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Autore: sunrise_17    12/01/2013    2 recensioni
Fine e Rein sono due ragazze che non si conoscono, due gemelle separate dalla nascita, le discendenti di due principesse vissute migliaia di anni prima. Le due vivono in due regni differenti e in condizioni diverse, una è una principessa mentre l'altra è una popolana ma tutte due possiedono il marchio, un simbolo che le accompagnerà in una lunga avventura, che non le abbandonerà mai.
Eccomi qui con una long-fic :3
Le protagoniste sono Fine e Rein ma non mancheranno Shade e Bright naturalmente!
Parlando della storia, probabilmente sarà una red♥moon e una blue♥jewel :)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Il passato


Le due ragazze si misero in viaggio senza una meta ma con un obbiettivo preciso, trovare la propria gemella.
 
Fine camminava lentamente in un bosco di abeti, a volta si guardava il polso dove era inciso il suo stemma sperando che le indicasse la via da seguire ma nulla.
 
Rein invece era intenta a percorrere una stradina di montagna molto pericolosa ma lei non aveva paura dell’altezza quindi in pochissimo tempo arrivò in cima alla montagna e poté ammirare un panorama che le mozzò il fiato. Da quel punto poteva osservare tutti i quattro regni. Davanti ai suoi occhi vide Maryos in tutta la sua bellezza, un regno dove l’acqua era sovrana, un regno dove i colori principali erano il verde e l’azzurro, i colori della vita. Poi volse lo sguardo verso la sua destra e notò un paese molto diverso dal suo, un paese pieno di neve, il cielo era scuro e la luna era alta in cielo, notte perenne, quello era Deryos. Un brivido scosse la schiena della ragazza ma fece finta di niente e tornò a guardare il suo regno sorridendo dolcemente. Posò allora lo sguardo verso il regno che si trovava alla sinistra del suo, Cratos. Era un regno molto bello, pieno di pietre preziose, il paese delle miniere. Il cuore le si scaldò, un’emozione che non aveva mai provato e che non riusciva a spiegarsi ma un brivido le scosse improvvisamente la schiena e il cuore le si fermò in gola. Dietro di se sentì lo sguardo di qualcuno. Si girò di scatto cercando di capire chi o cosa la stesse fissando e rimase a bocca aperta. Davanti ai suoi occhi vi era Turyos. Un regno distrutto, pieno di macerie. Il cielo era nero, nemmeno la Luna brillava, nulla, solo l’oscurità più totale. In cima ad una collina vi era il castello ormai in pezzi. Rein deglutì pensando a cosa fosse arrivata a compiere la discordia per eliminare una discendente, non voleva che ciò accadesse anche al suo regno ma doveva pur andare da qualche parte o avrebbe finito per morire di stenti.
Il cielo iniziò ad annuvolarsi, un fulmine colpì un albero li vicino e Rein spaventata perse l’equilibrio cadendo così dalla montagna, cadde e cadde, pensava che sarebbe morta fino a che non si scontrò con qualcosa, qualcosa di freddo e bagnato. Aprì gli occhi e si accorse di essere sommersa dalla neve, si alzò e la scrollò di dosso capendo di essere finita a Deryos. Avrebbe cercato un posto dove dormire.
 
