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Autore: kikisash    12/01/2013    3 recensioni
-In medias res:
Harry aveva le lacrime agli occhi. Prese un piatto poggiato sul tavolo dietro di se e lo buttò per terra,frantumandolo in mille pezzi.
< Perché a me? > chiese singhiozzando
< Che le ho fatto? Perché mi odia? >
Si appoggiò con la schiena alla parete,nascose il volto nelle sue mani e iniziò a piangere 
Niall si sentiva inutile: voleva aiutare il suo amico,ma non sapeva che dirgli,non l'aveva mai visto così
Harry alzò la testa e guardò Niall con gli occhi rossi e pieni di lacrime
< Niall..io la amo! > 
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La porta della camera si aprì lentamente,facendo sbucare i riccioli del ragazzo.

Scattai subito in piedi e mi diressi verso di lui.

< Com'è andata? Che ti ha detto? Ha fatto qualcosa? > lo bombardai di domande,senza lasciargli nemmeno il tempo di entrare nella stanza.

< Calma Principessina > ridacchiò,chiudendo la porta alle sue spalle.

< È andato tutto bene,tranne forse il fatto che ha minacciato di spezzarmi le ossa se oso torcerti anche solo un capello > sorrise divertito.

< Oh Harry! > mi buttai tra le sue braccia alleggerita.

< Sono così contenta che si sia risolto tutto > mormorai.

Subito dopo la mia dichiarazione Louis aveva insistito di parlare con Harry,da solo.

Tutto il tempo che loro erano stati a parlare io ero andata avanti e indietro per la mia stanza,come una tigre chiusa in gabbia.

Dire che la cosa mi avesse preoccupata era un eufemismo,ma ero infinitamente contenta che finalmente tutto fosse stato chiarito,e che non avevamo più bisogno di nasconderci.

< Sai cosa ci starebbe bene qui? > mormorò Harry tra i miei capelli.

< Cosa? >

< Un bacio > ghignò,sfiorando le mie labbra con la sua bocca.

< Bel tentativo Styles,ma io non cederò > indietreggiai,allontanandomi da lui.

< Invece si > replicò lui,facendo un grande passo in avanti e tirandomi di nuovo a sé.

< Sei troppo sicuro di te > gli soffiai sulle labbra.

< Sei te a essere ingenua > rispose lui allo stesso modo.

Di nuovo piantò i suoi grandi occhi verdi nei miei,mandandomi completamente fuori concetto.Possibile che doveva succedermi ogni santa volta che lo guardavo?

Amberli! Riprenditi!

Ecco che riprendevo a parlare con me stessa.Si andava di male in peggio.

Immediatamente mi liberai dalla sua presa e mi girai,per non incantarmi di nuovo in quei due smeraldi che erano riusciti ad incastrarmi già troppe volte.

< Vincerò questa scommessa > affermai sicura di me,mentre iniziai a mettere a posto i miei vestiti sparpagliati per la camera per distrarmi un po'.

Harry ridacchiò divertito.

< Oh ti prego,tu vorresti davvero insinuare di poter vincere contro di me? Io sono Harry Styles! Non per nulla tutte le ragazze mi cadono ai piedi… > ammiccò con un odioso sorrisino sulle labbra.

< Io non sono come tutte le ragazze > replicai,lanciandogli una mia canottiera in faccia e centrandolo in pieno.

< I tuoi stupidi giochetti con me non funzionano > incrociai le braccia davanti al petto,decisa.

Se lui era Harry Styles allora io ero Amberli Matthews,e Amberli Matthews non perdeva mai una scommessa.

Il ricciolo afferrò la canottiera e la appallottolò.

< Vedremo Principessina,vedremo… >

 

 

Percepii qualcosa di morbido solleticarmi il collo,poi qualcosa di soffice sulla mia guancia.

La luce del sole si intrufolò tra le mie palpebre,come per volermi costringere ad aprirle,ma io strizzai ancora di più gol occhi,nascondendo la testa sotto al cuscino.

< Amberli > mi chiamò qualcuno affianco a me,accarezzandomi la schiena.

Emisi un gemito straziato,per far capire a quel qualcuno che non avevo la minima intenzione di alzarmi e che poteva benissimo lasciarmi in pace.

< Amberli,svegliati > insisté,stuzzicandomi un fianco.

