CAPITOLO 1
OMG, what I’ve done?!
.
- Sam!
Prendi! –
Si volta
di scatto, tirando una mazzata al nulla e venendo successivamente beccata sulla
spalla da un bolide. Questo non è esattamente il massimo, per un pomeriggio di
allenamenti.
- Ma ti ho
detto di-
- Non mi
hai detto dove! –
Strepita
scendendo a terra, stringendosi spasmodicamente la parte lesa. Il capitano le
si avvicina, aiutandola a sistemarsi l’osso.
Ormai sono
abitudinari, di spalle lussate.
- Ce la
fai? –
Annuisce,
ancora concentrata sulla parte dolorante.
- Male che
vada morirò, no? –
- Mhm, che
bello trovarsi a parlare con te, uno è certo di migliorarsi la giornata. –
Sbuffa,
facendogli una smorfia ed alzandosi nuovamente in volo.
- Sam! –
- Cosa? –
Il ragazzo
le si avvicina, ridacchiando.
- Guarda
chi c’è sugli spalti. –
E nel
voltarsi verso il punto indicatole, Samantha può provare le gioie di essere
colta da un mezzo infarto.
- …E’
Potter, quello laggiù? –
- Proprio
lui, con tutti gli amici al seguito. –
- Perché
già non ci copriamo abbastanza di ridicolo quando abbiamo dei compagni di casa
come spettatori, vero? –
.
- Prongs?
–
- Mh-hm? –
- Illuminami:
che ci facciamo qua? –
Osserva
Remus assumendo sempre più un’espressione allibita.
- Ma come!
Io, in quanto capitano della squadra di Quidditch, ho l’obbligo morale di
venire ad osservare il nemico mentre si all-
- James. –
Il tono di
avvertimento nella voce di Sirius è palese. Tuttavia, l’esimio signor Potter
decide di poter tirare ancora un po’ la corda, benchè sia ad un passo dallo
spezzarsi.
- Allena,
di modo da evitare colpi bassi nel corso delle part-
- James.
Basta. –
Si
arrende, lasciandosi scappare una risata.
- Ok, la
smetto. –
- Perché ci
hai portati in questo posto dimenticato da Dio? –
Anche
Peter non sembra così entusiasta di essere stato trascinato lontano dalle
morbide poltrone della calda ed accogliente Sala Comune, in favore di uno scomodo
sgabello di legno, esposto al vento, al freddo e a qualsiasi altro fastidioso
fenomeno atmosferico tipicamente inglese.
-
Guardali, non ti fanno tenerezza? –
Indica con
l’indice i giocatori che, in aria, cercano di destreggiarsi tra bolidi e
pluffe. Senza contare il cercatore, di diverse taglie troppo grosso, che ogni
tanto non manca di andare a spiaccicarsi contro uno degli anelli. Trascinando
in tutta la baraonda anche il portiere, ovviamente, creando il ben noto effetto
“a panino”.
- Sono
comici, James. –
- Sì,
anche questo. –
- Non sta
bene ridere delle disgrazie altrui, lo sai? –
- Ma loro
sono Tassorosso, ormai ci sono abituati. –
- …Oh,
beh, è vero. –
Conviene
Sirius, sdraiandosi sugli spalti deserti per godersi lo spettacolo senza
rischiare il torcicollo. Remus scrolla le spalle, prima di emularlo, seguito in
breve anche da Peter e James.
.
Avete
presente quando volete una cosa talmente tanto, con così tanta determinazione,
da essere sicuri di poterla ottenere con la semplice forza del pensiero?
Capita a
tutti.
Con i
maghi è un po’ diverso perché…Beh, per loro è così. Se sono molto arrabbiati, o
spaventati, o provano un sentimento molto intenso, può veramente verificarsi
quello che desiderano. E’ semplice magia, non comprensibile ne’ spiegabile.
Nel vedere
James Potter sdraiato lungo le scalinate del campo di Quidditch, le mani tenute
dietro la testa in una bassa imitazione di un cuscino, Samantha non può fare a
meno di innervosirsi. Giusto un po’, eh.
Ok, sono
abituati ad essere gli zimbelli della scuola, ma comportarsi così è veramente
meschino.
- Vorrei
solo che si cancellasse quel maledetto sorrisetto dalla faccia… -
Biascica a
mezza bocca, respingendo per l’ennesima volta il bolide e dirottandolo verso
l’altro battitore.
Ma è un
attimo.
Ed in quell’attimo,
la ragazza si rende conto di aver involontariamente generato un problemino di portata biblica. Il bolide
si blocca a mezz’aria, e, semplicemente, prende un’altra direzione.
Purtroppo
nessuno dei giocatori ha la prontezza di spirito di andarlo a bloccare.
Purtoppo nemmeno lei riesce a capire che cosa stia succedendo finchè non vede
il pallone di cuoio affondare con insolita violenza nello stomaco di Potter,
allontanarsi di poco e ri-affondare, ‘sta volta in piena faccia, per poi cadere
esanime al suolo.
- Oh Gesù.
–
Bisbiglia,
avvicinandosi lentamente ai ragazzi che formano capannello attorno all’amico.
- Prongs?
Prongs? Svegliati. –
Sente il
tono concitato di Black, vede Minus che alza i piedi di Potter, in un tentativo
di fargli fluire più sangue al cervello, e può scorgere Lupin che corre a
chiamare Madama Chips.
- James,
dannazione, apri quei maledetti occhi! –
Si guarda
nuovamente attorno, spaesata. Ha la testa che le gira ed un senso di nausea che
difficilmente passerà.
- …Ho…Ho
ucciso James Potter. –
.
.
Uh,
uh, uh XD
Capitolo
postato a velocità lampo perché era già bello e scritto. Felici? Su, esultate.
Ecco, bravi. XD
.
…Che
dire? Boh, graSSie a tutti per i commenti, riempiono il mio cuoricino di gioia
e gonfiano enormemente il mio ego *-*
.
Sinceramente
vostra,
Christine
Black