con la lontananza non sarebbe cambiato
niente. Che
lei avrebbe continuato a stargli accanto anche restando a Cerulean
City. Non
sentiva una parola di quello che lei e Brock stavano dicendo. Era
immerso nei
suoi pensieri e non gli importava altro. A parte il leggero brontolio
del suo
stomaco, sentiva ancora quella fitta invadergli il petto. E faceva
fatica a
deglutire, talmente era grande il magone che aveva in gola.
Cominciò
a tremare lievemente non appena si accorse che quella strada gli era
familiare.
Ancora un pò più avanti e ce l'avrebbe dovuta
fare da solo, senza Misty. Senza
la sua migliore amica. Si accorse che forse provava davvero qualcosa di
più per
lei. Forse lui la...ma lasciò stare. Si sentiva un idiota e
anche un pò in
colpa, per non essere stato capace a convincerla di non tornare a casa.
Questo
pensava, guardandola negli occhi verdi mentre sorrideva. Stava male al
solo
pensiero di non poterle parlare tutti i giorni. Di non poterla
più guardare
tutti i giorni. Ormai era abituato ad averla vicino a lui, come in quel
momento. Era abituato a sentirla lamentare per la stanchezza o per la
fame. Era
abituato a sentirla urlare avvistando un semplice ed innocuo Caterpie.
Era
abituato a vederla stringere tra le braccia Togepi ed a litigare con
lei.
Gli
tornarono in mente tutti i ricordi passati con lei, Brock e Tracy, in
quegli
anni. E non si accorse che erano arrivati nel punto in cui si sarebbero
salutati.
Alzò
lo sguardo. Misty guardava prima lui e poi il capopalestra
più grande,
sorridendo dolcemente. Ash le restituì il sorriso e
fissò Brock, che faceva lo
stesso.
"Credo
che dovremmo salutarci" disse Brock, girandosi verso la ragazza. Lei
annuì.
"Io
comincio ad andare, Ash. Devo passare un attimo a casa mia per
controllare un
pò la situazione, sai com'è..." disse poi il
ragazzo.
L'allenatore
rispose un debole "Sì" e annuì a sua volta
all'amico.
"Inoltre
voglio lasciare soli voi due piccioncini, quindi è meglio
che vada" finì
poi, ridendo.
Alla
parola "piccioncini" sia Ash che Misty si guardarono, più
rossi che
mai. Entrambi avevano voglia di uccidere Brock, ma l'unica parola che
uscì
dalle loro labbra fu "Ehi!"
L'allevatore
tornò a concentrarsi sulla ragazza, che aveva ripreso a
guardarlo con gli occhi
umidi.
"Ci
vediamo, Misty. Vedrai che sarai anche più in gamba delle
tue sorelle. Buona
fortuna con la palestra" le disse, sorridendole come se fosse sua
sorella
minore. Beh...in un certo senso poteva anche essere così,
ormai Brock aveva
preso il posto di un fratello.
Lei
lo guardò per un pò, dopodichè si
gettò al collo del ragazzo più grande,
cercando di trattenere le lacrime.
Ash
quasi si commosse, dovette distogliere lo sguardo da loro molte volte
per
evitare di scoppiare a piangere anche lui.
"Grazie,
Brock. Sei un'amico" disse Misty, staccandosi dal ragazzo dopo un
pò.
Lui
la guardò negli occhi e le sorrise. Di nuovo, alla stessa
maniera. Forse per
darle un pò di sicurezza in più.
"Ash,
ti aspetto più avanti. Fai pure con calma. Ciao, Misty"
esclamò infine il
capopalestra, allontanandosi dagli amici mentre li faceva cenno con la
mano.
La
ragazza rimase in silenzio, mentre fissava Brock che si allontanava.
Poi tornò
a guardare Ash.
"Allora...è
arrivato il momento" disse il giovane allenatore, cercando di essere
forte. Forte, almeno per lei. Voleva cercare di essere il suo supereroe
almeno
per l'ultima volta. Aveva un nodo alla gola e una fitta che gli
attraversava lo
stomaco per poi arrivare dritta al petto. Abbozzò un sorriso
tirato.
Lei
non rispose. Aveva lo sguardo fisso per terra. Se l'avesse guardato
negli occhi
in quel momento, si sarebbe sentita mancare, ne era sicura.
Annuì appena,
sforzandosi di non piangere. Non doveva. Non voleva.
Cominciò a tremare.
Sentiva che le gambe sarebbero cedute da un momento all'altro, di
nuovo.
Trattenne un singhiozzo per miracolo.
