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Autore: Koa__    09/01/2013    3 recensioni
Spock e Jim. Un'amicizia che lentamente si sta trasformando, che sta mutando in qualcosa di più complesso. Sentimenti che cambiano ed emozioni che sfuggono anche al controllo della più ferrea e rigida logica. Una storia introspettiva che prova a scavare nell'animo del vulcaniano Spock e del suo appassionato capitano James Kirk.
(TOS)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James T. Kirk, Spock | Coppie: Kirk/Spock
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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A Eian, che scatena la sua immaginazione.


Una gran bella idea


Il capitano Kirk si alzò pigramente dal letto, massaggiandosi la schiena indolenzita. Erano da poco passate le sette del mattino e il suo turno sarebbe iniziato a minuti. Di sicuro Spock era già sul ponte ed aveva la situazione sotto controllo, non era quindi necessario fare le cose di fretta; si fidava del suo secondo in comando come di sé stesso e poi se avessero riscontrato un qualche problema l’avrebbero avvisato.



Stiracchiandosi leggermente, Jim s’infilò sotto la doccia provando a liberare la mente; anche quella volta l’aveva sognato. Ormai stava diventando un’abitudine, non c'era notte in cui non sognava di rotolarsi tra le lenzuola con il suo primo ufficiale, lo vedeva in ogni posizione possibile e il più delle volte era privo di vestiti. Ovviamente aveva già fatto sogni a sfondo erotico, ma mai su un suo sottoposto e soprattutto mai sul suo ufficiale scientifico.
 

Stava di sicuro ammattendo e sapeva che, quell'insano desidero che provava, non avrebbe potuto portare a nulla di buono. In primo luogo perché Spock era un vulcaniano e Kirk sapeva per esperienza quanto fosse difficile interagire con loro e poi perché, beh, erano colleghi di lavoro... anzi lui era il capitano di un'astronave, il suo capitano! L’Enterprise e i suoi quattrocento uomini dipendevano dalla sua concentrazione e dalle sue abilità di comando; cosa sarebbe potuto accadere se si fosse distratto a tal punto da mettere a rischio le loro vite? Di sicuro non se lo sarebbe mai perdonato. E se fosse capitato qualcosa perché troppo impegnato a far l’amore con Spock? Il rimorso per quanto successo, avrebbe potuto anche disgregare il loro rapporto.

 

Proprio per questo, Jim non poteva assolutamente lasciarsi andare.

 

Doveva smettere di pensare a lui e non guardarlo più con occhi sognanti e scintillanti, rimirando il suo fisico asciutto e le sue natiche sod... Sì, decisamente doveva piantarla di fantasticare. Per quanto gli piacesse il suo corpo magro e forte o adorasse le sue iridi profonde o le sue meravigliose orecchie a punta, per quanto volesse baciare la pelle ruvida e verdastra del suo viso e per quanto lo desiderasse con tutto sé stesso... ora doveva smetterla.

 

 

 

A passo deciso, il capitano entrò sul ponte di comando. Al suo ingresso gli ufficiali lo salutarono rispettosamente, senza tuttavia smettere di svolgere i rispettivi compiti. Spock, seduto sull’ampia poltrona al centro della sala, scattò sull’attenti.
«Signor Spock» disse con voce seria, prendendo posto.
«Capitano» rispose il vulcaniano accennando un rispettoso movimento del capo.
«Mi illumini, qual è la situazione?» chiese accavallando le gambe, mentre cercava di trattenere uno sbadiglio.
«Procediamo a curvatura cinque, a questa velocità arriveremo nel sistema di Tremer fra tre punto tre ore. Non si rivelano problemi di particolare entità, solo il signor Scott ha lamentato un problema ad una delle bobine di curvatura; l’ingegnere ci ha però assicurato che ora tutto funzione correttamente e che il motore non ha subito danni. Il dottor McCoy, infine, la invita a farsi visitare per il controllo semestrale».
«Me ne ero scordato…» mormorò Jim fa sé, massaggiandosi il capo.
«Se preferisce…»
«Lei l'ha già fatta?» chiese il capitano curioso.



