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Autore: mikaru99    11/01/2013    1 recensioni
La vicenda si svolge alla fine dello scontro tra Sasuke e Itachi, quando quest’ultimo viene imprigionato in un’altra dimensione…
Sasuke va in cerca del fratello e incontrerà un strana ragazza…che farà scoprire a lui, ma anche sé stessa l’importanza di essere fratelli…
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Naruto Shippuuden
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Sasuke si svegliò di soprassalto.

Si mise seduto e si prese la testa tra le mani...ansimava e tremava come una foglia

Di nuovo quegli orrendi incubi che, ormai da otto anni, lo tormentavano tutte le notti.

Ahahah...qualcuno fa brutti sogni la notte...” rise una voce cristallina. Sasuke alzò lo sguardo sulla porta della stanza.

Sulla soglia, si poteva distinguere la sagoma di una ragazza.

L'Uchiha la fissò allibito, attraverso le ombre.

Continuò a guardarla, fino a metterla un po' a disagio.
“Vuoi fissarmi ancora per molto”
Sasuke fece un balzo indietro, fino a battere la schiena contro la spalliera del letto.

Provocò un tonfo sordo.

Non si mosse.
Posò di nuovo lo sguardo davanti a lui.

Tra le ormai familiari ombre squarciate dai raggi lunari, riconobbe i suoi occhi e il verde delle sue iridi che risplendevano nel buio.

Mikal” sussurrò a denti stretti, spaventato da quell'inaspettata vicinanza “Ma che diavolo, non puoi comportarti come le persone normali? Mi hai quasi fatto venire un infarto...”
La percepì piegare le labbra carnose in un dolce sorriso.

Volevo farti una sorpresa” spiegò semplicemente.
“Ok, sorpresa fatta, ora puoi anche tornartene a dormire” tentò di liquidarla, ma lei non sembrava affatto intenzionata a lasciarlo in pace.
“Dicevo...qualcuno fa brutti sogni la notte...” disse, infatti, canzonatoria.

Sasuke ringhiò impercettibilmente.

Anche se fosse? Che t'importa?”
Lei gattonò poco avanti tra le lenzuola, avvicinandosi lentamente, come se volesse rivelargli un segreto importante.
“Io anche ho incubi la notte...” confessò.

Lui ghignò.
“Ma va'” la prese in giro.
Sembrò funzionare, tanto che Mikal
 si tirò poco indietro, rimanendo in silenzio per qualche attimo, che la quiete della notte sembrò rendere interminabile.
“Non ci credi?” esordì finalmente, con tono chiaramente stizzito.
“Non lo so” ribatté, tentando di far ancora leva su quel fatto “In effetti, per come ti comporti, faccio fatica a crederlo”
Mikal rimase ancora in silenzio per altri interminabili secondi.

Fino a quando si sporse di nuovo verso di lui.
“Anche tu se è per questo” commentò.

Lui la guardò esasperato...ma visto e considerato che erano le due di notte, decise di lasciar correre...

Cosa...cioè...” balbettò “...cosa sogni?”
“Mia sorella” bisbigliò con voce stranamente triste, come quando l'aveva sentita cantare “La 
Enkeli che tiene prigioniero tuo fratello...si chiama Vanilka...ed è mia sorella maggiore”
Sasuke mandò indietro il capo, guardandola con un misto di stupore e comprensione.

Facciamo così” esordì poi lei, tornando improvvisamente piccante “Io ti racconto un po' di mia sorella e tu mi racconti di tuo fratello” propose.

Non gli diede fastidio...anzi, lo fece capacitarsi di una cosa:

Ne aveva un disperato bisogno.

Sasuke rimase immobile, per altri interminabili secondi, avvolto nelle ombre. Fissò un punto indefinito della stanza, con sguardo assorto.

Io e Itachi...” cominciò a raccontare con voce leggermente esitante “...siamo vissuti insieme fino a otto anni fa...quando lui uccise tutto il nostro clan...da allora ho vissuto con l'unico intento di ucciderlo e vendicare tutta la mia famiglia” disse lui malinconico “Ma dopo esserci riuscito...mi sentivo vuoto...insoddisfatto...condannato all'infelicità eternita”

Wow...non credevo che gli uomini fossero in grado di voler bene a qualcuno” mormorò lei, più a sé stessa che a lui, sospirando.

Bhe...gli voglio un mondo di bene...è una parte di me...è mio fratello” spiegò con una semplicità che li lasciò basiti entrambi.

Anche io e Vanilka siamo state sempre insieme...fin quando non se n'è andata...” sospirò afflitta.

Ed ecco di nuovo la sensazione di comprensione e desiderio, a renderlo ancora più cieco in quell'oscurità notturna. 

Quella corda, non era una corda.

Era una maledetta catena.

Impossibile da spezzare. 

E...i tuoi genitori com'erano?” chiese lei esitante.

Lui, si stupì, non era affatto infastidito di parlarle della sua famiglia...la sentiva così vicina che gli era impossibile non aprirle il suo cuore.

