PROBABLY A FAMILY
-
Mamma prepara per 3 oggi, papà si ferma a pranzo oggi! -
Sakura guardò suo figlio entrare tutto entusiasta in casa per dirigersi, in tutta fretta, in camera sua. La giovane donna sorrise e continuò a preparare il pranzo, incurandosi del fatto che Sasuke era entrato in cucina e la stava osservando, curioso.
- Come se la cava, Itachi, in accademia? - chiese il moro, facendo intendere dalla sua voce una nota di curiosità.
- Se la cava bene. E' in squadra con il maestro Kakashi. - rispose lei, fredda.
Sasuke stava per domandare altro alla rosa, ma fu interrotto da Itachi che era entrato nel locale, prendendolo per mano e cercando di trascinarlo fuori di casa.
- Andiamo papà voglio farti vedere cosa ho imparato negli ultimi allenamenti! - urlò il bambino, entusiasta.
L'Uchiha lo seguì in giardino, dove il bambino si allontanò leggermente da lui. Itachi cominciò a comporre dei sigilli con le mani e Sasuke sgranò gli occhi.
- Arte del fuoco! Tecnica della palla di fuoco suprema! - pronunciò il bambino, facendo fuoriuscire dalle sue labbra una palla di notevoli dimensioni.
Sasuke sorrise, quel bambino era un portento!
- Che te ne pare papà? L'ho imparata settimana scorsa grazie al maestro Kakashi! Mi ha spiegato come dovevo fare con i sigilli ed è venuto tutto da sè! - spiegò lui.
- Penso che è un buon punto per poterti allenare intensamente, sono sicuro che raggiungerai livelli molto alti. - rispose atono l'Uchiha maggiore.
- Ti faccio vedere un'altra co..- cominciò Itachi, ma fu interrotto da Sakura che li avvisava che il pranzo era pronto.
Nel frattempo che Sasuke e Itachi erano in giardino, la rosa aveva annullato la festa che si sarebbe tenuta in onore del figlio, in quanto non poteva permettere che vedessero Sasuke; preferiva che padre e figlio passassero una giornata insieme, senza l'intrusione di altre persone.
I suoi due uomini rientrarono in casa e si accomodarono e cominciarono a gustarsi il pranzo, preparato in onore di Itachi.
- Mamma è tutto squisito! Gnam gnam! - disse il bambino, sorridendo alla madre.
Anch'ella rispose con un sorriso, ma il suo sguardo cadde su Sasuke. Era particolarmente strano: il ragazzo si portava incentro la forchetta alle labbra e mangiava molto lentamente, troppo lentamente per i suoi standard.
Terminato il pranzo Itachi corse in bagno a farsi una doccia veloce e pregò il padre di aspettarlo, ci avrebbe messo pochissimo!
Sakura riordinò i piatti, mentre Sasuke si accomodò sulle sedie della cucina.
- Sasuke, che problemi hai alla vista? - chiese lei, azzardando un inizio di conversazione.
- Non ho nulla, perchè questa domanda Sakura? - rispose lui, stizzito.
- Ho visto il modo in cui ti sei portato la forchetta alle labbra, non sono stupida - continuò lei, voltandosi verso il giovane uomo.
- Qualsiasi cosa io abbia non è affar tuo. - concluse lui, alzandosi dalla sedia e recandosi in salotto.
Sakura posò lo strofinaccio sul tavolo, sbuffando. Non era cambiato di una virgola!
Sasuke, intanto, fissava una fotografia appesa al muro del soggiorno; in realtà consisteva in un insieme di fotografia, che creavano quasi un puzzle: ritraeva Sakura in gravidanza, Sakura con Itachi appena nato in braccio e Sakura e Itachi abbracciati in occasione di ogni ricorrenza del compleanno del bambino. Il giovane notò che vi erano due buchi e vi erano appiccicati due post-it: in uno c'era scritto, molto probabilmente da Itachi, le parole io e papà, mentre nell'altro vi era scritto: il mio sesto compleanno.
La sua attenzione fu catturata da Itachi che lo fissava sorridendo.
- Ti piacciono le mie foto papà? Ogni anno io e la mamma ne aggiungiamo sempre una, come a creare un mega puzzle della mia infanzia! - spiegò il bambino.
Sasuke annuì, notando una nota di tristezza nel volto del figlio.
- Che succede, Itachi? - chiese il moro.
L'Uchiha si stupì della nota paterna con cui aveva pronunciato la domanda.
- Niente, mi chiedevo se ti andava di fare una foto con me, così quando te ne andrai potrò tenermela, per ricordo! - propose titubante il piccolo.
- Per me va bene - rispose lui, notando l'espressione di gioia dipinta su Itachi, nel momento in cui aveva acconsentito alla sua porposta.
- Scusate se vi interrompo, ma Sasuke alla porta c'è Karin, del tuo team. Ti ha portato la medicina per la tua vista, non mi avevi detto che non avevi problemi? Tu ed io dobbiamo parlare. - disse una Sakura accigliata, rivolgendosi al padre di suo figlio.
Sasuke notò lo sguardo alquanto adirato della ragazza: era proprio nei guai! Accidenti a Karin!
Eccomi qui con il terzo capitolo? Che ne pensate?
Voglio ringraziare:
Alla prossima!