Il primo ufficiale negò con un leggero cenno del capo, in effetti, Spock sperava di evitarla.


Ogni sei mesi il dottore costringeva gli ufficiali più alti in grado a sottoporsi ad una serie di esami fisici e biologici, che il vulcaniano riteneva del tutto privi di senso. Del resto, la maggior parte delle cose che faceva erano per lui un mistero insolvibile. Durante l’ultimo controllo, Spock aveva avuto la sensazione che si divertisse a dar loro ordini, in una sorta di sadico gioco che solo McCoy riusciva a comprendere.
 


Il vulcaniano vide il capitano premere il comunicatore posto sul bracciolo della poltrona, dopodiché chiamare il medico di bordo.
«Qui McCoy, capitano» lo sentì rispondere.
«Bones, Spock mi ha parlato dei test fisici a cui ci vuoi sottoporre, quando preferisci che vengano svolti?»
«Anche subito».
«Per te va bene se viene anche Spock?»
«Sì, così non perdiamo tempo, preparo l’occorrente».
«Perfetto! Sulu, il ponte è suo».


Jim entrò nel cubicolo dell’ascensore, seguito dal primo ufficiale. Si lasciò andare contro la parete maledicendosi mentalmente, aveva perso l’occasione di stargli lontano per qualche ora e gli sarebbe stato molto utile distrarsi e smettere di pensare a certe cose. Sarebbe riuscito a divertirsi anche con uno di quei noiosi test di Bones...



E invece se l’era portato dietro.


«Bravo, Jim, gran bella idea» pensò fra sé, mentre le porte del turbo ascensore si riaprivano di fronte a lui.


 

*

 


Il primo ufficiale Spock aveva sempre trovato difficoltà nel comprendere cosa passasse per la mente dell’ufficiale medico capo, il dottor Leonard McCoy. Nonostante lui stesso se ne intendesse ben poco di medicina, lo riteneva un valido ufficiale medico. Era infatti molto abile nel riuscire a comprendere, e curare, la sua biologia ibrida. Era a conoscenza anche del fatto che fosse un buon amico del capitano, tanto che aveva ipotizzato che tra di loro potesse esserci stata una relazione di natura sentimentale. Spock aveva però abbandonato l’idea quando Bones stesso gli aveva confessato che Jim era per lui soltanto un ottimo amico; illogico il fatto che poi si era sentito sollevato. 



Quasi ne fosse stato geloso...


Lui era vulcaniano, per metà umano, ma era pur sempre un figlio di Vulcano e sentimenti quali la gelosia, o l’invidia, non facevano parte di lui. Non dovevano appartenergli, non era possibile, non era logico. Eppure, rinnegandoli aveva quasi la sensazione che stesse tradendo una parte di sé stesso. E lo percepiva anche in quel momento, mentre vedeva la schiena muscolosa di Jim camminare di fronte a lui. La sentiva nitidamente quella parte della sua anima che voleva soltanto liberarsi di quei sentimenti oppressi. Sì, il primo ufficiale Spock ne era più che sicuro: il suo lato umano stava nuovamente prendendo il sopravvento e, se possibile, quella volta la situazione era davvero grave. Perché colui per il quale stava perdendo la testa non era solo il suo capitano, era un essere umano di sesso maschile, un terrestre passionale e ribelle; come si sarebbe rapportato a lui? Al capitano dell’Enteprise? E se poi l’avesse rifiutato? Come sarebbe potuto cambiare il loro rapporto una volta ammesso che ne era profondamente innamorato? Già, perché di questo si trattava e per quanto Spock cercasse di sopprimere quel sentimento, ormai era più che evidente.



E cosa peggiore, per la prima volta in vita sua, Spock il vulcaniano non sapeva che fare.  


«Spero che Bones non si comporti come l’altra volta» mormorò Jim volgendo lo sguardo verso di lui.


L'ufficiale scientifico lo guardò stranito, la sua voce calda aveva interrotto il corso dei suoi pensieri, frapponendosi alla sua immagine sorridente. Era necessario riacquistare il pieno controllo delle funzioni mentali, altrimenti avrebbe rischiato di parlare a sproposito.

