La cosa più brutta di un impresa, a parte morire per mano di qualche mostro, è la profezia. Shannon salì le scale della soffitta timidamente e con una certa angoscia. Per tutto il tempo mi sono sentito preoccupato per lei e quando cominciò a urlare e a prendere a pugni la porta non esitai un attimo. Mi lanciai verso le scale ma venni subito fermato da Melissa che mi urlò contro: -Drew fermati! Ma sei matto?!- Chirone aggiunse subito: Non puoi interrompere l'Oracolo. E' una cosa che Shannon deve fare da sola.- Così mi rimisi a sedere sullo squallido divano della saletta ricreativa della Casa Grande. Sentii dei passi per le scale e poi lei, Shannon, pallida e scossa, entrò nella saletta e quando andai verso di lei mi cadde tra le braccia. Subito Chirone la prese e la fece sdraiare e andò a preparare un infuso curativo. Morivo dalla voglia di conoscere la profezia, ma se avrei fatto qualche domanda avrei solo peggiorato la situaione. -Due ore dopo- -Finalmente ti sei svegliata! Ci hai fatti preoccupare da morire!- Disse Melissa appena Shannon si fu ripresa. -Mi dispiace ma quella mummia è una cosa orrenda! E...- -E se continui ad insultarla così a gran voce Apollo ti incenerirà!- Disse Chirone alzando gli occhi al cielo. -Allora.. Cosa ti ha detto?- Chiesi io cautamente. La sua voce divenne più roca e gli occhi le si sgranarono: Dal campo partirete quando il sole sorge, e di un macabro palazzo vi troverete alle porte. Inaspettato l'aiuto di un dio che è padre, e l'amore di un figlio porterà alla morte. Poi si accasiò a terra e con fil di voce disse: -Io... Io non so cosa voglia dire...- -Ogni cosa a suo tempo Shannon, vedrai..- Rispose Chirone accarezzandole i capelli e lei si riaddormentò dolcemente. Erano le sei del pomeriggio e da dopo l'annuncio della profezia, ero all'arena ad allenarmi per l'impresa. Ma chi voglio prendere in giro?! Ero all'arena perchè è l'unico posto dove riesco a pensare e ne avevo proprio bisogno. La profezia mi stava rimbombando nella testa ed ero molto preoccupato. Sopratutto per la parte "E l'amore di un figlio porterà alla morte" chissà cosa significhi.. Una voce alle mie spalle mi scosse dai miei pensieri. -Non ti scervellare troppo sulle mie profezie, amico!- Mi voltai e vidi un ragazzo di qualche anno più grande di me, di aspetto era biond.. vi facilito le cose, era tipo me ma molto più figo e con gli occhi dorati. -Apollo?!- Chiesi io -Esatto! dio del sole, della musica, della profezia, fantastico arciere- -Lo so chi sei!- lo interruppi -che ci fate quì, Padre?- Assunse un aria più autoritaria, abbandonando quell'aria da 17enne tipo 'sono-figo-perchè-ho-una-Maserati-fiammante' ,che preferivo di gran lunga; e disse: -il motivo per il quale sono quì è per dirti che la tua "amica" ha bisogno di protezione e penso che per proteggere una figlia di ben due divinità non bastano un figlio di Apollo di una figlia Ermes. Quindi io ti chiedo, vuoi il mio aiuto?- -NO!- Risposi subito -Non abbiamo bisogno dell'aiuto di nessuno. E ce la faccio benissimo a proteggere Shannon! E' quello che faccio da due anni e stà benissimo.- Cominciavo prorprio ad arrabbiarmi, ci mancava solo che mio padre si mettesse a proteggere Shannon! -Ma ora è diverso, adesso che Ecate l'ha riconosciuta, appena uscirete di quì, tutti i mostri, anche addormentati da secoli, si risveglieranno e non vi daranno tregua.- poi aggiunse, con l'atteggiamento iniziale, -E poi, dentro al Campo Mezzoangue, sono bravi tutti a proteggere qualcuno! Comunque pensaci e se vuoi il mio aiuto, fai un fischio.- E sparì in una nuvola d'oro, lasciandomi solo in mezzo all'arena, con la spada a mezz'aria.