Allungai una mano,nel cieco tentativo di zittire quel perturbatore della quiete e,magari,spingerlo giù dal letto,ma l'unica cosa che tastai fu un che di morbido e ricciolo che conoscevo fin troppo bene. 

< Harry > mugnai,alzando finalmente la testa dal cuscino.

< Che ci fai qui? > 

< Sono la tua sveglia personale > 

Avevo ancora gli occhi socchiusi e tutta la mia chioma bionda davanti alla faccia,ma anche se non riuscivo a vederlo avrei scommesso che aveva di nuovo quel stupido sorrisino beffardo sulle labbra.

< Bene,sei licenziato.Ora lasciami dormire > mi rigirai dall'altra parte del letto,nel tentativo di riaddormentarmi,ma a quanto pare Harry non aveva le mie stesse intenzioni.

Il ricciolo mi afferrò per i fianchi con forza,facendomi voltare nella sua direzione.

< Alzati e vestiti,dobbiamo andare a scuola > mi ordinò,stranamente serio.

< Non ne ho voglia > sbuffai nascondendomi sotto il piumone che,dopo pochi secondi,fu tirato via da Harry e lanciato per terra.

< Nemmeno io,ma contro la legge c'è poco da fare > 

A malavoglia mi sedetti sul letto,circondando le ginocchia con le braccia.

Queste affermazioni 'poco da Styles' non mi piacevano affatto.Erano troppe serie e mature per i miei gusti.

< Le regole esistono per essere infrante > gli lanciai un sorriso malizioso.

< Con questa mentalità andrai a finire in carcere,Amb > notò lui con aria seriosa.

Ok,questo nuovo Styles non mi piaceva per nulla.

Aggrottai le sopracciglia,guardandolo storto.

Dov'era finito il ricciolo pervertito che sfruttava ogni possibilità per prendersi gioco di tutto e di tutti? 

Voglio indietro il vecchio Styles!

< Chi sei? > 

Il ragazzo mi lanciò un'occhiata confusa.

< Amberli,non ne ho voglia di uno dei stupidi giochetti > sbuffò.

Ok,no.Questo era troppo.

Fece per alzarsi ma la mia mano scattò in avanti afferrando il suo polso.

< Chi sei? > ripetei,guardandolo negli occhi.

< Amberli,smettila! > protestò lui,cercando di liberarsi dalla mia presa.

< Rispondimi > insistei.

< Come chi sono?! Sono Harry Styles! Ma che domande mi fai,cazzo! > sbottò,liberando la sua mano dalla mia.

< Tu non sei Harry Styles.Quel Harry Styles che conosco io ora sarebbe già con me nel letto,a fare stupide battute pervertite che fanno ridere solo lui e a sbattersene altamente della scuola o delle regole > protestai.

Il ricciolo si passò una mano tra i capelli sospirando,per poi risedersi sul bordo del letto.

Restò qualche minuto in silenzio,a guardarsi le mani a testa china.

< Scusa > sussurrò poi,quasi impercettibile.

Mi misi a quattro zampe e gattonai da lui.

< È successo qualcosa? > gli chiesi,ma lui scosse solo la testa.

< Che hai? > continuai.

< Nulla > negò lui,ma io gli presi la faccia tra mani costringendolo a guardarmi negli occhi.

< Che hai? > ripetei,scandendo ogni singola lettera.

Lui sospirò di nuovo,e per un istante chiuse gli occhi accarezzandomi le mani.

< Sai cosa succede ai bambini che si comportano male? > mi chiese.

Lo guardai confusa.Cosa c'entravano ora i bambini?

< Non lo so… vengono messi in punizione? > azzardai,tentando di stare al suo gioco.

Harry annuì.

< Non solo.Poi quando non sono più in punizione devono ancora stare attenti a cosa fanno,perché i loro genitori li tengono d'occhio… >

Pian piano riuscivo a capire cosa mi volesse dire.

< Perché non si fidano più di loro come prima > dissi.

Harry annuì di nuovo.

< Per questo devono comportarsi sempre bene,finché non avranno di nuovo la massima fiducia dei genitori > continuò abbassando lo sguardo sulle mie mani.

< Aspetta…dimmi se ho capito bene,tu saresti il bambino? >

Il ricciolo fece di si con la testa.

< E Louis sarebbe il genitore? > 

Harry distorse la bocca in una smorfia imbarazzata,che valutai come un si.

< Oh Harry! > sospirai abbracciandolo.