"Ehi..."
il ragazzo le sollevò delicatamente il mento con la mano
destra. Poteva
specchiarsi di nuovo nei suoi profondi occhi verdi, forse non l'avrebbe
più
potuto fare.
"Dov'è
finita la Misty che conoscevo? Non è da te stare
così e poi...se è per la
bicicletta non preoccuparti, te la ripagherò"
tentò di sdramatizzare poi,
rendendosi conto di aver solo peggiorato la situazione.
La
ragazza gli spinse via la mano. Aveva voglia di stampargli le cinque
dita in
faccia, ma...non ci riuscì. Si trattenne e
continuò a fissarlo con le lacrime
agli occhi.
"Sei
uno stupido. Quando crescerai, Ash? Ti devo spiegare un'altra volta che
della
bicicletta non me ne importa niente?! NIENTE?"
Misty
girò lo sguardo dall'altra parte. Non voleva guardarlo,
credeva che a momenti avrebbero
ricominciato a litigare. Non lo vide, ma lui sorrise. E stavolta era
sincero.
Avrebbe
voluto risponderle "L'ho capito, sai? Non sono così ottuso"
ma lasciò
perdere.
Stava
per aprir bocca e ribattere, ma lei fu più veloce.
"La
verità...è...è che io...Ash, tu non
puoi minimamente immaginare quanto io tenga
a te" gli disse, asciugandosi le lacrime e cercando di controllare la
voce. Ma, per quanto si sforzasse, non riusciva a farla smettere di
tremare.
Quelle
parole l'avevano colpito un pò, ma, pensandoci, non erano
così strane. Dopo
tante avventure passate insieme, dopo tanti guai in cui erano entrati e
usciti
insieme, anche lui si accorse di tenere a lei. Tanto.
Le
annuì. Decise di tenere da parte la maschera da supereroe,
qualsiasi cosa sarebbe
accaduta.
"Posso,
invece" le disse poi, con tutta la tranquillità del mondo.
"Eh?"
"Posso
immaginarlo, perchè...è la stessa cosa che provo
anch'io."
Misty
rimase a bocca aperta e fissò il ragazzo. Quello era
veramente Ash? Il suo
migliore amico? Quello con cui aveva sempre litigato?
"Ash,
che cosa...."
"Ecco...io...ti
voglio bene. Sei speciale, ricordatelo."
Arrossirono
entrambi nello stesso momento. Misty realizzò che l'amico
stava cambiando. E si
vedeva. Un pò di anni prima non le avrebbe mai detto una
cosa del genere.
Beh...forse erano cambiati entrambi. Grazie ad Ash, lei non era
più la
ragazzina impacciata e antipatica che credevano le sue sorelle. Era
cresciuta.
Si era fatta onore come una delle migliori allenatrici di
Pokèmon d'acqua. Come
Capopalestra di Cerulean City. Ash era stato la sua salvezza
.
Misty
cacciò di nuovo indietro le lacrime. Mise la mano
nella tasca dei pantaloncini e ne estrasse qualcosa che porse ad Ash.
Era un
fazzoletto rosa con alcune strisce gialle ricamate sopra.
"E'...è
per me?" chiese lui, tentando di tornare a respirare normalmente, senza
più quella morsa nel polmoni. Ma non ci riuscì.
Misty
si asciugò le lacrime con l'altra mano e sorrise.
"Certo,
idiota. Per chi vuoi che sia?"
Aveva
il solito tono di voce che usava per rimproverarlo. Ma stavolta quelle
parole
erano piene di affetto.
Lui
prese delicatamente il fazzoletto dalla mano dell'amica e lo
fissò.
"Ti
ringrazio, Misty. Sei...sei..." Ash non riuscì a concludere
la frase che
abbassò lo sguardo sotto la visiera del berretto e
cominciò a piangere...come
un bambino, pensò Misty, sorridendo.
"Sono
cosa? Bella? Intelligente? Simpatica? Unica?" ironizzò lei,
appoggiandogli
una mano sulla spalla. Sentiva i singhiozzi del ragazzo e il lieve
tremolio del
suo corpo. Vedeva le lacrime cadere giù dal sua volto, per
poi cadere a terra.
Ash
aspettò di calmarsi almeno un pò,
dopodichè alzò la testa e fissò Misty
negli
occhi.
"Quando
ho detto che sei la migliore amica che potessi incontrare...dicevo sul
serio."
Lei
sorrise di nuovo, cercando in qualche modo di confortarlo.