Fine cadde per l’ennesima volta procurandosi altre ferite alle ginocchia e alle gambe ma si rialzò e guardò con occhi tristi ma allo stesso tempo decisi il castello dove poco prima abitava. Salì la ripida salita che portava all’ingresso principale ed entrò di nuovo nel luogo in cui era nata e cresciuta. Accarezzò il trono dove pochi giorni prima il padre sedeva, un trono molto sfarzoso come d’altronde era il suo regno, il più potente e bello di tutti, un regno dove gli uccellini cantavo dolcemente, dove l’acqua scorreva e donava vita alle piante, dove il sole spendeva alto nel cielo lasciando il posto alla Luna durante la notte, una notte che ormai era diventata perenne. Si accucciò sul trono e chiuse gli occhi cercando di calmare il suo cuore e sognò quella stessa sala, le stesse pareti, lo stesso trono e la stessa regina. Fine era li come uno spettro che vagava senza meta, guardò dolcemente la donna che doveva probabilmente essere sua madre ma quando ella si girò non poté fare altro che provare un brivido di terrore, lei era li, davanti a lei vi era la discordia. Sentì dei passi provenire da dietro le spalle ma non ebbe il coraggio di girarsi, teneva il suo sguardo pieno di odio sulla donna che aveva davanti.
“Melany, qual buon vento?”                                                 
“Fine, che bello vederti!”
La principessa sobbalzò quando sentì il suo nome, aveva paura che la donna si stesse riferendo a lei ma quando volse lo sguardo alla sua sinistra vide, con suo enorme stupore, se stessa. Alla testa teneva una preziosissima corona incastonata di diamanti neri e rossi. Aveva i lunghi capelli rossi sciolti che cadevano sulle sue spalle e sui suoi fianchi. Le mani era strette in due pugni, probabilmente non gradiva molto la visita appena ricevuta.
Melany d’altro canto sorrideva malefica e senza lasciare il tempo alla rossa di rispondere prese di nuovo la parola.
“Purtroppo ho una bruttissima notizia da darvi..Rein ha deciso di uccidervi”
Le due Fine sgranarono le iridi rosse, la principessa di Turyos non capiva il perché di quella sua reazione ma in cuor suo sentiva di essere stata tradita e ferita dalla persona a cui teneva di più, sentimento che probabilmente provava anche l’altra principessa che strinse ancora di più i pugni per non esplodere dalla rabbia.
Parlarono molto a lungo riguardo a quello che era successo e venne fuori che la principessa del Paradiso aveva deciso di assassinare la gemella solo per tenere per se tutto il potere e per governare il regno come unica regina. Fu allora che Fine decise di proclamare guerra, una guerra che venne accolta a braccia aperte da Rein.
Ma Fine lo sapeva, sapeva che era solo un inganno, avrebbe voluto avvertire la sua antenata ma non riusciva, le sue parole non la raggiungevano. Vide il suo mondo cadere in rovina ma soprattutto vide le due gemelle incontrarsi. Avevano scoperto l’inganno e avevano deciso di vendicarsi ma niente andò come avrebbe dovuto andare. Melany uccise prima Rein sotto gli occhi della rossa e poi, approfittando dello stato di confusione della ragazza uccise anche lei, pugnalandola al cuore.
Una luce accecante avvolse la principessa di Turyos che venne catapultata in alto, nel cielo del suo mondo e vide i pochi uomini che erano sopravvissuti alla terribile guerra iniziare a costruire nuove case ma soprattutto costruirono quattro castelli e si divisero il mondo creando così i regni che erano ancora presenti nel suo tempo.
Una lacrima rigò il viso della giovane ragazza che si svegliò dal lungo sonno che l’aveva accompagnata per tutta una settimana. La guerra era durata anni tuttavia lei era riuscita a riviverla in pochi giorni. Scoppiò a piangere, un pianto disperato.
Il polso della ragazza si illuminò di una luce scura tendente al rosso, una luce che le ricordava il cielo del suo regno, una luce che le donò il potere della sua antenata, il potere dell’Inferno. Fine sorrise, finalmente avrebbe potuto sconfiggere quella donna. Fece per alzarsi ma le forze le mancarono e ricadde sul trono stanca e iniziò ancora una volta a dormire.
 