Dopo un primo momento di indecisione,sentii le sue grandi e forti mani sulla mia schiena,stringermi a sé tanto da togliermi il respiro.

< Stai cercando di dirmi che fai finta di essere un santerello,serio e noiosissimo solo per dimostrare a Louis che non sei come lui pensa tu sia? > lo allontanai un po' da me per poterlo guardare in faccia.

Il ricciolo annuì.

< Voglio che lui si fidi di me > mormorò.

< Anche se questo significa dover essere un santerello,serio e noiosissimo > riprese le mie parole,accennando un sorriso.

Sospirai.Come si poteva non amare questo ragazzo?

< Harry,tu a Louis non devi dimostrare un bel niente! Io voglio te.Voglio quel Harry pervertito che non prende nulla sul serio e che riesce a strapparmi sempre un sorriso,non un secchioncello serio e noioso! Altrimenti sarei benissimo potuta uscire con Liam > scherzai,per alleggerire un po' la situazione.

Il ricciolo mi sorrise.

< Tu non devi per forza piacere a Louis,perché non è con lui che devi stare.A meno che tu non abbia una crisi d'identità e abbia deciso di essere gay… > continuai,sempre scherzando.

Harry iniziò a ridere,contagiando anche me.

< Prometti di ritornare come prima? Rivoglio indietro il mio Harry > misi il finto broncio,ancora sorridendo.

< Va bene > sorrise lui.

< Però a scuola ci devi andare lo stesso > disse,alzandosi.

Sospirai.

< Che palle,e io che pensavo di essermela svignata > 

Harry mi regalò un ultimo sorriso divertito,prima di chiudere la porta dietro di sé,lasciandomi da sola per cambiarmi.

 

 

 

< Pronta? >

< Pronta quando lo sei tu > 

Harry strinse forte la mia mano e insieme ci incamminammo verso il portone d'ingresso della scuola.

Salimmo le scalinate,tutti gli occhi rivolti su di noi.

Non avevo mai amato essere al centro dell'attenzione,se devo essere sincera avevo sempre fatto di tutto per evitarlo,e quella situazione mi metteva alquanto a disagio.

Presi un respiro profondo e cercai di ignorare tutte quelle occhiate taglienti.Sembrava che mi potessero vedere nuda,e quest'idea mi rendeva ancora più nervosa di quanto lo ero già.

Finalmente raggiungemmo il grande portone di vetro che dava all'entrata della scuola.Feci per varcare la soglia ma Harry mi fermò.

< Aspetta > mi tirò a sé.

< No Harry,ti prego > lo supplicai.Non avrei resistito un minuto in più sotto tutti quegli occhi.

< Voglio fargli capire che tu sei mia > sussurrò,avvicinando la sua faccia alla mia.

No,non aveva in mente di baciarmi,perché questo avrebbe significato perdere la scommessa,e Styles non si sarebbe davvero arreso così facilmente.

Ma quindi cosa aveva in mente di fare?

La risposta la seppi subito,quando Harry inclinò la testa sul mio collo,iniziando a succhiarne una porzione di pelle.

Oh mio dio.

< Sei matto?! > gli sibilai in un orecchio.

Non riuscivo a vedere le facce delle ragazze che ci stavano osservando,dato che i riccioli di Harry mi coprivano la vista,ma comunque percepivo le loro occhiate omicida sulla pelle,ed era davvero inquietante.

< Harry ti prego! > lo supplicai.

Tutto quanto era davvero imbarazzante,e sicuramente la mia faccia era già paonazza e sembrava un pomodoro troppo maturo che stava per scoppiare.

Bella figura Amberli,si.

Finalmente il ricciolo si staccò e mi stampò un ultimo bacio sull'angolo della bocca con aria trionfante.

< Questo > passò con due dita sopra il segno violaceo che aveva appena lasciato sul mio collo. < È il segno che tu sei esclusivamente di mia proprietà >

I suoi occhi verdi luccicavano pieni di sicurezza e,se non fosse stato per quella stupida scommessa,gli sarei già saltata in collo e l'avrei baciato.

Sentivo ancora migliaia di occhi puntati su di me e non vedevo l'ora di potermene finalmente andare da li.

< Entriamo,ti prego > riuscii a dire con un filo di voce.

Quasi immediatamente Harry mi circondò un fianco con una mano,mentre con l'altra aprì la porta a vetri e insieme entrammo nell'edificio.