"Lo
so...ma non sopravvalutarmi. Sono sicura che nel tuo prossimo viaggio
incontrerai altre ragazze che sapranno starti accanto, tirarti per le
orecchie
quando ce ne sarà bisogno e...provocarti! Per non parlare di
quando diventerai
il miglior Maestro di Pokèmon del Mondo, avrai tutte quante
ai tuoi
pied..."
"Misty.
Nessuno potrà prendere il tuo posto. E poi...tu hai un modo
tutto tuo di
insultarmi! Non credo ti possa battere nessuno in questo. Comunque..."
"Comunque
cosa?" gli chiese, osservandolo attentamente.
"Grazie
per essere stata con me fino alla fine. Grazie per avermi dato fiducia,
per il
tuo conforto. Per tutto e..."
"Ash,
basta. Ho capito cosa vuoi dire, mi spaventi un pò quando
torni ad essere un
normale essere umano. Io...io ti devo chiedere scusa...."
Non
si aspettava che il ragazzo si aprisse con lei in quel modo. Ormai era
chiaro:
Ash era cambiato. Era diventato più maturo. Stava crescendo,
in lui c'era solo
una parte del ragazzino che tempo prima era partito con una meta ben
precisa,
adesso i suoi sogni stavano per diventare realtà. In
particolare quel sogno
stava forse per diventare realtà.
"Per
che cosa?" le chiese lui, stupito.
"Per
non poter essere accanto a te...quando succederà. Quando
diventerai il più
grande Maestro di Pokèmon della storia."
Ash
tornò a sorriderle. Appoggiò entrambe le mani
sulle esili spalle della ragazza
e la fissò teneramente negli occhi umidi.
"Ti
prometto che quando succederà tu sarai comunque con me.
Beh...magari non
fisicamente, ma ci sarai. Non potrei mai dimenticarmi di te, sei la mia
migliore amica".
Anche
se avrebbe tanto voluto stringerlo con tutte le forze che aveva, Misty
riuscì
solo a versare silenziosamente qualche lacrima.
Lui
infilò delicatamente il fazzoletto rosa nello zaino,
dopodichè continuò a
rivolgere la sua attenzione all'amica.
"Dimmelo
di nuovo, Ash"
"Cosa?"
"Dimmi
che non ti dimenticherai di me. Dimmi che non lo farai mai"
"Scherzi?
E' ovvio che non ti dimenticherò mai, stupida. E' come
se...se un lato di me
restasse qui a Cerulean"
"Davvero?"
chiese Misty, passandosi la mano destra sugli occhi, come per bloccare
le
lacrime che stavano per cadere.
Ash
annuì, tornando a guardarsi le scarpe da ginnastica. Stava
maledettamente male
e non sapeva neanche il perchè. Pikachu, sulla sua spalla,
voleva cercare di
tirare su il morale del suo allenatore, anche se non sapeva cosa fare.
Se ne
stava lì, in silenzio, con gli occhi lucidi.
Lei
sorrise.
"Ash..."
lo chiamò, costringendolo a guardarla di nuovo negli occhi
verdi. Stava
piangendo, stavolta. Grosse lacrime scivolavano dagli occhi neri del
ragazzo.
"Ash...io...ti
voglio bene" disse poi la ragazza, abbracciandolo. Adesso anche lei
cominciò a singhiozzare, mandando al diavolo l'imbarazzo e
l'orgoglio.
Dopotutto, che diamine importava? Stava per dire addio al suo migliore
amico.
"Sarà
davvero un addio? O solo un arrivederci?" continuava a pensare lei. Non
sapeva quanto avrebbe dato pur di non finire lì il suo
viaggio con lui. Ma lei
era una Capopalestra, era il suo dovere. Doveva saperlo, da quando
aveva
cominciato a seguirlo per quella maledetta bicicletta.
Però...era ancora così
"maledetta"?
Ash
cercò di calmarla come aveva fatto la sera prima,
accarezzandole piano la
schiena. Sentiva ogni battito del cuore della ragazza, ogni suo
respiro. Si
spostò cautamente da lei e tornò a guardarla in
viso. Sorrise.
"Adesso
dobbiamo salutarci davvero" le disse, asciugandole le lacrime "Non
fare così. C'è una cosa positiva in tutto questo,
no? Non mi avrai più tra i
piedi!" cercò di sdrammatizzare lui, sperando che Misty non
se la
prendesse.
"Idiota!
Chi te lo dice che non mi mancherai?"
Lui
la strinse ancora una volta. Stavolta doveva lasciarla andare davvero.