«Se conosco il dottor McCoy» esordì. «Starà sicuramente godendo della situazione che gli si prospetta» concluse tornando con la memoria a ciò che è accaduto soltanto pochi mesi prima, quando il dottore non aveva fatto altro che dare ordini beandosi di quella momentanea condizione di superiorità. 

Quando entrarono in infermeria, trovarono il dottore seduto alla scrivania, intento a leggere da uno schermo.

 



Entrambi lo videro sollevare lo sguardo e poi zittirli con un leggero cenno della mano.
«Bones, cerchiamo di farla breve» disse il capitano evidentemente scocciato da quell'atteggiamento.
«Mi perdoni, Jim» rispose Leonard senza distogliere lo sguardo dallo schermo che aveva davanti. «Devo terminare di leggere questo trattato di biologia vulcaniana, ci sono un paio di punti che devo approfondire. Nel frattempo potete cambiarvi, ho sistemato gli abiti nell’altra stanza» concluse accennando allo spogliatoio adiacente.

 


Spock sollevò un sopracciglio perplesso, McCoy che studiava trattati di biologia vulcaniana? E per quale ignoto ed assurdo motivo?
«Posso chiederle…». McCoy l’azzittì immediatamente con un plateale cenno delle mano.
«Mi faccia il favore di non fare domande assurde, Spock, mi è necessario studiare questo testo prima di visitarla».
«L’ha fatto anche sei mesi fa, dottore?»
«Esattamente» annuì Bones.
«E lo fa per ogni controllo semestrale?» indagò.
«Vedo che capisce...» mormorò Leonard sfoggiando un sorriso beffardo.
«No, non comprendo. Non ha ancora imparato quanto gli è necessario riguardo la mia fisionomia? La ritenevo un medico più capace, dottore».
«Per l’amor del cielo» intervenne Kirk, deciso a sedare sul nascere l’ennesima lite tra i suoi amici. «Andiamo a cambiarci e lei, McCoy, cerchi di fare in fretta. Non posso dedicarle l’intera giornata».

 



Seppur corrucciato, lo sguardo del medico tornò a scorrere le parole scritte sul piccolo schermo, mentre il capitano ed il primo ufficiale sparivano dietro la porta dello spogliatoio. 


Continua...



Sì in effetti questa doveva essere la presentazione di Kirk, e lo è stata... almeno nella prima parte XD... poi Spock si è infilato! Beh no, dai, essendo questa storia basata principalmente su Spock saranno i suoi sentimenti a predominare su quelli di Jim. Essendo un vulcaniano trovo che sia molto più interessante analizzare le sue di emozioni. Specie perché, come forse si è già capito, cercherò di far uscire la sua metà terrestre con la volontà di volerla dominare. Nel senso... non sono di quelle che amano Spock quando è emotivo, tutt'altro, io amo i vulcaniani per quello che sono, logici e freddi, in questa storia sarà proprio così e con Spock cercherò di far uscire il suo lato umano, volendo poi sopprimerlo. Non so se si è capito... 
Volevo anche approfittare delle note dell'autore per spendere due parole su Jim. Essendo la maggior parte dello slash a libera interpretazione, ho sempre pensato che tutte le donne di cui Kirk si sia invaghito durante le serie, siano stati solo divertimenti temporanei ovviamente quando non flirtava con loro per ottenere qualcosa, tipo salvezza dell'universo, eccetera... In realtà questa indecisione che lo rende atipico per certi versi e, sì, forse un pochino OOC, sono in realtà dettati dalla portata dei sentimenti di Jim. In questo primo capitolo se ne vede un'inizio che sarà approfondito nel prossimo. La mia decisione riguardo la caratterizzazione di Kirk può ovviamente non piacere a tutti e sono al corrente del fatto che potrebbe scatenare critiche o perplessità.
A proposito di sentimenti... il piccolo quiz dello scorso capitolo, riguardo la donna che voleva cambiare il nostro vulcan... sì era proprio lei! La stro... Leila Kalomi, colei che mi ha fatto venire voglia di tirar due sberle a Spock!

Alla prossima e grazie per aver letto fino a qui!
_Koa_

 

   
 
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