Rein nel frattempo si era stabilita a Deryos, era intenzionata ad andare a Turyos per trovare la gemella, era sicura che fosse li e che fosse ancora viva, non sapeva il perché ma in cuor suo ne era certa. Aveva girato in lungo e in largo il regno per cercare qualche informazione per raggiungere il regno maledetto ma nessuno le aveva risposto.
“Non la raggiungerò mai..” esclamò rassegnata la ragazza sospirando e sedendosi su una panchina.
“C’è qualcosa che non va?”
Rein alzò lo sguardo incontrando gli occhi rubino di un ragazzo alto e con gli occhi biondi, un ragazzo bellissimo a parer suo.
“Mi dispiace, ho dato questa impressione?” chiese Rein sorridendogli dolcemente.
Il ragazzo ricambiò il sorriso facendo arrossire la povera ragazza dagli occhi acquamarina.
“Bé vi ho sentito sospirare, ho forse tratto delle conclusioni troppo affrettate?”
“No no, affatto” le rispose scuotendo leggermente la testa “È solo che sto cercando un modo per raggiungere il regno di Turyos ma nessuno ha saputo dirmi come fare..”
Sul volto del ragazzo si formò un grandissimo sorriso pieno di gioia.
“Che coincidenza io e il mio amico stiamo proprio per andare li!”
Il volto di Rein si illuminò. Non solo aveva trovato qualcuno che l’avrebbe accompagnata a Turyos, ci sarebbe andata con un ragazzo bellissimo! Per poco non gli saltò addosso dalla felicità.
Rein si alzò in piedi scostando con la mano i residui di neve che le erano rimasti attaccati ai vestiti.
“Piacere il mio nome è Bright Diamond e vengo da Cratos!” esclamò il ragazzo porgendole la mano che la ragazza afferrò subito presentandosi a sua volta.
“Piacere mio Bright, io sono Rein Pariods e vengo da Maryos!” rispose sorridente mentre si chiedeva dove avesse già sentito il cognome Diamond ma una voce la destò dai suoi pensieri.
“Bright che diavolo stai facendo?”
Rein notò alle spalle di Bright un ragazzo molto alto con dei capelli cobalto e degli occhi del medesimo colore.
“Ah Shade! Ti presento Rein, verrà con noi!”
Shade inarcò un sopracciglio sperando di aver capito male poi iniziò ad osservare la ragazza da capo ai piedi.
“Stai scherzando vero?! Non durerà dieci minuti!”
“COME SCUSA?!” gli gridò contro Rein infuriata “NON SONO MICA UNA SCANSAFATICHE!”
Shade e Bright rimasero a bocca aperta.
“Ed ha anche un brutto carattere..” aggiunse poi il cobalto spezzando il silenzio.
“Eh eh eh dai Shade non essere cattivo, avrà le sue ragioni se deve recarsi in un regno come Turyos..”
Shade per la seconda volta la squadrò.
“Noi dobbiamo dirigerci al castello, dobbiamo cercare..certe cose. Tu invece, cosa devi fare a Turyos?”
“Devo cercare una persona..” esclamò la ragazza con un filo di voce.
I due ragazzi rimasero senza parole poi Shade ruppe per la seconda volta il silenzio scoppiando a ridere.
“Ahahahahah! Ma sei tutta matta te! Come fai a trovare una persona se sono tutti morti! Ahahahah!”
Bright si mise una mano sulla faccia, possibile che il suo amico fosse così insensibile?
Intanto i paesani osservavano divertiti quel ragazzo dai capelli cobalto che era piegato in due dalle risate e con le lacrime agli occhi, era la prima volta che lo vedevano ridere.
“Ahahahah” continuò Shade mentre si asciugava le lacrime “Mi piaci! Io mi chiamo Shade Moon, piacere di conoscerti! Vivo in questo regno.”
Rein strinse la mano del ragazzo presentandosi a sua volta ancora allibita dai cambiamenti di umore del ragazzo.
“Quando partiamo?” chiese poi prendendo coraggio.
“Ora.”

~•~•~•

Ed eccomi qui con il terzo capitolo :)
Vado subito a scrivere che ho quattro fic da aggiornare ahahahah!
Ringrazio tutti coloro che leggono questa fic e tutte le ragazze che recensiscono, grazie mille
Bacioni
Sunrise~
  
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