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Autore: fiamma98    13/01/2013    2 recensioni
"Ci sono dei casi ove l'amore,l'amore vero,si intende, è così forte, sentito, esplicito nel cuore di chi ama, che riesce, inspiegabilmente, a superare tutto il resto.
Riesce a far soccombere pudore, imbarazzo, orgoglio, timidezza, ingenuità.
Ogni cosa che il lettore possa immaginare può e deve essere vinto dall'amore,perché esso esista e sia reale. L'amore sopra ogni cosa."
Ma questa storia, cari lettori, non parla solo dell'amore tenue tra due persone inconciliabili,diverse, introverse e miti, ma anche della vita stessa e di tutto ciò che la caratterizza e la rende così bella e imprevedibile, di tutto ciò che ci fa sorprendere ogni giorno di ogni cosa in ogni modo..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Viveva, nel verde sperduto dello Yorkshire, un vecchio pittore.
Un pittore del tutto particolare: si alzava sempre all'alba,preparava con cura i suoi colori e le sue tele e si adagiava sulla sponda di un lago per riprodurre quei paesaggi assurdi..
Era ormai da un po di mesi che si era esiliato in quel posto sconosciuto da Dio e dagli uomini dove si recava tutte le mattine per dipingere sempre gli stessi paesaggi..paesaggi senza un valore, un personaggio.. al primo sguardo anche senza un senso..
La vera ragione per cui Jhon Mitchell ,sempre stato un importantissimo pittore inglese, si fosse stabilito lì era delle più assurde. Infatti ci sono dei casi ove l'invidia sconfigge tutti quei rapporti umani come una serpe che silenziosamente innesca un incendio in una radura apparentemente immobile..
Era proprio a causa dell'invidia che , quello che egli aveva sempre considerato come il suo più grande amico, si era rivelato il più malvagio degli uomini a lui conosciuti.
Era proprio lui quello che aveva fatto spargere la voce della innata e incredibilmente insensata follia del povero Mitchell non facendo così valutare quelle opere d'arte che egli aveva prodotto..
Oppresso dai maldicenti e dalle offese , egli fu costretto a rifugiarsi in questo piccolo villaggio di contadini nel nord dell' Inghilterra.
Tutto il villaggio ricorda ancora l'arrivo di quel distinto signore..
Arrivò un giorno al tramonto, mentre i bambini giocavano per la strada e i mariti tornavano dai campi, dove per tutto il giorno avevano faticato solo per quegli innocenti sorrisi che gli riempivano di gioia. Questo era il villaggio di Saint George, un villaggio apparentemente chiuso in se stesso e avvolto in una scura nube , ma dove in realtà regnano i più bei sentimenti: quelli semplici.
Il primo giorno, dunque, i pochi abitanti del villaggio si accorsero di questo anziano signore dalla figura distinta, una faccia sconosciuta resa alquanto simpatica da quei baffetti che aveva e da quegli occhi sempre sorridenti..
Lui si sistemò quindi in questa casa, che era appartenuta ad un lontano parente.
Inutile dire che lui , già dall'inizio avesse suscitato la curiosità di chiunque.. Infatti il terzo o il quarto giorno dal suo arrivo , si presentò davanti alla sua porta una signora sulla cinquantina bassa e dall'aria molto simpatica..
Si presentò dicendo di essere la signora Murriel , la sua vicina di casa e che , data la sua immensa curiosità, non si era trattenuta dal conoscere quel simpatico signore di cui tutti parlavano da un pò di giorni.. In pochi giorni, così , il signor Mitchell conobbe gran parte del villaggio e scoprì , insieme alla signora Murriel , ogni lato anche più nascosto di quelle vie sempre affollate di persone che gli erano apparse così buie la prima volta che vi era entrato..
Un giorno , mentre si stava recando dal dottor Howen per il solito controllo medico, notò una nuova villetta che era in costruzione..
Incuriosito, si avvicinò al suddetto edificio chiedendo a dei lavoratori di cosa si trattasse..
Uno di questi gli rispose che erano dei lavori per il futuro hotel che si sarebbe costruito da lì a uno o due mesi.. Dopo la visita Mitchell chiese al dottore :
"Mi scusi , ma chi mai avrebbe avuto l'idea di costruire un hotel in un posto così sperduto , dove non ci sono nemmeno tanti stranieri?
Questi rispose :
"Mmm ..bella domanda... Si tratta di  una nota imprenditrice  londinese sulla  sessantina che ha in piano di far diventare questa zona sede di tutti i suoi nuovi hotel per "infestarla" di turisti.. "
disse con tono di rammarico.
Il signor Mitchell ci rimase molto male.. quel luogo che LUI aveva scoperto e dove si era rifugiato per stare in pace con se stesso, dopo tutto quello che avevano detto su di lui.. proprio quel luogo , sarebbe stato "infestato" da moltitudini di turisti..soprattutto LONDINESI.. non lo poteva permettere..
Non poteva permettere che la sua nuova vita che si era ristabilito per la prima volta venisse di nuovo distrutta da qualcun altro.. 
  
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