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Autore: NanaOsaki    30/07/2007    7 recensioni
Questa è una lettera spedita da Nana ad Hachi,ovviamente inventata tutta da me,con dei piccoli spoilers per chi non ha letto almeno fino al 31 uscito in Italia. Spero che piaccia questa mia ff,accetto critiche costruttive(ma per favore non offensive)e ora che ho corretto con l'html la piccola scrittura,cosa aspettate a scrivere un commento?buona lettura..NanaOsaki
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara Hachi,

insieme alla lettera ti voglio aggiungere anche questa foto. Te la ricordi? Eravamo io,te,Ren,Nobu,Shin,Reira,Yasu e Miu,finite le prove dei Blast. Sì..quel giorno…lo ricordi ora? È stato uno dei giorni più belli della mia vita…sì,ne sono sicura…quel giorno,il 5 marzo,era il mio compleanno…e a rendere la giornata speciale è stato il fatto che c’eri tu,Hachi,insieme a Nobu e sorridevate come vecchi amici. Poi c’erano Shin e Reira,non invitata da me,che abbracciava il suo ragazzo dai capelli blu come se fosse tornata un’adolescente. Poi c’erano Yasu e Miu,che per far contenta me si era distaccata da lui. E infine c’era Ren…il mio Ren…mi circondava le spalle con il suo braccio e,nel breve momento dello scatto,ha deciso di darmi un bacio,dolce e gentile,per farmi ricordare per sempre quel giorno.

Nella foto c’è anche una persona di cui vorrei tanto non aver mai saputo il nome…sì,lei…la ragazza dai capelli corti e biondi,con una gonna strappata e un anello di Vivienne Westwood…tu te lo ricordi il suo nome,Hachi?è proprio lei…Misato Uheara… Non so perché l’abbia invitata quel giorno,forse volevo vedere che effetto faceva passare un compleanno con un parente,d’altronde tutti i miei compleanni li ho passati in solitudine o con Ren,ma mai con qualcuno che potevo chiamare”mamma” o “zia” o “sorellina”… tu credi che lei in quel momento sapesse di essere mia sorella?io credo di no…se lo avesse saputo non si sarebbe comportata così quella sera. O almeno,se io fossi stata in lei,non sarei mai riuscita a sta tranquilla. E se l’avesse vista un fotografo? Sua,anzi nostra madre? No…io ho sempre pensato che lei fosse allo scuro di tutto. Io la trattavo come fan,e lei era contenta così.Per me lei non è mai stata nulla se non ciò, tutta la mia famiglia biologica non è mai stata significativa per me,anche dopo la scoperta di averne una. Sono solo sempre stata più triste. Mi sentivo patetica. Sapere di essere stata abbandonata da una donna che si era ricreata una famiglia dopo essersi dimenticata di averne creata una in precedenza. Cosa le ho fatto? Mi ha abbandonata quando avevo 4 anni,ero una bambina che parlava appena… Forse è anche per questo che me ne sono andata. Per riuscire a dimenticare loro,i loro visi falsamente distrutti e le loro voci spezzate da un finto pianto. Vorrei farti notare una cosa,Nana,che riguarda me: a confronto con te io sembro magrissima in quella foto,ma non ti sei mai accorta del mio rapido aumento di peso in quel momento? E pensare che avevo paura che tutti se ne accorgessero… non facevo altro che comprare vestiti più larghi per non dare nell’occhio,anche se era molto difficile nascondere ciò che era appena nato dentro di me. Si,Hachi,io in quel momento ero incinta di Ren. Non so come sia successo,pur avendo sempre preso precauzioni,ho scoperto di essere rimasta incinta di lui. Nella foto sorridevo perché non lo sapevo ancora,lo avrei scoperto solo poche settimane dopo viste le mie ripetute nausee. Credo che se Ren lo avesse saputo,ne sarebbe rimasto felicissimo,d’altronde lui ha sempre voluto avere un figlio da me e io lo sapevo,e avevo intenzione di dirglielo. Ma le cose si sono evolute in un modo così rapido che…hai presente l’effetto che fa comprare un lampadario nuovo di cristallo,fragilissimo e preziosissimo, e romperlo prima di riuscire ad accenderlo per la prima volta? Ecco…per me è stata la stessa cosa: non ho fatto in tempo a dare questa notizia a Ren,che il frutto del nostro amore è scivolato tra le mie dita per scomparire per sempre. Scusami se uso queste metafore,ma scrivere quella parola che renderebbe tutto più comprensibile mi fa solo venire voglia di strappare tutto il foglio,come se così facendo riuscissi a strappare il mio passato e a scinderlo da me. Credo che tu abbia capito …Ren non lo ha mai saputo. Credo che se lo avesse saputo,sarebbe morto insieme al bambino,e insieme a lui sarei morta io. Una parte di me crede di essere veramente rimasta incollata inesorabilmente a quella creatura che si stava formando dentro di me,mentre un’altra parte,quella piccola parte che sono riuscita a trattenere,è riuscita a cancellare quasi tutto. So che è sbagliato,ma perdere il proprio figlio è una sensazione tremenda. Ricordi quando mi dicevi che il tuo istinto materno ti obbligava a tenere il bambino? In quel momento pensavo che non sarei mai riuscita a capire il tuo stato d’animo,ma dopo quello che era successo a me…solo in quel momento…ho capito la tua sofferenza. Scusami se sono stata così fredda nei tuoi confronti,scusami se non ti ho appoggiata quando hai deciso di tenere Satsuki,scusami per essere stata così egoista da non capire la tua gioia nel sapere che una nuova vita si stava creando grazie a te. Scusami Nana. Spero che tu non abbia rimorsi. Io ne avrei avuti se,quel giorno in cui dovevi decidere la sorte del tuo bambino,avessi dato ascolto a me. Sono davvero una persona egoista,io. Se un giorno ci incontrassimo di nuovo,ti prego di non voltarmi le spalle,ma di salutarmi almeno con una mano,mentre con l’altra tieni quella di Satsuki. È il regalo che ti chiedo per i miei prossimi compleanni.

  
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