Quando finalmente arrivammo ai nostri armadietti,il quale corridoio era quasi deserto tranne qualche secchione che non ci prestava attenzione,sospirai alleggerita.

< Cosa cazzo ti è saltato in mente? > lo rimproverai.

< Sai quanto è imbarazzante essere fissata da quasi tutta la scuola?! >

Harry si appoggiò con una spalla agli armadietti,osservandomi con quel solito sorriso beffardo sulle labbra.

< Pensavo che tu volessi indietro il vecchio Styles,non il noioso santerello > 

Ah,ora la colpa sarebbe mia?!

< Si ma…non cosi! > protestai esasperata.

Harry gemette con finto nervosismo.

< Proprio vero che voi donne non vi accontentate mai > mi provocò.

I miei occhi si chiusero a due fessure.

< Ehi,attento signorino! > gli puntai un dito contro.

< Intanto tu non sei quello che deve andare in giro con questa macchia imbarazzante sul collo > ribattei,facendo dei gesti circolari intorno al punto in cui credevo il succhiotto.

< È un segno del mio amore > si giustificò lui,facendo il labbrino. 

Ok,visto così era una cosa abbastanza romantica,ma ero troppo incazzata per tener conto di questi dettagli.

< Beh,grazie al tuo "segno d'amore" la maggior parte della gente mi crederà una troia che si fa fare i succhiotti sul collo > sbottai,tentando di aprire quel fottuto lucchetto che,come al solito,non voleva cedere.

< Ma tel'ho fatto io! > protestò lui.

< Allora mi crederanno per una delle tue troie.Ancora peggio! > ribattei io,zittendolo.

Per un inspiegabile motivo ero davvero arrabbiata.

Cosa diavolo gli era saltato in mente?!

Finalmente quello stupido lucchetto si aprì,e riuscii a prendere i miei libri di storia e di chimica che mi sarebbero serviti per le prossime due ore.

Presa dal nervosismo mi scivolò di mano un libro che cadde a terra con un tonfo.Mi chinai per riprenderlo e quando mi rialzai i miei occhi incrociarono quelli spenti di Harry,che mi guardava come pietrificato.

Solo li mi accorsi del vero significato delle mie parole e me ne pentii immediatamente.Volevo dire qualcosa,volevo scusarmi,ma prima che potessi fare qualcosa Harry sbatté lo sportello del suo armadietto e se ne andò nella direzione opposta,verso l'aula di chimica.

Sospirai chiudendo anche il mio di armadietto.Non era passata nemmeno una settimana e già ero riuscita a farci litigare.Di nuovo.

Brava Amberli!Vuoi un applauso?

 

 

La campanella suonò instancabilmente,come se volesse ricordare tutti che dovevano per forza andare nelle loro classi e che,ormai,non c'era più nessuna via di scampo.

Entrai nell'aula di chimica e la prima cosa che vidi fu Harry,nell'ultima fila,da solo,assorto in un qualcosa che si trovava al di là del vetro della finestra.

Presi tutto il coraggio e mi diressi verso di lui,intenta a sistemare tutto il casino che avevo combinato qualche minuto fa.

Ero talmente concentrata sul ricciolo e sull'elaborare un adeguato discorso per chiedergli scusa,che non mi accorsi dello zaino per terra,che era stato lanciato li sbadatamente da un ragazzo,e ci inciampai,cadendo per terra.

Tutta la classe scoppiò a ridere,e Harry rivolse finalmente la sua attenzione a me,sdraiata a pancia in giù sul pavimento sporco del laboratorio di chimica.

Frettolosamente mi rialzai,raccogliendo i libri che mi erano scivolati di mano,e mi sedetti sullo sgabello accanto al ricciolo,completamente rossa dall'imbarazzo.

Subito dopo entrò in classe il Professore,che pose fine alle chiacchiere e iniziò a blaterare roba incomprensibile sulla fusione molecolare di cui non appresi nemmeno una singola parola.

Lanciai un'occhiata a Harry che era concentrato a scarabocchiare qualcosa su un foglio,il quale in realtà sarebbe dovuto servire agli appunti.

Decisa su come agire,strappai un foglio dal mio quaderno e ci scrissi un messaggio per il ricciolo:

 

Se ti dico che non credo a nessuna parola di quel che ho detto prima,mi perdoni?