Nicoletta1993
Sakura guardò suo figlio entrare tutto entusiasta in casa per dirigersi, in tutta fretta, in camera sua. La giovane donna sorrise e continuò a preparare il pranzo, incurandosi del fatto che Sasuke era entrato in cucina e la stava osservando, curioso.
- Come se la cava, Itachi, in accademia? - chiese il moro, facendo intendere dalla sua voce una nota di curiosità.
- Se la cava bene. E' in squadra con il maestro Kakashi. - rispose lei, fredda.
Sasuke stava per domandare altro alla rosa, ma fu interrotto da Itachi che era entrato nel locale, prendendolo per mano e cercando di trascinarlo fuori di casa.
- Andiamo papà voglio farti vedere cosa ho imparato negli ultimi allenamenti! - urlò il bambino, entusiasta.
L'Uchiha lo seguì in giardino, dove il bambino si allontanò leggermente da lui. Itachi cominciò a comporre dei sigilli con le mani e Sasuke sgranò gli occhi.
- Arte del fuoco! Tecnica della palla di fuoco suprema! - pronunciò il bambino, facendo fuoriuscire dalle sue labbra una palla di notevoli dimensioni.
Sasuke sorrise, quel bambino era un portento!
- Che te ne pare papà? L'ho imparata settimana scorsa grazie al maestro Kakashi! Mi ha spiegato come dovevo fare con i sigilli ed è venuto tutto da sè! - spiegò lui.
- Penso che è un buon punto per poterti allenare intensamente, sono sicuro che raggiungerai livelli molto alti. - rispose atono l'Uchiha maggiore.
- Ti faccio vedere un'altra co..- cominciò Itachi, ma fu interrotto da Sakura che li avvisava che il pranzo era pronto.
Nel frattempo che Sasuke e Itachi erano in giardino, la rosa aveva annullato la festa che si sarebbe tenuta in onore del figlio, in quanto non poteva permettere che vedessero Sasuke; preferiva che padre e figlio passassero una giornata insieme, senza l'intrusione di altre persone.
I suoi due uomini rientrarono in casa e si accomodarono e cominciarono a gustarsi il pranzo, preparato in onore di Itachi.
- Mamma è tutto squisito! Gnam gnam! - disse il bambino, sorridendo alla madre.
Anch'ella rispose con un sorriso, ma il suo sguardo cadde su Sasuke. Era particolarmente strano: il ragazzo si portava incentro la forchetta alle labbra e mangiava molto lentamente, troppo lentamente per i suoi standard.
Terminato il pranzo Itachi corse in bagno a farsi una doccia veloce e pregò il padre di aspettarlo, ci avrebbe messo pochissimo!
Sakura riordinò i piatti, mentre Sasuke si accomodò sulle sedie della cucina.
- Sasuke, che problemi hai alla vista? - chiese lei, azzardando un inizio di conversazione.
- Non ho nulla, perchè questa domanda Sakura? - rispose lui, stizzito.
- Ho visto il modo in cui ti sei portato la forchetta alle labbra, non sono stupida - continuò lei, voltandosi verso il giovane uomo.
- Qualsiasi cosa io abbia non è affar tuo. - concluse lui, alzandosi dalla sedia e recandosi in salotto.
Sakura posò lo strofinaccio sul tavolo, sbuffando. Non era cambiato di una virgola!
Sasuke, intanto, fissava una fotografia appesa al muro del soggiorno; in realtà consisteva in un insieme di fotografia, che creavano quasi un puzzle: ritraeva Sakura in gravidanza, Sakura con Itachi appena nato in braccio e Sakura e Itachi abbracciati in occasione di ogni ricorrenza del compleanno del bambino. Il giovane notò che vi erano due buchi e vi erano appiccicati due post-it: in uno c'era scritto, molto probabilmente da Itachi, le parole io e papà, mentre nell'altro vi era scritto: il mio sesto compleanno.
La sua attenzione fu catturata da Itachi che lo fissava sorridendo.
- Ti piacciono le mie foto papà? Ogni anno io e la mamma ne aggiungiamo sempre una, come a creare un mega puzzle della mia infanzia! - spiegò il bambino.
Sasuke annuì, notando una nota di tristezza nel volto del figlio.
- Che succede, Itachi? - chiese il moro.
L'Uchiha si stupì della nota paterna con cui aveva pronunciato la domanda.
- Niente, mi chiedevo se ti andava di fare una foto con me, così quando te ne andrai potrò tenermela, per ricordo! - propose titubante il piccolo.
- Per me va bene - rispose lui, notando l'espressione di gioia dipinta su Itachi, nel momento in cui aveva acconsentito alla sua porposta.
- Scusate se vi interrompo, ma Sasuke alla porta c'è Karin, del tuo team. Ti ha portato la medicina per la tua vista, non mi avevi detto che non avevi problemi? Tu ed io dobbiamo parlare. - disse una Sakura accigliata, rivolgendosi al padre di suo figlio.
Sasuke notò lo sguardo alquanto adirato della ragazza: era proprio nei guai! Accidenti a Karin!
Eccomi qui con il terzo capitolo? Che ne pensate?
Voglio ringraziare:
- chi ha recensito: Hikari93, Uchiha29, Orihime Hyuuga, ioanafolo e itachichan
- chi l'ha aggiunta tra le preferite: carmelina 89, Jelena_99, lisetta95
- chi l'ha aggiunta tra le seguite: anika23, Saku944e, shiva85, Uchiha29, yukiyama, yuki_22
Alla prossima!
Nicoletta1993