Capitolo 2:lo sapevo già,cha-cha-cha!
Concluso il caso,Castle propone una serata latina a tutti,mancava n solo si.
-Dai Beckett,sto venendo anch'io che non so ballare,figuriamoci tu che da piccola sei andata a scuola di danza Latino!-dice Lanie implorandola.
-Ho capito mi devo mettere in ginocchio-dice Esposito cominciando ad abbassarsi.
-Ok ,ok ,ok vengo-risponde lei.
-Questo trucco funziona sempre-dice Ryan ridendo.
-Potevi dirci che eri andata a scuola-continua Ryan.
-Già,ci hai deluso,siamo i tuoi migliori amici-continua Esposito.
-Segreto,doveva rimanere un segreto,vero Lanie?-dice rivolgendosi a Lanie che faceva una faccia d'angioletto innocente.
Dopo mezz'ora Lanie,Beckett,Jenny,Ryan e Esposito arrivano al luogo d'incontro ma non trovano Castle.
-Eccomi,scusate il ritardo-dice arrivando di corsa.
-Wow,tutti coperti per nascondere i vestiti…bene avete tutti il cavaliere?-chiede Castle.
-Bhè,non tutti-risponde Lanie.
-Ma tu non hai Esposito?-risponde lui tentando di trattenere le risate.
-Grazie della considerazione,Castle-risponde lei fecondo finta di essere arrabbiata.
-Allora mi offro di farti da cavaliere-dice lui.
Prima di rispondere,Beckett cerca lo sguardo delle sue amiche che le fanno l'occhiolino.
-Ok,accetto cavaliere-risponde facendo un cerchio sull'occhio per ricordargli la maschera e strappandogli un sorriso che ricambiò a sua volta.
Entrati nella sala c'erano tutti ballerini di Latino Americano.
Tolti i giubbotti erano tutti come dire…latini.
Si buttarono in pista con let's get lord di Jennifer Lopez,ovvero un Cha-cha-cha.
-Sai alla festa,Castle-dice mentre gira su se stessa parlando a bassa voce.
Ogni volta che stava per parlare si avvicinava uno dei loro amici.
-Che ne dici di parlarne dopo-chiede lei.
-Va bene-risponde.
Dopo alcuni balli si fermano.
-Ragazzi non per dire ma io sono un po stanco.-dice Ryan.
-A chi lo dici-rispondono all'unisono gli altri.
-Che ne dite di un'altro ballo e poi andiamo,dato che è l'una?-propone Castle.
-Ok-rispondono gli altri.
Scendendo in pista Beckett stacca una spilla del vestito,che prima glie lo teneva su,per farlo ricadere fino le ginocchia.
-Colpo di scena-dice Castle slegandogli i capelli che prima erano legati da una coda temporanea per la pausa.
L'ultimo ballo riguardava una rumba.
Finito il ballo Castle si offre di riaccompagnare Beckett a casa se agli altri non dispiaceva.
Non dispiacque a nessuno,come immaginavano,e così andarono a casa.
Durante il viaggio risero e scherzarono.
Poi Castle l'accompagna fino alla porta di casa sua.
-Dovevi dirmi qualcosa?-chiede lo scrittore.
-Vuoi entrare?-chiede cercando di prender tempo la detective.
-Ok-risponde lui.
-Devi domandarmi qualcosa?-insiste lui.
-Perchè me lo chiedi?-domanda lei.
"Perché mi sto innervosendo per una domanda,del genere?(mette una mano sul petto mentre da le spalle a Castle)Perfetto,anche tu fai scherzi?"
-Beckett,Beckett?!-dice Castle mentre arriva in cucina.
-S-si?-chiede lei trovandolo poco distante da se.
-Sembri nervosa-dice lui inclinando la testa come un cucciolo.
Lei sorride per quell'espressione e guarda in basso.
-Devi dirmi qualcosa?-chiede lui.
-Si,ma non è facile dirtelo,ok.-dice timidamente continuando a guardare in basso.
-Ok,prenditi tutto il tempo che ti serve-dice alzandole la testa mettendole una mano sul viso.
Passato qualche minuto insieme sul divano a ridere,Beckett fa un respiro profondo e prende coraggio ma prima che potesse dirgli qualcosa viene fermata.
-Devo dirti una cosa,è importante-dice lui mettendogli un dito sulla bocca per farla rimanere in silenzio.
-Anch'io-risponde lei.
-Tu me l'hai già detto ma-viene fermato da lei.
-Mi avevi sentita?-chiede un po sbalordita.
-Si,non sei arrabbiata vero?-chiede lui facendo la faccia da cucciolo.
-No,ma potevi dirmelo-risponde lei.
-Scusa,e poi volevo dirtelo prima io-dice lui facendo il muso.
-Ok,puoi sempre dirmelo ancora,dato che stavo per farlo io pesando che non avevi sentito.dice lei.
-Ti amo-dice avvicinandosi alla detective,poi si alza e gira per andar dietro a Beckett.
-Castle,dov-non finisce la frase che girandosi poggia le labbra su quelle dello scrittore per essere avvolta in un bacio.
Dopo il bacio lo scrittore torna a sedersi sul divano,particolarmente vicino a Beckett.
-Almeno in questo sono stato il primo-dice sorridendo.
Lei sorride e gli tira un punietto di affetto sul braccio.
-Ti va di rimanere?-chiede lei.
Con un cenno della testa risponde di si.
Il mattino dopo Kate si svegliò a letto accanto al suo amato scrittore,con la testa poggiata sul petto e lui che l'abbracciava.
-Buongiorno-disse lui con voce delicata.
-Non credo sia accaduto sul serio-dice riferendosi alla calda notte passata insieme.
-A chi lo dici,non ci credo neanch'io-risponde lui sorridendo guardandola negli occhi.
-Sai cosa?-dice lui accarezzandole il viso.
-Sei bellissima-continua mentre lei lo bacia sulla guancia.
-Anche tu.Cosa vuoi per colazione?-le chiede poi.
-Perché lo chiedi?-chiede lui.
-Hai la pancia che borbotta-risponde ridendo.
-Ok,allora tu stai qui che la preparo io-dice alzandosi,rivestendosi per andare in cucina.
-Va bene.-risponde.
Una volta sparito,Beckett rimane stesa dove prima c'era Castle.
"Che tenero che è,un po me lo aspettavo ma direi che è proprio un…un…un,ma si,un cucciolone,anzi,il MIO cucciolone e lo sarà per sempre!".
Angolo dell'autrice:
Ok,non sono proprio capace di scrivere storie di un capitolo…mi sa che non è nel mio genere ma almeno ci ho provato,provare per credere,giusto?Spero vi sia piaciuta,l'idea è partita a Capodanno,l'ho scritta il 1 Gennaio ma non sono riuscita a pubblicarla a causa del collegamento con Internet,più che altro si era rotto il modem(che sfortuna :( ).