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Autore: Bellastronza    12/01/2013    0 recensioni
Non era bella, forse carina, neanche stronza, forse solo un po' acida.. Basta conoscerla interiormente, capire chi è e il perché dell'essere diventata così.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non si sa mai quanto sia bizzarra la vita certe volte, soprattutto con me. Giorno di scuola normale, alla fine dell’ultima ora, venne la prof di educazione fisica e ci disse: ”Ragazzi, io vi voglio portare a far vedere la scuola militare che abbiamo a pochi chilometri da qui, per voi va bene?”, ovviamente tutti risposero di sì, chi voleva perdersi una gita fuori. E indovinate un po’ che scuola militare era? Proprio quella dove D. vuole andare. Porca puttana. Appena sentii quello che disse la prof dentro di me c’erano il vuoto e dolore, ma ovviamente non potevo farlo vedere a nessuno, soprattutto a D. che si sarebbe preoccupato, e poi quello è il suo sogno, e dovevo ingoiare il boccone amaro, come al solito. Il giorno prefissato per la gita fu il 19 aprile. Ovviamente quel giorno arrivò in un lampo. Partenza verso le ore 7, tanto da svegliarmi alle 6, il buongiorno si vede dal mattino, ovviamente. Fortunatamente dormii un po’ sul traghetto sulla spalla di D., la parte più piacevole di quella giornata. Arrivammo al porto e iniziammo a incamminarci verso la scuola militare, ormai non ci pensavo più di tanto, ma quando arrivai fuori la porta e lessi “Scuola militare”, non sentii niente, ero ferma a guardare quell’insegna, e pensai “Siamo arrivati.” Il vuoto ormai faceva parte di me. D. ovviamente era tutto emozionato di poter vedere dove andrà probabilmente un giorno. Non vedevo l’ora che finisse tutto, che finisse quella fottuta visita, ed andarmene da lì. Non potevo di certo farmi vedere da D. che stavo, diciamo morendo, e non potevo nemmeno farlo vedere agli altri, così finsi di essere emozionata anch’io. Finalmente quella giornata del cazzo finì, tornammo tutti a casa, ed io scelsi la miglior cosa da fare, andai a dormire.
Non c’è cosa più brutta, più frustante di non poter esprimere i tuoi sentimenti, le tue emozioni, e come ti senti realmente, per non vedere le persone che ami preoccupate. <<Io sono il tipo di persona che alla domanda “come stai?”, vorrebbe rispondere: “Ho un oceano dentro, e ci sto annegando”; puntualmente però, non dice mai niente. >> Azzeccato al massimo. Molte volte vorrei che qualcuno alla mia solita risposta “Sto bene” mi dicesse “So che non è vero, non puoi mentire con me! DIMMI LA VERITA’!”.. Così da farmi sfogare tutto quello che ho dentro, che è un peso enorme.
  
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