"Anche
tu. Mi mancherai tantissimo, Misty"
"Promettimi...che
ci rivedremo presto. Promettimi che tornerai dopo il tuo viaggio a
Hoenn...ti
prego" riprese a piangere silenziosamente, pregando che la risposta di
Ash
sarebbe stata quella che l'avrebbe fatta sentire meglio. Sapeva che non
l'avrebbe rivisto tanto facilmente, lui doveva realizzare il suo sogno.
"Te
lo prometto"
"Dici
veramente?"
Ash
annuì.
"Ti
do la mia parola".
Si
staccarono malvolentieri dal loro ultimo abbraccio e tornarono a
guardarsi
negli occhi. Dopodichè, Ash le prese la mano.
"Allora...ci
vediamo. Stammi bene, Misty. Ah...e per qualunque cosa...fammi un
fischio e
sono da te."
Lei
scoppiò a ridere.
"Sarà
un pò difficile essere qui in un attimo da Hoenn" gli
rispose, sorridendo.
"Beh...ci
posso provare" le lasciò la mano e si allontano da lei di
neanche un paio
di passi.
"Pika!"
esclamò il piccolo topo elettrico sulla spalla del ragazzo
che era rimasto zitto
fino a quel momento.
Misty
allungò la mano e gli accarezzò piano la testa,
fra le morbide orecchie.
"Ciao
Pikachu, comportati bene e rimprovera Ash al posto mio!"
Il
Pokèmon sorrise a sua volta alla ragazza dai capelli rossi e
annuì.
"E
tu..." continuò poi lei, tornando a guardare l'amico "Cerca
di stare
attento. Stavolta io non posso tirarti fuori dai guai!"
"Me
ne ricorderò".
Stavolta
entrambi sorridevano, anche se avevano dentro un vuoto che sarebbe
rimasto
tale. Una parte che non sarebbero più riusciti a riempire.
Anche se Misty la
faceva trasparire di meno, provavano tutti e due la stessa cosa.
"Devo
andare davvero...Brock mi starà aspettando."
Ash
abbassò lo sguardo, giusto in tempo per non far vedere a
Misty quell'odiata
lacrima che prima o poi era sicuro che sarebbe scivolata via.
Ma
non servì a granchè, perchè la ragazza
se ne accorse benissimo e sorrise.
"Perchè,
Ash? Perchè ci tieni così tanto a farti vedere
sempre forte? Tu e io non siamo
poi così diversi, so cosa stai provando, è
inutile che cerchi di
nasconderlo..." pensò lei, appoggiando una mano sulla spalla
del ragazzo.
"Allora
vai, non farlo aspettare" gli disse, in tono affettivo.
Aveva
una morsa che le partiva dalla gola e le arrivava dritta allo stomaco.
Ash
annuì, tornando serio. Accennava forse un piccolo
sorriso...ma non si
distingueva neanche poi tanto.
"Guarda
che ci conto, ti aspetterò. Tu devi promettermi che farai di
tutto pur di
realizzare il tuo sogno. Non fermarti, Ash."
Le
sorrise di nuovo, incerto se mettersi a piangere o no. Poi
annuì.
"E
tu diventerai la più brava Capopalestra che sia mai
esistita."
Lei
arrossì e scosse la testa.
"Io...non
sono capace di fare la Capopalestra, non sono brava come le mie
sorelle. Non
credo di riuscirci da sola"
"Non
dire sciocchezze! Ce la puoi fare benissimo, anche senza il nostro
aiuto. Ne
sono sicuro."
Lo
strinse, commossa, ancora una volta. Dopodichè lo
lasciò andare quasi subito,
non sapeva quanto ancora avrebbe resistito senza piangere.
"Beh...allora...arrivederci,
Misty"
"Arrivederci,
Ash."
Il
ragazzo si allontanò piano da lei, facendole cenno con la
mano. Lei rispose al
saluto. Entrambi rimasero a fissarsi negli occhi. Solo quando fu
abbastanza
lontano, Ash prese a correre in direzione del sole che si intravedeva
all'orizzonte. E finalmente, le lacrime che aveva tenuto dentro
cominciarono a
segnargli strisce umide sul volto. Non vedeva più dove stava
andando, ormai
aveva la vista completamente appannata. Le sue gambe cedettero, e in
meno di
qualche secondo, si ritrovò a terra. Battè un
pugno sull'erba fresca e
incominciò a singhiozzare.
"Maledizione...perchè...perchè
non ho insistito? Perchè l'ho lasciata andare?" ormai
pensava solo a
questo, pentendosi di quello che era appena successo.
"Ti
voglio bene, Misty...ci rivedremo, te lo prometto."
Si
alzo in piedi e riprese a correre, asciugandosi velocemente le lacrime.