Mia madre si chiamava Mikoto Uchiha, ed era la più bella donna dell'intero clan, mio padre invece era il capo del clan, il suo nome era Fugaku Uchiha...mia madre era molto dolce e affettuosa...e anche mio padre, nonostante il suo carattere freddo e austero gli impedisse di dimostrarlo, voleva bene a me e a mio fratello...solo che lo compreso troppo tardi” concluse.

Nella voce una punta di rimpianto.

Lei lo ascoltò attentamente mentre, per la prima volta, nella sua mente cominciavano a farsi strada delle incertezze e dei dubbi.

Forse si era sbagliata...

Forse gli uomini non erano tutti così male come credeva...

Ma non poteva sottrarsi al suo dovere, Maker aveva parlato chiaro.

E un modo per ucciderlo ce l'aveva.

In realtà, desiderava mettergli al collo quel dannato ciondolo e spedirlo in quella dimensione come aveva fatto con Itachi.

Voleva vedere il suo sangue sgorgare, come gli uomini si erano precedentemente macchiati le membra col suo e con quello di Vanilka.

Uchiha...

Quel nome le rimbombò nella testa.

Erano loro.

Erano stati loro a violare per la prima volta il corpo della sua Vanilka.

Quel pensiero.

Quel pensiero la riportò coi piedi per terra, con un tonfo in picchiata sul suolo.

La verginità di sua sorella non se l'era portata via un Uchiha per puro caso.

Ma solo perché i loro cammini erano in qualche modo molto compatibili.

E all'improvviso seppe la risposta ai suoi dubbi:

Non lo voleva uccidere.

Voleva solo averlo accanto.
Non voleva stregarlo.

Desiderava che lui cogliesse la sua parte umana, se gliene era rimasta una.

Era quello a doverlo condurre da lei.
Iniziò a tremare.

Chiuse gli occhi, in preda a un'inspiegabile frustrazione.

Una lacrima le solcò il viso.
“Shinkirou ni sasowaeru you ni...”
E va bene.

Se non poteva averlo con le buone, lo avrebbe costretto in quel modo.
“Konna basho made kita keredo...”
“Non cantare”
Si guardarono.

Il nero si fuse col verde, in un'unione soprannaturale.

Lui notò la lacrima che le solcava il volto.

Senza rendersene conto aveva avvicinato pericolosamente il suo viso a quello di Mikal.

Vide un'altra lacrima.

Un'altra dannatissima lacrima sul ciglio di lei.

Fu quello a mandare Sasuke Cuore Di Ghiaccio Uchiha in delirio.

Guardò Mikal, sentendola sotto di sé in tutta la sua pienezza.

Gli occhi verdi lo fissavano, come in attesa di qualcosa…lo stesso qualcosa che l'Uchiha desiderava fare da quando l'aveva vista per la prima volta, a cantare seduta su una roccia in mezzo a una raduna deserta.

Mikal guardò Sasuke, immobile.

Sentiva il calore del suo corpo, il suo respiro caldo sul viso e…lo sguardo inevitabilmente le cadde sulle labbra, belle e sottili. Accadde così.

Lentamente Sasuke si avvicinò maggiormente a lei sino a colmare quella minima distanza, sino a catturare la bocca di Mikal con la sua, unendo le labbra in un bacio che sapeva di cioccolato e di pomodori, di tristezza e di passione.

In un bacio che si fece da subito meno dolce eppure non meno bello.

Sasuke, con la solita freddezza calpestata ai suoi piedi,le passò una mano fra i capelli, come ad avvicinare maggiormente il viso di lei al suo, in un tentativo di approfondire ancora di più quel bacio che lo stava mandando in estasi.

La reazione di Mikal non si fece attendere: accarezzò la nuca di lui per poi premere, premere…solo quando sentì l’eccitazione di lui contro il ventre, pensò di staccarsi.

Erano entrambi senza fiato e spiazzati.

Mikal perché non avrebbe mai e poi mai immaginato che il freddo e distaccato Sasuke Uchiha potesse essere così passionale, mentre Sasuke era rimasto stupita dal suo stesso corpo.

Si era più volte figurato il suo primo bacio come qualcosa di veloce e sfuggente, conscio di non essere il tipo di ragazzo che si fa prendere dal momento e pensava che gli avrebbe dato fastidio essere così vicino a un’altra persona e invece…gli era piaciuto. Lei era ancora senza parole.

Indubbiamente Sasuke era un bravo baciatore ma…non si sarebbe mai aspettata che sarebbe andata così.

Lei che aveva passato tutta la sua vita a odiare l'uomo.

Ora si lasciava avviocinare dalla pogenie di ciò che aveva sempre considerato la specie di uomo peggiore.

Dovrei…” Mikal si schiarì la voce “...tornare nella mia stanza e riposare, domani sarà una giornata intensa...penso” concluse.

Penso di sì” concordò Sasuke, recuperato il suo solito controllo. Così, ancora disorientati per l’accaduto, si separarono.

Entrambi, però, sapevano che questo avrebbe sconvolto irreparabilmente il loro rapporto.

Angolo autrice:

Lo so...lo finito un po' troppo presto...comunque accetto sempre molto volentieri ogni vostro consiglio per migliorare...per il prossimo non vi annunciò nulla perché sono piuttosto impegnata...comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

Al prossimo capitolo!!!

  
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