 

Piegai il foglietto in quattro e lo poggiai sul tavolo di Styles.

Lui posò la penna e aprì il biglietto,leggendolo attentamente.Riprese in mano la penna e ci scarabocchiò una risposta.Poi me lo passò,senza degnarmi di uno sguardo.

 

A me sembravi molto convinta.

 

Non lo ero affatto,ero solo arrabbiata.

 

Per cosa? Per il fatto che abbia fatto vedere all'intera scuola quanto tenga a te?

 

Sospirai.Non aveva tutti i torti.In un certo senso lui era stato davvero dolce a fare quella cosa,mentre io mi ero comportata come un'idiota,come sempre.Ma sapevo che in realtà quello non era stato il motivo del mio attacco di rabbia.

 

No.Per il dubbio che tu potessi aver fatto lo stesso con altre ragazze prima di me.

 

Quando Harry lesse l'ultimo messaggio,accartocciò il biglietto e lo buttò in terra.

Pensai che era finita,che non mi avrebbe più perdonata,ma lui iniziò a cercare freneticamente qualcosa nel suo astuccio.Tirò fuori un pennarello nero,lo stappò e afferrò la mia mano.La punta del pennarello mi solleticava la pelle quando iniziò a scriverci.

 

LOVE YOU MORE THAN THOSE BITCHES BEFORE.

(ti amo di più di quelle puttane prima.)

Quando lessi quelle parole non potei fare a meno che sorridere.

< Davvero? > sussurrai.

< Davvero,davvero > annuii lui.

Esaltata presi il suo viso tra le mani e iniziai a dargli piccoli baci prima sul naso,poi sulla fronte e le guance,evitando la bocca perché altrimenti avrei perso la scommessa.

< Matthews! Styles! > tuonò la voce del professore.

Spaventata mi girai verso la cattedra,dove un piccolo uomo grasso,con la testa rossa e pelata da sembrare una palla da bowling,ci fissava adirato.

< Scambiatevi le vostre effusioni altrove!Fuori dalla scuola,o almeno non durante le ore didattiche! > gridò,fuori di sé.

Harry trattenne una risata.

< Recatevi dal preside!Immediatamente! > tuonò.

Velocemente io e il ricciolo raccattammo la nostra roba e ci precipitammo fuori dalla classe,sotto le occhiate adirate del professore.

Quando girammo l'angolo scoppiammo entrambi a ridere,tanto che ci iniziò a far male la pancia.

< Hai visto com'era rosso? > cercò di dire Harry,tra una risata e l'altra.

< Sembrava un pomodoro > affermai.

< Scambiatevi le vostre effusioni altrove! > lo imitò Harry,facendomi scoppiare di nuovo a ridere.

Quando ci fummo ripresi entrambi,il ricciolo si fermò a guardarmi.

< Andiamo dal preside? > mi chiese,accennando un sorriso beffardo.

Ci pensai un attimo,per poi scuotere la testa.

< Naaah > 

Styles rise e mi stampò un bacio sulla guancia.Mano in mano ci incamminammo per i corridoi deserti della scuola,aspettando che suonasse la campanella per l'ora seguente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aloha!

Ok,avete tutte le ragione per uccidermi.

Vi ho fatto aspettare tantissimo,lo so :c

Non odiatemi! çwç

In più ritorno con questo capitolo a schifo,che poi è anche a metà perché 

si svolge in due (?) parti,visto che altrimenti veniva troppo lungo e poi

sarebbe diventato stancante.

Mi sono accorta che ho cambiato un po' modo di scrivere,dal primo capitolo.

Peggio o meglio? Vi prego ditemelo,cerco sempre di migliorare il più possibile la storia.

Dunque,dunque… sto lavorando anche a un altra storia,diversa da questa,ma sinceramente

mi diverte tantissimo *w* Avevo in mente di finire di scriverla e poi pubblicarla,

quindi tipo a giugno,visto che l'ho appena iniziata.Ma forse forsssse la pubblico 

prima.Dipende da voi,se mi dite che vi piacerebbe leggerla.

Vi dico che non è sui One Direction.Non è una delle solite storie 

sdolcinate che si trovano qui,su EFP.È diversa,ecco.

Fatemi sapere se vi ho incuriosite ;)

Un beso a tutte voi care lettrici :**

Al.

 

instragram: @kikisash

twitter: @kikisash

(si ho tanta fantasia,HAHAHAHAHA)

  
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