Ormai
non era più il ragazzo di prima, questo era riuscito a
capirlo anche da solo.
Le sarebbe mancata...e tanto anche.
"Ti
voglio bene, Ash...buona fortuna... ."
Misty
era rimasta dov'era, con lo sguardo fisso nella direzione in cui
l'amico era
sparito. Non aveva voglia di tornare subito alla palestra.
Fissò il cielo,
aveva un colore a dir poco stupendo. Quella giornata le sarebbe stata
impressa nella
mente, ne era sicura. Non voleva dimenticare quel tramonto
così profondo.
Profondo come gli occhi scuri di quel ragazzino che non sapeva se
avrebbe più
rivisto. Decise che l'avrebbe aspettato. Giorni, mesi o
anni...l'avrebbe
aspettato. Sempre.
Aveva
ripreso a camminare con Pikachu sulla spalla destra, mentre le lacrime
gli
scorrevano lungo le guance. Si girò e vide un fiume. Lo
stesso fiume e lo
stesso punto in cui Misty l'aveva pescato al loro primo incontro. Si
fermò, si
asciugò le lacrime e sorrise. Vide Brock lungo la strada e
riprese a correre.
Non sapeva se sarebbe diventato il miglior Maestro di
Pokèmon del Mondo. Non
sapeva se ce l'avrebbe mai fatta. Era deciso, si sarebbe impegnato
più che mai
per riuscire a realizzare il suo sogno. Ma di una cosa era sicuro:
l'amicizia
che lo legava a Misty non si sarebbe mai sciolta. Ovunque sarebbe
andato,
chiunque sarebbe diventato. Promise a se stesso di tornare da lei il
prima
possibile. E , mentre si avvicinava a Brock, sorrise di fronte a quel
tramonto
mozzafiato che non avrebbe dimenticato mai.
Nota dell’Autrice: yaaa! Finalmente, come promesso, ecco a voi l’ultimo capitolo! Ci lavoro da ormai qualche mese, ho provato a rifarlo diverse volte e credo che questa sia la versione migliore che mi è venuta! Ovviamente la dedico a tutte voi che continuate a commentarmi e che scrivete ficcy fantastiche! Non so se la parte in cui Ash e Misty si salutano…mi sia venuta troppo sdolcinata, so solo che quando l’ho riletta stavo per mettermi a piangere io XD Ultimamente sto riguardando epi vecchi e mi viene il magone * sigh* qualcuno di voi sa per caso dirmi che puntata è quella in cui Misty vuole vincere ad un concorso le bambole pokèmon? La sto cercando ma…nada! Comunque spero vi sia piaciuto, ci ho messo tutto l’impegno di questo mondo e…lascio giudicare a voi! Grazie, come sempre!
ValHerm: Anch’io adoro Drew! Sinceramente non lo conosco da tanto, ma i personaggi così freddi in apparenza mi fanno impazzire! Spero di non averti fatta piangere con questo capitolo! XD Vi siete munite di fazzolettini? Quelli bianchi, non rosa, mi raccomando! XD Mi sa che ho dato il consiglio troppo tardi…XD vabbè, sarà per la prossima fiction strappalacrime che scriverò! Un bacione enorme per avermi seguita fino qui!
Kogarashi: Già, sono d’accordo! Ash e Misty devono rimanere insieme, altrimenti stiamo sperando per niente! Un enorme grazie anche a te! E continua le ficcy, mi raccomando, che io ti seguo!
Ila: forse l’ho descritto anche qui Ash un po’ troppo dolce….ma la verità è che lo amo quando si comporta così! Hai ragione, sta crescendo e si vede…da una parte mi dispiace, però. Io ero abituata a vedere il bambinone coccoloso e immaturo…vabbè, anche lui ha il diritto di maturare! XD Kisses!!
Fedina: questa fan fiction è un po’ quello che avrei voluto vedere realmente nell’addio tra Ash e Misty, ma credo che tutte noi dovremo andare dall’autore e rapirlo XD Nell’anime mi ricordo che molte volte Ash diceva a Misty che era brutta, antipatica ecc…eppure sappiamo che quelle cose non le diceva sul serio. Stranamente nella fic è piaciuto anche a me quel pezzo, è come se Ash si aprisse! Ti ringrazio davvero, grazie, grazie, grazie!
Kowalski: tranquilla, non c’è problema! Anche a me mancano un sacco in tv…quanto vorrei le repliche!! Per i Kleenex, ottima scelta! Solo…non erano rosa…vero? XD Grazie anche a te, ovviamente! Kisses!
Un abbraccio a tutte!!